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kenya

Come per quasi tutti i paesi che sorgono lungo la Rift Valley , il Kenia è una delle aree più anticamente popolate del pianeta: sono stati trovati resti di omicidi risalenti oltre 5 milioni di anni fa. Fin dall'ottavo secolo, la posizione sulla costa permise contatti con persiani e arabi. Dopo il 1500 in queste terre giunsero i portoghesi e poi,dal 1890 al 1963,gli inglesi.Ottenuta l'indipendenza del Regno Unito nel 1963 , il Kenia ha attraversato decenni di dittature e conflitti fra le diverse tribù. Lo stato ha una costituzione demogratica che ha gran parte garantito il rispetto delle minoranze e la loro partecipazione alla vita politica, anche se la stabilità del paese è minacciata dall'aumento di attentati e azioni terroristiche di alcuni gruppi di integralisti islamici vicini alle organizzazioni estremiste internazionali.

la storia e la politica

La popolazione Keniota è abbastanza numerosa (oltre 45 milioni di abitanti, con una densità di 75 ab./km. L'età media è 20 anni e la popolazione e in crescita; anche la speranza di vita, che oggi è fra 60 e 70 anni,sta progressivamente migliorando.Il Kenia è ancora un paese di campagne e villaggi: solo il 27% della popolazione abita in città. La concentrazione è maggiore nella regione interna degli altopiani, mentre la fascia costiera è meno abitata. Fa eccezione la città di Mombasa, che si trova su un'isola separata dal continente solo da due piccoli fiumi e che conta poco meno di un milione di abitanti.La città principale è la capitale Nairobi, che con oltre 3 milioni di abitanti è la città più popolata dell'Africa orientale. Si trova nei pressi della Rift Valley,e vi hanno sede le principali attività amministrative, finanziarie e turistiche del paese. Anche a Nairobi, come in altre grandi città africane, le disiguaglianze sono molto forti: accanto al centro più ricco si sviluppano infatti gli slum, ampie baraccopoli dove abitano più di due milioni di persone.

popolazione e città

La crescità economica del Kenia e tra le più veloci del continente africano questa ricchezza,però, è concentrata in poche mani e non ha ancora portato a un effettivo miglioramento delle condizioni di vita della popolazione.SETTORE PRIMARIO: l'agricoltura è la principale attività e occupa il 38%della popolazione attiva: la maggioranza di questi lavoratori coltiva la terra o alleva animali per il sostenimento del proprio gruppo familiare. Nella regione degli altopiani si estendono le piantagioni di tè, del quale il Kenia è oggi terzo produttore mondiale dopo la Cina e India;anche il caffè è coltivato diffusamente. Una produzione particolare è quella del pietro, del quale il Kenia è primo produttore mondiale, che si utilizza in agricoltura biologica come insetticidia e antiparassitario. Sulle coste sono diffuse le piantagioni di cocco e di palma da olio. Si allevano prevelentamente ovini e caprini.SETTORE SECONDARIO: le industrie sono poco sviluppate e riguardano i settori agro-alimentare,chimico,petrolchimico e metalmeccanico.SETTORE TERZIARIO: il settore terziario è rapresentato dal turismo che è in forte espansione e che vede come mete principali le spiagge di Malindi e i parchi nazionali dove vengono organizzati i safari.

economia

tradizioni

Sulle tribù , il Kenya ha una ricca varietà di culture tribali. Alcune delle principali tribù includono i Kikuyu, i Luo, i Maasai e i Kalenjin.Musica e danza: la musica e la danza sono parti integrali della cultura keniota, con una vasta gamma di stili FESTE E CELEBRAZIONI: il Kenya ha una vasta gamma di feste e celebrazioni, tra cui il Capodanno,Ntale,l'Eid al-fitr, il Diwali e la festa nazionale.

le tradizioni si basano :

Lago Nakuru :
I posti più piaciuti sono il : Masai Mara :

cose da vedere

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