Alda Merini

ALDA MERINI

O MIA POESIA, SALVAMI

la poetessa "folle"

Alda Merini

O mia poesia, salvami

O mia poesia, salvami, per venire a te scampo alle invitte braccia del demonio: nel sogno bugiardo agguanta la mia gonna la sua fiamma e io vorrei morire per mille patimenti che m'infligge. Nulla vale la durata di una vita ma se mi alzo e divoro con un urlo il mio tempo di respiro, lo faccio solo pensando alla tua sorte, mia dolce chiara bella creatura, mia vita e morte, mia trionfale e aperta poesia che mi scagli al profondo perché ti dia le risonanza nuove. E se torno dal chiuso dell'inferno torno perché tu sei primavera: perché dunque rifiuti me germoglio, casto germoglio della tua vita?

O mia poesia, salvami

O mia poesia, salvami, per venire a te scampo alle invitte braccia del demonio: nel sogno bugiardo agguanta la mia gonna la sua fiamma e io vorrei morire per mille patimenti che m'infligge. Nulla vale la durata di una vita ma se mi alzo e divoro con un urlo il mio tempo di respiro, lo faccio solo pensando alla tua sorte, mia dolce chiara bella creatura, mia vita e morte, mia trionfale e aperta poesia che mi scagli al profondo perché ti dia le risonanza nuove. E se torno dal chiuso dell'inferno torno perché tu sei primavera: perché dunque rifiuti me germoglio, casto germoglio della tua vita?