Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Get started free

Presentazione del 1900-1910

ERIKA PIANTADOSI

Created on March 20, 2024

Start designing with a free template

Discover more than 1500 professional designs like these:

Transcript

1900-1910

Erika piantadosi e nina bondani

INDice

Storia

Stilisti del decennio

Colori utilizzati

Elementi artistici

Icone del decennio

Moda femminile

Stilisti oggi

Moda Maschile

Storia

  • 1881: Suffragette
  • 1900: Esposizione Universale di Parigi - Assassinio di re Umberto I d'Italia
  • XX secolo: Belle Époque
  • 1902: Primo volo, su un aereo a motore, dei fratelli Wrigth In Austria, il primo diritto di voto alle donne
  • 1905: Scoppia la prima rivoluzione Russa
  • 1908: A Guglielmo Marconi si assegna il premio Nobel - Marinetti pubblica il "Manifesto Futurista"

Elementi artistici

Scultura futurista

Apertura della metropolitana di Parigi 1900

Architettura liberti, art nouveau.

Elementi pittorici

L'ART NOUVEAU (arte nuova) è uno stile internazionale che si sviluppa, in Europa e negli Stati Uniti d'America, tra la fine dell'800 e la Prima Guerra Mondiale. E' conosciuta come stile Liberty o Floreale in Italia, protagonista più importante è il pittore Gustave Klimt. II FAUVISMO è un movimento pittoricoespressionista nato a Parigi nel 1905. La sua caratteristica principale è l'uso di colori accesi e violenti che deformano la prospettiva, le immagini e i volumi. I Fauves rappresentano non ciò che si vede, ma le emozioni dell'artista nell'osservare e nel riprodurre la realtà. Il protagonista più importante è Georges Braque L'ESPRESSIONISMO è un movimento artistico che nasce, in Germania, tra il 1905 e il 1925. denunciando una società priva di valori spirituali. Le figure sono deformate, la prospettiva distorta, le linee spezzate e spigolose ed i colori forti e innaturali. Il protagonista più pimportante è Emil Nolde

Georges Braque.

Gustave Klimt.

Emil Nolde.

Moda femminile

Abbigliaento da giorno

Gonna

Di linea "a campana" o anche "a calice" o "a vortice" scivolava fluida lungo i fianchi e si allargava sul fondo con vari teli e strascico

Era corto sul dietro e a punta sul davanti. la manica era increspata "a gigot", ampia alla spalla e stretta al gomito.

Corpino

Camicia

Era un capo molto importante, impreziosito da inserti e pieghettature. Era vaporosa con cascate di pizzi, ricami e volants. II colletto di pizzo era aderente e saliva fino al mento, tenuto alto da stecche.

Cappotti e i soprabiti, accompagnati da grandi manicotti in pelliccia. I cappotti, spesso dalla linea a redingote, erano riccamente decorati da pellegrine, bottoni, alamari e, nella stagione invernale, erano foderati o bordati di pelliccia.

Soprabiti

Tailleur 1907

Il tailleur era il capo della modernità, adatto sia ai viaggi che al lavoro. Era un completo di giacca e gonna che imitava il modello maschile.

Abito da sera

Erano attillati e avvolgenti con scollature vertiginose e corte maniche sbuffanti.

Soprabito per automobile 1905

Per proteggersi dal vento e dal freddo, le donne indossavano un lungo soprabito, occhiali di protezione o un cappuccio per coprire la testa

Accessori

Cappelli

Forme fantasiose ed erano ornati con ogni sorta di decorazione: piume di struzzo, aigrettes, fiori,frutta e uccelli.

Spesso in oro, impreziositi da vistosi girelli, in argento e smalto, con originali disegni Art Nouveau.

Le spille

Acconciature

Erano morbide e gonfie. I capelli erano raccolti sul capo in morbidi chignon più o meno alti, arricchiti

Ventagli

Realizzati in vari materiali, tessuto o piume, assumevano forme diverse: ripiegabile, rotondo, a zampa d'oca, a quarto di cerchio, a forma di fiore.

