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L'EUROPA: LAGHI, MARI, FIUMI , CLIMI,montagne, colline,pianure, coste. isole e penisole.

8. COSTE, ISOLE E PENISOLE
7. MONTAGNE, COLLINE, PIANURE

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3.

2.

1.

CLIMA

FIUMI

LAGHI

MARI

EUROPA FISICA

COS'E' L'EUROPA?

L'EUROPA FISICA: MARI, LAGHI, FIUMI , CLIMI, MONTAGNE, COLLINE, PIANURE, COSTE, ISOLE E PENISOLE

INDICE

L'Europa è una regione geografica del mondo, comunemente considerata un continente in base a fattori storico-culturali e geopolitici. Come continente, è l'unico situato interamente nell'emisfero settentrionale e costituisce l'estremità occidentale del supercontinente Eurasia, o anche una delle tre parti (la nord-occidentale) del supercontinente Eurafrasia, che è detto più comunemente "Continente Antico" o "Vecchio Mondo".

CHE COS'E' L'EUROPA?

L’Europa fisica è uno dei 6 continenti che formano le terre emerse. Si trova nell’emisfero settentrionale o boreale della Terra, cioè a nord dell’Equatore, nella fascia del clima temperato. Assieme all’Asia forma un’unica massa continentale, l’Eurasia. Tuttavia i geografi considerano Europa e Asia due continenti distinti per le loro diversità etnico-culturali. La superficie dell’Europa (10.180.000 km²) non è molto estesa ed è di poco superiore all’Oceania, il continente più piccolo della Terra. La popolazione (di circa 832.000.000 di abitanti) la porta a essere il terzo continente più popolato (dopo l’Asia e l’Africa).
L'Europa è bagnata principalmente da tre mari: il Mare Glaciale Artico a Nord; l'Oceano Atlantico ad Ovest; il Mare Mediterraneo a Sud. A questi tre mari principali va aggiunto il Mar Caspio che bagna l'Europa a Sud-Est. Tutti questi mari, ad eccezione del Mar Caspio, comunicano con l'Oceano Atlantico.

I MARI DELL'EUROPA

IL MAR GLACIALE ARTICO

Il Mare Glaciale Artico bagna le coste più settentrionali dell'Europa e lambisce le coste di due soli Stati: la Norvegia e la Russia. Si tratta di un mare molto grande che viene considerato da molti come un oceano a se stante a cui viene dato anche il nome di Oceano Artico. Altri studiosi, invece, lo considerano come un mare interno all'Oceano Atlantico. A Nord della Norvegia e della Russia troviamo il Mare di Barents che è parte del Mare Glaciale Artico. Una parte del Mare di Barents è il Mar Bianco che, un tempo, era collegato al Mar Baltico. Le acque del Mare Glaciale Artico sono molto fredde e cono coperte, per molti mesi dell'anno, da uno strato di ghiaccio che viene chiamato banchisa. Durante l'estate essa si frantuma formando dei lastroni di ghiaccio isolati, detti pack, che vagano alla deriva verso sud, spinti dalle correnti e dai venti. A caratterizzare il Mare Glaciale Artico vi è anche la presenza degli iceberg, cioè enormi blocchi di ghiaccio che galleggiano sull'acqua e che spesso sono invisibili perché si trovano al di sotto di essa.
L'Oceano Atlantico bagna le coste occidentali dell'Europa. Diversi sono i suoi mari interni: il Mare di Norvegia che bagna la costa occidentale della Norvegia, l'Islanda e la Groenlandia e collega l'Oceano Atlantico con il Mare Glaciale Artico. E' un mare molto freddo anche se è attraversato dalla Corrente calda del Golfo che lo rende privo di ghiaccio per tutto l'anno; il Mare del Nord, situato tra la Gran Bretagna e la Scandinavia, bagna anche le coste della Francia, dei Paesi Bassi, della Germania e della Danimarca. Comunica con l'Oceano Atlantico a Nord, e attraverso il Canale della Manica, situato tra la Francia e la Gran Bretagna. E' un mare poco profondo, ma caratterizzato da forti tempeste: per questa ragione i porti che si affacciano su questo mare sono stati costruiti molto all'interno rispetto agli estuari dei fiumi; il Mar Baltico, situato tra la Scandinavia, la Russia, i Paesi baltici e la Polonia. Anch'esso è un mare che, nella zona più settentrionale, gela per un lungo periodo dell'anno; il Mare d'Irlanda, piccolo mare chiuso che separa l'Irlanda dalla Gran Bretagna.
L'OCEANO ATLANTICO
L'Oceano Atlantico ha una grandissima importanza per gli scambi commerciali marittimi. Il Mar di Norvegia e il Mare del Nord sono estremamente pescosi: nonostante, qui siano presenti tantissime specie, la pesca effettuata a scopi commerciali riguarda esclusivamente le aringhe e i merluzzi. Il Mare del Nord, oggi è meno pescoso rispetto al passato, ma è estremamente importante per: i traffici commerciali, dato che su di esso si affacciano molte regioni con un'elevata densità di popolazione e tra le più sviluppate dell'Europa dal punto di vista economico; la presenza di molti giacimenti di petrolio e gas naturale.
Il Mare Mediterraneo bagna le coste meridionali dell'Europa e la separa dall'Africa e dall'Asia. Il Mare Mediterraneo può essere considerato un mare interno dell'Oceano Atlantico dato che è collegato ad esso dallo Stretto di Gibilterra. Tuttavia si tratta di un passaggio: molto piccolo, largo solamente 15 km; e poco profondo per la presenza di una specie di gigantesco gradino detto soglia di Gibilterrra che fa risalire il fondale. Per questi motivi le acque fredde che si trovano in profondità dell'oceano non riescono a penetrare nel Mediterraneo, mentre vi penetrano le acque superficiali più calde. Questo rende le acque del Mediterraneo calde ed in grado di influenzare in modo positivo il clima delle aree circostanti rendendolo particolarmente mite.

