MIND MAP

rapporto diretto con le cose

1788-1873

LAMBRUSCHINI

teoria dell'istruzione

educazione indiretta

educazione diretta

EDUCAZIONE INDIRETTA E TEORIA DELL'ISTRUZIONE

sapienza divina

San Cerbone

educatore-educando

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AUTORITA' E LIBERTA

Lambruschini approfondisce il rapporto tra educatore ed educando come un'attività di mediazione tra docente e discente. L'educatore deve essere colui che deve ascoltare e osservare l'educando in modo tale da intervenire nei tempi adeguati senza ricorrere a strumenti opprimenti. L'educatore deve stimare ed essere amorevole; dunque tra educatore ed educando ci deve essere un rapporto di reciprocità attraverso il quale l'alunno si rende disponibile ad accogliere consigli, suggerimenti ed ammonizioni.

Lambruschini si basa sull'esperienza che ebbe a San Cerbone, dove gli allievi venivano educati secondo un programma di studio molto ricco nel quale sono incluse le lingue moderne, gli studi scientifici e la formazione tecnico-professionale.

Secondo Lambruschini è legge di armonia, ordine e perfezione ed è affidata alla libera volontà del singolo intesa come legge morale e quindi frutto di libere scelte. Per diventare libero infatti ha biasogno di un'autorità esterna.

Riguarda il rapporto tra educatore e alunno.

Riguarda l'ambiente esterno e si divide in educazione negativa: neutralizza le influenze negative ed educazione positiva: introduce influenze positive

Lambruschini promuoveva le interazioni sociali, l'osservazione e il confronto. La base di partenza è il processo di insegnamento-apprendimento data dall'esperienza diretta dell'alunno.

Lambruschini aderisce alle linee avanzate della pedagogia moderna e incoraggia il rapporto con le cose attraverso l'intuizione dei sensi che stimolano il lavoro razionale del pensiero. Egli ritiene che il primo approccio all'oggetto dell'ntuizione o dell'intuizione sia globale quindi che abbia una connatazione unitaria. Una traduzione di questo metodo consiste nell'introduzione del metodo delle parole normali, in base al quale Lambruschini imposta lìinsegnamento della lettura sulle parole intere e non sulle sillabe. Infine parlò anche di dottrina delle idee madri ossia quando l'insegnante offre all'alunno dei quadri di riferimento.