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INSEGNA E MARCHIO - DIRITTO 3D

Francesco Paolo Pescina

Created on March 21, 2024

Lezione interattiva Insegna e Marchio dalla 3D

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Transcript

INSEGNA E MARCHIO

DIRITTO

INDICE

07.marchi di protezione

09.LA tutela del marchio

01.cOS'è L'INSEGNA?

08.la circolazione del marchio

06.registrazione e il diritto di usare il marchio

05.marchi forti e marchi deboli

04.il marchio di certficazione

03.il marchio di servizio

02.IL MARCHIO

cos'è l'insegna?

definizione e tipi

01

L'insegna è un elemento cruciale che identifica i locali in cui un imprenditore svolge la propria attività. L'insegna può assumere diverse forme: può essere nominativa, composta solo da parole, emblematica o figurativa, formata solo da disegni o figure, oppure mista, una combinazione di parole e figure. Gli imprenditori hanno la libertà di creare l'insegna come preferiscono, ma devono rispettare alcuni principi fondamentali. Innanzitutto, devono essere veritieri nelle informazioni fornite sull'origine e sulla qualità dei prodotti o servizi offerti, evitando di ingannare il pubblico. Inoltre, l'insegna deve essere originale e distintiva, non può essere troppo generica e non deve generare confusione con altre insegne già in uso. Chi utilizza un'insegna simile a quella di un altro imprenditore è tenuto a modificarla per evitare confusioni. Quando un'insegna rispetta questi requisiti, gode delle stesse protezioni previste per la tutela della ditta. Gli imprenditori hanno quindi il diritto esclusivo all'uso dell'insegna, che si acquisisce attraverso il suo utilizzo.

01. cos'è l'insegna

Cos'è l'insegna?

Il marchio

Definizione giuridica

02

02. IL MARCHIO

La normativa nazionale e internazionale disciplina il marchio, con l'attuale Codice della proprietà industriale che ne regola gli aspetti principali. Esistono diverse tipologie di marchi, come quelli emblematici, nominativi, figurativi o misti, che possono comprendere parole, disegni, lettere, cifre, suoni, colori e loro combinazioni. Il marchio può anche includere il ritratto o il nome di una persona diversa dal titolare, ma solo con il consenso della persona o dei suoi familiari. Inoltre, il marchio può consistere anche nella forma dei prodotti o della loro confezione, a patto che non siano forme utili, funzionali o estetiche, forme arbitrarie che consentano di identificare il prodotto. Il marchio può essere classificato come marchio di fabbrica o di commercio, generale o speciale, individuale o collettivo. I marchi collettivi, in particolare, indicano l'origine del prodotto e garantiscono la sua qualità, e possono essere concessi in uso da associazioni di categoria. Infine, le denominazioni d'origine controllata sono diverse dai marchi collettivi e si basano su normative specifiche e convenzioni internazionali, consentendo agli imprenditori di una determinata zona geografica di utilizzare il nome se i loro prodotti rispettano determinate caratteristiche qualitative Le denominazioni d'origine controllata sono legate a condizioni naturali e climatiche peculiari o a particolari tecniche produttive regolate dalla normativa..

''Il marchio è un segno distintivo utilizzato per differenziare i prodotti e le merci di un'impresa da quelli dei concorrenti, consentendo al pubblico di identificarli facilmente e di fare scelte consapevoli.''

+ Info

IL MARCHIO DI SERVIZIO

DEFINIZIONE GIURIDICA

03

03. IL MARCHIO DI SERVIZIO

cOSA SONO I MARCHI DI SERVIZIO?

I marchi di servizio sono destinati a contraddistinguere le attività di imprese nei settori dei trasporti e delle comunicazioni, della pubblicità, della costruzione, delle assicurazioni e del credito, degli spettacoli, della radio e della televisione, del trattamento dei materiali e simili. Di solito, i marchi di servizio sono marchi generali.

marchi di certificazione

definizione

04

04. IL MARCHIO di certificazione

definzione e generalità

Nel 2019 è stata introdotta nel Codice della proprietà industriale l'art. 11bis che disciplina il marchio di certificazione. Questo marchio è definito come un marchio di impresa che distingue i prodotti o servizi certificati dal titolare del marchio in relazione al materiale, al procedimento di fabbricazione dei prodotti o alla prestazione dei servizi, alla qualità, alla precisione o ad altre caratteristiche non certificate. Per ricevere tutela giuridica, il marchio deve soddisfare alcuni requisiti di validità.

