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giornata della memoria

Il Giorno della memoria ricorda uno dei periodi più oscuri della storia dell’umanità, quando si compì lo sterminio nei campi di concentramento usati dai nazisti durante la seconda guerra mondiale contro il popolo ebraico, oppositori, minoranze e persone vulnerabili. In totale le vittime dell'olocausto, lo sterminio da parte dei nazisti, furono 17 milioni, tra cui 6 milioni di Ebrei. La Shoah, come viene chiamato l'orrore vissuto dalla comunità ebraica, fece perdere la vita a due terzi dei cittadini di fede ebraica in Europa, con un terribile piano orchestrato nei minimi dettagli dai nazisti.

Il giorno della memoria serve a ricordare a tutti che ogni essere umano nasce con diritti fondamentali che tutti dobbiamo rispettare. Qualunque sia il suo colore, la sua lingua, la sua religione, le sue opinioni politiche, che sia uomo o donna, etero oppure omosessuale, adulto o bambino, qualunque sia la sua età o condizione fisica, ogni persona ha diritto di vivere, studiare, lavorare, essere libero.

La data ricorda il giorno in cui, nel 1945, fu liberato il campo di sterminio di Aushwitz dall’avanzata dell’Armata Rossa ed è stata scelta prima da diversi Paesi tra cui l’Italia e poi a livello globale, su iniziativa dell’ONU, nel 2005, per ricordare i milioni di morti della Shoah e anche onorare chi a quella tragedia si è opposto.

Ricordare e trasmettere la memoria è un impegno arduo, soprattutto in una società immersa nel presente e dominata dalla velocità. Si avverte sempre più l’esigenza di non restare, in questa circostanza, nei recinti consolidati, prigionieri di parole e di modalità di trasmissione che appaiono paradossalmente necessarie ma al tempo stesso non del tutto efficaci quando ci si trova di fronte al compito non facile di raccontare ai giovani e ai giovanissimi. Questo passato è spesso da loro percepito come distante e poco decifrabile, ma è importante che la comunità si assuma il carico di trasmettere la memoria, perché questa è in realtà indispensabile per orientarsi nel mondo e implica scelte decisive per l’oggi.

“È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo.” Anna Frank

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"Ricordare è un dovere di civiltà", Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.