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Giorno del Ricordo

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Giorno del Ricordo - 10 febbraio 2021

La Conserva APS

Associazione La Conserva APS

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10 febbraio 2021

Giorno del Ricordo

Associazione La Conserva APS

"Istituzione del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati"

Legge 30 marzo 2004, n. 92

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Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Giorno_del_ricordo

La nave Toscana durante l'abbandono di Pola

La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia l'Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, in precedenza facenti parte dell'Italia

Narodni dom

Naradni Dom

Fonte: * https://it.wikipedia.org/wiki/Narodni_dom ** C. Silvestri, "Dalla redenzione al fascismo. Trieste 1918-1922", Del Bianco ed., 1966, p. 60.

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Il Narodni dom (in sloveno, Casa del popolo o Casa nazionale) di Trieste era la sede delle organizzazioni degli sloveni triestini, un edificio polifunzionale nel centro di Trieste, nel quale si trovavano anche un teatro, una cassa di risparmio, un caffè e un albergo (Hotel Balkan). Fu incendiato dai fascisti il 13 luglio 1920, nel corso di quello che Renzo De Felice definì "il vero battesimo dello squadrismo organizzato" * La distruzione del Narodni dom, insomma, «rappresentò la prima grande frattura tra gli Italiani della Venezia Giulia e le popolazioni "allogene", sloveni e croati, con conseguenze funeste per tutti gli abitanti della regione». **

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ANPI - Comitato Nazionale Coordinamento regionale Friuli-Venezia Giulia

1941, L'AGGRESSIONEL'ITALIA FASCISTA IN JUGOSLAVIA

Il confine orientale

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Raoul Pupo

Le stragi del secondo dopoguerra nei territori amministrati dall'esercito partigiano yugoslavo

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Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Massacri_delle_foibe

LE FOIBE

I massacri delle foibe sono stati degli eccidi ai danni di militari e civili italiani autoctoni della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia, avvenuti durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato secondo dopoguerra, da parte dei partigiani jugoslavi e dell'OZNA. Il nome deriva dai grandi inghiottitoi carsici, che nella Venezia Giulia sono chiamati "foibe", dove furono gettati molti dei corpi delle vittime.

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Se vuoi vedere i due filmati ricordati di abbassare il volume della musica di sottofondo di questa presentazione

L' ESODO

L'esodo giuliano dalmata, noto anche come esodo istriano, è un evento storico consistito nell'emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di nazionalità e di lingua italiana dalla Venezia Giulia, dall'Istria, dal Quarnaro e dalla Dalmazia, nonché di un consistente numero di cittadini italiani (o che lo erano stati fino poco prima) di nazionalità mista, slovena e croata, che si verificò a partire dalla fine della seconda guerra mondiale (1945) e nel decennio successivo. Si stima che i giuliani (in particolare istriani e fiumani) e i dalmati italiani che emigrarono dalle loro terre di origine ammontino a un numero compreso tra le 250.000 e le 350.000 persone. Il fenomeno, seguente agli eccidi noti come massacri delle foibe, coinvolse in generale tutti coloro che diffidavano del nuovo governo jugoslavo comunista di Josip Broz Tito e fu particolarmente rilevante in Istria e nel Quarnaro, dove si svuotarono dei propri abitanti interi villaggi e cittadine. Nell'esilio furono coinvolti tutti i territori ceduti dall'Italia alla Jugoslavia con il trattato di Parigi e anche la Dalmazia, dove vivevano i dalmati italiani. I massacri delle foibe e l'esodo giuliano-dalmata sono ricordati dal Giorno del ricordo, solennità civile nazionale italiana celebrata il 10 febbraio di ogni anno

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Si ringrazia la Biblioteca Peppino Impastato di Monte San Pietro per l'indice dei testi da consultare.

Alcuni testi per approfondire l'argomento

  • E allora le foibe? Eric Gobetti, Laterza 2021
  • Italiani due volte. Dalle foibe all'esodo: una ferita aperta della storia italiana
  • Dino Messina, Solferino 2019
  • Nel cantiere della memoria. Fascismo, resistenza, Shoah, foibe, Filippo Focardi, Biella 2020
  • Foibe : una storia d'Italia, Joze Pirjevec, Einaudi 2009
  • Novecento di confine. L'Istria, le foibe, l'esodo, Enrico Miletto, Franco Angeli 2020

Sergio Endrigo (Pola, 15 giugno 1933 – Roma, 7 settembre 2005) cantautore istriano

Come vorrei essere un albero che sa dove nasce e dove morirà

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