Want to make creations as awesome as this one?

Transcript

IL FEMMINICIDIO

Le motivazioni dietro il femminicidio possono variare, ma spesso sono radicate in atteggiamenti misogini, gelosia, vendetta, controllo o altre forme di violenza domestica o abuso. Le vittime di femminicidio possono essere uccise da partner intimi, ex partner, familiari o estranei. Il femminicidio è una grave violazione dei diritti umani e ha effetti devastanti sulle vittime, sulle loro famiglie e sulle comunità. È un problema globale che si verifica in molte parti del mondo ed è stato oggetto di crescente attenzione e mobilitazione per combattere la violenza di genere e proteggere le donne. Numerose organizzazioni e movimenti in tutto il mondo lavorano per sensibilizzare l'opinione pubblica sul femminicidio, promuovere la prevenzione e sostenere le vittime. Le leggi e le politiche sono state sviluppate in molti paesi per punire i responsabili del femminicidio e per migliorare la protezione delle donne contro la violenza di genere.

COSA E' IL FEMMINICIDIO?

Il femminicidio è un termine che si riferisce all'omicidio di donne a causa del loro genere. In altre parole, si tratta dell'uccisione di donne semplicemente perché sono donne. Il femminicidio è una forma estrema di violenza di genere ed è strettamente legato alla discriminazione e alla violenza perpetrate contro le donne.

28

29

30

31

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

1

junE

2023

s

M

t

w

t

f

s

JANUARY

FEBRUARY

APRIL

MARCH

MAY

JUNE

"Solo un piccolo UOMO usa la violenza sulle donne per sentirsi grande"

AUGUST

JULY

DECEMBER

NOVEMBER

SEPTEMBER

OCTOBER

Il femminicidio di Giulia Tramontano a Senago

Vittima: Giulia TramontanoLocalità: Senago

Killer:Alessandro Impagnatiello

Data: 1 giugno 2023

Giulia Tramontano,agente immobiliare di 29 anni, incinta di sette mesi, originaria di Sant'Antimo in provincia di Napoli, ma residente a Senago in provincia di Milano da circa cinque anni insieme al proprio compagno. Scomparsa dal 28 maggio 2023,il suo corpo senza vita è stato trovato tre giorni dopo, nel corso della notte tra il 31 maggio e il 1º giugno.‍A denunciare la scomparsa ai Carabinieri, la sera del 28 maggio, era stato il fidanzato e convivente Alessandro Impagnatiello, 30 anni. L'uomo aveva raccontato di averla vista a casa per l'ultima volta in mattinata, prima che lui uscisse per recarsi lavoro. Poi, al ritorno nell'abitazione, non aveva più trovato la compagna, era sparita portandosi dietro alcuni documenti e il cellulare.Il trentenne, aveva anche precisato che il precedente sabato 27 maggio la convivente aveva incontrato l'amante. L'uomo infatti portava avanti una "doppia vita sentimentale", ma era stato scoperto da entrambe.Giulia nutriva dei sospetti già dal precedente mese di aprile. Poi con il passare del tempo le conferme, fino all'incontro con l'amante americana. Era stata la collega dell'uomo a chiedere il faccia a faccia, anche lei insospettita dai comportamenti di Impagnatiello. Quest'ultima in passato era rimasta incinta del trentenne, ma aveva poi scelto abortire. Oltre al bambino che aspettava da Giulia, il barman aveva già un figlio di 6 anni, nato da una precedente relazione con un'ex compagna con la quale sarebbe rimasto in buoni rapporti. Nella notte tra il 31 maggio e il 1º giugno 2023, poco dopo le ore 24.00, il corpo senza vita della Giulia viene ritrovato un'intercapedine dietro un edificio che ospita alcuni box, in un'area verde nei pressi di via Monte Rosa a Senago, non molto lontano dall'abitazione della coppia.Era stato lo stesso Impagnatiello a consentire ai militari di rinvenire il cadavere, dopo essere crollato e aver confessato l'omicidio. L'aggressione mortale sarebbe avvenuta in casa nel corso della serata del 27 maggio, al culmine di una discussione in cui Giulia aveva rinfacciato al compagno di aver scoperto la "relazione parallela". Secondo quanto riferito del trentenne, la vittima si sarebbe procurata dei tagli con un coltello dicendo di "non volere più vivere". Essendosi ferita al collo, Impagnatiello le aveva inferto altri fendenti nello stesso punto, uccidendola.