IL MAR MEDITERRANEO

Il Mediterraneo è ricco di porti e al suo interno l'attività mercantile è intensa, anche se non paragonabile certamente a quella dell'Oceano Atlantico. La pesca è sempre stata praticata dalle popolazioni della costa. Il mare non è molto pescoso, ma in esso sono presenti molte specie di pesci. Importanti sono anche i giacimenti petroliferi. Sicuramente, però, l'attività economica che caratterizza maggiormente il Mar Mediterraneo è il turismo grazie al clima mite e alle bellezze naturali. Il Mar Caspio è, invece, un lago che non ha collegamenti con nessun altro mare. Poiché le sue acque sono salate, e date le sue estese dimensioni, viene considerato un mare.
La maggior parte dei laghi europei è di origine glaciale.Nell’Europa settentrionale troviamo dei laghi in Norvegia, in Scozia, in Svezia e in Finlandia. Di solito, in Norvegia, i laghi sono dei semplici allargamenti dei fiumi. Nell’insieme, si può dire che la parte del territorio coperta da laghi è superiore a quella coltivata. I laghi scozzesi si chiamano «loch», parola che significa anche «fiordo» e questo spiega perché i laghi scozzesi ed irlandesi sono tutti lunghi e stretti. In Svezia esistono più di 10.000 laghi. Nella parte meridionale della Svezia troviamo il lago più vasto d’Europa, il Vänern, esteso quanto la Liguria.La Finlandia ha 60.000 laghi, cioè il 9% dell’intero territorio. Il più esteso è il Lago Ladoga, situato nel sud della Finlandia non lontano dalla Russia. I laghi alpini appartengono alla Svizzera, alla Germania,all’Austria e all’Italia. I laghi austriaci sono tutti di origine alpina ed assai piccoli. Molte pianure europee sono ricche di laghi come il Lago Balaton in Ungheria o il Neusiedl in parte austriaco ed in parte ungherese che qualche volta evapora completamente

I LAGHI

Buona parte dei fiumi europei più lunghi si trovano nel territorio della Russia: il Volga, l’Ural, il Dnepr, il Don…. Solamente il Danubio (il secondo fiume per lunghezza) non passa per il territorio russo. Lungo il corso dei fiumi si sono sviluppate città e industrie: le vie d’acqua spesso hanno rappresentato un fondamentale fattore per lo sviluppo dell’economia grazie alla facilità dei trasporti fluviali. Si sono sviluppate città come Lisbona, Oporto, Rotterdam, Colonia, Dusseldorf, Budapest, Praga, Belgrado, Bratislava..

