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La protesta non violenta

matteo berna

Created on March 19, 2024

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Matteo Berna 5H

La Protetsanon violenta

Unanimemente riconosciuto «apostolo instancabile della resistenza non violenta», «eroe e paladino dei reietti e degli emarginati», «redentore dalla faccia nera», Martin Luther King si è sempre esposto in prima linea affinché fosse abbattuto nella realtà americana degli anni cinquanta e sessanta ogni sorta di pregiudizio etnico. Ha predicato l'ottimismo creativo dell'amore e della resistenza non violenta.

Martin Luther King Jr

Nelson Mandela

Mandela e i suoi compagni dell’ANC (African National Congress) utilizzarono tattiche non violente e dimostrazioni per protestare contro l’apartheid. Nel 1952 Mandela favorì l’intensificazione della lotta guidando la Defiance Campaign (una campagna di sfida contro le leggi ingiuste), che incoraggiava i neri partecipanti a violare attivamente le leggi. Oltre 8.000 persone, tra cui Mandela stesso, furono incarcerate per aver violato i coprifuoco, essersi rifiutati di portare i documenti d’identità e altri reati.

Nel 1914, Gandhi invita i suoi seguaci e connazionali a sfidare le diverse leggi razziali in atto e ad essere pronti a subire le punizioni previste, senza ricorrere alla violenza. Inizia uno sfrenato boicottaggio verso l’Impero britannico che continuava a manifestare il proprio dominio e a sottomettere gli indiani. Migliaia di indiani, nella lotta che porterà avanti per sette anni, vengono imprigionati e frustati; molti di essi vengono addirittura uccisi. In seguito la metodologia di lotta utilizzata in quella occasione venne chiamata con un nuovo vocabolo coniato tramite un concorso su Indian opinion: “satyagraha”, che indica la disobbedienza civile.

Mahatma Gandhi

Lech Wałȩsa

Wałȩsa si dimostrò un abile mediatore e un convinto sostenitore della necessità di evitare lo scontro diretto col potere. Nel 1989, fu eletto come presidente del governo in Polonia. La quale riconquistò grazie Wałȩsa a la libertà, l’indipendenza dall’Unione sovietica, la democrazia e le libertà sindacali, inaugurando e innescando un processo di liberalizzazione che in breve tempo coinvolse tutti gli altri paesi comunisti, e la stessa Urss. Viene ricordato a lui il grande merito di aver mutato coraggiosamente e radicalmente la storia dei loro Paesi e del mondo.