Dopodiché avrebbe provato, invano, a bruciare il cadavere nella vasca da bagno. Non riuscendoci, si è adoperato nell'occultamento del corpo. Nella notte tra sabato 27 e domenica 28 maggio lo avrebbe dapprima trasportato nel box sotto casa, poi, nel pomeriggio del giorno seguente, lo avrebbe spostato in cantina. La mattina di martedì 30 maggio carica il cadavere, avvolto in alcuni sacchi, nel bagagliaio della sua auto. Con la vettura svolge le sue faccende personali, come se nulla fosse successo. Il corpo di Giulia rimane lì fino alla notte tra il 30 e il 31 maggio, quando il barman decide di abbandonarlo nell'area dove sarà poi ritrovato circa ventiquattro ore dopo

È emerso inoltre che la sera del 27 maggio, prima di trasportare il cadavere all'esterno dell'appartamento, l'uomo avrebbe inviato un messaggio alla collega statunitense: "Se n'è andata, adesso sono libero".‍[8] Avrebbe persino tentato di incontrare l'amante, ma lei, spaventata, ha preferito un confronto a distanza, parlandogli dalla finestra. Solo in seguito è tornato a casa e si è occupato di nascondere il corpo. Il trentenne è accusato di omicidio volontario aggravato, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere.Secondo gli inquirenti, il delitto sarebbe stato premeditato. Mentre attendeva il ritorno di Giulia nell'abitazione, Impagnatiello aveva effettuato diverse ricerche in rete su come uccidere una persona e disfarsi del corpo senza vita.‍[9] Tuttavia il giudice per le indagini preliminari, pur condividendo le ricostruzioni degli investigatori, ha escluso le aggravanti della premeditazione e della crudeltà nel provvedimento di convalida del fermo. Confermate invece quelle dei futili motivi e del vincolo della convivenza.Nell'ordinanza il gip ha precisato che il reo confesso ha agito "senza un reale motivo" per lo "stress" che stava vivendo a causa "non solo della gestione delle due ragazze" con cui aveva una relazione parallela, ma anche per "il fatto che altri ne fossero venuti a conoscenza, per esempio sul luogo di lavoro".L'autopsia sulla salma della vittima ha rilevato almeno 37 fendenti d'arma da taglio, di cui gran parte localizzati nella zona superiore del corpo. Sarebbero due le coltellate fatali, individuate sul collo.Ulteriori accertamenti degli esami autoptici hanno rilevato tracce di Bromadiolone, uno tra gli anticoagulanti più diffusi e potenti della categoria del veleno per topi, presente sia nel corpo dell'agente immobiliare che nel feto del figlio che sarebbe nato di lì a breve. Secondo gli esperti di Medicina legale di Milano, non si può determinare se il quantitativo rilevato sia frutto di più somministrazioni a basse dosi o di un'unica più elevata, ma sicuramente nell'ultimo mese e mezzo prima del delitto, ci sarebbe stato un incremento della somministrazione.

Il femminicidio di Maria Brigida Pesacane a Sant'Antimo

Vittima:Maria Brigida PesacaneLocalità:Sant'Antimo

Killer:Raffaele CaiazzoData: 8 giugno 2023

Luigi Cammisa, 29 anni, e Maria Brigida Pesacane, 24 anni, sono stati trovati morti nel corso della mattinata dell'8 giugno 2023 a Sant'Antimo in provincia di Napoli.‍[1]Il ventinovenne giaceva esanime in strada, lungo via Caruso, mentre la giovane è stata rinvenuta senza vita nella propria abitazione, poco distante, al civico 17 della stessa via. I due erano cognati: Cammisa era sposato con Anna Caiazzo, sorella gemella di Alfredo Caiazzo, che era coniuge di Brigida Pesacane. Sono stati i vicini ad allertare i soccorsi, consentendo alle forze dell'ordine di avviare le indagini. Entrambe le vittime sono state raggiunte da colpi d'arma da fuoco. Il personale sanitario non ha potuto fare nulla per rianimarli.Gli investigatori si sono immediatamente concentrati nelle ricerche del suocero di Luigi e Maria Brigida. Si tratta di Raffaele Caiazzo, 44 anni, considerato il principale sospettato. L'uomo si era reso irreperibile, ma poche ore più tardi lo stesso si è costituito alla caserma dei Carabinieri di Gricignano di Aversa in provincia di Caserta.Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, il quarantaquattrenne avrebbe ucciso il genero e la nuora per una presunta relazione extraconiugale che i due avrebbero intrattenuto negli ultimi tempi. Cammisa, operaio edile e padre di due figli di 2 e 7 anni, è stato freddato per primo in strada, mentre si stava recando al lavoro. Poi Caiazzo si è diretto nell'abitazione di Brigida Pesacane, a poche decine di metri di distanza, dove ha sparato alla ventiquattrenne. In casa erano presenti anche i due figli di lei, di 2 e 4 anni, che però dormivano in un'altra stanza e avrebbero soltanto sentito gli spari. ‍L'indiziato dinanzi ai militari in caserma ha confessato l'uccisione del genero. Poi ha riferito di avere avuto un "vuoto di memoria", dunque ha affermato di non ricordare di avere tolto la vita anche alla nuora. L'uomo avrebbe anche confermato il movente precedentemente ipotizzato. Il suocero aveva addirittura aver messo in guardia, più volte, i due figli in merito ai propri sospetti. Il marito di Maria Brigita però gli avrebbe riferito di essere "paranoico", minacciandolo di non fargli vedere più i nipotini.

