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Laboratorio creativo di arte e manualità

La vita e le opere di Vincent Van Gogh

Laboratorio STEAM 4 C

Maestra Lorella

Preferisco dipingere gli occhi degli uomini che le cattedrali, perché negli occhi degli uomini c’è qualcosa che non c’è nelle cattedrali. (Vincent Van Gogh)

Van Gogh è nato nel 1853 in una piccola cittadina dell'Olanda, un paese favoloso perchè ricco di fiori di ogni tipo, di mulini a vento e di tanti colori.

Figlio di un pastore protestante, mentre ancora vive a Zundert, Vincent esegue i suoi primi disegni. Inizia invece le scuole a Zevenbergen. Impara il Francese, l'Inglese, il Tedesco e per la prima volta inizia a dipingere.

Terminati gli studi, va a lavorare come impiegato nella succursale della casa d'arte parigina Goupil e Cie, successivamente nelle sedi dell'Aja (dove compie frequenti visite ai musei locali), di Londra e di Parigi. Nel maggio del 1875 viene definitivamente trasferito a Parigi.

Geniale, folle, visionario... Vincent van Gogh può essere considerato il pioniere dell’arte contemporanea, padre dell’Espressionismo ed emblema dell’artista tormentato.

Il trasferimento nella città francese, dove già risiede il fratello Theo, segna l'inizio del periodo appunto francese, interrotto solo da un breve viaggio ad Anversa alla fine dello stesso anno. Molto del suo tempo lo spende assieme al fratello e i due, da quel momento, iniziano una corrispondenza che durerà tutta la vita e che rappresenta ancora oggi il mezzo migliore per studiare le opinioni, i sentimenti e lo stato d'animo di Vincent.

la sua vita fosse stata un romanzo, sarebbe stato uno di quei romanzi inverosimili, esagerati, troppo carichi di colpi di scena per sembrare veri, ma la vita di van Gogh non è frutto della mente fertile di uno scrittore.

Intanto, il rendimento di Vincent alla Goupil & Cie si deteriora mentre, allo stesso tempo, la sua dedizione agli studi biblici raggiunge un livello ossessivo. Dopo essersi dimesso da Goupil al principio della primavera, si reca a Ramsgate, in Inghilterra, dove viene assunto in un piccolo collegio. Più avanti nel corso dell'anno Vincent assume un nuovo incarico quale insegnante e coadiutore presso il Reverendo T. Slade Jones, un pastore Metodista. Il 29 ottobre Vincent Van Gogh pronuncia il suo primo sermone domenicale. Man mano che il fervore religioso di Vincent aumenta, il suo stato di salute fisico e mentale volge al peggio.

Durante il soggiorno parigino l'artista scopre la pittura impressionista e approfondisce l'interesse per l'arte e le stampe giapponesi. Ne sono un esempio due delle tre versioni del ritratto di père Tanguy. Conosce molti pittori tra cui Toulouse Lautrec e Paul Gauguin che apprezza particolarmente. La loro sarà una relazione assai turbolenta, con esiti anche drammatici, come testimonia il famoso episodio del taglio dell'orecchio (si suppone infatti che Vincent abbia assalito Gauguin con un rasoio. Fallito l'attacco, in preda ad una crisi di nervi, si taglia il lobo dell'orecchio sinistro).

Quello che vi racconterò durante questo nostro percorso di laboratorio è avvenuto davvero: la malattia, l’affetto di suo fratello Theo, l’amicizia burrascosa con Gauguin, la vocazione religiosa, i viaggi solitari nel cuore dell’Europa, ma soprattutto le sue opere, intrise di una forza che erompe dalla tela per colpire occhi e cuore dello spettatore.

Incontra Clasina Maria Hoornik (detta "Sien"), una prostituta gravata fra l'altro dal mantenimento di una figlia di cinque anni ed incinta di un altro figlio. Mentre continua i suoi studi e dipinge in compagnia di alcune nuove conoscenze, il suo stato di salute va nuovamente deteriorandosi, tanto da dover essere ricoverato in ospedale per gonorrea. Una volta dimesso, inzia alcune sperimentazioni pittoriche e, dopo più di un anno trascorso insieme, pone termine alla sua relazione con Sien. Più tardi nel corso dell'anno, Vincent si trasferisce a Nuenen dai suoi genitori, mette in piedi un piccolo studio per lavorare e continua a fare affidamento sul sostegno di Theo Van Gogh.

