GUERRA DEI 100 ANNI
Nicola Rocatti
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STORIA 3G 09/04/24
GUERRa dei 100 ANNI
Rocatti Nicola, Vedovi Riccardo
La prima fase
INDICE:
Il rafforzamento della monarchia francese
La guerra delle due rose in Inghilterra
La seconda fase
Giovanna d'Arco e la vittoria francese
Le origini dello scontro tra Francia e Inghilterra
Le origini dello scontro tra Francia e Inghilterra
Le cause dello scontro tra Francia e Inghilterra sono diverse, ma partiamo dalle origini quando inizialmente questi 2 regni erano alleati tanto che alcuni sovrani dell'Inghilterra controllavano vasti domini di territorio francese (come l'Aquitania) e risultavano dunque sudditi del re di Francia. Successivamente tale situazione fu ragione di contrasto, perchè gli inglesi non sopportavano di riconoscere obbedienza ai francesi (i quali a loro volta miravano a realizzare l'unificazione territoriale del regno eliminando del tutto presenze straniere da esso).Oltre a questo motivo, lo scontro tra i due regni peggiorò ulteriormente perchè gli inglesi riuscirono ad estendere la propia influenza sulle Fiandre, un territorio ricco e produttivo, ma politicamente sottomesso al regno francese (dove esportarono tessuti di lana grezza, che venivano poi lavorati e trasformati in pregiati panni di lana).Questa serie di problemi provocò la cosidetta "Guerra dei cent'anni", soprannominata così perchè durò poco più di un secolo (1337-1453).
La prima fase
Ad ampliare questa situazione di guerra fu una crisi dinastica, quando il re di Francia Carlo IV morì (1328) senza eredi maschi diretti e la corona venne assegnata dalla nobiltà locale a Filippo VI di Valois. Tale decisione venne però contestata dal re d'Inghilterra Edoardo III, il quale volle rivendicare il trono di Francia, in quanto nipote (per parte di madre) di Filippo IV il Bello. Dal momento che la candidatura di Edoardo III non venne presa in considerazione, egli rifiutò di prestare omaggio a Filippo VI di Valois, che di conseguenza nel 1337 decise di confiscare i possedimenti inglesi nella Francia sud-occidentale. Edoardo III, in risposta, vietò l'esportazione delle lane inglesi nelle Fiandre e sbarcando nella regione si proclamò legittimo re di Francia. Successivamente il conflitto vide prevalere l'esercito inglese, che sconfisse quello francese nella battaglia navale di Sluys (1340), e poi sulla terraferma a Crecy (1346) e a Poiters (1356), dove, il nuovo Re di Francia Giovanni II venne addirittura catturato. L'esercito inglese riuscì a prevalere su quello francese proprio grazie al loro reparto di arcieri, che disponevano di un efficacissimo modello di arco, chiamato "long bow" (in italiano "arco lungo"), capace di scagliare frecce fino a 300 metri di distanza. Infine, la prima fase della guerra si chiuse con la firma della pace di Bretigny (1360), con la quale il sovrano francese venne liberato pagando un cospicuo riscatto e riconoscendo l'autonomia politica delle conquiste ottenute dagli inglesi.Gli accordi di Bretigny erano però destinati a durare poco, tanto che nel 1369 il re inglese subì alcune gravi sconfitte militari ad opera del nuovo re di Francia Carlo V (al potere dal 1364 al 1380), che nel frattempo era riuscito a riorganizzare l'esercito e la flotta francese. In seguito a questo, i possedimenti inglesi in Francia si ridussero ad alcune località costiere (Cherbourg, Calais, Bordeaux, Brest). Si giunse così al 1389 quando Carlo VI di Francia (in carica dal 1380 al 1422) e Riccardo II d'Inghilterra (sul trono dal 1377 al 1399) firmarono una tregua.
La seconda fase
Negli anni successivi alla tregua del 1389, la Francia attraversò una difficile crisi interna, causata da una nuova competizione per la successione al trono, che si era scatenata quando il sovrano Carlo VI aveva manifestato segni di una grave malattia mentale, e dunque l'impossibilità di continuare a governare. Tale competizione vedeva come protagonisti da un lato gli Armagnacchi: ossia i sostenitori del fratello del re Luigi d'Orleans, così denominati perché erano guidati dal conte Bernardo VII d'Armagnac (i quali miravano ad un rafforzamento della corona francese); mentre dall’altro i Borgognoni: che sottostavano al comando del duca di Borgogna, Filippo l'Ardito, zio e tutore di Carlo VI (i quali appoggiavano le pretese inglesi).Questo contrasto tra le due monarchie provocò una guerra civile: nel 1415, infatti, furono proprio i Borgognoni a chiamare in loro aiuto il re d’Inghilterra Enrico V (in carica dal 1413 al 1422), tanto che il 25 ottobre 1415 l'esercito inglese riuscì a sconfiggere ad Azincourt (luogo da cui deriva il nome della battaglia) quello francese; allora, in seguito a questo e ad altri insuccessi, nel 1420 Carlo VI dovette sottoscrivere un trattato, la cosiddetta “pace finale di Troyes”, in base al quale si stabiliva che dopo la sua morte la Francia e l'Inghilterra avrebbero costituito un regno unico, guidato dal sovrano inglese.
