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Bianca Benedetto

Created on March 23, 2024

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Transcript

Incoronzaione di Ottone I a imperatore

877

Capitolare di Quierzy

962

Conquista araba della Sicilia

827

Discesa di Carlo Magno in Italia e sconfitta dei Longobardi

778

800

Nascita del Feudalesimo e Carlo Magno imperatore del Sacro Romano Impero

Battaglia di Roncisvalle

774

La nascita di Maometto

570-580

Invasione dei Longobardi in Italia

568

DAI LONGOBARDI A OTTONE I

Con Carlo Magno si ha la diffusione del fenomeno economico, politico, sociale del feudalesimo. Il Sacro Romano Impero era, infatti diviso in contee e marche donate a conti e marchesi che potevano sfruttare di fedeltà e appoggio da parte del sovrano; alla loro morte il feudo tornava nelle mani di chi lo aveva concesso. Con i successori di Carlo Magno, però, i feudatari cominciarono a trasferire i loro possedimenti ereditariamente, suddividendoli tra vassalli, valvassori e valvassini. Così facendo la società feudale divenne statica e frammentato e iniziarono guerre tra i feudatari che causarono la distruzione delle terre e dell’economia dei feudi.

Il feudalesimo

L’esterno è caratterizzato da cinque cupole di colore rosso. Nel corso dei secoli la moschea, a causa delle diverse dominazioni dell’isola, ha subito riedificazioni adattate al gusto del tempo.

Dopo aver conquistato la Sicilia, gli Arabi, nell’842, distrussero il monastero, attuale Chiesa, di San Giovanni degli Eremiti e lo trasformarono in una moschea. La moschea comprendeva tre parti: la sala araba, cioè un aula rettangolare, il portico e un recinto. Il chiostro è abbellito da colonne binate che reggono archi ogivali, al centro è collocata una cisterna araba.

Chiesa di San Giovanni degli Eremiti

La Cappella Palatina di Aquisgrana fu edificata tra il 790 e l’805 dall’architetto Eude di Metz e consacrata da papa Leone III. Ha pianta centrale ottagonale, agli otto angoli interni ne corrispondo sedici esterni: un deambulatorio, impostato su due livelli, ne raccorda il perimetro. La parte superiore, dove è collocato il trono reale, è delineata da otto grandi arcate bordate all’interno da due file di colonne corinzie mentre, il deambulatorio inferiore è collegato allo spazio centrale mediante archi a tutto sesto.

La Cappella Palatina

La moschea del Profeta fu costruita nel 707 a Medina intorno alla casa-sepolcro del profeta Maometto. La moschea è a pianta rettangolare ed è sovrastata da 24 cupole aperte alla base che, nel corso della giornata, causano giochi di luce. Tutte è quattro le facciate della moschea sono precedute da portici. Nell’interno, decorato da marmi e pietre policromi, le colonne di marmo bianco sorreggono archi a sesto acuto.

Moschea del Profeta

La battaglia di Roncisvalle è stata uno scontro avvenuto nel 778 tra i Franchi, guidati da Carlo Magno, e le truppe basche nei Pirenei. La battaglia si concluse con la sconfitta dell’esercito franco e con la morte del paladino epico Rolando. La battaglia è diventato famosa soprattutto grazie al poema epico “La Chanson de Roland”.

Battaglia di Roncsivalle

Nel 568 i Longobardi, guidati dal re Alboino, invasero l’Italia; riuscirono a conquistare gran parte della penisola italiana che tuttavia, in parte, continuava a essere dominata dai Bizantini. Tra il 574 e il 584 il territorio del regno Longobardo era diviso in ducati fino a quando non si arrivò a un rafforzamento della monarchia. Quando salì al potere la regina Teodolinda, moglie di Autari, molti tra i Longobardi si convertirono al cattolicesimo, seguendo gli ideali della regina. Il regno raggiunse il suo apice sotto il regno di Liutpardo che allargò i possedimenti territoriali e strinse i rapporti con il papa. Successivamente i Longobardi stipularono patti con gli Avari e con i Franchi, quest’ultimi però, guidati da Pipino il Breve, che era stato chiamato dal papa Stefano II, provarono a cacciare i Longobardi dalla penisola. La sconfitta definitiva avvenne nel 774, sotto il regno di Desiderio, da parte dei Franchi di Carlo Magno

Invasione dei Longobardi in Italia

Il 25 dicembre dell’800 nella chiesa di San Pietro, a Roma, Carlo Magno fu incoronato imperatore dal papa Leone III. Durante l’incoronzazione Carlo si inginocchia davanti al papa con le mani congiunte in segno di sottomissione: il potere politico si sottomette al potere religioso. Con l’imperatore Carlo Magno, quindi, nasce il Sacro Romano Impero.

Incoronazione di Carlo Magno

Frontale di Agilulfo

seduto sul trono, fiancheggiato da due soldati che a loro volta sono seguiti da due divinità portanti labari con incisa sopra, seppur in maniera imperfetta, la parola “VICT/URIA”. Il re nella mano stringe una spada mentre la destra è sollevata in gesto di benedizione. Verso di lui si indirizzano due gruppi simmetrici di offerenti con corone regali.

