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BRAIN ESCAPE

Wanda Ronga

Created on March 5, 2024

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Transcript

Secondo la teoria del cervello tripartito elaborata dal medico e neuroscienziato statunitense Paul MacLean, il sistema nervoso umano è suddiviso in tre parti:

cervello neo-corticale
cervello rettiliano
cervello limbico

Come funzioniamo?

La Scienza Cognitiva è lo studio scientifico ed interdisciplinare della mente e dei suoi processi. Esamina cos’è la cognizione, cosa fa e come funziona. Comprende la ricerca sull’intelligenza e sul comportamento, in particolare sul modo in cui le informazioni sono rappresentate, elaborate e trasformate (in facoltà come percezione, linguaggio, memoria, attenzione, ragionamento ed emozione) all’interno dei sistemi nervosi biologici o artificiali: cioè degli umani, di altri animali o delle macchine. Le scienze cognitive sono anche il campo di studio che riguarda la comprensione dei meccanismi di percezione della Realtà, di tutto ciò che riguarda la capacità creativa degli uomini, i principi alla base della loro socialità e degli artefatti materiali o immateriali che ha o che sta creando. L’obiettivo della Scienza Cognitiva è comprendere i principi delle Intelligenze, con la speranza che ciò porterà a una migliore comprensione della mente, dell’apprendimento ed essere utile allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale.

Che cos’è il cervello antico o cervello rettiliano? Per comprendere il cervello rettiliano, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo, fino alle origini della nostra evoluzione come specie. Questo strato del cervello, che trae il suo nome dalla somiglianza con il cervello dei rettili, è la parte più primitiva del nostro sistema nervoso e si è sviluppata per prima, più di 500 milioni di anni fa. Che funzione ha? La funzione primaria del cervello rettiliano è quella di garantire la sopravvivenza attraverso una serie di meccanismi istintuali e comportamenti automatici. In questa regione cerebrale risiedono i nostri istinti di sopravvivenza e i bisogni di base (alimentazione, sonno, riproduzione sessuale). Questi istinti sono i pilastri su cui si fonda gran parte del nostro comportamento quotidiano, anche se spesso agiscono in modo subconscio, senza che ne siamo pienamente consapevoli. Uno dei sistemi principali gestiti dal cervello rettiliano è quello dei confini personali. Questo sistema ci aiuta a stabilire il nostro spazio vitale e a difenderlo dagli intrusi. È la ragione per cui, quando ci sentiamo minacciati o in pericolo, reagiamo istintivamente per proteggerci. Di fronte a una minaccia, il cervello rettiliano entra in azione con una serie di risposte istintive note come le 4F: fight (combattimento): se il pericolo è percepito come una minaccia diretta, il nostro corpo può reagire prontamente con l’istinto di combattere. È la risposta dell’aggressione flight (fuga): se il pericolo sembra troppo grande per essere affrontato, il cervello rettile ci spinge a fuggire dalla situazione pericolosa, cercando sicurezza altrove freezing (blocco): in situazioni estreme, il cervello rettiliano può causare una reazione di immobilizzazione, facendoci restare immobili ma pronti a elaborare una risposta fainting (svenimento): quando ci troviamo in una situazione in cui non possiamo sfuggire né combattere, il cervello rettile può innescare in noi uno “spegnimento” temporaneo. Si tratta della reazione che insorge tipicamente nel caso di episodi traumatici, in cui si sperimenta spesso la dissociazione Dove si trova il cervello rettiliano? Il cervello rettiliano è situato nel diencefalo, mesencefalo e nella prima parte del telencefalo, in corrispondenza del tronco encefalico.