Giovanna d'Arco e la vittoria francese
Le disposizioni della pace di Troyes entrarono in vigore nel 1422 quando, alla morte di Carlo VI, la corona di Francia fu assegnata al giovanissimo re d’Inghilterra Enrico VI (al potere dal 1422 al 1471). Gran parte della nobiltà francese però contrariata dalla presenza di un inglese sul trono appoggio Carlo VII, figlio di Carlo VI. L'opposizione francese nei confronti di Enrico VI trovo una guida carismatica in Giovanna d'arco, una contadina che sosteneva di aver udito voci provenienti dal cielo le quali la incitavano a guidare la Francia alla riscossa. Dopo aver convinto Carlo VII ad affidarle il comando di alcuni contingenti militari, nel 1429 Giovanna riuscì a liberare la città di Orléans dall'assedio al quale gli inglesi la stavano sottoponendo; tale impresa le valse il soprannome di “pulzella d'Orleans” con cui ancora oggi ricordata. Sull'onda dell'entusiasmo suscitato da questa azione militare, Carlo VII organizzò la riscossa francese e sconfisse gli inglesi, per poi farsi incoronare re di Francia a Reims il 17 luglio 1429.Un anno dopo, i borgognoni, alleati del re inglese, riuscirono però a catturare Giovanna e a consegnarla agli inglesi in cambio di un cospicuo compenso. Nella speranza di indebolire il fronte avversario gli inglesi fecero processare la giovane per eresia e stregoneria da un tribunale ecclesiastico. Condannata, Giovanna venne arsa sul rogo nel maggio 1431. Carlo VII, tuttavia, era ormai riuscito a coalizzare intorno a sé gran parte della nobiltà francese e ricucire i rapporti con la Borgogna. Una volta rafforzata la coesione interna egli poté avviare un'efficace azione di riconquista che si concluse nel 1453, con la vittoria francese nella battaglia di Castillon. Tale evento pose di fatto fine al lungo conflitto e l'Inghilterra, ormai sconfitta, perse tutti i territori sul continente ad eccezione del porto di Calais.
Il rafforzamento della monarchia francese
L'ultimo trentennio di guerra determinò in Francia un nuovo sentimento di adesione alla politica regia; questo coinvolse sopratutto i contadini, che cominciarono a mitizzare il re come figura al di sopra di tutti e a pronosticare che egli, una volta rafforzati i suoi poteri, sarebbe intervenuto per attenuare le vessazioni signorili.Il consolidamento del prestigio regio riguardò anche il rapporto con le autorità religiose. In particolare, nel 1438 venne emanata la "Prammatica sanzione", un provvedimento che attribuiva al monarca la facoltà di controllare le nomine delle alte cariche eclesiastiche.Il regno di Francia riuscì quindi ad uscire dalla Guerra dei cent'anni con un assetto politico più omogeneo; il lungo conflitto con l'Inghilterra costituì dunque per la Francia un momento fondamentale nella sua trasformazione in una monarchia nazionale.
La Guerra delle due rose in Inghilterra
La sconfitta subita nella Guerra dei cent'anni indebolì il potere dei re in inghilterra, che avevano perso definitivamente quasi tutti i possedimenti. Privati in tal modo delle cospicue fonti di reddito derivanti dai territori francesi, molti nobili si ribellarono a re Enrico VI, da loro identificato come il principale responsabile della sconfitta. Dal momento che il sovrano apparteneva al ramo dei duchi di Lancaster, l'aristocrazia gli contrappose come pretendente al trono un altro esponente della famiglia regia, il duca Riccardo di York.Lo scontro esplose in parlamento e si creò un conflitto che passò presto alle armi nella battaglia di "Saint Albans" (Londra 1455), dove Riccardo da York riportò un'importante vittoria; fu così che prese il via la Guerra delle due rose, chiamata in tal modo dal simbolo araldico dei due casati in lotta (una rosa rossa per i Lancaster, una rosa bianca per gli York).La guerra con Riccardo di York continuo per ben 30 anni, di conseguenza si concluse nel 1485, quando venne nominato re Enrico VII Tudor (in carica dal 1485 al 1509), la cui dinastia era imparentata con i Lancaster.Tra i primi atti del nuovo sovrano vi fu il matrimonio con Elisabetta di york, simbolo dell'avvenuta riconciliazione tra le famiglie dei due contendenti, che consentì perciò a Tudor di procedere al rafforzamento del potere regio.
York
Lancaster
Long Bow
Giovanna d'Arco
Fiandre:
"Prammatica sanzione"
Trattato “pace finale di Troyes”