Ombrellini

Realizzati con tessuti raffinati e preziosi guarniti di trine e merletti, con lunghi manici in legno con intarsi in avorio, argento, smalto o pietra.

Scarpe

Scarpette con tacco basso o alto, attillate e a punta, di vernice o raso impreziosite da ricami, bottoni o fibbie; stivaletti in vitello o capretto con ghette in capriolo a bottoni chiusi da lacci o bottoni.

Moda maschile

Bianco candido, aveva il colletto e i polsini intercambiabili. Il colletto era alto e inamidato, chiuso da una cravatta a plastron o con nodo molto piccolo, fermata da una spilla.

Camicia

Il tight, giacca lunga al ginocchio e aderente al busto con vita accostata. Il gilet era monopetto con abbottonatura alta in colore contrastante, grigio o bianco.

Soprabiti

Pantalone

Era di linea diritta o "a tubo"; il tessuto era a righe bianco-nero-grigio ed era stirato con la piega centrale.

Il cappello (il cilindro o il mezzo cilindro e la bombetta di feltro grigio scuro o nero), il bastone con pomello in argento e le ghette bianche che ricoprivano le scarpe.

Accessori

Completo maschile per la barca 1902

Il tight 1908

I business men vestono in maniera molto formale, dalla linea sfuggente e accostata, colletti irrigiditi bianchi, pantaloni diritti stirati con la piega.

Il completo estivo di linea sportiva era in lino o flanella in colori chiari. La giacca era lunga e leggermente svasata al fondo, il pantalone diritto e il cappello di paglia.

Completo per automobile 1904

Il completo da automobile era composto da un soprabito lungo e ampio, in tessuto sportivo. In testa berretto con visiera.

Completo Norfolk

Il completo sportivo, nato come tenuta da caccia

Palette colori

Maggiormente utilizzati per il giorno erano le tinte pastello con sfumature dal rosa, al celeste e al mauve, mentre per la sera prevaleva il nero, ma cosparso da minuscole paillettes.

Stilisti di quell'epoca

John RedFern

Madeleine Vionnet

1910

1900

1907

1900

Sorelle Callot

Poiret Paul

Icone del decennio

Louise Brooks, ballerina e attrice del cinema muto.

Marlene Dietrich nel film Seven Sinners

Stilisti di oggi che si ispirano al 1900-1910

Roberto Cavalli

2016

Chanel

2024

Fine, grazie per l'ascolto

John Redfern

Particolarmente apprezzati erano i suoi “tailleur da donna” dalle giacche sagomate e gilet. Generalmente caratterizzati da un uso massiccio di trecce e bottoni ad anello, che conferivano alla veste un aspetto militare e molto strutturato. Il rivestimento soutache era caratteristico di molti dei modelli di Redfern.I Redfern sono riconosciuti per aver reso chic l’abbigliamento su misura per le donne.All’inizio degli anni ’10, i modelli della Maison erano spesso illustrati nella Gazette du Bon Ton insieme ad altri importanti couturier parigini come Cheruit, Doeuillet, Doucet, Paquin, Poiret e Worth .

Redfern era una sartoria inglese e francese. Nasce da un’idea di John Redfern , attivo negoziante in tessuti di lana dalla metà dell’800 nell’isola di Wight. Spinto dallo sviluppo turistico dell’isola, apre un reparto di tailleur per signora. Più tardi, insieme ai figli, avrà una succursale a Londra. Ernest dirigeva le filiali di Londra e New York, mentre Charles, e in seguito John Poynter Redfern, gestivano il salone di Parigi. Quando i figli di Redfern presero il controllo dell’azienda, la casa divenne nota come Redfern Ltd.

