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Transcript

LABORATORIO "UNA LETTERA DA AUSCHWITZ..."

La marcia della morte

La liberazione

Bambini che venivano usati per gli esperimenti

Auschwitz dall'alto

Ziklon B

La B di Arbeit

I Forni

Camere a gas

LSasha Karpenko, Antonio Falcioni, Davide Di Mauro

Sistema di codifica dei contrassegni

Il sistema di codifica dei contrassegni serviva a classificare i prigionieri, generalmente in base a gruppi creati sulla base dei motivi dell'arresto. I simboli erano in stoffa, affibbiati sulla divisa, definita dai prigionieri con divisa a motivo Zebra,a causa delle strisce chiare e scure alternate: sulla casacca, all'altezza del petto, sulla sinistra, e sui pantaloni, all'altezza della coscia destra.

La stella gialla : una stella di David Judenstern è costituita da due triangoli gialli appositamente sovrapposti identificano i prigionieri Ebrei .

Il triangolo marrone : identificava i prigionieri rom. Erano denominati Bauner.

il triangolo viola : identificava i testimoni di Geova "i ricercatori della Bibbia" Bibelforscher detti anche "i viola" .

Il triangolo nero: identificava gli associali, detti Aso . Tra cui erano : i vagabondi, i etilisiti (cioè i dipendenti dall'alcol), i disabili, i malati di mente , le donne omosessuali e le prostitute .

il triangolo rosa: identificava gli omosessuali bisessuali maschi, denominati anche i Rosaroster .

il triangolo rosso : identifica i prigionieri politici arestati per "fermo prottetivo" un pretesto per internare gli opposti al nazionalsocialismo. Erano denominati roter secondo la lingua del lager di Mauthausen. Identificava, i massoni e i sacerdoti antinazisti o considerati tali. esempio di una camicia con un triangolo rosso

il triangolo blu : identificava gli emigrati. Si trattava di fuoriusciti dalla Germania in quanto oppositori antinazisti, rientrati perché richiamati con la frode, o per la minaccia di ritorsioni nei confronti dei loro familiari. Nel lager di Mauthausen i triangoli blu erano attribuiti ai prigionieri politici spagnoli.

il triangolo verde : identificava i delinquienti comuni

Questa fotografia rappresenta il gas Ziklon b ,che stermino milioni di deportati al campo di sterminio Auschwitz. LO ZIKLON B Lo ziklon b è un gas usato per uccidere i ebrei nelle camere a gas. L'inventore di questo gas è Fritz Harber, chimico tedesco di origine ebraiche, considerato anche il padre delle armi chimiche. Questo gas è a base di acido cianidrico... FRITZ HABER (chimico tedesco)

I BAMBINI DI MENGELE: I bambini di Mengele sono stati un gruppo di bambini di Auscwitz(specialmente gemmelli) selezionati tra il maggio 1943 e il gennaio 1945 come cavie per gli esperimenti medici di Josef Mengele. Josef Mengele(nel 1944) Circa 3000 bambini furono selezionati a vivere e morire, ne sopravvissero 200.

Questa foto scattata ,probabilmente durante quel periodo, raffigura dei forni crematori che i nazisti usavano per un rapido sistema per il disfacimento dei cadaveri delle vittime delle camere a gas. Il primo campo che ad esserne dotato è stato proprio Auschwitz.Esso infatti era una macchina efficientissima per occultare le prove dei delitti commessi dai nazisti che uccidevano i detenuti nei campi di concentramento. Questa modalità venne messa in atto quando Heinrich Himmler, il capo delle SS, intuì i pericoli che quei cadaveri avrebbero potuto causare. HEINRICH HIMMLER (capo delle SS)

Le camere a gas: Le camere a gas consistevano in una stanza o un corridoio che potevano trovarsi all'interno di una struttura stabile o mobile, dove durante la seconda guerra mondiale venivano asfissiati i prigionieri per mezzo di gas tossici. Le vittime venivano scelte dalle autorità naziste che selezionavano le persone che secondo l'ideologia nazista non erano meritevoli di vivere, e quindi con handicap fisici o disturbi mentali, omosessuali, zingari ed ebrei.

