LE 10 GIORNATE DI BRESCIA
Federico Zotti
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Transcript
23 Marzo 1848
Quando: nel 1848. Dove: a Milano, nell’Italia settentrionale. Cause: il Regno di Sardegna voleva cacciare gli austriaci dal Regno d’Italia.
È SCOPPIATA LA GUERRA DI INDIPENDENZA
Svolgimento:- gli austriaci si rifugiano nelle 4 fortezze di Mantova, Peschiera e Verona quadrilatero. - esse ricevono rinforzi da Vienna e nel luglio 1848 sbaragliarono l’esercito piemontese. - Carlo Alberto firmò un armistizio (pace provvisoria), mentre gli austriaci tornarono a occupare Milano. - Carlo Alberto dichiarò nuovamente guerra; essa durò solo 3 giorni, fino al 23 marzo 1849 dove venne battuto a Novara.
Le Dieci Giornate di Brescia furono uno degli eventi chiave degli anni successivi alla Guerra d'Indipendenza del 1848.Le Dieci Giornate di Brescia furono proprio il sintomo della rivolta popolare contro l'oppressione austriaca e, senza dubbio, segnarono l'anno storico 1849 e la resistenza italiana. La generale resistenza del popolo bresciano valse alla città di Brescia il titolo di "Leonessa d'Italia". Segui attentamente i passaggi di questa divertente guida, in cui troverai utili informazioni storiche su dieci giorni a Brescia.
LE 10 GIORNATE DI BRESCIA
I BRESCIANI INSORGONO E CERCANO DI DIFENDERE LA CITTÀ
Dopo che il feldmaresciallo Radetzky lasciò Milano e Como, i bresciani si ribellarono, ma partendo lasciò un piccolo presidio all'interno della città di Brescia. Il 23 marzo 1849 i bresciani guidati dal valoroso Tito Speri si ribellarono e tentarono di difendere la città. La lotta e la rivolta del popolo continuarono per dieci giorni fino al 1 aprile 1849.
Purtroppo i dieci giorni bresciani furono un fallimento per gli italiani, che dovettero soccombere alla resistenza austriaca. L'inizio dei dieci giorni fu dovuto al presunto debito di Brescia con gli austriaci. La città di Brescia si ribellò e scese in piazza, da qui tutta la città cominciò a ribellarsi e il giorno dopo gli austriaci contrattaccarono e la assediarono. Inizialmente i combattimenti si svolsero fuori città, ma purtroppo nei giorni successivi gli austriaci raggiunsero il centro della città e subirono molte perdite, sia militari che culturali.
L'INIZIO DEI COMBATTIMENTI NON COINVOLGE LA CITTÀ
LA RIVOLTA PROCEDE ALL'INTERNO DEL CENTRO STORICO
Dopo la prima esplosione, gli austriaci cercarono rinforzi utili in Italia, tra gli alleati, per fermare i ribelli bresciani. Si affidarono quindi all'esercito del generale Nugent, che inviò subito a Brescia un migliaio di uomini per cercare di fermare la ribellione. Di conseguenza, le truppe mantovane e i ribelli bresciani si scontrarono nuovamente e gli alleati mantovani in Austria chiesero alla città di Brescia di sedare la ribellione. La verità ha un altro finale. Proseguì infatti la ribellione all'interno del centro storico e nei giorni successivi furono vandalizzati molti monumenti storici, tra cui il duomo e la loggia, due simboli della città di Brescia.
La situazione a Brescia è ulteriormente peggiorata in seguito all'arrivo di altre truppe austriache da Padova. Così, nella notte tra il nono e il decimo giorno, dopo ulteriori perdite e distruzioni, i bresciani si riunirono e si accordarono per una resa incondizionata. Il decimo giorno, tuttavia, gli austriaci hanno continuato selvaggiamente a saccheggiare e distruggere la città.
I BRESCIANI SI RIUNISCONO PER LA RESA INCONDIZIONATA
SITOGRAFIA
https://vivalascuola.studenti.it/storia-le-dieci-giornate-di-brescia-171253.html#steps_0 Lavoro di: -Barbieri Gilberto -Gnocchi Damiano -Loi Alessia -Zotti Federico