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Presentazione Babilonia tra mito e storia
mariateresa gozzi
Created on February 9, 2024
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Transcript
“Tu, o re, sei il re dei re; perché il Dio del cielo ti ha dato il regno, la potenza, la forza e la maestà. E dovunque dimorano i figli degli uomini, le bestie della campagna e gli uccelli del cielo, egli li ha messi nelle tue mani e ti ha dato dominio su tutto; "Tu sei quella testa d'oro." Daniele 2:37-38.
Start
6. la fine dell'impero
5. I GIARDINI PENSILI
4. LA PORTA di ISHTAR
3. LA CITTà di BABILONIA
2. IL CODICE DI HAMMURABI
1. LA NASCITA DELL' IMPERO
INDICE
INDICE
In accadico erano definiti amorrei i popoli provenienti da Amurru, che, intorno al 2000 a.C si insediarono in Mesopotamia dando vita a due grandi civiltà: i babilonesi e gli assiri. I babilonesi furono i primi ad imporsi sulle rive dell'Eufrate, Il sovrano più celebre fu certamente Hammurabi. Come capitale scelse la città di Babilonia e la trasformò nella più grande e popolosa di quel tempo.
la nASCITA DI UN NUOVO IMPERO
Il nome di Hammurabi è legato, più che alle sue imprese militari, ad un codice di leggi fra i più completi e organici giunti fino a noi. Il codice non è costituito da normative di carattere generale, ma da un elenco di sentenze pronunciate dal re in 282 casi specifici, dalle quali si possono ricavare preziose informazioni sulla società babilonese del tempo.
IL CODICE DI HAMMURABI
INDICE
Fu inciso su una stele di diorite alta circa 2,25m
Il codice fu promulgato intorno al 1754 a.C.
Il Codice fu inciso su una stele di diorite alta circa 2,25m e fu promulgato intorno al 1754 a.C. Testimonia una vita economica molto vivace, in cui venivano stipulati spesso contratti lavorativi o di compravendita. Benché non esistesse la moneta e gli scambi si fondassero sul baratto, veniva già praticato il prestito a interesse e, quindi, chi non risarciva i propri creditori poteva essere ridotto in schiavitù per insolvenza.
La società babilonese
INDICE
LA CITTà di BABILONIA
I palazzi più importanti erano il castello, il palazzo d'estate e il grande palazzo reale. C'erano poi i famosi giardini pensili, celebrati come la settima meraviglia del mondo antico.
Babilonia è stata una città che godeva di grande prestigio sia per la sua grandiosità che per il grande numero di magnifici edifici e opere d'arte. Situata sull'Eufrate era attraversata da due canali e circondata da una doppia cinta di mura in mattoni: il muro esterno era arricchito da numerose torri; davanti al muro interno era scavato un fossato pieno d'acqua. La città aveva otto grandi porte ognuna delle quali era dedicata a una divinità; la più famosa era la porta di Ishtar. Le strade principali erano 24 e vi si trovavano numerosi piedistalli e pedane per le statue o i simboli degli dèi, si contavano 53 templi. Le comunicazioni con la sponda destra dell'Eufrate erano assicurate da un ponte, costruito anch'esso in mattoni con travi di legno in rinforzo.
INDICE
La porta di ishtar
575 a.C.
Le origini
UTILIZZO
LA STRUTTURA
LA CONTEMPORANEITà
INDICE
605-562 a.C.
I GIARDINI PENSILI
COMMITTENZA
LA STRUTTURA
LA MITOLOGIA
ARCHEOLOGIA
Nel 1600 a. C. Babilonia fu devastata dagli Hittiti
I Babilonesi si ripresero il trono creando una nuova dinastia
Una crisi economica indebolì l'impero
la fine dell'impero
Il potere dei babilonesi ebbe fine quando la città di Babilonia fu nuovamente saccheggiata dagli elamiti, un popolo proveniente da est. Successivamente, il Regno di Babilonia riconquistò l'indipendenza, perdendo però tutta la passata influenza.
1150 a. C.
Tour di Babilonia in 3D
Nella seconda parte dell'impero babilonese, sotto il re Nabucodonosor II, la città di Babilonia era circondata da una cinta muraria più esterna sulla quale si aprivano otto porte dedicate a diverse divinità. La principale e più famosa era la splendida porta di Ishtar (14 metri di altezza per 10 di larghezza).
LA PORTA DI ISHTAR
I Giardini Pensili di Babilonia erano i leggendari giardini che abbellivano la capitale dell'Impero neobabilonese, costruiti dal più grande re Nabucodonosor II.
il committente
Alcune fonti affermano che giardini vennero creati per non far sentire alla moglie del re babilonese, Amytis di Mede, la nostalgia per la patria dalle verdi colline dalla quale proveniva. Purtroppo, nei documenti babilonesi non c'è alcun riferimento a una regina con tale nome.
IL MITO
Era la porta di partenza delle processioni religiose che dall' arco di trionfo percorrendo la Via delle Processioni collegava il tempio del dio Marduk alla Casa delle Feste, fiancheggiando uno dei lati del palazzo reale.
COME veniva utilizzata
ARTE E ARCHITETTURA
Era una doppia porta, che attraversava le cinte murarie, era fiancheggiata da due torri, poste in posizione avanzata. Sulle pareti della struttura si trova una decorazione in bassorilievo, con rappresentazioni floreali e file alternate di tori (simbolo del dio Adad) e di draghi (simbolo del dio Marduk).La porta era stata chiamata così in onore alla dea Ishtar, dea della fertilità, amore e guerra. La decorazione era realizzata con maioliche di lapislazzulo e rivestite con ceramica invetriata: le figure sono in colore bianco e giallo mentre lo sfondo totalmente blu.
Gli scavi archeologici non rilevano traccia dei leggendari giardini, ma una serie di scavi molto più vicini al fiume e parte di un palazzo del re rivelarono grandi drenaggi, muri e ciò che potrebbe essere stato un bacino idrico, tutti elementi necessari per l'irrigazione dei giardini, ma non una prova certa della favolosa meraviglia perduta.
DAL MITO ALL' ARCHEOLOGIA
La classe di appartenenza influiva sull'entità della pena: tra uomini liberi vigeva la legge del taglione, per esempio se un uomo libero avesse danneggiato un semilibero o uno schiavo, sarebbe stato sufficiente pagare un'ammenda. Il taglione fu apparentemente un'innovazione babilonese, poiché nei codici sumeri non compariva.
La stele contiene, oltre al testo, un bassorilievo raffigurante il dio della giustizia Shamash mentre consegna a Hammurabi le leggi, che quindi erano considerate un dono degli dei agli esseri umani.
Su alte terrazze di pietra, simili a montagne, crescevano alberi ad alto fusto e fiori di ogni tipo. Le terrazze con vegetazione sospesa non solo creavano un effetto estetico gradevole, ma ne facilitavano anche l'irrigazione.
UNA STRUTTURA DI GRANDE FASCINO
La porta di Ishtar è stata ricostruita grazie al ritrovamento della moltitudine di frammenti in tutto lo Stato, ed è oggi custodita presso il Pergamon Museum a Berlino. Una più piccola riproduzione della porta è stata costruita in Iraq sotto il regno di Saddam Hussein come entrata ad un museo che non è ancora stato completato. Era anche una delle sette meraviglie del mondo.