La lamina del Frontale di Agilulfo di bronzo dorato fu realizzata in occasione dell’incoronazione del re Agilulfo nel 591. Grazie ai fori che costellano i bordi capiamo che era utilizzata come guarnizione di un elmo. Sulla lamina è rappresentata una scena che verte al centro il re,

Il bronzetto raffigurante un guerriero è una piccola statuetta di bronzo, la cui realizzazione risale a un periodo compreso tra V e il VIII secolo, ed è rinvenuto a Pavia in Lombardia nel 1817. Il bronzo raffigura un guerriero rivestito di un'armatura, a sinistra è fiancheggiato dal pomolo della spada di forma trilobata. Mentre il braccio sinistro è andato perso e probabilmente era disteso e reggeva uno scudo, il braccio destro è sollevato e affermava una lancia simbolo del potere regio. È privo di barba e i capelli sono lunghi e tagliati a frangia sulla fronte.

Bronzetto raffigurante un guerriero

La corona imperiale

La corona imperiale venne fatta realizzare in occasione dell’incoronazione di Ottone I nel 962. La corona è composta da otto placche d’ori arcuate rivestite da gemme e perle; la piastra frontale è sormontata da una croce impreziosita da dodici gemme che rinviano agli strati che compongono le mura di Gerusalemme Celeste di cui si parla nell’Apocallise. La parte superiore della corona, invece, è attraversata da un arco sempre gemmato.l

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LA NASCITA DI MAOMETTO Maometto nacque alla Mecca nel 570/580. Frequentemente si recava in delle grotte fuori la Mecca per pregare. Fu proprio in uno di questi momenti che gli apparve l’arcangelo Gabriele per rivelargli l’esistenza dell’unico vero Dio, Allah, e per invitarlo a diffondere la nuova fede tra gli uomini; nacque così l’Islam. Maometto iniziò a predicare questa uova fede ma inizialmente riscontrò poco successo, così decise di cercare fuori dalla città e si trasferì a Medina dove la religione pian piano si iniziò a diffondere

L’Evangeliario di Lorsch è un vangelo realizzato tra il 778 e l’810 alla corte del re Carlo Magno e successivamente donato al Monastero di Lorsch. Le pagine di testo del vangelo erano decorate da una cornice colorata arricchita da motivi vegetali o geometrici. All’interno del manoscritto possiamo trovare quattro ritratti di evangelisti tutti rappresentati alla stessa maniera: seduti su un trono fiancheggiato da due colonne sormontate da un arco a tutto sesto dove è rappresentato un tetramorfo per ogni evangelista. L’inchiostro utilizzato è di colore dorato. Originariamente la copertina del manoscritto era in pannelli d’avorio raffiguranti scene della vita di Maria

L'Evangelario di Lorsch

Nel 827, gli Arabi partirono dalla Tunisia con una flotta e conquistarono Mazara del Vallo e Marsala per poi dirigersi verso Siracusa. La conquista di Siracusa incontrò resistenza e la conquista Araba entrò in un periodo di stallo. Nel 831, invece, gli Arabi presero Palermo senza incontrare resistenza, questa volta, poiché la città li accolse come liberatori.

Conquista araba della Sicilia

L’Altare di Sant’Ambrogio, situato nella basilica di Sant’Ambrogio a Milano, risale al IX secolo. Ha forma di parallelepipedo, è di legno ma ogni facciata è rivestita da pannello in oro lavorati con la tecnica dello sbalzo. Il lato posteriore è quello principale, qui sono raffigurate scene della vita di Sant’Ambrogio mentre sul lato anteriore scene della vita di Cristo. I due lati minori presentano, per lato, una croce gemmata e chiusa in una losanga.

L'Altare di Sant'Ambrogio

Nel 936, Ottone I diventò re di Germania. Per consolidare il suo potere, scelse i vescovi-conti anziché gli aristocratici come suoi fedeli sostenitori. I vescovi-conti erano importanti figure che governavano su principati ecclesiastici in Germania. Nel 951, Ottone sconfisse il re d'Italia Berengario II e conquistò così la penisola italiana. In seguito, nel 961, il papa Giovanni XII chiamò Ottone per aiutarlo a sconfiggere di nuovo Berengario. Ottone ottenne la vittoria e, come riconoscimento, il papa lo incoronò imperatore del Sacro Romano Impero nel 962. Nello stesso anno, Ottone emise il "Privilegium Othonis", che stabiliva che il papa non poteva essere eletto senza il consenso dell'imperatore. Tuttavia, riconosceva al papa l'autorità su Roma, garantendo così un equilibrio di potere tra l'autorità imperiale e quella papale.

Ottone I imperatore

Il capitolare di Quierzy, emanato da Carlo il Calvo nell'877, consolidò l'ereditarietà dei feudi maggiori nel sistema feudale, garantendo il principio di ereditarietà che rafforzò il legame tra vassalli e sovrani. Il capitolare rese ereditarie le funzioni amministrative legate alla concessione delle terre e favorì la formazione di una gerarchia complessa sia sociale che militare, in cui i vassalli potevano avere subordinati nel loro feudo. L’evoluzione del feudalesimo non fu priva di conflitti tant’è che nel 887 la Chiesa intervenne con la "tregua di Dio" per limitare la violenza e l'instabilità sociale.

Il Capitolare di Quierzy

Nel 774 Carlo Magno condusse una campagna militare in Italia con l’obiettivo di porre fine al regno longobardo. La sconfitta definitiva dei Longobardi avvenne nel 774 nella presa di Pavia dove il re longobardo Desiderio fu costretto a consegnare il regno.

La discesa di Carlo Magno in Italia e la sconfitta dei Longobardi.