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Detta anche visione binoculare o stereoscopica, è la capacità di tutti gli esseri viventi che hanno due occhi di vedere in tre dimensioni.

LA VISIONE TRIDIMENSIONALE

L'occhio destro e l'occhio sinistro vedono lo stesso oggetto in maniera leggermente differente, perché sono distanti tra loro alcuni centimetri. Quindi, inviano al cervello due immagini diverse. Come accade generalmente, le fibre nervose interne che provengono dall'occhio destro arrivano alla parte sinistra del cervello e viceversa, incrociandosi. Invece le fibre nervose più esterne non cambiano direzione. Grazie a questo complicato intreccio di fibre nervose, il cervello riesce a combinare e in parte sovrapporre le due diverse immagini che provengono da un occhio e dall'altro, fino a ottenere un'immagine a tre dimensioni.

Noi esseri umani, come tutti gli animali dotati di due occhi frontali, abbiamo un campo visivo limitato, ma una buona percezione della profondità. Gli animali che hanno gli occhi in posizione più laterale hanno invece un campo visivo maggiore, ma non possono valutare le distanze con molta precisione. Le civette fanno parte degli animali che, avendo un campo visivo ristretto, possono girare la testa fino a 270° per riuscire a vedere cosa le circonda, mentre altri animali come molti erbivori (soprattutto i conigli) avendo i due occhi ai lati della testa hanno un campo visivo molto più ampio.

La stereopsi è la capacità del cervello di ricavare un'immagine tridimensionale dalle due immagini provenienti dagli occhi, da cui può ricavare informazioni sulla profondità e sulla posizione spaziale degli oggetti. In un'immagine stereoscopica come questa possiamo osservare un oggetto visto dall'occhio destro a confronto con lo stesso visto dall'occhio sinistro; queste sono le due immagini che il cervello deve unire.