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LA TUTELA DEL PATRIMONIO ARTISTICO

L'Arma dei Carabinieri svolge un ruolo fondamentale nella tutela del patrimonio artistico italiano, contrastando il mercato clandestino delle opere d'arte. Grazie alla sua specializzazione e competenza, l'Arma è in grado di individuare e contrastare le reti criminali che operano nel traffico illecito di opere d'arte.

L'Arma dei Carabinieri: Guardiani del Patrimonio Artistico

Riccardo Gigante

L'Arma dei Carabinieri, tramite reparti specializzati come il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, ha condotto numerose operazioni di recupero di opere d'arte trafugate.Grazie alla collaborazione internazionale e alle attività di intelligence, le opere d'arte rubate vengono individuate e restituite al loro legittimo proprietario, contribuendo alla salvaguardia del patrimonio culturale italiano e mondiale.

Riccardo Gigante

Il recupero delle opere d'arte trafugate

La conservazione dei beni culturali riguarda la protezione e la preservazione di opere d'arte, monumenti, manufatti storici e altri elementi di valore culturale. Gli enti preposti a questa responsabilità variano da paese a paese, ma spesso includono istituzioni governative, musei, archivi e organizzazioni specializzate. Il loro ruolo principale è garantire che queste testimonianze storiche siano conservate nel tempo per le generazioni future, attraverso pratiche di restauro e gestione attenta.

La conservazione dei beni culturali

Nikolas Avdia

Matteo Giuseppe Feminò

Dopo ottant'anni dalla sua scomparsa, un'opera d'arte sacra risalente al XV secolo, la "Crocifissione con Santi" di Incisa di Scapaccino, è stata finalmente recuperata dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino. Questo dipinto, parte di un polittico conservato nella Chiesa "Beata Vergine del Carmine" di Incisa Scapaccino (AT), è stato restituito alla Diocesi di Acqui Terme, nelle mani del Vescovo Mons. Pier Giorgio Micchiardi, dopo un lungo periodo di assenza.

La "crocifissione con santi"

Matteo Giuseppe Feminò

Il ritrovamento conferma l'importanza della costante ricerca dei beni d'arte sottratti illegalmente. Il dipinto, realizzato con tempera e oro su tavola, si ritiene faccia parte di un polittico originariamente composto da 9 tavole, risalente al 1410 circa. Le sue dimensioni corrispondono perfettamente a quelle di catalogazione.L'indagine dei Carabinieri ha rivelato che il dipinto era ricomparso sul mercato antiquario nel 2008, dopo essere stato venduto a un privato collezionista da un noto mercante d'arte di Torino, ignaro della sua provenienza illecita. Grazie all'attività investigativa, il dipinto è stato sequestrato e restituito alla sua sede originaria, completando così il polittico e ripristinando la sua integrità storica e artistica.

La "crocifissione con santi"

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Presentazione ad opera di :

  • Matteo Giuseppe Feminò
  • Riccardo Gigante
  • Nikolas Avdia

Grazie per l'attenzione