Presentazione Essenziale
Giada Ferrarini
Created on March 23, 2024
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Transcript
Un Lion à Paris
di Beatrice Alemagna
10.000
Sommario
Stufo della sua routine nella savana, un grosso leone, curioso e solitario, decide di mettersi in viaggio in cerca di un lavoro, un amore, un avvenire. E arriva a Parigi.
Era un grande leone.Un leone giovane, curioso e solitario.Nella sua savana si annoiava molto, così un giorno partì in cerca di un lavoro, un amore, un avvenire.
C’était un gros lion.Un lion jeune, curieux et solitaire.Il s’ennuyait beaucoup dans sa savane. Alors un jour il partit chercher un travail, un amour, un avenir.
Arrivò a Parigi in treno e senza bagagli.Era la prima volta in una grande città.Questo gli faceva un po' paura, ovviamente.
Il arriva à Paris par le train et sans aucunbagage. C’était sa première fois dans une grande ville. Cela lui faisait un peu peur, bien sûr.
Il leone aspettò di vedere se qualcuno si spaventava.Si chiedeva se non si sarebbero messi tutti quanti a gridare, scappando terrorizzati al suo passaggio, o se gli avrebbero dato la caccia a colpi di fucile.
Le lion attendit de voir s’il ne terrorisaitpersonne. Il se demandait si les gens se mettraient à crier, s’ils s’écarteraient, horrifiés, à son passage, ou s’ils le pourchasseraient à coups de fusil.
La gente si affrettava con una strana spada sotto al braccio, ma nessuno si sognava di attaccarlo. Questo lo sorprese.
Les gens couraient avec une drôle d’épée sous le bras, mais personne nesongeait à l’attaquer. Cela le surprit.
Perplesso, il leone scese nel metrò. Anche al binario la gente lo guardò appena. Allora ruggì forte, affinchè tutti si voltassero verso di lui.
Perplexe, le lion descendit dans le métro. Sur le quai aussi, les gens leregardèrent à peine. Alors il rugit très fort pour qu’ils se retournent vers lui.
Al leone piaceva molto farsi notare e gli sembrò davvero triste passare inosservato.
Le lion aimait par-dessus tout sefaire remarquer, et il trouva bien triste de passer inaperçu.
Quando uscì sulla strada, cominciò a piovere. Allora l'animale pensò alla sua dolce savana assolata e si sentì triste. Tutto si fece grigio e lucido come i tetti attorno a lui.
Quand il sortit dans la rue, il commençaà pleuvoir. Alors l’animal pensa à sa douce savane ensoleillée et il se sentit triste. Il devint gris et luisant comme les toits autour de lui.
Nel mezzo di una piazza, vide una fabbrica gigantesca dove gli operai salivano e scendevano dentro ad un tubo trasparente. Tornò il sole e fece esplodere l'dificio in mille fuochi di luce. Allora il leone rimase a bocca aperta.
Au milieu d’une place, il vit unegigantesque usine où les ouvriers montaient et descendaient dans un tuyau transparent. Le soleil réapparissait en faisant exploser l’immeuble de mille feux de lumière. Là, il resta bouche bée.
Il leone camminò lungo un fiume, un fiume che tagliava in due la città, e il fiume gli sorrise come uno specchio.
Le lion marcha le long d’un fleuve,un fleuve qui coupait la ville au milieu, et le fleuve lui sourit comme un miroir.
Finalmente una ragazza lo notò e lo seguì con il suo sguardo tenero per un lungo istante.
Enfin une fille le remarqua et lesuivit de son regard tendre, pendant un long moment.
Il leone riprese il suo lungo cammino con il cuore che batteva molto forte. In cima a una scala senza fine notò un castello bianco. " Sembra proprio una torta con la panna vero?" gli chiese una vecchia signora sorridente. Il leone rispose "Grrrr".E scesero insieme tutti i gradini.
Le lion reprit sa longue marche avec le cœur qui battait très fort. En haut d’un escalier sans fin, il aperçut un château blanc. «On dirait une tarte à la chantilly, n’est-ce pas?» lui demanda une vieille dame souriante.Le lion répondit «Grrr». Ils redescendirent ensemble toutes les marches.
Poi giunse davanti ad un'immensa torre di ferro e tremò di paura.Si arrampicò fino in cima e vide gli uomini come formiche.Questo gli piacque da morire.
Il arriva devant une immense tour en feret il trembla de peur. Il grimpa tout en haut et vit les hommes comme des fourmis.Cela lui plut terriblement.
La città che al mattino gli era sembrata così triste, così spaventosa, così grigia, ora sembrava sorridergli da tutte le finestre.
La ville, qui le matin lui paraissait simorne, si effrayante, si grise, semblait maintenant lui sourire de toutes ses fenêtres.
Ad un grande incrocio si fermò di botto.Un bel piedistallo si levava dritto davanti a lui.Il leone ci salì sopra, allineò le sue zampe e fece un forte ruggito di gioia: Roaaaaaar!Allora, al suon di clacson, centinaia di auto gli diedero il benvenuto.
À un grand carrefour, il s’arrêtabrusquement. Un beau socle se dressait devant lui. Le lion monta dessus, aligna ses deux pattes et rougit fort de joie: Roaaaaaar! Alors, en klaxonnant, des centaines de voitures lui souhaitèrent la bienvenue.
"Questo è il mio posto", pensò il leone sorridendo.Guardò lontano e decise di restare.Immobile e felice.
«Celle-ci est ma place», pensa le lionen souriant. Il regarda au loin et décida de rester.Immobile et heureux.
FIN