I FIUMI

Il Volga Il Volga è il fiume più lungo d’Europa. Si estende per 3.531 km e scorre per intero in un unico Stato, la Russia, e soltanto nella sua parte europea. Esso è stato per secoli una fondamentale via di comunicazione e commercio tra regni e città dell’Europa orientale. Kama ed Oka, i due suoi maggiori affluenti, sono a loro volta fra i dieci corsi d’acqua più lunghi del continente europeo. Di conseguenza, anche la larghezza del Volga raggiunge considerevoli dimensioni, procedendo verso la sua foce a delta nel Mar Caspio. Anche la foce del Volga ha un altro record a livello europeo, in quanto massima depressione del continente, ossia -28 mentri sotto al livello del mare. Un modo entusiasmante per conoscere meglio il Volga e il paesaggio che gli fa da contorno è sicuramente una crociera fluviale.
Il Danubio Il Danubio è il secondo fiume più lungo d’Europa, ma è rilevante in quanto corso d’acqua navigabile più grande dell’Unione Europea. Inoltre, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO poiché ospita una vasta biodiversità. Lungo il delta del Danubio ci sono ben 1200 varietà di piante, 45 specie di pesci d’acqua dolce e 300 specie di uccelli. Il Danubio è lungo 2860 km ed è anche il fiume che attraversa più Stati al mondo prima di gettarsi nel Mar Nero. Esso sorge in Germania nella Foresta nera e percorre l’Europa centro-settentrionale da ovest verso sud-est. In tutto, attraversa 10 Stati: Germania, Austria, Bulgaria, Croazia, Moldavia (anche se solo per poco più di 500 metri), Romania, Serbia, Slovacchia, Ucraina ed Ungheria. Attraversando tutti questi Stati, il Danubio passa anche per alcune capitali. La prima è Vienna, dove è così valorizzato che sul fiume ci si può divertire con diversi sport acquatici. La seconda capitale è Bratislava, seguita subito dopo da Budapest. Proprio quest’ultima è anche chiamata “la regina del Danubio” perché il fiume separa la parte antica (Buda) dalla parte moderna (Pest) della città.
L'Europa è caratterizzata da cinque differenti ambienti climatici, dovuti soprattutto all'ampia estensione in latitudine del continente: il clima subartico o di alta montagna il clima continentale (che si divide in clima continentale fresco e clima continentale freddo) il clima temperato umido il clima mediterraneo Tra questi il clima prevalente è quello continentale (soprattutto il continentale freddo). Clima subartico o di alta montagna Il clima subartico è tipico del nord d'Europa (l'Islanda e gran parte della Norvegia e della Finlandia), e si contraddistingue per le scarse precipitazioni, per lo più nevose; per le temperature rigide, che superano gli 0° solamente in primavera e in estate; per i venti freddi. L'insieme di questi fenomeni determina la scarsità della vegetazione. Clima continentale (freddo e fresco) Nella fascia inferiore (gran parte della Comunità degli Stati Indipendenti, della Svezia e della Finlandia) troviamo il clima continentale freddo, che si differenzia dal continentale fresco per le temperature più basse. Quest'ultimo è tipico dell'Europa sud-occidentale e sud-orientale. Il clima continentale presenta in generale una breve stagione calda e afosa e una lunga stagione fredda e nevosa. Clima temperato umido Il clima temperato umido è tipico dell'Irlanda ed fa parte sia del polo nord che quello sud , di parte della Svezia e della Norvegia, del Portogallo, delle coste spagnole, francesi, polacche e tedesche, dei Paesi Bassi, del Belgio e della Danimarca. Presenta piovosità abbondanti con rare precipitazioni nevose e temperature miti che occasionalmente possono scendere al di sotto degli 0 °C. Clima subtropicale umido Il clima subtropicale umido in Europa lo si può riscontrare esclusivamente nella Pianura Padana. Tale clima è caratterizzato da inverni corti, rigidi e nebbiosi, con temperature medie del mese più freddo comunque sopra lo 0 ed estati lunghe, calde e afose. Clima montano Tipico delle catene montuose dell'Europa centro-meridionale, ha inverni rigidi e nevosi ed estati fresche e piovose. Clima mediterraneo Il clima mediterraneo è caratterizzato da inverni brevi e miti ed estati lunghe e calde. In primavera e in autunno le precipitazioni sono scarse, e le nevicate rare. Tra maggio e settembre sono frequenti lunghi periodi di siccità. È tipico parzialmente di Spagna, Italia, Francia, Grecia, Turchia, Croazia, Montenegro e Albania

