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New York, Metropolitan Museum

la cattedrale di salisbury

John Constable, 1829

Tra il luglio e l'agosto del 1822, il grande pittore inglese John Constable si trovava a Salisbury, cittadina del sud dell'Inghilterra non lontana da Southampton, perché l'arcidiacono della cattedrale, John Fisher, gli aveva commissionato un dipinto che raffigurasse proprio la cattedrale.

Constable decide di raffigurare la cattedrale di Salisbury da sud, ovvero dai giardini del palazzo del vescovo. La fiancata della chiesa è in parte coperta dalla vegetazione che svetta sui prati, attraversati da un ruscello sulle rive del quale sono presenti alcune mucche che si abbeverano.

La vegetazione non impedisce di apprezzare l'eleganza dell'edificio gotico, di cui distinguiamo chiaramente le quadrifore, le guglie, i contrafforti, e che si caratterizza per l'alto campanile che svetta sopra il corpo principale.

I due personaggi, l'uomo vestito in nero e la donna con abito bianco e scialle rosso, sono il vescovo e sua moglie: il vescovo sta indicando la cattedrale.

Il dipinto fu concepito direttamente sul posto, all'aperto: questo consentiva all'artista di studiare al meglio la luce (che in questo caso illumina nettamente la Cattedrale e lascia invece in ombra i giardini) e soprattutto le nuvole, che in Constable hanno sempre una grandissima importanza. Constable infatti era attratto dagli effetti che le condizioni meteorologiche avevano sul cielo, e molti dei suoi schizzi e dei suoi dipinti si concentrano spesso quasi esclusivamente sul cielo. Constable infatti realizzò dapprima una versione con il cielo nuvoloso, che fu però rifiutata dal destinatario dell'opera, ovvero il vescovo, per poi realizzarne una con il cielo sereno.