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Spoliazioni Napoleoniche
Sab Gamb
Created on March 21, 2024
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Transcript
NAPOLEONE E
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Le Spoliazioni
Napoleone sottomise buona parte dell'Europa.
NAPOLEONE
NAPOLEONE
Oltre al cibo in scatola e alla stele di Rosetta, importanza fondamentale ebbe Il Codice Napoleonico, codice civile francese che influenzò anche i codici successivi in tutto il mondo.
Innovazioni Napoleoniche
NAPOLEONE
I furti napoleonici sono una serie di furti, di opere d'arte e oggetti preziosi, messe in atto dall'esercito francese.Questa serie di furti durò dal 1797 fino al Congresso di Vienna, nel 1815, durante il quale si decise di imporre la restituzione delle opere.
I Furti
furti
Nuova concezione
spoliazioni
Per la prima volta il carattere integralmente pubblico del patrimonio storico artistico, era affidato all'amministrazione e alle cure esclusive dello stato.
"Napoleone afferma che, portando le opere in Francia, aveva fatto un favore a tutti, poichè ognuno poteva ammirarle"
I trattati di pace furono lo strumento legale usato da Napoleone per legittimare queste spoliazioni: tra le clausole faceva rientrare la consegna di opere d'arte.
In seguito alla battaglia di Waterloo, tutte le nazioni derubate iniziarono a pretendere la restituzione o il risarcimento delle opere rubate
La battaglia di Waterloo
furti
Nel 1796, mentre si combatteva al Castello Sforzesco, vennero rubati alcuni disegni di Raffaello e il Codice di Leonardo.Fu requisita anche l’Incoronazione di spine, eseguita da Tiziano Vecellio tra il 1542 e il 1543
Spoliazioni: la Lombaridia Austriaca
lombardia
stato della chiesa
Le intenzioni del capo del capo militare a Roma di Napoleone era di cercare un modo per rimuovere la colonna Traiana e spedirla in Francia. In realtà egli voleva staccare anche gli affreschi nelle Stanze Vaticane di Raffaello.
Spoliazioni: Stato della Chiesa
Nell'Aprile 1797 i francesi rimossero il leone e le famose statue in bronzo dei cavalli di San Marco. Il leone altato non fece più ritorno, mentre gli austriaci si occuparono di recuperare i cavalli ma non delle glorie sottratte all'Arsenale.
Spoliazioni: Repubblica di Venezia
venezia
Vivant Denon rubò un dipnto di Giorgio Vasari, l'Annucianzione della Vergine, proveniente dalla chiesa di San Maria Novella d'Arezzo, e a Prato sequestrò la Natività, dipinto di Fra Filippo Lippi, proveniente dal Convento di Santa Margherita.
Spoliazioni: Granducato di Toscana
toscana
L'Europa
SPAGNA: inviò funzionari dell'esercito, i quali, rompendo i portoni del Louvre, si ripresero tutte le opere con la forza.
BELGIO E AUSTRIA: mandarono il proprio esercito, senza attendere la conclusione del Congresso di Vienna.
PRUSSIA: minacciarono di spedire in prigione in Prussia il Direttore Vivant Denon se questi non gli avesse lasciato le opere.
restituzione
Durante il congresso di Vienna Austria, Spagna, stati tedeschi e Inghilterra ordinarono l'immediata restituzione di tutte le opere sottratte senza alcun negoziato diplomatico, sostenendo che la spoliazione sistematica di opere d'arte è contraria ai principi di giustizia e alle regole della guerra moderna.
Congresso di Vienna
restituzione
Totali
Perdute
Portate in Italia
Rimaste in Francia
50%
100%
1%
49%
Secondo il catalogo di Alessandro Canova dei 506 dipinti portati in Francia, 248 rimasero in Francia, 249 tornarono in Italia, 9 vennero indicati come non rintracciabili.
Resoconto opere rubate
restituzione
GOVERNO PONTIFICIO:non richiedese tutto per non turbare la ri-cristianizzazione dei francesi
L'Italia
le città italiane, queste si mossero disunite, lente e disorganizzate, prive di un corpo diplomatico adeguato
LOMBARDIA;il governo di Vienna non richiese le opere d'arte portate via dalle chiese.
TOSCANA: non richiese i capolavori sottratti alle chiese perchè avrebbero pubblicizzato la grandiosità dell'arte toscana
restituzione
Antonio Canova, 1757 – 1822, scultore e pittore italiano, ritenuto il massimo esponente del Neoclassicismo in scultura
L’azione di Canova va considerata come il momento fondativo della consapevolezza dell’esistenza di un patrimonio artistico nazionale. Egli fu il primo a pensare da “ministro” della Cultura. Nessuno ha compiuto atti importanti quanto lui al fine della conservazione e della tutela dei nostri capolavori.
Antonio Canova
restituzione
louvre