Marchi forti e marchi deboli

Definizione giuridica

05

05. differenza tra marchio forte e debole e secodary meaning

Differenza tra marchio forte vs debole

La distinzione tra marchi forti e deboli in base alla loro originalità e capacità distintiva. I marchi forti sono altamente originali e distintivi, mentre i marchi deboli sono composti da elementi comuni o tecnici leggermente modificati. I marchi forti ricevono una protezione più intensa e ogni modifica che conservi l'identità sostanziale è considerata contraffazione. Al contrario, per i marchi deboli, spesso nel settore farmaceutico, modifiche lievi sono sufficienti per evitare confusione. Tuttavia, la distinzione non è sempre chiara, e un segno originariamente debole può diventare forte grazie all'uso e alla pubblicità, acquisendo un significato aggiuntivo per il pubblico. Questo processo è noto come "acquisto di significato secondario".

che cos'è il secondary meaning ?

la registrazione e il diritto ad usare il marchio

Definizione e generalità

06

La registrazione del marchio offre numerosi vantaggi rispetto al semplice uso di fatto. Innanzitutto, fornisce una prova certa dell'acquisizione del diritto all'uso esclusivo del marchio da parte del titolare, stabilendo anche la data di tale acquisizione. Questo è fondamentale nel caso di controversie tra imprenditori che utilizzino marchi simili, in quanto il primo a registrare il marchio prevale legalmente e rende nullo eventuali marchi registrati successivamente per mancanza del requisito della novità. Inoltre, la registrazione del marchio consente al titolare di ottenere il diritto all'uso esclusivo su tutto il territorio nazionale, offrendo una protezione più ampia e sicura. Solo per i marchi registrati è prevista la tutela penale, rappresentata dal reato di contraffazione, alterazione ed uso di marchi contraffatti o alterati. Infine, la registrazione offre il diritto di priorità, consentendo al titolare che ha registrato un marchio in uno degli Stati membri dell'Unione Europea di chiedere la registrazione dello stesso marchio anche negli altri Stati membri entro sei mesi, prevalendo su altri che abbiano posto in essere un fatto costitutivo del diritto del marchio (uso o registrazione) durante il medesimo periodo.

Il diritto all'uso esclusivo di un marchio può essere ottenuto sia attraverso l'uso effettivo che tramite registrazione presso l'UIBM. L'uso di un marchio non registrato offre una protezione inferiore rispetto a un marchio registrato. Se il marchio non registrato diventa noto a livello nazionale, il titolare può impedire ad altri di registrare un marchio simile, ma se è conosciuto solo a livello locale, altri potrebbero registrare un marchio simile mentre il titolare originale può continuare ad usarlo solo a livello locale. La registrazione offre una protezione più forte, con presunzione assoluta di titolarità e copertura nazionale. Tuttavia, il preuso richiede prova e offre una protezione limitata all'ambito in cui è avvenuto. L'esclusiva non si estende a prodotti simili, tranne in caso di notorietà nazionale, dove il titolare può richiedere l'annullamento di un marchio successivamente registrato per confondibilità entro cinque anni dalla registrazione. È consigliabile per gli imprenditori acquisire il diritto all'uso esclusivo tramite registrazione presso l'UIBM, con efficacia nazionale dalla data di presentazione della domanda.

06. la registrazione e il diritto ad usare il marchio

il diritto ad usare in marchio

la registrazione

marchi di protezione

estinzione del diritto all'uso esclusivo

07

II marchi di protezione creano una rete di protezione intorno al marchio effettivamente usato. Questi marchi impediscono l'uso di marchi uguali o simili non solo rispetto al marchio effettivamente usato, ma anche rispetto a tutti quelli registrati come marchi di protezione. Il diritto all'uso esclusivo del marchio si estingue in determinate circostanze: 1) Se non viene effettivamente utilizzato entro cinque anni dalla registrazione, a meno che la mancata utilizzazione non sia dovuta a cause indipendenti dalla volontà del titolare del marchio. 2) Se il marchio diventa una denominazione generica a causa della sua diffusione. 3) Se dopo la registrazione viene registrato un marchio successivo, uguale o simile, relativo a prodotti simili. 4) Se il marchio diventa idoneo a indurre in inganno il pubblico sulla natura, qualità o provenienza dei prodotti o servizi. 5) Se il marchio diventa contrario alla legge, all'ordine pubblico o al buon costume. 6) Se scade il termine di registrazione, che è di 10 anni dalla data di deposito della domanda ma può essere rinnovato. 7) Se il titolare rinuncia al marchio. 8) Se viene dichiarato nullo per mancanza dei suoi presupposti e requisiti di validità.

