LAVORO DI GRUPPO

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l'aldilà nelle culture del mondo

Lavoro di Muskan, Alessandra, Reda, Martina C

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Nella antica Grecia-Romana, si pensava che ci fosse un regno dei morti indistinto per tutte le anime, l’ADE: un mondo sotterraneo posto a ovest delle terre emerse fra le correnti dell’oceano: qui giungeva l’anima del defunto dopo un lungo viaggio lontano dal mondo dei vivi.Ade era circondato da mura di ferro con portali che i defunti potevano varcare, ma solo se avevano ricevuto sepoltura. Sulla soglia degli Inferi, le anime attraversavano i fiumi Stige e Cocito, per approdare al lago Acheronte. Il demone Caronte trasportare sulla riva opposta, dove attendeva di guardia il cane infernale Cerbero: questi li faceva entrare nel vero e proprio regno dei morti, e sorvegliava che nessuno ne uscisse. Campi Elisi e il Tartaro.Omero, i defunti restavano nell’Ade consumati dal ricordo e dal desiderio della vita terrena. defunti restavano nell’Ade consumati dal ricordo e dal desiderio della vita terrena. i giusti potevano accedere ai Campi Elisi, o Isola dei Beati,luogo di primavera eterna dove ci si può dedicare alle occupazioni preferite. I malvagi venivano invece precipitati nel Tartaro, oscura voragine circondata da tre ordini di mura e dal fiume di fuoco Flegetonte

Nelle religioni e nelle mitologie dell'Europa del nord, fra i popoli germanici e scandinavi, si affermarono le credenze fondate sulle divinità degli Asi, dominate da figure quali Odino, Thor, le Valchirie, che rispecchiano le ideologie e le abitudini guerriere di quei popoli. Questi infatti vengono presi dalle Valchirie sul campo di battaglia e portati nel Walhalla, una specie di paradiso chiamato dai Norvegesi . Il Walhalla era il palazzo chimerico di Odino. Inizialmente il Walhalla era immaginato sotto terra, poi fu collocato in cielo. Contrapposto al Walhalla è l'altro regno dei morti, Helheim, gli Inferi, destinato alle ombre della gente comune, morta di morte naturale.

L'elaborata concezione dell'aldilà nella religione e nella cultura musulmana trova una sua esplicita rappresentazione nelle parole del profeta Maometto nel Corano. libro sacro dell'Islam, dove si descrive per immagini la condizione beata dei fedeli in Paradiso, e le atroci punizioni dei malvagi nell'Inferno. IL GIARDINO DELLE DELIZIE La concezione islamica di un Paradiso di pace si riflette nelle concezioni e nelle architetture di giardini e di città, tanto reali quanto simboliche. La parola «paradiso» è di derivazione persiana, e significa appunto «giardino»: per popolazioni abituate a vivere nell'arsura del deserto, è naturale che l'immagine del giardino rimandi direttamente all'oasi, e che rappresenti il luogo concreto di felicità .

L’Induismo, una delle più antiche religioni al mondo, con un ampio e ricco patrimonio spirituale, si fonda sulla ciclicità della vita e sulla reincarnazione delle anime in diverse forme.Tali convinzioni sembrerebbero prescindere da una escatologia dell’oltretomba, con un corrispettivo di un giudizio divino e morale sui retti o empi comportamenti in vita. Il Paradiso Così, l’uomo buono e liberato dalle passioni terrene vivrà nella compagnia del Signore: godrà della vita eterna, della felicità eterna. il Buddhismo, come emanazione dall’Induismo, preciserà che l’uomo devoto si reincarnerà nel Sukhavati, cioè nella Terra pura dell’Ovest, paradiso di ogni delizia tranne che dell’amore Le Terre pure costituiscono comunque una tappa provvisoria e inter- media nel processo di purificazione dell’uomo, prima del definitivo accesso al nirvana. Si tratta evidentemente di indicazioni generiche, che offrono pochi spunti di rappresentazione concreta. Terre pure del buddhismo: raffigura Amida Buddha mentre scende sulla terra per salvare l’anima di un devoto. Gli Inferni su misura.