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Fratelli - Giuseppe Ungaretti
Antonello Miele
Created on June 6, 2023
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Transcript
FRATELLI
È una poesia scritta mentre il poeta è sul fronte del Carso, durante la Prima guerra mondiale
GIUSEPPE UNGARETTI
Mariano il 15 luglio 1916
La poesia si apre con l’indicazione della data e del luogo. Ungaretti non vuole fare una cronaca della guerra. Il suo è una sorta di “diario poetico”, i versi cioè danno voce alle sue sensazioni e le sue emozioni.
Di che reggimento siete
Nei primi tre versi troviamo un’allitterazione (ripetizione dello stesso suono) della r (reggimento/fratelli/tremante). Il poeta usa questa figura retorica per trasmetterci il senso di paura e di inquietudine che prova quella notte.
fratelli?
La parola “fratelli” qui ha una carica emotiva molto forte. In trincea, dove la morte è sempre dietro l’angolo, si scopre la solidarietà umana: per analogia i soldati diventano tutti fratelli perché accomunati dallo stesso destino.
Parola tremante
Con queste sinestesia (cioè associando due parole che si riferiscono a sensi diversi, parola per il gusto e tremante per il tatto), Ungaretti ci restituisce il senso di paura e di abbandono che provano i soldati al fronte. Pronunciare la parola fratelli in un mondo dilaniato dalla guerra è un atto di estremo coraggio. Ma non è il coraggio spavaldo d’annunziano, è un tipo di coraggio che nasce dalla paura e deve farsi forza, per questo la parola è tremante.
nella notte
Il componimento non presenta segni di punteggiatura, a parte un punto interrogativo. Le pause e il ritmo sono date dagli enjambement cioè versi che non terminano con la frase. Questa scelta è dettata dal fatto che Ungaretti affida il suo messaggio alla parola pura, non vuole cioè che il lettore abbia “distrazioni”, ciò che conta è solamente la parola e l’assenza di punteggiatura serve a esaltarla e coglierne i molteplici significati. Anche un termine apparentemente comune e semplice come notte in realtà nasconde concetti diversi: è notte nel momento in cui avvengono i fatti narrati nella poesia; è notte nell’animo del poeta; è notte nello stato d’animo dei soldati che si sentono come foglie appena nate; è notte per l’umanità intera che ha dimenticato il vincolo di fratellanza.
Foglia appena nata
La parola fratelli, nel contesto della trincea, ha un significato diverso rispetto alla quotidianità. La vita dei soldati è appesa a un filo sottilissimo e quindi è fragile come una foglia appena nata. Con questa metafora il poeta ci fa capire anche che è la stessa parola fratelli a tremare nella notte come una fogliolina appena germogliata che viene mossa dal vento della notte.
Nell'aria spasimante
La poesia non presenta rime se non fra le parole tremante e spasimante: due termini che sono legati alla stessa sfera emotiva, la sofferenza.
Involontaria rivolta
Nel caos dei bombardamenti, in mezzo ai lampi accecanti della guerra, pronunciare una semplice parola come fratelli è un atto di ribellione potente. Chi lo fa, anche inconsapevolmente, lotta contro un sistema che vuole gli uomini nemici, gli uni contro gli altri per uccidersi a vicenda.
dell'uomo presente alla sua fragilità
Prof. Antonio Miele
La ripetizione di questa parola, alla fine del componimento, ribadisce il concetto che, molto spesso, l’umanità riscopre il sentimento di solidarietà e di empatia nei contesti più difficili e drammatici come in mezzo a una battaglia.
Fratelli
La ripetizione di questa parola, alla fine del componimento, ribadisce il concetto che, molto spesso, l’umanità riscopre il sentimento di solidarietà e di empatia nei contesti più difficili e drammatici come in mezzo a una battaglia.