Il 1880 è un punto di svolta nella vita di Van Gogh. Abbandona i suoi propositi religiosi e si dedica esclusivamente a dipingere poveri minatori e tessitori. Theo inizia ad appoggiarlo finanziariamente, una situazione che si protrarrà fino alla fine della vita di Vincent. Più tardi nel corso dell'anno, intraprende studi formali di anatomia e prospettiva all'Accademia di Bruxelles.

Vincent van Gogh (1853-1890) è considerato oggi uno dei più grandi artisti di sempre, ma in vita le sue opere (ha realizzato ben 864 tele) erano poco conosciute e apprezzate. Pare infatti che abbia venduto un solo dipinto. Oggi il suo Ritratto del dottor Gachet vale più di 100 milioni di dollari.

Estende i suoi esperimenti fino ad includere una maggiore varietà di colori e sviluppa un grandissimo interesse per le incisioni su legno giapponesi. Tenta di intraprendere una qualche formazione artistica alla Ecole des Beaux-Arts, ma respinge molti dei principi che gli vengono insegnati. Desiderando continuare con qualche tipo di educazione artistica formale, sottopone qualcuno dei suoi lavori all'Accademia di Anversa, dove viene posto in una classe per principianti. Come ci si aspetterebbe, Vincent non si trova a suo agio all'Accademia ed abbandona.

Ritratto del dottor Gachet (1890)

Intanto, sopravviene il 1888, un anno fondamentale nella vita di Vincent Van Gogh. Lascia Parigi in febbraio e si trasferisce ad Arles, nel Sud. All'inizio, il cattivo tempo invernale gli impedisce di lavorare, ma una volta arrivata la primavera inizia a dipingere i paesaggi in fiore della Provenza. Si trasferisce infine nella "Casa Gialla", una dimora che ha preso in affitto dove spera di stabilire una comunità di artisti. E' il momento in cui riesce a dipingere alcune delle sue opere migliori ma anche il momento delle sue già accennate violente tensioni con Gauguin.

LA CAMERA DI VINCENT AD ARLES (1888-1889).

Pur essendo appassionato di disegno fin da bambino, van Gogh cominciò a dipingere solo verso i 30 anni. Le sue opere più conosciute sono quelle dipinte tra il 1888 e il 1890, pochi anni prima di morire.

Durante la prima parte dell'anno, lo stato di salute mentale di Vincent oscilla paurosamente. A volte è completamente calmo e lucido; altre volte, soffre di allucinazioni e fissazioni. Continua sporadicamente a lavorare nella sua "Casa Gialla", ma la frequenza crescente degli attacchi lo induce, con l'aiuto di Theo, a farsi ricoverare presso l'ospedale psichiatrico di Saint Paul-de-Mausole a Saint-Rémy-de-Provence.

Quest'opera sarà il nostro laboratorio steam

Per ironia della sorte, mentre lo stato mentale di salute di Vincent continua a peggiorare nel corso dell'anno, la sua opera inizia infine a ricevere riconoscimenti presso la comunità artistica. I suoi dipinti "Notte stellata sul Rodano" e "Iris" sono in mostra al Salon des Indépendants in settembre, e in novembre viene invitato ad esibire sei dei suoi lavori da Octave Maus (1856-1919), segretario del gruppo di artisti Belgi "Les XX".

La vita di van Gogh è stata tormentata. Non si sa ancora con certezza quale fosse la malattia che lo affliggesse, quel che è certo è che l’artista soffriva di attacchi di panico e allucinazioni alle quali reagiva con agitazione, per poi cadere in uno stato di torpore. Van Gogh era infatti un uomo a volte molto triste.

Nel 1879 van Gogh si recò nelle regioni minerarie del Belgio per prendersi cura dei malati e predicare la Bibbia ai minatori. Decise di vivere come loro, in povertà, dormendo in una baracca e dividendo con gli altri i pasti frugali attorno alla flebile luce delle lampade. Questo eccesso di fervore tuttavia spaventò i responsabili della Scuola di Evangelizzazione di Bruxelles, che decisero di non gli rinnovargli l’incarico di predicatore.

seminatore al tramonto, 1888.

Gli umili, i lavoratori dei campi e i minatori sono i soggetti preferiti da van Gogh, oltre ai numerosi autoritratti, ai paesaggi, ai dipinti con cipressi e alla rappresentazione di campi di grano e girasoli.

Vincent Van Gogh, Girasoli (serie), 1888-1889, olio su tela

Alcuni avvicinano lo stile di van Gogh all’impressionismo, ma a differenza degli impressionisti puri, van Gogh nelle sue opere non descrive la realtà dal suo particolare punto di vista, ma compie l’operazione inversa: è la realtà che diventa una creazione e una rappresentazione dell’io interiore dell’artista. Per questo è considerato un pioniere dell’espressionismo.