l'uomo è stato condotto in carcere con l'accusa di duplice omicidio. Contestato anche il porto abusivo d'arma dato che la pistola utilizzata per compiere i delitti era illegalmente detenuta. Nel corso dell'interrogatorio il quarantaquattrenne ha ribadito quanto già affermato nei giorni precedenti ai Carabinieri.Dall'ordinanza di custodia cautelare è emerso che Anna e Alfonso Caiazzo, dopo aver scoperto il duplice omicidio, avevano subito indicato ai militari che ad uccidere i rispettivi coniugi era stato il padre Raffaele. La relazione extraconiugale tra le due vittime era stata smentita.Pochi giorni prima in famiglia c'era stato un tentativo di chiarimento che non aveva però risolto le controversie. A nulla era valso l'avvertimento di non fargli vedere più i nipotini. Il quarantaquattrenne continuava a essere erroneamente convinto che fra Maria e Luigi ci fosse una relazione. Nelle settimane successive l'uomo, attraverso il proprio legale, chiese un nuovo interrogatorio. A colloquio dinanzi agli inquirenti, confessò anche l'omicidio della nuora

Il femminicidio di Floriana Floris a Incisa Scapaccino

Vittima:Floriana Floris Località:Incisa ScapaccinoData:9 giugno 2023

Floriana Floris, 49 anni, è stata trovata morta nell'abitazione in cui risiedeva a Incisa Scapaccino, un comune della provincia di Asti.La donna era madre di una figlia nata da una precedente relazione. Originaria della Sardegna, si era trasferita per diversi anni a Milano dove lavorava come agente di commercio.‍[3]‍[4] Negli ultimi tempi, però, aveva lasciato la professione e si era stabilita ad Asti dove viveva insieme al nuovo compagno. È stata proprio la figlia che vive nel Bolognese a lanciare l'allarme, preoccupata perché da giorni non riusciva più a mettersi in contatto con la madre.Sul posto in mattinata si sono dirette le forze dell'ordine che, in un primo momento, non riuscivano a entrare nell'abitazione. Sarebbero dovuti intervenire i Vigili del Fuoco per introdursi nell'appartamento, intorno all'ora di pranzo. All'interno è stata trovata la vittima, ormai deceduta con evidenti lesioni d'arma da taglio sul corpo. Nella casa era presente anche il compagno e convivente della signora Floris, Paolo Riccone, 50 anni. L'uomo sarebbe stato trovato sanguinante, in stato confusionale: avrebbe tentato di togliersi la vita ferendosi ai polsi e bevendo della candeggina. I soccorritori lo hanno trasportato in ospedale, per le necessarie cure.Stando alle prime ricostruzioni, la donna sarebbe stata uccisa da diversi giorni, probabilmente circa 48 ore prima, mentre il convivente avrebbe vegliato su di lei. Piantonato all'ospedale Cardinal Massaia di Asti, è stato sottoposto dai medici in coma farmacologico. Prima del ricovero, ascoltato dagli inquirenti, avrebbe negato di aver ucciso la donna, riferendo di averla trovata già morta. Nei suoi confronti non erano stati emanati provvedimenti giudiziari.‍Riccone era vedovo da qualche anno, poiché la moglie aveva perso la vita in seguito a una malattia. L'uomo lavorava ad Alessandria, ma negli ultimi tempi era tornato nell'Astigiano per stare accanto al padre, malato di cancro. L'anziano era deceduto il 2 maggio 2023. La madre invece era morta circa un anno prima.‍L'esame autoptico svolto sulla salma della vittima avrebbe rivelato circa 30 coltellate. A sferrarle era stato il convivente. L'aggressione mortale sarebbe avvenuta il precedente 7 giugno. La maggior parte delle lesioni sarebbe localizzata intorno alla gola. Altre ferite sarebbero state individuate sulle mani, il che lascerebbe intendere che la donna abbia provato, invano, a difendersi nel corso della furia omicida

