Want to make creations as awesome as this one?

Transcript

  • Non manca tra le zone di spaccio quella dei Navigli. Il quartiere è un importante punto di ritrovo sociale e culturale per la metropoli. Dopo una certa ora si popola di ragazzi giovanissimi che controllano il businnes illegale della droga. Vendono principalmente cocaina, ma anche marijuana e hashish e si mimetizzano bene con la numerosa gente che attraversa la zona. Sono vestiti bene, all’ultima moda, e a prima vista non danno nell’occhio.
  • Le piazze di spaccio più importanti si trovano a San Donato, Corvetto, Quarto Oggiaro e nel quartiere di Rogoredo.
  • Secondo le stime degli operatori dell'Unità di strada ogni giorno passano tra le 500 e le 700 persone dall'area circostante la stazione di Rogoredo per procurarsi le dosi, dalle 10 del mattino alle 10 di sera. Rogoredo è uno snodo importante nella rete dei trasporti milanesi: oltre a essere servita dall'autostrada, la stazione è raggiunta dai treni regionali o ad alta velocità, ed è collegata al centro di Milano da una linea di metropolitana e diversi autobus. I consumatori arrivano quindi non solo da Milano, ma anche dalle zone circostanti o da altre città come Pavia, Mantova o Piacenza.
  • Si spacciano principalmente cocaina ed eroina. Nella zona di Rogoredo si nota un incremento dell'uso di eroina, inizialmente fumata, da parte di ragazzi con età compresa tra i 14 e i 15 anni. Appena 20 anni fa, fanno notare gli operatori dell'Unità di strada, era difficile trovare ragazzi di soli 18 anni che facessero utilizzo di qiesta sostanza.

MILANO

Le così dette “piazze dello spaccio” vengono monitorate costantemente da due o più vedette, ragazzi giovanissimi abbagliati dal guadagno facile e organizzati in turni per le ronde rionali; il meticoloso sistema di controllo prevede l’utilizzo di alcune postazioni fisse e altre mobili, che si spostano a piedi o in motorino, battendo l’intera area, in modo da far risultare gli spostamenti, e i conseguenti messaggi, più celeri. Per segnalare la presenza di estranei nell’area, per lo più forze dell’ordine, si urlano messaggi in codice; a questo punto lo spacciatore di turno si occuperà di occultare le sostanze, si prediligono luoghi pubblici in modo che difficilmente si possa risalire al singolo soggetto, quindi le aiuole dei giardinetti votivi, i bagni pubblici, armadi di fortuna ricavati nei ballatoi delle vele, diventano dei nascondigli perfetti.

  • Le piazze di spaccio più importanti nella città partenopea si trovano nei quartieri di Secondigliano, Scampia, Quartieri Spagnoli, Caivano (considerata la piazza più grande d'Europa)
  • Ogni singola piazza di spaccio riesce a far incassare introiti da capogiro e offre ogni genere di sostanza stupefacente in circolazione a prezzi stracciati, elemento che determina il successo di questo tipo di mercato.
  • La competitività dei prezzi è dovuta alla capacità dei camorristi di quintuplicare il quantitativo di droga in modo da moltiplicare gli affari e aprirsi a nuovi mercati. La zona nord della città partenopea è il centro di smercio per le regioni limitrofe, i trasferisti acquistano le dosi a prezzi stracciati per poi rivenderle nelle proprie regioni di appartenenza a più del doppio del prezzo di acquisto.

NAPOLI