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Modulo didattico arte

Lisa Argentati

Created on March 20, 2024

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Transcript

Raffaello

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Pittore e architetto del Rinascimento infonde in ogni immagine un senso di grazia e armonia

Index

Ritratto per i papi

La scuola di atene

pala baglioni

Ritratto di agnolo doni e maddalena strozzi

Lo sposalizio della vergine

Unit presentation

lo sposalizio della vergine

Raffaello si forma nella bottega del Perugino dal quale apprende il tipico linguaggio aggraziato. Successivamente Raffaello raggiunge una maturità tale da eclissare il maestro. Superamento evidente nel confronto tra queste due opere. Entrambe le opere furono dipinte intorno al 1504 e i personaggi sono in primo piano, mentre sullo sfondo svetta un edificio a pianta centrale.

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Ritratto di agnolo doni e maddalena strozzi

Raffaello lascia Perugia e si trasferisce a Firenze dove conosce Leonardo e Michelangelo e viene molto influenzato dal loro linguaggio, influenza visibile nei ritratti dei coniugi Agnolo Doni e Maddalena Strozzi. Le pose sono eleganti ma naturali, come nella Gioconda le due scene si aprono verso un delicato paesaggio in prospettiva Aerea ,anche se l'orizzonte è posizionato più basso, la luce limpida che modella le forme. Inoltre intravediamo una cura per i dettagli quasi fiamminga.

Pala Baglioni

L'influenza di Michelangelo è più visibile in una delle ultime opere del periodo fiorentino ovvero "Il Trasporto di Cristo" o "Pala Baglioni". La tavola mostra il momento in cui Cristo, deposto dalla croce, viene trasportato verso il sepolcro. In primo piano vediamo Giuseppe d'Arimatea che ne trattiene il busto mentre Nicodemo sorregge le gambe. Tra di loro Maddalena, accanto a Giovanni stringe la mano cadaverica di Cristo. Sulla destra, in secondo piano, la Madonna sviene tra le braccia delle compagne. La posa di Cristo sembra riprendere la Pietà di Michelangelo, imita anche la posa serpentinata della donna che sorregge Maria, notiamo anche la muscolatura del braccio di Nicodemo e l'uso dei colori vivaci. Invece è del tutto nuovo il dinamismo ottenuto dalla disposizione dei personaggi lungo due direttrici oblique tra loro perpendicolari.

la scuola di atene

Dipinto tra il 1509 e il 1510 la Scuola di Atene è un affresco allegoria del sapere scientifico e filosofico in cui sono rappresentati i più grandi pensatori del passato. Dell'affresco è stato conservato il prezioso cartone del disegno preparatorio nel quale però non compare il filosofo Eraclito ( aggiunto in un secondo tempo per omaggiare Michelangelo) L'effetto complessivo che vede la fusione delle influenze di Leonardo e Michelangelo potremmo definirlo "raffanellesco"

Study case

Learning sessions

Ritratto per i papi

Raffaello ha realizzato i ritratti dei due pontefici per i quali ha lavorato, sono delle opere innvovative perchè prima di allora i pontefici erano rappresenati in pose particolarmente ieratiche, generalemente di profilo. Invece Raffello ritrae i papi con il busto a tre quarti e un'intensa espressività nel volto.

Il manierismo

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Learning sessions

Con l'espressione Manierismo s’intendono dei determinati aspetti dell’arte figurativa del Cinquecento, non a caso, il termine deriva dalla parola maniera, apparsa per la prima volta nelle Vite di Giorgio Vasari, con il significato di stile. Questa è una tendenza caratteristica per il suo progressivo svincolamento dall'imitazione della natura e l'uso di un linguaggio anticlassico. Le prime espressioni si manifestano a Roma e a Firenze dove alcuni pittori introducono una nuova tensione verso il dinamismo delle figure, l'articolazione della composizione e la drammaticità della luce.

Learning sessions

La madonna dal collo lungo

Tra i maggiori esponenti della scena romana che abbandonano la capitale ci fu il Parmigianino, riconosciuto da molti come l’erede di Raffaello. Nativo di Parma, a Roma il Parmigianino studia le opere del Maestro, a cui si ispira per i suoi primi lavori nella città eterna. Scappato dalla furia dei Lanzichenecchi, il Parmigianino decide di recarsi prima a Bologna, per poi fare ritorno nella natale Parma. Nelle cittadine emiliano-romagnole l’artista mette a punto il proprio stile: negli anni ’30 del ‘500 il Parmigianino realizza la Madonna dal collo lungo che, con le sue linee sinuose ed aristocratiche, rappresenta una delle icone del Manierismo. Presenta alcuni caratteri anticlassici come per esempio un estremo allungamento dei corpi, fitti panneggi e composizioni dinamiche. Tuttavia l'opera è rimasta incompiuta a casua della morte prematura del Parmigianino, manca infatti lo sfondo architettonico.

Centro indiscusso del manierismo italiano, Firenze gode come tutto il centro Italia, della diaspora degli artisti dalla capitale dopo il sacco di Roma. Un autore che non si muove quasi mai da Firenze, tuttavia, fu Jacopo Pontormo: probabilmente il massimo esponente della pittura manierista. Vasari lo ricorda come un artista tormentato, che trascorse la sua vita in modo solitario in un’insolita abitazione fiorentina. Già in giovanissima età, il Pontormo inizia a definire il suo stile pittorico e a introdurre gli stilemi caratteristici del manierismo: a soli 24 anni dipinge la Pala Pucci, opera nella quale si nota già come le figure si aggroviglino vertiginosamente in uno spazio che si ramifica sempre meno in profondità e sempre più verticalmente. Il clima insolito e inquieto, unito all’eleganza quasi artificiosa delle forme trova la completa maturità negli anni in cui il Pontormo realizza i suoi capolavori. Primo fra tutti è sicuramente il Trasporto di Cristo, detta anche Deposizione: realizzata tra il 1525 ed il 1528, l’opera è conservata nella Cappella Capponi, all’interno della Chiesa di Santa Felicita di Firenze e viene considerato dai critici come uno dei più grandi capolavori della storia dell’arte.

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