Nel corso della settimana successiva al delitto, il cinquantenne ricoverato in ospedale è stato risvegliato dal coma. A colloquio con i Carabinieri e il PM titolare delle indagini, l'uomo ha confessato di aver aggredito Floriana Floris a coltellate, uccidendola. Nei suoi confronti la Procura di Alessandria ha disposto l'arresto e la custodia cautelare in carcere con l'accusa di omicidio.‍[11] Il legale difensore ha annunciato l'istanza di esecuzione di una perizia psichiatrica, poiché Riccone avrebbe sofferto di attacchi depressivi, soprattutto dopo la morte del padre.‍[12]‍[13]

Il femminicidio di Svetlana Ghenciu a Rimini

Vittima:Svetlana Ghenciu Presunto killer:Gioacchino LeonardiLocalità: Rimini Data:19 giugno 2023

I coniugi Svetlana Ghenciu, 47 anni, e Gioacchino Leonardi, 50 anni, sono stati trovati morti nel corso del tardo pomeriggio del 19 giugno 2023 all'interno dell'abitazione in cui risiedevano a Borgo Marina di Rimini.A scoprire i corpi senza vita sono stati i vicini di casa, insieme al figlio sedicenne della coppia. Il giovane era tornato nell'abitazione dopo essere stato fuori casa per circa due giorni, ma ha trovato la porta chiusa dall'interno. Preoccupato, ha chiesto aiuto ai condomini che si sono adoperati per forzare la serratura dell'ingresso. Una volta riusciti a entrare all'interno dell'appartamento, sono stati rinvenuti i cadaveri di marito e moglie. La donna, originaria della Moldavia, lavorava da diversi anni al panificio Fellini, noto locale gastronomico del capoluogo riminese. La quarantottenne aveva anche un altro figlio, nato da una precedente relazione e rimasto in Moldavia. L'uomo, originario della Sicilia e chiamato Gino dai conoscenti, era invece disoccupato. Il figlio, interrogato dalla Polizia, avrebbe riferito che il padre in passato aveva lavorato come guardia giurata, ma gli investigatori non hanno trovato riscontri in tal senso.‍Secondo le ricostruzioni, mentre i due coniugi erano in casa, Lombardi avrebbe sparato due colpi di pistola all'indirizzo della moglie, poi si è tolto la vita esplodendo altri due proiettili contro sé stesso. Il delitto sarebbe stato compiuto circa 48 ore prima del rinvenimento, nel corso della giornata di sabato 17 giugno 2023. La pistola usata dall'uomo era regolarmente detenuta per uso sportivo.La donna è stata trovata distesa prona sul letto, con la faccia appoggiata al cuscino, posizione che da qualche tempo era costretta a tenere a causa di una ferita alla schiena dovuta ad un recente intervento all'ernia. Potrebbe essere stata uccisa nel sonno. Il corpo senza vita dell'uomo era riverso su quello della moglie: si sarebbe accasciato su di lei dopo essersi sparato.Non risultano alle forze dell'ordine segnalazioni o denunce per maltrattamenti o violenze domestiche. I vicini non si danno spiegazioni per quello che è successo: la coppia è stata definita tranquilla e senza particolari problemi. Nessuno dei condomini ha riferito di aver sentito grida o spariLe ragioni dell'efferato gesto sono dunque avvolte nel mistero. Si era ipotizzato che Leonardi, incensurato, potesse avere problemi di depressione. Tuttavia, secondo quanto risulta agli inquirenti, non soffriva di disturbi psichiatrici, né assumeva farmaci