Vincent Van Gogh, Notte stellata, 1889, olio su tela, 73.7×92.1 cm, Museum of Modern Art, New York

Nel 1888, su consiglio del fratello Theo, van Gogh si trasferì ad Arles, nel sud della Francia per vivere con il pittore Gauguin, amico di Theo. Il rapporto tra i due non fu facile, le liti erano frequenti. Pare che, dopo un litigio avvenuto nella casa di Arles, l’artista olandese inseguì l’amico in strada minacciando di aggredirlo. La loro relazione tuttavia degenerò del tutto quando una sera, in preda alla rabbia, Vincent scagliò un pesante bicchiere contro l’amico. Probabilmente la causa del litigio fu Rachele, una ragazza di cui Vincent era innamorato. Quel giorno Gauguin decise di lasciare Arles.

Paul Gauguin

A Rachele è legato uno degli episodi più famosi della vita di van Gogh. Nel 1889 infatti, Vincent, folle di gelosia si tagliò metà dell’orecchio sinistro e lo spedì a Rachele, come pegno di amore. Qualche giorno dopo Vincent si ritrasse con una vistosa fasciatura a coprire l’orecchio mutilato . Su questa storia si è scritto molto. C’è anche chi sostiene che fu lo stesso Gauguin a sfregiare l’amico in seguito ad una lite, ma è una teoria considerata poco attendibile. In realtà pare che van Gogh non si tagliò via l’intero orecchio, ma solo una piccola parte del lobo, ma questi sono dettagli.

Vincent van Gogh, Autoritratto con orecchio bendato, 1889, olio su tela, 60 cm x 49 cm, The Courtauld Institute of Art, Londra

Van Gogh morì nel 1890 a soli 37 anni, con un colpo di pistola probabilmente un incidente, legato all’abitudine che aveva Van Gogh di passeggiare di notte nei campi di grano. Secondo alcuni testimoni infatti, pochi giorni prima della morte dell’artista, in quegli stessi campi alcuni ragazzi del luogo stavano giocando al tiro al bersaglio con una pistola. L’ipotesi è che l’artista possa essere stato ferito da uno di quei proiettili, per poi trascinarsi, ferito e sanguinante, nella sua camera. Sulla sua morte ci sono ancora molte ipotesi e molti misteri.

Dopo una serie incredibile di alti e bassi, sia fisici che emotivi e mentali, e dopo aver prodotto con incredibile energia una serie sconvolgente di capolavori, Van Gogh muore nelle prime ore del 29 luglio 1890, sparandosi in un campo nei pressi di Auverse. Il funerale ha luogo il giorno dopo, e la sua bara è ricoperta di dozzine di girasoli, i fiori che amava così tanto.

Terrazza del caffè la sera (1888)

Non so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognareVincent Van Gogh

Non so nulla con certezza,ma la vista delle stelle mi fa sognare.Vincent Van Gogh

Opere significative di Vincent van Gogh

  • Ragazza in bianco in un bosco (1882)
  • I mangiatori di patate (1885)
  • Natura morta con Bibbia (1885)
  • Fritillaria imperiale in un vaso di rame (1887)
  • Ritratto di père Tanguy (1887)
  • L'italiana (1887)
  • Restaurant de la Sirène ad Asnières (1887)
  • Sala da ballo ad Arles (1888)
  • Autoritratto con capello di feltro (1888)
  • La sedia di Gauguin (1888)
  • Notte stellata sul Rodano (1888)
  • Il ponte di Langlois (1888)
  • Les Alyscamps - Campi elisi (1888, quattro versioni)
  • Ritratto di Eugène Boch (1888)
  • Il caffè di notte (1888)
  • I girasoli (1888-1889)
  • L'Arlesiana (1888 e 1890)
  • Notte stellata (1889)
  • La stanza di Van Gogh ad Arles (1889)
  • Autoritratto (1889)
  • Gli Ulivi (1889)
  • La meridiana (1889-1890)
  • La ronda dei carcerati (1890)
  • La chiesa di Auvers (1890)
  • Campo di grano con volo di corvi (1890)
  • Casolari con tetti di paglia a Cordeville (1890)
  • Ritratto del dottor Paul Gachet (1890)

Ora entriamo nel famoso museo di Van Gogh ad Amsterdaminizia la visita virtuale...Buona visione

Spero che questo laboratorio ti sia piaciuto! la tua maestra di arte Lorella