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Mini Uda: infanzia negata, sfruttamento minorile
Ragazzo Aurora23
Created on March 9, 2024
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Transcript
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Aurora Ragazzo 1A
Infanzia negata:lo sfruttamento minorile
Mini Uda
ItalianoMariella sessa
La Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia e dell'adolescenza
2. diritto al cibo
1. diritto a giocare
I 10 diritti fonDAMENTALI DEI BAMBINI
4. diritto alla salute e al benessere psicofisico
3. diritto di avere una casa
6. diritto alla vita e a crescere in una famiglia
5. diritto all'educazione
8. diritto all'uguaglianza
7. diritto di avere una nazionalità
10. diritto di non lavorare
9. diritto di esprimere la propria opinione
Questo articolo dice che l'istruzone è un diritto, perché permette di accrescere le proprie conoscenze. Purtroppo oggi nel mondo oltre 120 milioni di bambini non hanno il diritto all'istruzione. Solo il 60% sono femmine. Il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali, come abbiamo visto, e si tratta di uno dei principi sanciti nel diritto internazionale della Dichiarazione universale dei diritti umani.
che significa?
La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
cosa dice?
IL DIRITTO ALL'ISTRUZIONE
Articolo 34
storiaMariella sessa
Storie di soprusi e sfruttamenti
La storia di Iqbal
Ci sono Paesi dove i bambini anziché andare a scuola sono costretti a lavorare. Il Pakistan è uno di questi e Iqbal era uno di quei ragazzi obbligati a passare ore ed ore ad annodare tappeti. Uso l’imperfetto perché il piccolo operaio che difendeva gli amici che come lui erano schiavi di qualche padrone, è morto a dodici anni per motivi che non si conoscono.
Il film racconta di questo bambino povero che ha imparato dalla sua famiglia l’arte di annodare tappeti con i raffinatissimi nodi detti bangapur. Un giorno per poter comprare le medicine al fratello Aziz, malato, viene avvicinato dall’impostore Hakeem: l’uomo gli promette le medicine di cui ha bisogno se realizzerà un tappeto per l’amico Guzman. In realtà Iqbal finirà male e verrà venduto a Guzman che è un produttore clandestino di tappeti che sfrutta il lavoro nero dei bambini che restano imprigionati in quell’officina senza poter far ritorno a casa.
Ma Iqbal non si arrende. Tela dopo tela, nodo dopo nodo, elabora un piano per fuggire e liberare anche gli altri bambini operai Fatima, Emerson, Maria, Ben, Salman e Karim.
geografia arace nadia
Realtà geografiche in cui i minori subiscono le violazioni dei loro diritti
-da chi è stata approvata?
-quando è stata approvata?
-cos'è?
La Convenzione dei diritti dei bambini
Perché scelgoquesto
Che significa questo articolo
art.36
"Hai il diritto a essere protetto da ogni forma di sfruttamento"
Qual è l'articolo che preferisco?
Diffusione del lavoro minorile per regione
Mappa
India
Bangladesh
Tanzania
Brasile
Bolivia
Pakistan
Località
musica carbonara roberto
Dritti dei bambini...Attraverso le note
traduzione in Italiano
Le canzoni dei diritti dei bambini
Religione Lonardo maria anna
La considerazione del fanciullo nel messaggio di Gesù
Spose bambine e il caso di Samiun SITO
Nel mondo 12 milioni di ragazzine ogni anno sono costrette a nozze precoci, persino a 10 anni. Si tratta di ragazze che vengono date in matrimonio in età precocissima. Sebbene ogni Paese abbia il proprio contesto e la propria legislazione, si parla di matrimoni precoci quando avvengono in un’età inadeguata al regolare sviluppo psicofisico della persona. In alcuni Paesi, le bambine sono promesse in spose addirittura alla nascita!