Il femminicidio di Maria Michelle Causo a Primavalle di Roma

Vittima:Maria Michelle Causo Località:Primavalle di RomaData:28 giugno 2023

Maria Michelle Causo, 17 anni, chiamata "Misci" dagli amici, è stata trovata morta nel corso del pomeriggio del 28 giugno 2023 nel quartiere Primavalle di Roma. La ragazza abitava nello stesso quartiere e frequentava il liceo psicopedagogico Vittorio Gassman della Capitale.Ad allertare le forze dell'ordine erano stati alcuni residenti della zona. Uno, in particolare, aveva segnalato un giovane mentre spingeva un carrello che trasportava all'interno un sacco nero da cui gocciolava del sangue. Il carrello è stato poi abbandonato vicino ad alcuni cassonetti dell'immondiziali. Gli agenti di Polizia intervenuti sul posto, nei pressi di via Stefano Borgia, hanno effettuato la macabra scoperta: avvolto nel sacco c'era il cadavere di Maria Michelle Causo. Gli investigatori hanno poi seguito la scia di sangue sull'asfalto che conduceva in via a circa 150 metri dal luogo del ritrovamento.‍Nei dintorni è stato individuato un coetaneo della vittima, residente nelle vicinanze e originario dello Sri Lanka, ma naturalizzato italiano. Il giovane, considerato il principale sospettato dell'omicidio di Maria Michelle, è stato fermato dagli agenti e condotto in Commissariato. Sottoposto a un lungo interrogatorio, ha confessato il delitto.Davanti al pubblico ministero della Procura minorile, avrebbe riferito di aver compiuto il gesto per "un debito di appena trenta, quaranta euro", relativo all'acquisto di alcune dosi di droga. La diciassettenne, che risiedeva in un altro edificio dello stesso quartiere, si sarebbe recata nell'abitazione del coetaneo perché voleva i soldi indietro, ma lui l'avrebbe derisa. A quel punto, tra i due sarebbe iniziato un violento alterco, degenerato nell'omicidio.‍ La madre del reo confesso non era a casa nel momento del delitto, che si sarebbe consumato tra le 15:30 e le 16.00, quando alcuni vicini avevano sentito delle forti urla provenire dall'appartamento del giovane. Secondo le prime risultanze dell'esame autoptico, la vittima sarebbe stata colpita da almeno sei fendenti, inferti con un coltello da cucina, forse in rapida successione. Michelle ha tentato, invano, di difendersi nel corso dell'aggressione mortale. La ragazza non ha subito abusi di tipo sessuale.‍

Dopo le coltellate, il corpo esanime della diciassettenne è stato avvolto in un sacco e immesso in un carrello. Di seguito il tentativo di occultarlo, trasportandolo per circa 150 metri fino ai cassonetti dei rifiuti. Tra la vittima e il sospettato non sussisteva alcuna relazione sentimentale: i due erano semplici conoscenti.‍[5]‍[6] Michelle era fidanzata con un altro ragazzo .Il seguente 1º luglio, l'indagato ha ribadito la propria versione dei fatti nell'interrogatorio di garanzia. La famiglia della vittima, però, ha sollevato numerosi dubbi sul movente di natura economica, ipotizzando piuttosto il delitto in seguito a un rifiuto: la diciassettenne non aveva problemi di soldi mentre il giovane potrebbe essere stato invaghito di lei, che però era già fidanzata con un altro ragazzo. In ogni caso, il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il fermo nei confronti del minorenne

25

26

27

28

29

30

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

21

22

25

26

27

28

29

23

30

24

31

julY

2023

s

M

t

w

t

f

s

JANUARY

FEBRUARY

APRIL

MARCH

JULY

MAY

JUNE

"Mi cuerpo no piede tu opinion dejame caminar tranquilla "

AUGUST

DECEMBER

NOVEMBER

SEPTEMBER

OCTOBER

Il femminicidio di Mariella Marino a Troina

Vittima:Mariella Marino Presunto killer:Maurizio Località:Troina Data:20 luglio 2023

