Want to make creations as awesome as this one?

Transcript

Start

La chimica

Le soluzioni e i metodi di separazione dei miscugli

Cosa sono i miscugli?

Il miscuglio é un sistema formato da due o piú sostanze.Questi sono divisi in miscugli eterogenei: cioè quelli delimitati da una fase, cioè una porzione omogenea di un sistema, quindi le due o più soluzioni che sono all' interno non sono miscibili tra loro. Poi ci sono le soluzioni: cioè che le sostanze sono miscibili tra loro, quindi questa sarà fisicamente omogenea.

nelle soluzoni:

Una soluzione è appunto formata da due sostanze miscelate tra loro; queste sono differenziate in solvente, cioè il componente più abbondante, e in soluto, cioè il componenente meno abbondante, che viene sciolto.

scopri!

soluzioni concentrate e diluite

La concentrazione di una soluzione esprime la quantità di soluto disciolta in una quantità unitaria di solvente o di soluzione. Quando la quantità di soluto è abbondante rispetto al solvente allora questa sarà concentrata, in caso contrario sarà diluita.

i metodi di separazione dei miscugli eterogeni

decantazione

consiste nel lasciar riposare la miscela, finchè le sostanze non si separeranno, delimitate da una fase.

centrifugazione

questa avviene in laboratorio, grazie a delle provette. sottoposte a forza centrifuga le particelle sospese si depositeranno sul fondo delle provette, in questo modo il miscuglio sarà separato

filtrazione

la filtrazione avviene con la carta da filtro, che ripiegandola più volte permetterà alle particelle più grandi di rimanere racchiuse al suo interno. Al di sotto della carta da filtro sarà sottoposto un boucher in cui cadranno le particelle più piccole

estrazione con solvente : soluzione

Questa separazione viene svolta in un imbuto separatore, supponendo di voler separare 2 soluti A e B presenti in una soluzione acquosa. Per separare i componenti bisogna far si che il soluto A deve essere solubile solo in acqua, mentre B deve esserlo anche in un altro solvente non miscibile solo in acqua.

cristallizzazione

Per separe un soluto dal solvente, si può utilizzare il metodo della cristallizzazione. Avviene per raffredamento della soluzione, così il soluto giunge a saturazione e precipita sul fondo dando origine a dei solidi cristallini.

distillazione

La distillzione semplice, avviene all' interno di un distillatore. Facciamo l' esempio dell' acqua calcarea; se alzando la temperatura dell' acqua questa evaporerà, e sul fondo del recipiente rimarrà solamente il calcare. E se riporremo ad una temperatura nuovamente stabile il vapore questo ritornrà acqua, ma in questo caso acqua distillata (quindi senza calcare).

distillazione degli oli essenziali

L' olio essenziale è il prodotto derivante dalla distillazione di una pianta aromatica, un fiore, un seme, un legno, un frutto o una bacca

come si svolge?

La maggior parte degli oli essenziali è ottenuta tramite distillazioni a vapore acqueo a bassa pressione. Il processo consiste nel far passare del vapore acqueo in una cisterna riempita con piante aromatiche (a seconda di quello che si vuole distillare) .All' uscita dalla cisterna di distillazione il vapore acqueo arricchito di olio essenziale attraversa un condensatore dove si raffredda. In seguito un essencier raccoglie quindi l' acqua essenziale. La differenza tra i due liquidi consente di separare facilmente l'olio essenziale e raccoglierlo.

questo è il macchinario che viene prevalentemente utilizzato

cromatografia

Questo metodo di separazione permette di separare i diversi componenti di soluzioni sia liquide che gassose. Nella cromatografia si possono distinguere una fase mobile (solvente) che trascina i componenti del miscuglio attraverso una fase stazionaria.

  • Sitografia:
  • Wikipedia
  • Enciclopedia Treccani
  • L'erborista.it
  • Libro di testo: viaggio nella chimica
  • My zenichelli (youtube)

Lavoro di Chiara Minelli, Francesca Girolamo, Francesco Berardi e Luigi Orlndo1C liceo classico Publio Elio Adriano

fine!

le soluzioni sature e la solubilità

Ma è possibile aggiungere soluto all' infinito? La risposta è no, perchè prima o poi si verificherà il fenomeno di saturazione; che indica che se aggiungiamo troppo soluto avverrà la precipitazione come corpo di fondo, quindi il solvente raggiungerà la sua massima solubilità, cioè la quantità massima di soluto che può esserci in un solvente. Quindi quando una soluzione contiene la massima quantità possibile di soluto a una data temperatura è definita soluzione satura.

L'imbuto separatore

Si pone al suo interno la soluzione acquosa contenente A e B. L'imbuto separatore è un contenitore di vetro conico, dotato di un tappo a un' estremità e, nel gambo, di un rubinetto. Si aggiunge l'esano, poi l'imbuto viene agitato vigorosamente. In questo modo, il soluto B passa in esano ( in cui è solubile) mentre A non può che restare nella soluzione acquosa.Le due soluzioni sono lasciate riposare, in modo che nell' imbuto separatore si separino le due fasi distinte, stratificate in base alla loro densità.

Procedimento

Nella cromatografia su carta, per separare la soluzione, bisogna versare una piccola quantità del miscuglio sulla base della striscia di carta. La fase stazionaria "caricata" con il miscuglio viene poi immersa in una camera cromatografica. Nella parte inferiore di essa si dispone uno strato di solvente che costituisce la fase mobile. Il solvente risale lungo la fase stazionaria e nel risalire trascina le particelle dei soluti. Alcune sostanze risalgo più velocemente altre più lentamente creando cosi un cromatogramma.

due sostanze possono formare una soluzione anche se si trovano in stati fisici diversi

ma come si fa ad ottenere una soluzione diluita da una soluzione concentrata?

Ma spieghiamoci meglio! Facendo l' esempio di acqua e sale. Se noi aggiungiamo tanto sale (soluto) nell' acqua (solvente) creando così una soluzione CONCENTRATA come facciamo a rendere l'acqua meno salata, nonostante il sale si sia già disciolta in essa, e quindi a trasformarla in una soluzione DILUITA? Semplice! Aggiungendo più acqua facendo si che quindi il sale diventi meno abbondande rispetto all' acqua.