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Vincent van Gogh classe 4c maestra Lorella

lorella portioli

Created on March 22, 2024

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Maestra Lorella

Laboratorio STEAM 4 C

La vita e le opere di Vincent Van Gogh

Laboratorio creativo di arte e manualità

Preferisco dipingere gli occhi degli uomini che le cattedrali, perché negli occhi degli uomini c’è qualcosa che non c’è nelle cattedrali. (Vincent Van Gogh)

Van Gogh è nato nel 1853 in una piccola cittadina dell'Olanda, un paese favoloso perchè ricco di fiori di ogni tipo, di mulini a vento e di tanti colori.

la sua vita fosse stata un romanzo, sarebbe stato uno di quei romanzi inverosimili, esagerati, troppo carichi di colpi di scena per sembrare veri, ma la vita di van Gogh non è frutto della mente fertile di uno scrittore.

Geniale, folle, visionario... Vincent van Gogh può essere considerato il pioniere dell’arte contemporanea, padre dell’Espressionismo ed emblema dell’artista tormentato.

Quello che vi racconterò durante questo nostro percorso di laboratorio è avvenuto davvero: la malattia, l’affetto di suo fratello Theo, l’amicizia burrascosa con Gauguin, la vocazione religiosa, i viaggi solitari nel cuore dell’Europa, ma soprattutto le sue opere, intrise di una forza che erompe dalla tela per colpire occhi e cuore dello spettatore.

Ritratto del dottor Gachet (1890)

Vincent van Gogh (1853-1890) è considerato oggi uno dei più grandi artisti di sempre, ma in vita le sue opere (ha realizzato ben 864 tele) erano poco conosciute e apprezzate. Pare infatti che abbia venduto un solo dipinto. Oggi il suo Ritratto del dottor Gachet vale più di 100 milioni di dollari.

Quest'opera sarà il nostro laboratorio steam

Pur essendo appassionato di disegno fin da bambino, van Gogh cominciò a dipingere solo verso i 30 anni. Le sue opere più conosciute sono quelle dipinte tra il 1888 e il 1890, pochi anni prima di morire.

LA CAMERA DI VINCENT AD ARLES (1888-1889).

La vita di van Gogh è stata tormentata. Non si sa ancora con certezza quale fosse la malattia che lo affliggesse, quel che è certo è che l’artista soffriva di attacchi di panico e allucinazioni alle quali reagiva con agitazione, per poi cadere in uno stato di torpore. Van Gogh era infatti un uomo a volte molto triste.

seminatore al tramonto, 1888.

Nel 1879 van Gogh si recò nelle regioni minerarie del Belgio per prendersi cura dei malati e predicare la Bibbia ai minatori. Decise di vivere come loro, in povertà, dormendo in una baracca e dividendo con gli altri i pasti frugali attorno alla flebile luce delle lampade. Questo eccesso di fervore tuttavia spaventò i responsabili della Scuola di Evangelizzazione di Bruxelles, che decisero di non gli rinnovargli l’incarico di predicatore.

Vincent Van Gogh, Girasoli (serie), 1888-1889, olio su tela

Gli umili, i lavoratori dei campi e i minatori sono i soggetti preferiti da van Gogh, oltre ai numerosi autoritratti, ai paesaggi, ai dipinti con cipressi e alla rappresentazione di campi di grano e girasoli.

Vincent Van Gogh, Notte stellata, 1889, olio su tela, 73.7×92.1 cm, Museum of Modern Art, New York

Alcuni avvicinano lo stile di van Gogh all’impressionismo, ma a differenza degli impressionisti puri, van Gogh nelle sue opere non descrive la realtà dal suo particolare punto di vista, ma compie l’operazione inversa: è la realtà che diventa una creazione e una rappresentazione dell’io interiore dell’artista. Per questo è considerato un pioniere dell’espressionismo.

Paul Gauguin

Nel 1888, su consiglio del fratello Theo, van Gogh si trasferì ad Arles, nel sud della Francia per vivere con il pittore Gauguin, amico di Theo. Il rapporto tra i due non fu facile, le liti erano frequenti. Pare che, dopo un litigio avvenuto nella casa di Arles, l’artista olandese inseguì l’amico in strada minacciando di aggredirlo. La loro relazione tuttavia degenerò del tutto quando una sera, in preda alla rabbia, Vincent scagliò un pesante bicchiere contro l’amico. Probabilmente la causa del litigio fu Rachele, una ragazza di cui Vincent era innamorato. Quel giorno Gauguin decise di lasciare Arles.

Vincent van Gogh, Autoritratto con orecchio bendato, 1889, olio su tela, 60 cm x 49 cm, The Courtauld Institute of Art, Londra

A Rachele è legato uno degli episodi più famosi della vita di van Gogh. Nel 1889 infatti, Vincent, folle di gelosia si tagliò metà dell’orecchio sinistro e lo spedì a Rachele, come pegno di amore. Qualche giorno dopo Vincent si ritrasse con una vistosa fasciatura a coprire l’orecchio mutilato . Su questa storia si è scritto molto. C’è anche chi sostiene che fu lo stesso Gauguin a sfregiare l’amico in seguito ad una lite, ma è una teoria considerata poco attendibile. In realtà pare che van Gogh non si tagliò via l’intero orecchio, ma solo una piccola parte del lobo, ma questi sono dettagli.

Terrazza del caffè la sera (1888)

Van Gogh morì nel 1890 a soli 37 anni, con un colpo di pistola probabilmente un incidente, legato all’abitudine che aveva Van Gogh di passeggiare di notte nei campi di grano. Secondo alcuni testimoni infatti, pochi giorni prima della morte dell’artista, in quegli stessi campi alcuni ragazzi del luogo stavano giocando al tiro al bersaglio con una pistola. L’ipotesi è che l’artista possa essere stato ferito da uno di quei proiettili, per poi trascinarsi, ferito e sanguinante, nella sua camera. Sulla sua morte ci sono ancora molte ipotesi e molti misteri.

Non so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognare. Vincent Van Gogh

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Spero che questo laboratorio ti sia piaciuto! la tua maestra di arte Lorella

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