Mariella Marino, 56 anni, è stata uccisa la mattina del 20 luglio 2023 a Troina in provincia di Enna.Secondo le ricostruzioni, la donna stava uscendo da un supermercato di via Sollima quando, inaspettatamente, si sarebbe trovata davanti l'ex compagno: Maurizio Impellizzeri, 59 anni. Probabilmente l'uomo la stava pedinando e attendeva il suo passaggio.Impellizzeri l'avrebbe minacciata con una pistola. La vittima sarebbe riuscita a fuggire, raggiungendo la porta di casa di una conoscente. Il malintenzionato, però, l'avrebbe inseguita e sul posto avrebbe sparato mentre la cinquantaseienne si trovava sulla soglia dell'abitazione. Sarebbero tre i colpi di pistola esplosi. La signora Marino, raggiunta dai proiettili, si è accasciata in strada e ha perso la vita. Impellizzeri nel frattempo sarebbe tornato a casa, dove poco dopo è stato rintracciato dai Carabinieri. L'uomo era in stato confusionale e avrebbe consegnato ai militari l'arma utilizzata per uccidere la donna. Successivamente è stato accompagnato alla locale caserma dei Carabinieri per essere interrogato dagli inquirenti. Impellizzeri si è avvalso della facoltà di non rispondere.Al termine delle formalità di rito, è stato disposto a suo carico l'arresto in quasi flagranza.‍La coppia era separata da circa un anno e aveva tre figli adulti. L'uomo era rimasto nell'abitazione coniugale mente la moglie si era trasferita dalla madre. Secondo le testimonianze, il cinquantanovenne non si sarebbe mai rassegnato alla prospettiva della separazione. Sarebbero stati proprio i figli ad incoraggiare la madre ad allontanarsi dal marito.‍Nell'autunno del 2022 Mariella Marino aveva denunciato l'ex compagno per atti persecutori. In quel procedimento Impellizzeri aveva patteggiato una condanna a 8 mesi,‍[2]‍[5] con sospensione della pena e imposizione a seguire un percorso di riabilitazione in un centro antiviolenza. Il provvedimento però non avrebbe avuto effetto perché l'uomo sarebbe ritornato a perseguitare l'ex compagna, tanto da indurla nuovamente a denunciarlo pochi giorni prima dell'omicidio.Impellizzeri si è avvalso della facoltà di non rispondere anche nell'interrogatorio di garanzia dinanzi al giudice per le indagini preliminari. Nei suoi confronti è stato convalidato l'arresto e confermata la custodia cautelare in carcere.

Il femminicidio di Angela Gioiello a Monterusciello di Pozzuoli

Vittima:Angela Gioiello Killer:Antonio Di RazzaLocalità:Monterusciello di Pozzuoli Data:28 luglio 2023

Angela Gioiello, 38 anni, è stata uccisa dal marito Antonio Di Razza, 50 anni, il 28 luglio 2023 a Monterusciello, frazione di Pozzuoli in provincia di Napoli. Dopo l'omicidio, l'uomo si è tolto la vita.I coniugi si trovavano in casa, insieme ai loro tre figli di 16, 13 e 8 anni, quando nel tardo pomeriggio sarebbe scoppiata una lite. Il cinquantenne ha impugnato una pistola, non regolarmente detenuta, e ha sparato all'indirizzo della moglie. Pochi istanti dopo, l'uomo ha puntato la stessa arma da fuoco contro sé stesso, suicidandosi.I tre figli, presenti nell'abitazione, hanno allertato i vicini che in seguito hanno richiesto l'intervento delle forze dell'ordine. I Carabinieri giunti sul posto hanno rinvenuto i corpi senza vita di marito e moglie. I tre figli in stato di shock sono stati affidati alla nonna materna.La signora Gioiello lavorava come casalinga e badante. Il marito, chiamato Tony dai conoscenti, era invece impiegato come metalmeccanico.‍[2]. Secondo le ricostruzioni, negli ultimi tempi la coppia stava attraversando un periodo difficile. Varie incomprensioni tra i due coniugi avrebbero scatenato frequenti liti, l'ultima delle quali degenerata nell'omicidio-suicidio. Alcuni testimoni avrebbero riferito di complesso quadro di violenze domestiche che avrebbero reso la vita della donna un vero e proprio incubo.Qualche giorno prima del delitto, la vittima si sarebbe presentata a casa della madre con segni di violenza sul corpo. Avrebbe poi passato la notte lì, lontana dal marito che sarebbe stato descritto come "ossessionato dalla gelosia" e dall'idea che la moglie potesse avere un amante. Una decina di giorni prima dell'omicidio, ci sarebbe anche stata una segnalazione ai Carabinieri per una lite in famiglia. Dinanzi ai militari, però, la coppia avrebbe negato e minimizzato l'episodio. Secondo alcuni parenti, la signora Gioiello voleva allontanarsi dal cinquantenne, ma al contempo aveva paura di lui, non trovando il coraggio di denunciarlo