IL CLIMA

Il territorio montuoso europeo è poco elevato: ha un’altitudine media di appena 340 km sul livello del mare. I rilievi appartengono a tre grandi sistemi montuosi formatisi nel Nord, Centro e Sud Europa in diverse epoche geologiche. I rilievi settentrionali I rilievi dell’Europa settentrionale sono i più antichi. Si tratta di montagne formatesi 450-500 milioni di anni fa e consumate dall’ erosione per milioni di anni. Hanno quindi cime arrotondate e di modesta altitudine: la più alta è quella di Glittertind, che si trova in Norvegia nelle Alpi Scandinave. Anche la catena degli Urali, a est della pianura russa, è antica e a causa di una lunga erosione è tondeggiante e non molto alta; essa rappresenta la linea di demarcazione tra Europa e Asia. Ci sono infine le montagne della Gran Bretagna (monti Grampiani, Pennini e Cambrici) e quelle dell’Irlanda. I rilievi centrali I principali rilievi dell’Europa centro-occidentale sono il Massiccio Centrale in Francia, la Selva Nera in Germania, i Monti Metalliferi nella Repubblica Ceca. Sono stati poi disgregati e livellati durante milioni di anni dai fenomeni di erosione. Per questo non sono molto alti: in media circa 1000 m sul livello del mare. La cima più alta , sul Massiccio Centrale, è un vulcano spento. I rilievi meridionali I rilievi dell’Europa meridionale appartengono al grande sistema alpino, un insieme di montagne formatesi tra 65 e 2 milioni di anni fa. Sono relativamente giovani e quindi generalmente alti. Ne fanno parte : i Pirenei nella penisola iberica; le Alpi e gli Appennini nella penisola italiana; le Alpi Dinariche, le Alpi Illiriche e la catena del Pindo nella penisola balcanica; i Carpazi nell’Europa centro-orientale; il Caucaso tra il Mar Nero e il Mar Caspio. Nel Caucaso si trovano il monte più alto d’Europa, l’Elbrus, un vulcano spento. Nelle Alpi Graie (tra Italia e Francia) si trova il Monte Bianco, la seconda vetta più alta d’Europa.

LE MONTAGNE

Altre zone collinari, meno estese delle precedenti, si trovano: nelle isole britanniche e nella Svezia; nell'Europa meridionale, dove le colline sono presenti nella penisola iberica, in Italia e nella penisola balcanica, soprattutto ai piedi delle catene montuose. Le colline europee hanno diversa origine: il Rialto Centrale e le Alture del Volga hanno origine morenica; le Ardenne, il Massiccio Renano e le colline delle isole britanniche e della Svezia sono di origine strutturale, cioè sono nate dall'erosione di antichi rilievi; nelle penisole meridionali dell'Europa sono presenti anche colline di origine vulcanica.
Le principali zone collinari in Europa sono quelle: del Rialto centrale; delle Alture del Volga; del Valdaj; del Massiccio Renano; delle Ardenne; e tutto intorno alla catena dei Carpazi.
Le colline occupano circa il 29% del territorio dell'Europa.Le colline sono presenti un po' in tutta l'Europa, soprattutto nelle vicinanze delle catene montuose. Tuttavia le zone dell'Europa maggiormente contraddistinte dalla presenza di colline sono quelle situate a Nord anche se, sistemi collinari si incontrano anche nell'Europa meridionale.