Quest'illustrazione rappresenta la scritta che è posta sull'entrata del campo di concentramento di Auschwitz "Arbeit macht frei" dal tedesco "Lavoro rende liberi" Accaduto nel 1940, nel campo di sterminio polacco di Auschwitz (Oswiecim in polacco), ad opera di un umile artigiano, un fabbro polacco, prigioniero come altri milioni in quell’inferno assoluto e totalizzante.Un capo tedesco del campo, chiede che venga immediatamente eseguito l’ordine imposto dal comandante Rudolf Höss, che venga realizzata e innalzata all’ingresso del campo di sterminio, la targa in ferro battuto con la scritta "Arbeit macht frei", il lavoro rende liberi, che i nazisti avevano ripreso, modificandola, da un passo del Vangelo di San Giovanni, Wahrheit macht frei, la verità rende liberi. Ma Arbeit macht frei è anche il titolo di un romanzo del 1872 dell’etnologo e linguista Lorenz Diefenbach, che mai avrebbe immaginato il terribile uso che altri avrebbero fatto di quel titolo.Una scritta illusoria e beffarda per coloro che mai avrebbero visto la libertà, morendo a milioni in quei luoghi . Della realizzazione viene incaricato un prigioniero, il dissidente politico polacco Jan Liwacz, non ebreo, numero di matricola 1010 tatuato sull’avambraccio, che in un’altra vita faceva il fabbro, entrato nel campo di sterminio il 20 giugno 1940. È lui a dirigere la “Schlosserei”, l’officina interna al campo che fabbricava lampioni, inferriate, sbarre, cancelli. Ebbene al momento di saldare le lettere per comporre la parola Arbeit Liwacz ribalta la B in modo che l’occhiello piccolo risulti in basso rispetto al grande, anziché in alto come lagrafica impone. Jan Liwacz(fabbro prigioniero polacco , che fece la scritta "Arbeit macht frei") numero di matricola 1010

Quest'immagine rappresenta degli ebrei che escono da un edificio del campo di concentramento di Aushwitz , incontrati da degli soldati dell'armata Rossa ... Molte di queste persone , purtroppo , morirono subito appena liberati,perchè i russi dandogli del cibo non furono molto attenti che i deportati mangiassero poco alla volta e quindi questi saziandosi morirono all'istante,senza aver potuto vedere la libertà. LA LIBERAZIONE... Il 27 gennaio del 1945 i soldati sovietici dell’Armata Rossa(cioè russa) superarono il cancello del campo di sterminio nazista di Auschwitz – quello con la scritta “Arbeit macht frei” – che era già stato evacuato. Quel giorno finì ufficialmente il più grande omicidio di massa della storia avvenuto in un unico luogo: è stato calcolato che ad Auschwitz sono morte più persone che in qualsiasi altro campo di concentramento nazista. Sui numeri non ci sono certezze, ma secondo i dati dell’US Holocaust Memorial Museum, le SS tedesche uccisero almeno 960 mila ebrei, 74 mila polacchi, 21 mila rom, 15 mila prigionieri di guerra sovietici e 10 mila persone di altre nazionalità.

Quest'immagine è stata scattata dagli Americani ... è una foto che rappresenta la piantina del campo di concentramento di Auschwitz. Come possiamo vedere il campo era immenso...

LA MARCIA DELLA MORTE Durante l'evacuazione migliaia di prigionieri furono uccisi mentre altri, circa 60 mila, furono costretti a un’evacuazione forzata e a prendere parte a quelle che sarebbero poi divenute famose come “marce della morte”. Le marce procedevano in due diverse direzioni: verso nord-ovest, fino a Gliwice, per 55 chilometri lungo i quali venivano raccolti anche i prigionieri dei sottocampi dell’Alta Slesia Orientale (Bismarckhuette, Althammer e Hindenburg); e verso ovest, per circa 60 chilometri, in direzione di Wodzislaw. Durante il cammino, le SS spararono a chiunque cedesse e non fosse più in grado di proseguire: è stato calcolato che circa 15 mila prigionieri siano morti durante queste marce. Chi sopravviveva veniva invece caricato su treni merci e portato nei campi di concentramento in Germania.