Il femminicidio di Sofia Castelli a Cologno Monzese

Vittima:Sofia Castelli Killer:Zakaria AtqaouiLocalità:Cologno Monzese Data:29 luglio 2023

Sofia Castelli, 20 anni, è stata uccisa dall'ex compagno Zakaria Atqaoui, 23 anni, nel corso delle prime ore del mattino del 29 luglio 2023 all'interno dell'abitazione della giovane a Cologno Monzese in provincia di Milano.La vittima, dopo una serata trascorsa fuori casa, verso le ore 6.00 era ritornata nel proprio appartamento insieme a una sua amica. I genitori non erano presenti perché si trovavano in Sardegna per partecipare alle nozze d'oro dei nonni. Secondo le ricostruzioni, il ventitreenne italo-marocchino si è introdotto di soppiatto nell'abitazione, probabilmente avendo una copia delle chiavi della porta d'ingresso che era riuscito a sottrarre con l'inganno alla ex compagna. Una volta all'interno, si sarebbe nascosto nell'armadio: dunque né la vittima, né la sua amica si sarebbero accorte della presenza del malintenzionato. Atqaoui avrebbe atteso che entrambe si addormentassero, poi ha colpito l'ex fidanzata a coltellate, probabilmente nel sonno, togliendole le vita.Sarebbero risultati fatali alcuni fendenti sferrati alla gola.Dopo il delitto, il ventitreenne si è costituito alle forze dell'ordine. Allontanatosi dalla scena del crimine, vagava in stato confusionale nei dintorni centrale della Polizia locale con i vestiti macchiati di sangue. Ha richiamato l'attenzione di un'auto di servizio e ha confessato di aver ucciso l'ex compagna.Di seguito è stato accompagnato alla caserma dei Carabinieri dove, davanti agli inquirenti, ha ribadito le proprie responsabilità. Nei suoi confronti è stato disposto il fermo e il trasferimento nel carcere di Monza con l'accusa di omicidio volontario.Secondo le testimonianze, già nel pomeriggio del giorno precedente il giovane aveva provato ad avere un ultimo chiarimento con l'ex fidanzata, ma il quell'occasione la ventenne gli aveva fatto capire che la loro relazione era terminata. I due si conoscevano da diversi anni e avevano iniziato una relazione nel 2018, poi continuata tra alti e bassi, fino alla rottura poche settimane prima dell'omicidio.Sofia Castelli era una studentessa di Sociologia all'Università Bicocca di Milano. Era impiegata anche in un centro commerciale di Cologno Monzese e, da poco, aveva iniziato a fare l'educatrice in un campo estivo. Atqaoui invece era disoccupato. Cresciuto a Cologno, si era poi trasferito nel vicino comune di Vimodrone. Dopo la partenza dei genitori per l'estero, sarebbe rimasto solo. Per questo la famiglia di Sofia l'avrebbe ospitato nella propria abitazione per quasi un anno e mezzo.‍

Il successivo 1º agosto 2023, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, Atqaoui ha ribadito la confessione già resa nei giorni precedenti agli inquirenti in caserma. Il giovane avrebbe agito sulla base del sospetto che l'ex compagna avesse un nuovo ragazzo,riferendo di aver colpito più volte la vittima al collo ma, dopo il primo fendente, non ricorderebbe altro, fino a quando non si è accorto di essere insanguinato fuori dalla stanza.Il giudice per le indagini preliminari non ha convalidato il fermo, ritenendo insussistente il rischio di fuga, ma ha comunque disposto la custodia cautelare in carcere per l'italo-marocchino considerando l'estrema gravità del fatto e gli elementi che attesterebbero un'evidente "mancanza di controllo dei propri istinti violenti"

30

31

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

31

1

2

aUGUST

2023

s

M

t

w

t

f

s

AUGUST

JULY

DECEMBER

NOVEMBER

SEPTEMBER

OCTOBER

"D'amore si vive non si muore "

JANUARY

FEBRUARY

APRIL

MARCH

MAY

JUNE

Il femminicidio di Celine Frei Matzohl a Silandro

Vittima:Celine Frei Matzohl Presunto killer:Omer CimLocalità:Silandro Data:13 agosto 2023