LE COLLINE

Le coste europee si estendono per circa 38.000 km: si tratta di una estensione notevole se rapportata a quella che è la superficie del nostro continente.In Europa sono presenti tipi di coste molto diverse l'una dall'altra, ma la maggior parte di esse è molto frastagliata, ricca di articolazioni con una moltitudine di penisole, isole, golfi e stretti.Le coste che si affacciano sul Mare Glaciale Artico sono basse, con pochi porti e poco traffico marittimo data la presenza del ghiaccio per buona parte dell'anno.e coste che si affacciano sull'Oceano Atlantico sono di tre tipi diversi: in Norvegia, in Scozia, Irlanda, Bretagna e Galizia, troviamo coste alte e rocciose, ricche di insenature. Queste insenature sono: i fiordi (Norvegia), insenature lunghe e strette che si addentrano per chilometri e non sono altro che antiche valli scavate dai ghiacciai e invase dal mare al termine delle glaciazioni. Qui si incontrano anche tantissime isole lungo le coste; i firth (Svezia), simili ai fiordi ma dall'imboccatura più larga e meno profondi; le rias (Spagna), coste articolate, caratterizzate da un alternarsi di insenature, capi e penisole, che si sono originate da valli fluviali invase dal mare alla fine delle glaciazioni; in Normandia, Scozia, Irlanda e lunghe le coste inglesi del Canale della Manica troviamo le falesie, lunghe pareti verticali di roccia che si gettano a picco sul mare e che sono il risultato dell'erosione provocata dalle acque. La loro altitudine supera anche i 100 metri; in Francia Meridionale, in Belgio, nei Paesi Bassi e in Danimarca, la costa ha un aspetto a dune ed è caratterizzata dalla presenza di cordoni di sabbia formatisi per effetto delle onde.Anche le coste che si affacciano sul Mare Mediterraneo non hanno un unico aspetto: le coste del Mediterraneo occidentale sono a tratti alte, quando le montagne sono vicine al mare, a tratti basse e pianeggianti, se le zone montuose sono più lontane dal mare; le coste del Mediterraneo orientale sono molto più frastagliate e ricche di isole. In particolare le coste dalmate dell'Adriatico abbondano di incisioni ed avallamenti, detti valloni. Si tratta di ampie valli ricoperte di acqua, comprese tra due catene montuose. Anche i valloni dalmati, come i fiordi, si sono formati per effetto dell'erosione provocata dai ghiacciai durante il periodo delle glaciazioni. I valloni si differenziano dai fiordi perché, mentre questi ultimi vanno dal mare verso l'interno, i valloni invece sono paralleli alla terraferma; le coste del Mar Nero, che è un mare interno al Mediterraneo, sono basse e sabbiose. Le coste che si affacciano sul Mare del Nord sono basse con ampi estuari, nei quali sfociano grandi fiumi e dove sorgono i più importanti porti dell'Europa.Le coste che si affacciano sul Mar Baltico sono basse e sabbiose, costellate da molte paludi e lagune.

LE COSTE

In Europa le penisole rappresentano il 27% del territorio. Quattro sono le penisole europee più estese: la penisola scandinava a nord; la penisola iberica; la penisola italica; la penisola balcanica. Queste ultime tre si affacciano sul Mediterraneo.La penisola scandinava è la più grande delle penisole europee: la sua superficie è quasi tripla rispetto a quella dell'Italia. E' bagnata: dall'Oceano Atlantico; dal Mare Glaciale Artico; e dal Mar Baltico. E' circondata da moltissime isole.Delle tre penisole dell'Europa meridionale, la penisola iberica è quella situata più ad occidente. Essa è bagnata: dall'Oceano Atlantico; e dal Mediterraneo.

LE PENISOLE

Circa l'8% del territorio europeo è costituito da isole.Le principali isole europee sono: nel Mar Glaciale Artico: l'arcipelago delle Svalbard; le isole della Nuova Zamlja; nell'Oceano Atlantico: la Gran Bretagna; l'Irlanda; l'Islanda; nel Mar Mediterraneo: Sicilia; Sardegna; Cipro; Corsica;Creta

LE ISOLE