FORMAL PRESENTATION
Valerio Ronco
Created on March 23, 2024
More creations to inspire you
ASTL
Presentation
ENGLISH IRREGULAR VERBS
Presentation
VISUAL COMMUNICATION AND STORYTELLING
Presentation
GROWTH MINDSET
Presentation
BLENDED LEARNING
Presentation
INTRO INNOVATE
Presentation
SUMMER ZINE 2018
Presentation
Transcript
IIS Da Vinci agherbino Putignano 20\04\24
Presentazione a cura di Valerio Ronco, Giuseppe Santoro,Giuseppe Tricase.
AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE
sviluppo sostenibile
Cosa sta facendo il nostro paese
obbiettivo 11
Obbiettivi
Cosa è l'agenda 2030
Indice
Sviluppo sostenibile vuol dire imparare a vivere nei limiti di un solo Pianeta: in maniera equa e dignitosa per tutti, senza sfruttare i sistemi naturali da cui traiamo risorse e senza oltrepassare le loro capacità di assorbire scarti e rifiuti, generati dalle nostre attività.
Lo sviluppo sostenibile
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
COS'È L'AGENDA 2030?
L'agenda 2030 presenta un piano più ambizioso rispetto quello proposto dall'agenda 2015 poichè varia l'approccio e si aggiungono nove obbiettivi
Quote
OBBIETTIVI
L'agenda 2030 presenta 17 obbiettivi per lo sviluppo sostenibile articolati in 169 target
Obbiettivo 11
Il Goal 11 dell' Agenda 2030 punta a creare condizioni di vita sostenibili nelle città e nelle comunità. Si stima che nel 2030 cinque miliardi di persone vivranno in contesti urbani: rendere le città vivibili per tutti, inclusive, sostenibili e sicure è un passo importante per gli obiettivi dell'Agenda 2030.
Come si mobilizza l'italia?
Il Rapporto ASviS 2022, rispetto al Goal 11 “Città e comunità sostenibili” dell’Agenda 2030, evidenzia come la precarietà abitativa in Italia abbia assunto ulteriore rilievo a causa dell’acuirsi della crisi sociale, dell’aumento delle disuguaglianze e dell’incremento delle famiglie in povertà assoluta, più che raddoppiate dal 2005. Sebbene i contributi istituiti per l’emergenza da Covid-19 abbiano limitato l’ampliamento delle fasce di povertà, non sono riusciti a determinare una diminuzione del disagio abitativo né di altri elementi di precarietà, come la condizione di sovraffollamento che nel 2021 riguarda il 28% della popolazione contro una media europea del 17,1%.