Roberto Cavalli sfilata 2016/2017

Nel 2016 Roberto Cavalli fece una collezione ispirata alla Belle Epoque perciò ai primi anni del 900, stagione autunno/inverno
Madeleine Vionnet

Madeleine Vionnet è stata una stilista francese nata nel 1876 ad Aubervilliers, rivoluzionatrice dell’alta moda. A 21 anni, dopo un più raffinato apprendistato in una boutique di biancheria intima di rue de la Paix, un divorzio e il dramma della morte di una figlia, espatria a Londra e lavora per la sarta Kate Reilly. Quando, nel 1901, rientra in Francia ha tali credenziali da essere assunta come première da Madame Gerber, stilista delle sorelle Callot. Entra nel 1907 da Doucet e vi resta per cinque anni, creando abiti che, in controtendenza rispetto agli ultimi fuochi del Liberty, semplici e aerei, fa indossare alle mannequin senza corsetti, busti (anche Poiret li aveva eliminati) e scarpe.Nel ’12 apre la sua maison. Due anni e deve chiudere perché scoppia la prima guerra mondiale. Alla fine del conflitto, il suo taglio sbieco, i suoi ricchissimi drappeggi, che prova e riprova su un manichino di 80 centimetri e con una generosità di stoffa che non bada a spese, le garantiscono l’assoluta ribalta. Nel ’22 la maison s’insedia al 50 di Avenue Montaigne. Una decina d’anni dopo, il successo è testimoniato da 20 atelier su cinque piani e da più di 1000 fra première, direttrici, vendeuse, tagliatrici, sarti e sarte, impiegati amministrativi, commessi e fattorini.

Le sorelle Callot

Callot Soeurs. Casa di moda francese. È il 1895: quattro sorelle Callot – Marie Gerber, Marthe Bertrand, Regina Tennyson-Chantrell e Joséphine Crimont – figlie di un pittore e di una merlettaia, aprono a Parigi una maison al 24 di rue Taitbout, mettendo a frutto l’esperienza familiare e un negozio di ricami portato al successo da Marie, la primogenita. Le loro creazioni, che giocano su una vasta gamma di colori e sull’accostamento anche audace di pizzi, conquistano in particolare una ricca clientela americana.Alle quattro sorelle non manca il desiderio di sperimentare, mescolando ai pizzi tessuti antichi e pelliccia e arrivando a proporre ai primi anni del secolo abiti di spiccata influenza orientale. Una delle première della loro sartoria fu la celebre couturière Madeleine Vionnet che di loro disse: “Le sorelle Callot vestono le donne, non le addobbano: sono vere sarte”. Dal 1927, la maison fu portata avanti dai figli di Marie, Pierre e Paul e successivamente fu acquistata da Marie-Louise Calvet. Chiuse nel 1954.

Poiret Paul

Destinato a continuare l’attività di famiglia, Paul Poiret presto mostra di preferire la sartoria e così, dopo esperienze in vari atelier come quello di Cheruit, nel 1898 circa, approda da Jacques Doucet, sarto, mecenate ed estimatore d’arte che gli comunicherà la sensibilità e il gusto per il collezionismo. Anche se maggiormente conosciuto per aver liberato le donne dalla costrizione del corsetto, oltre che per i suoi abiti stravaganti (gonne asimmetriche, pantaloni alla turca e tuniche velate, in stile harem), il maggiore contributo al mondo della moda di Poiret fu lo sviluppo di un approccio alla sartoria centrato sul drappeggio, che rappresentava un cambiamento radicale rispetto alla sartoria e le strutture degli anni precedenti. Le maggiori fonti di ispirazione di Poiret provenivano dalle tradizioni folcloristiche regionali, basate sulla realizzazione degli abiti che partivano dalla forma di un rettangolo. La semplicità strutturale delle sue creazioni rappresentò in generale "un momento fondamentale nella nascita del modernismo" ed "effettivamente fissò i paradigmi della moderna moda, cambiando irrevocabilmente la direzione della storia del costume".

Chanel
La maison Chanel si ispira alle collezioni della stilista del 1909 e ricrea una collezione autunno/inverno per il 2024.