Spose bambine
La mia risposta
Il mio commento
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/20 24/03/02/0182/00378.html?authuser=0
Messaggio del Papa
arte silvestro massimo
I diritti dei bambini nell'arte
Art. 8 a partecipare a eventi artistici e culturali con continuità, e non saltuariamente, durante la loro vita scolastica e prescolastica
Art.7 a frequentare le istituzioni artistiche e culturali della città, sia con la famiglia che con la scuola, per scoprire e vivere ciò che il territorio offre
Art. 5 a godere di prodotti artistici di qualità, creati per loro appositamente da professionisti, nel rispetto delle diverse età
Art. 6 ad avere un rapporto con l’arte e la cultura senza essere trattati da consumatori ma da soggetti competenti e sensibili
Art. 4 a sviluppare, attraverso il rapporto con le arti, l’intelligenza corporea, semantica e iconica
Art.3 a essere parte di processi artistici che nutrano la loro intelligenza emotiva e li aiutino a sviluppare in modo armonico sensibilità e competenze;
Art.2 a sperimentare i linguaggi artistici in quanto anch’essi saperi fondamentali;
I diritti dei bambini nell'arte
Art. 1 ad avvicinarsi all’arte, in tutte le sue forme: teatro, musica, danza, letteratura, poesia, cinema, arti visuali e multimediali
Art 18 a poter partecipare alle proposte artistiche e culturali della città indipendentemente dalle condizioni sociali ed economiche di appartenenza, perché tutti i bambini hanno diritto all’arte e alla cultura
Art. 17 a frequentare una scuola che sia reale via d’accesso a una cultura diffusa e pubblica
Art 16 a luoghi ideati e strutturati per accoglierli nelle loro diverse età
Art. 15 a progetti artistici e culturali pensati nella considerazione delle diverse abilità
Art. 14 all’integrazi one, se migranti, attraverso la conoscenza e la condivision e del patrimonio artistico e culturale della comunità in cui vivono
Art. 13 a una cultura laica, nel rispetto di ogni identità e differenza
Art. 12 a vivere esperienze artistiche e culturali accompagnati dai propri insegnanti, quali mediatori necessari per sostenere e valorizzare le loro percezioni
Art.11 a frequentare musei, teatri, biblioteche, cinema e altri luoghi di cultura e spettacolo, insieme ai propri compagni di scuola;
Art. 10 ad avere un sistema integrato tra scuola e istituzioni artistiche e culturali, perché solo un’osmosi continua può offrire una cultura viva
Joan Miró era figlio dell’orefice e orologiaio Miquel Miró Adzerias e di Dolores Ferrà i Oromí. La sua passione per l’arte iniziò quando era molto piccolo: a soli 8 anni infatti si avvicinò al disegno. Come spesso accade però, nonostante l’interesse precoce per il disegno, i genitori lo spinsero insistentemente agli studi di economia. L’artista ne soffrì molto e all’età di 18 anni un forte esaurimento nervoso lo spinse ad abbracciare definitivamente l’arte, iniziando a frequentare l’Accademia di Belle Arti.
Joan Mirò
A 27 anni scelse di trasferirsi a Parigi: siamo nei primi anni del ‘900 e Parigi era il centro del mondo per le sperimentazioni artistiche. Qui infatti il giovane Miró iniziò a frequentare i circoli Dada, dove conobbe tra gli altri, anche Pablo Picasso. Proprio a Parigi ebbe anche l’occasione di conoscere l’avanguardia Surrealista e i suoi principali esponenti e questo incontro lo segnerà per la vita. Attenzione però, anche se Joan Miró è spesso definito come un artista surrealista, in realtà il suo rapporto con il movimento fu sempre piuttosto controverso: non aderì mai pienamente, ma lo seguì sempre come diremmo oggi “da outsider”, prendendone anche le distanze a seguito di alcuni scontri ideologici nel 1929.
La corrente surrealista non è stata però l’unica ad ispirarlo: entrò in contatto con il fauvismo a Barcellona, quando frequentava l’Accademia Galì tra il 1912 e il 1915, e con il dadaismo, negli anni parigini, quando si stabilì di Montparnasse nel 1920 per seguire pienamente la sua vocazione artistica. Se le prime opere presentano una certa influenza dadaista, in seguito Joan cominciò ad elaborare uno stile personale ed originalissimo, in cui l’influsso del surrealismo e dell’astrattismo era molto forte. Nel corso degli anni ’30 del 900, Joan Mirò acquisì finalmente un riconoscimento internazionale, esponendo in varie gallerie in tutto il mondo: è in questo decennio che la sua carriera di artista ebbe uno slancio importante, in concomitanza proprio con la nascita di sua figlia Maria Dolores.
A causa dell’instaurazione della dittatura spagnola di Francisco Franco, le sue opere iniziarono a variare, dal surrealismo al realismo tragico. Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, Miró si rifugiò in Normandia, dove diede vita alla sua serie “Costellazioni”, una delle più apprezzate in assoluto della sua carriera. Negli anni ’40 solo al termine della guerra, iniziò una nuova fase per Miró che lo vide sperimentare con la ceramica e solo alla fine della sua carriera, anche con altri materiali come il bronzo.
Mini Uda
SFRUTTAMENTO MINORILE
Infanzia negata
1A ragazzo aurora
Grazie per l'attenzione
Questa mappa è una mappa tematica. Essa mostra la diffusione del lavoro minorile in tutto il mondo. Prima di tutto c'è l'Africa segnata con il colore azzurro scuro con la percentuale del 19.60%. Poi c'è l'Asia e il Pacifico, segnati col colore blu con la percentuale del 7.40%. Dopo troviamo l'America in azzurro con il 5.30 di percentuale. Poi c'è l'Europa e l'Asia centrale di colore verde con la percentuale del 4.10%. Infine ci sono i Paesi arabi segnati in verde chiaro con il 2.90% della percentuale. La regione con la percentuale più bassa è quella dei Paesi arabi, invece quella con la percentuale più alta di sfruttamento minorile è l'Africa. Noi dell'Europa, invece, ci troviamo al penultimo posto.
Questo articolo ci dice che noi bambini dobbiamo essere protetti da ogni tipo di sfruttamento perché può succedere che qualche negoziante sfrutti i bambini per farli lavorare al posto suo.
la nike e lo sfruttamento minorile: sito
Scelgo questo articolo, perché cose del genere sono successe anche in Italia, ad esempio con la marca NIKE.