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Emilia Romagna

La capitale culinaria del mondo

Attraverso la mia ricerca e le mie interviste, mi sono resa conto che l'Emilia-Romagna, con la sua cucina che fonde storia, cultura, geografia, clima e comunità, si distingue chiaramente come capitale culinaria del mondo. Ho fatto la mia intervista con Stefano, che ha 32 anni ed è italiano di Bologna. È filosofo, con un dottorato in economia, e lavora come assistente didattico. Ho iniziato la mia ricerca con una visione della la puntata sull'Emilia-Romagna di “Stanley Tucci: Searching for Italy,” poiché Stefano ha detto: “Se non conosci quella puntata, sicuramente vale la pena vederla.” Poi, ho cercato ulteriori informazioni che erano menzionate da Stefano e dal programma sui siti web, nei libri, negli articoli, e nei documenti. Per esplorare la storia e le ricette della regione, Stefano ha suggerito La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene di Artusi, che fu pubblicato nel 1891 con 790 ricette. Inoltre, ho scoperto che Bologna ottenne la fama di “città grassa” nel Medioevo (Marchi 45). Stefano mi ha detto che “A Modena c'è il ristorante di Massimo, inventore di una nuova cucina italiana”. Nella puntata, Massimo Bottura e sua moglie hanno rivelato come questa area, nota come la Food Valley, beneficia di un microclima ideale con umidità, vento e calore perfetti per produzioni agroalimentari. Secondo il sito web della Regione Emilia-Romagna, il clima “semicontinentale” della regione è essenziale per “maturazione e invecchiamento” dell'aceto balsamico (“I Prodotti DOP E IGP…”). Secondo Stefano "Uno dei valori più importanti della nostra regione è proprio la comunità, stare insieme in varie attività, fra cui mangiare.” Oltre a questo, “Sagre, celebrazioni dedicate a un cibo, a un prodotto” come “Cena dei Mille, Sagra della tagliatella, e Festival del Prosciutto di Parma” evidenziano anche il ruolo centrale del cibo nella vita comunitaria. In conclusione, come Stefano sottolinea: “negli ultimi anni l’Emilia-Romagna è diventata il centro della cultura culinaria italiana”; la regione, con i suoi musei del cibo dal Museo della Pasta al Museo del Pomodoro e 44 prodotti DOP e IGP, i più numerosi in Italia, è un centro gastronomico eccezionale nel mondo.

"Secondo me negli ultimi anni l'Emilia-Romagna è diventata il centro della cultura culinaria italiana è diventato veramente il luogo in cui le persone vengono per scoprire la cucina italiana, diciamo è il primo luogo dove si arriva per scoprire la cucina italiana."

"Sicuramente la comunità è un valore, soprattutto perché In Emilia-Romagna ci sono tanti piccoli paesi, piccoli villaggi, quindi non solo grandi città e nei piccoli villaggi è molto importante la comunità e quindi stare insieme fare progetti insieme, fare eventi insieme, quindi ti direi che uno dei valori più importanti della nostra regione è proprio la comunità, stare insieme e in varie attività, fra cui mangiare."

"Ci sono delle città medio grandi come Modena, E Modena per il cibo? Modena, sì, perché c'è il famoso aceto di Modena, che è un prodotto molto buono e anche molto, come dire, costoso. E poi a Modena c'è anche il ristorante di uno chef molto conosciuto.C'è il ristorante di Massimo, l'inventore di una nuova cucina italiana."

"Per quanto riguarda ad esempio le feste, ci sono molte, si chiamano sagre, quindi feste dedicate a un cibo, un prodotto. Ad esempio c'è questa tradizione che credo sia all'incirca gennaio in cui praticamente si dice smettere il maiale, in cui si uccide il maiale e si preparano i cibi prodotti con il maiale ed è un momento in cui ci sono molte sagre in tutta Italia proprio con i prodotti del maiale, quindi per il tuo programma diciamo sarebbe ideale partecipare a una sagra e sicuramente sarebbe molto divertente per te."