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Rosita Manna
Created on June 28, 2024
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Transcript
DON LORENZO MILANI
LAVORO DI EDUCAZIONE CIVICA
MARIA DE SIMONE VC anno scolastico 2023/2024
DON MILANI
Lorenzo Carlo Domenico Milani Comparetti, questo il suo nome completo, nasce a Firenze il 27 maggio 1923. È il secondo dei tre figli di Albano Milani e Alice Weiss, (madre di origine ebrea). Lorenzo, fa parte di una laica e raffinata, ricca e colta famiglia fiorentina di scienziati e cattedratici; conosce bene il valore della cultura ed ha una passione: la pittura. Dopo la maturità classica, mentre sta affrescando una cappella sconsacrata, Lorenzo scopre la sua vocazione. Si converte così al cattolicesimo. Nel 1943 entra in seminario, la famiglia non approva la sua scelta religiosa infatti, alla cerimonia della tonsura, l’atto d’ingresso alla vita ecclesiastica, nessuno dei parenti sarà presente il 13 luglio 1947 viene ordinato sacerdote.
SCUOLA DI BARBIANA
La scuola di Barbiana nasce nel 1956 per i primi sei ragazzi del popolo che avevano finito la scuola elementare.Era una scuola di avviamento industriale dove don Lorenzo Milani era insegnante unico. Una scuola poverissima, organizzata in Canonica, con un solo libro di testo; i ragazzi, a turno, leggevano la lezione e don Lorenzo spiegava.Era una scuola diversa da tutte le altre: diversa negli orari, diversa nei contenuti, diversa nei metodi di insegnamento. La scuola si sciolse nell’ottobre del 1968. un anno dopo la morte di don Lorenzo.
VALORI SCUOLA DI BARBIANA
Principi fondamentali: Educazione personalizzata: la scuola si concentrava sulle esigenze dei singoli studenti, tenendo conto delle loro capacità, interessi e sfondo socio-economico Collaborazione e solidarietà: gli studenti erano incoraggiati a lavorare insieme ed aiutarsi a vicenda Insegnamento reciproco: la scuola adottava il principio del «maestro unico», in cui solo un insegnante era responsabile dell’educazione degli studenti. Critca e consapevolezza politica: la scuola incoraggiava a riflettere su questioni sociali e politiche, sviluppando in loro un senso di responsabilità civica Educazione alla pace e non-violenza: la scuola promuoveva valori di pace e giustizia sociale
LETTERA A UNA PROFESSORESSA
Il libro denuncia l'arretratezza e la disuguaglianza presenti nella scuola italiana che, in seguito all'introduzione della scuola media unica, scoraggiava i più deboli e spingeva avanti i più forti
la scuola di Barbiana fa riferimento ad articoli della costituzione come l’articolo3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge Articolo 11:L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali Articolo 33: L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Articolo 34:La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. Articolo 52: La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge
ARTICOLO 34
La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
ARTICOLO 3
utti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso , di religione, di opinioni politiche , di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.