07. marchi di protezione

che cos'è un marchio di protezione ?

pubblico ministero

È' l'organo della magistratura istituito presso i principali uffici giudiziari come rappresentante dello Stato, delle persone giuridiche o degli incapaci.

la circolazione del marchio

definizione e generalità

08

IIl trasferimento del marchio, prima disciplinato dal D.Lgs. 4 dicembre 1992, n. 480, prevedeva che il marchio non potesse essere ceduto separatamente dall'azienda e che il trasferimento avvenisse solo a titolo esclusivo. Tuttavia, con il D.Lgs. 480/1992, si è introdotto il principio della cessione libera del marchio, consentendo anche cessioni parziali. Questo significa che il marchio può essere ceduto anche solo per una parte dei prodotti o servizi per cui è stato registrato, purché ciò non comporti inganni per il pubblico.

07. la circolazione del marchio

Cos'è la circolazione del marchio

Oltre alla cessione definitiva, il marchio può essere concesso in licenza per un periodo determinato. Le licenze possono essere esclusive, quando il titolare temporaneamente interrompe la produzione dei beni contrassegnati dal marchio e ne trasferisce temporaneamente l'uso a un altro soggetto per evitare la perdita dell'avviamento o il rischio di estinzione del marchio, o non esclusive, quando il titolare vuole ampliare la sfera di incidenza del marchio trasferendone l'uso ad altri imprenditori, permettendo così a due o più produttori di utilizzare il marchio contemporaneamente.

LA tutela del marchio

Definizione e generalità

09

10. La tutela del marchio

La tutela dei marchi nel diritto commerciale, sottolineando l'importanza dei marchi celebri e le azioni legali disponibili per i titolari di marchi. I marchi celebri hanno una "funzione attrattiva" che va oltre la qualità e il prezzo del prodotto. Questo ha portato a un'estensione della tutela dei marchi celebri oltre i limiti necessari per evitare confusione tra prodotti affini. La legge offre un'ampia tutela al marchio registrato, sia sotto il profilo penale sia sotto quello civile. Il titolare del marchio può agire legalmente contro chi usa un marchio uguale o simile per prodotti dello stesso genere. Nell'ambito del diritto civile, il titolare del marchio può esercitare diverse azioni: - Azione di rivendicazione: per contestare la registrazione abusiva di un marchio da parte di un soggetto che non ne ha diritto. - Azione di usurpazione e di contraffazione: per ottenere l'accertamento dell'abusiva riproduzione del marchio e la distruzione dei marchi contraffatti. - Azione di risarcimento del danno: per ottenere la condanna dell'usurpatore al risarcimento dell'eventuale danno. Esistono anche tre misure cautelari tipiche che possono precedere l'azione di contraffazione: - Descrizione: per precostituire la prova della contraffazione. - Sequestro: per evitare la circolazione dei prodotti che violano i diritti di marchio. - Azione inibitoria: per ottenere un ordine che vieta al presunto contraffattore la fabbricazione, il commercio e l'uso dei prodotti o servizi contrassegnati dal marchio contraffatto. Infine, il marchio, come gli altri segni distintivi, è tutelato dalla disciplina per la repressione della concorrenza sleale. Il marchio non registrato ha una tutela penale più limitata e una tutela civile che si incentra sull'azione di concorrenza sleale, rivolta ad ottenere l'inibitoria, il risarcimento del danno e la pubblicazione della sentenza.

VERO O FALSO ? 1

VERO O FALSO ? 2

VERO O FALSO ? 3

GRAZIE PER L'ATTENZIONE!

A CURA DI ABAGNALE TONIA 3D

Il "secondary meaning" può conferire distintività a un segno originariamente privo, consentendone la registrazione come marchio. Questo fenomeno può trasformare un marchio originariamente nullo in uno valido.Il marchio deve essere:

  • veritiero e non ingannevole, evitando l'inserimento di parole, figure o segni che possano trarre in inganno il pubblico, specialmente riguardo alla provenienza geografica, alla natura o alla qualità dei prodotti o servizi.
  • deve presentare un carattere di novità, non essendo identico o simile ad altri marchi già in uso per prodotti simili.
  • lecito e rispettare la legge, l'ordine pubblico e il buon costume, evitando parole, figure o segni che possano andare contro tali principi.
  • il marchio non deve violare i diritti di terzi, come il diritto d'autore, la proprietà industriale o altri diritti esclusivi.
Se il marchio non rispetta questi requisiti di validità, viene considerato nullo.
  • Tuttavia, esiste la possibilità di convalidare un marchio registrato che manchi di novità o violi i diritti di terzi se è stato registrato in buona fede e il suo uso è stato tollerato senza contestazioni per almeno cinque anni.
  • Ogni imprenditore ha il diritto esclusivo di utilizzare il marchio da lui scelto, analogamente al diritto sulla ditta e sull'insegna.

Che cos'è il

Secondary meaning?

Assolve ad una duplice funzione: da un lato tutela i consumatori, garantendo la qualità della merce dall'altro vale a differenziare i prodotti dalle diverse imprese.

iL MARCHIO..