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Andreuccio da Perugia
ASLEY DOMENICA CONCHA VELEZ
Created on March 21, 2024
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Transcript
Decameron, II, 5
Andreuccio da Perugia
Narrata da Fiammetta nella seconda giornata, dedicata al potere della fortuna e alle avventure a lieto fine
Narratore e punto di vista
Confronto
Contesto storico e culturale
Riflessione
Morale
Stile e linguaggio
Trama
Struttura narrativa
Temi principali
Personaggi
LA NOVELLA DI ANDREUCCIO DA PERUGIA PUÒ ESSERE COLLEGATA AD ALTRE NOVELLE DEL DECAMERON: 1)La novella di Ser Cepperello: entrambe le storie coinvolgono personaggi che si trovano in situazioni sfavorevoli e per questo utilizzano l'astuzia per sopravvivere e ottenere vendetta. 2)La novella di Messer Forese da Rabatta: entrambe le storie presentano protagonisti che, dopo essere stati ingannati o derubati, riescono a ottenere vendetta grazie alla loro intelligenza e abilità dal punto di vista strategico.
“Andreuccio da Perugia” è la storia di un giovane mercante di cavalli proveniente da Perugia. Giunto a Napoli per concludere degli affari, Andreuccio si ritrova sulla piazza del Mercato, dove fa sfoggio della sua ricchezza, attirando l'attenzione di una prostituta siciliana. Questa donna, lo convince ad accompagnarla a casa sua nel quartiere malfamato di Malpertugio.La giovane prostituta, con astuzia, induce Andreuccio a spogliarsi dei suoi vestiti e della bisaccia contenente i suoi preziosi denari. Mentre Andreuccio è nella fogna, la donna si impossessa dei suoi soldi, lasciandolo urlare dietro di sé. L'intervento del ruffiano della prostituta costringe Andreuccio a lasciare la casa per evitare guai più gravi.
Andreuccio, il protagonista, è vittima di inganni escogitati da personaggi senza scrupoli. Le peripezie che passerà mettono in evidenza la fragilità umana di fronte alla tentazione e alla manipolazione. Tuttavia, tutto finisce bene grazie ad una sorta di giustizia poetica, in cui il bene prevale sul male, in cui i cattivi vengono puniti e Andreuccio riesce a sopravvivere. Bisogna essere prudenti in un modo che si presenta come un mare pieno di insidie da navigare con astuzia.
- Andreuccio
- Fiordaliso
- Le guardie
- I ladri
- I vicini
La regina della giornata è Filomena e il tema da lei proposto è il potere della fortuna in storie a lieto fine. Il narratore è esterno e onnisciente (che sa tutto), ed interviene sopratutto nella prima sequenza per sottolineare l'ingenuità della protagonista. La voce narrante esprime il punto di vista dell'autore.
La morale dataci dalla novella è quella che anche quando si è vittime di ingiustizie o tradimenti, è possibile trovare una soluzione al problema per ottenere giustizia.
Questa novella vuole mettere in luce la capacità di adattarsi e sopravvivere a situazioni sfavorevoli attraverso l’ingegno e la prudenza.
1. L’uscita dall’osteria, l’avventura con la siciliana, la caduta nel chiassetto, il dialogo con i vicini, e una prima pausa di solitudine e smarrimento; 2. L'incontro coi ladri, la calata nel pozzo e l’uscita, con un nuovo momento di solitudine e smarrimento; 3. Il nuovo incontro coi ladri, la calata nella tomba, il furto, la chiusura della tomba, un terzo e più grave momento di smarrimento; 4. L’arrivo del nuovo gruppo di ladri, la risalita dalla tomba e il ritorno all’osteria e di lì a Perugia.
La novella di Andreuccio da Perugia, sebbene ambientata nel XIV secolo, tratta temi universali che si collegano ai giorni nostri. L'inganno, la corruzione e la ricerca di giustizia personale sono elementi presenti nella storia che possono essere collegati alle sfide contemporanee. Riflette anche sull'importanza dell'astuzia, dell'adattabilità e della consapevolezza delle ingiustizie subite.
- Fortuna
- Rapporto tra l'uomo e la sorte
- Vincere gli ostacoli della fortuna e liberarsi da situazioni difficili e giungere ad una soluzione ancora migliore di quella da cui era partito.
Metafora: Andreuccio viene descritto come "un cozzone di cavalli assai giovane ed ingenuo". Ironia: Andreuccio viene ingannato più volte da persone che sfruttano la sua mancanza di esperienza. Analogia: l'autore stabilisce analogie tra le azioni dei personaggi e situazioni simili nella vita reale.
Da un punto di vista linguistico, Boccaccio ebbe l’enorme merito di conferire finalmente anche alla prosa italiana una forma alta e riconosciuta, facendosi inventore di uno stile di prosa fondato sulla complessità ipotattica del latino adattata alle caratteristiche del volgare italiano del Duecento e del Trecento.Figure retoriche presenti: