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la dietamediterranea

Giada Gulisano

la dieta mediterranea è simile a quella orientale: entrambe si basano sul consumo di prodotti preferibilmente vegetali, come cereali, legumi, frutta fresca e secca ed ortaggi, a discapito dei pochissimi prodotti animali. Nella dieta mediterranea quello che conta è l’insieme, non i singoli componenti: ciò che protegge la nostra salute è il complesso delle abitudini alimentari, la varietà dei prodotti della terra ed il consumo controllato dei prodotti raffinati e processati, senza escludere nulla ma scegliendo con criterio.

La dieta mediterranea

Un importante sviluppo della dieta mediterranea si ebbe quando, nell’ottavo secolo dopo Cristo, i Mori occuparono la penisola iberica (chiamandola con il nome di Andalusia). Queste popolazioni introdussero il riso, i limoni, le melanzane, lo zafferano e altre spezie: tutti prodotti che si diffusero pian piano all’intero bacino del Mediterraneo. L’occupazione dei Mori finì nel 1492, lo stesso anno in cui Cristoforo Colombo arrivò nel Nuovo Mondo, tornando in Spagna con pomodori e peperoni, che sono oggi parte integrante della dieta mediterranea.

Le terre che circondano il mar Mediterraneo sono state teatro di molte culture e civiltà e la dieta mediterranea rappresenta una delle loro conquiste più rilevanti. L’agricoltura iniziò con la coltivazione dei cereali e dei legumi nel Levante, una regione che comprende i paesi del Mediterraneo orientale (Libano, Israele, Palestina, Siria, Giordania e Iraq). In seguito, i Fenici, i Greci e i Romani, iniziarono a coltivare i tre elementi basici della dieta mediterranea: l’olivo per la produzione delle olive e del loro olio, il frumento per la preparazione del pane e la vite, per la produzione dell’uva e del suo principale prodotto di fermentazione, il vino.

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LA STORIA DELLA DIETA MEDITTERANEA

Grafico dieta mediterranea

cereali integrali

40/50%

frutta e verdura

30/40%

legumi

5/10%

La piramide alimentare

e tutti i suoi benefici

+ info

I vari strati della piramide alimentare

La piramide alimentare è costruita con la struttura di un triangolo e si basa sulla divisione degli alimenti secondo il loro contenuto di principi nutritivi. Alla base della forma si trovano gli alimenti che dovrebbero essere consumati più spesso durante il giorno, mentre al vertice del triangolo si trovano i cibi da assumere con cautela. Alla base difatti si trovano il pane, la pasta, il riso e tutti i cereali in genere, poiché contengono carboidrati che hanno funzione energetica. Successivamente si trovano frutta e verdura, ricche di vitamine e sali minerali che regolano, proteggono e costituiscono il nostro organismo. Seguono gli alimenti ricchi di proteine come la carne, il pesce, le uova, il latte e i suoi derivati, che aiutano a costituire le masse muscolari, gli ormoni e il sistema immunitario. Al vertice, in alto, troviamo invece i grassi, gli oli e i dolci, poiché, ricchi di lipidi, che sono la fonte della maggior parte delle malattie dovute alla scorretta alimentazione, come quelle del fegato, delle vie biliari, del cuore e delle arterie.

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Si tratta di una piramide alimentare rovesciata, chiamata piramide ambientale che classifica gli alimenti in base all'impatto ambientale ottenuto dalla loro produzione e coltivazione. In questo caso, al vertice troviamo l'area più ampia con tutti quegli alimenti risultati maggiormente dannosi per l'ambiente. Dallo studio si evidenzia che esiste una correlazione invertita fra gli alimenti migliori per la salute e il loro impatto sull'ambiente: gli alimenti a minore impatto ambientale sono anche quelli maggiormente consigliati da un punto di vista nutrizionale e che devono essere consumati in abbondanza seguendo un regime alimentare sano ed equilibrato.

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