Celine Frei Matzohl, 21 anni, è stata trovata morta il 13 agosto 2023 nell'abitazione dell'ex compagno Omer Cim, 28 anni, a Silandro in provincia di Bolzano. La giovane, originaria di Corzes, una frazione dello stesso comune, era scomparsa dal giorno precedente. I genitori, preoccupati per non riuscire più a mettersi in contatto con lei, nella mattinata del 13 agosto hanno sporto una denuncia di sparizione alle forze dell'ordine.Le indagini dei Carabinieri di Silandro e Bolzano si sono subito concentrate sull'ex compagno della ventunenne, originario della Turchia, considerato il principale sospettato nell'ambito della scomparsa della giovane.Quando i militari hanno raggiunto l'appartamento del ventottenne, è stato rinvenuto al proprio interno il cadavere della vittima. L'indiziato, però, si era reso nel frattempo irreperibile. Nelle ore successive è stato rintracciato e bloccato dai militari, mentre tentava di raggiungere il confine con l'Austria a bordo della propria auto. Nei suoi confronti è scattato il fermo con l'accusa di omicidio. Dinanzi agli inquirenti, Omer Cim non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Dopo le formalità di rito, l'indiziato è stato condotto in carcere, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria e in attesa dell'interrogatorio di garanzia.‍[3]‍[4] Secondo le prime ricostruzioni, Celine Matzohl sarebbe stata uccisa a coltellate. Il delitto sarebbe stato compiuto nel corso del 12 agosto 2023, il giorno precedente al ritrovamento del corpo senza vita nell'appartamento dell'ex compagnoNel precedente mese di giugno, la vittima ha presentato una denuncia ai Carabinieri riferendo di essere stata percossa e minacciata da Omer Cim mentre si trovava con lui in un'autovettura. La Procura ha agito secondo le procedure del Codice Rosso e ha formulato le accuse di percosse e minaccia aggravata. Tuttavia, per tali fattispecie di reato, non era possibile chiedere misure cautelariCeline aveva lavorato al Südtiroler Bauernbund, il consorzio agricolo altoatesino. Un impiego poi lasciato per essere assunta come collaboratrice all'Hotel Maria Theresia di Silandro. Omer Cim invece lavorava come "tuttofare" in un albergo di Laces (Bolzano). I due si erano frequentati per circa quattro mesi, ma nelle ultime settimane la loro relazione era terminata. Il 12 agosto si erano nuovamente incontrati, probabilmente per un ultimo chiarimento. Il successivo 16 agosto, nel corso dell'interrogatorio di garanzia di fronte al giudice per le indagini preliminari, il ventottenne si è avvalso della facoltà di non rispondere

Il femminicidio di Anna Scala a Piano di Sorrento

Vittima:Anna Scala Killer:Salvatore FerraiuoloLocalità:Piano di Sorrento Data:17 agosto 2023

Anna Scala, 56 anni, è stata uccisa nel corso della tarda mattinata del 17 agosto 2023 in un'autorimessa di via San Massimo a Piano di Sorrento in provincia di Napoli.‍Secondo le ricostruzioni, la donna si era diretta verso la propria auto, dove probabilmente stava riponendo alcune borse nel bagagliaio. A quel punto un individuo si era avvicinato a lei, cogliendola di sorpresa e aggredendola più volte a coltellate. Alcuni vicini hanno sentito delle forti urla e sono accorsi sul posto, allertando i soccorsi. Mentre il malintenzionato si allontanava a bordo di uno scooter, i locali residenti hanno notato la vittima esanime, all'interno del bagagliaio dell'autovettura, con numerose ferite d'arma da taglio.All'arrivo dei sanitari, purtroppo, non si è potuto fare nulla per salvare la signora Scala, ormai deceduta a causa delle gravi lesioni subite. L'omicidio si è consumato nel quartiere Trinità, una zona di case popolari, poco lontano dal centro di Piano di Sorrento.La donna era originaria di Moiano, frazione collinare del vicino comune di Vico Equense. Era separata, lavorava come parrucchiera ed aveva una figlia che risiede a Gragnano (Napoli), nata da una precedente relazione.Le forze dell'ordine hanno subito avviato le indagini per rintracciare il responsabile dell'omicidio. Nel tardo pomeriggio i Carabinieri hanno fermato Salvatore Ferraiuolo, 56 anni, ex compagno della vittima, fortemente sospettato di essere l'esecutore dell'agguato mortale.‍[3]‍[4] L'uomo si trovava a Colli di Fontanelle, una frazione del comune di Sant'Agnello sulla costiera sorrentina, non molto lontano dalla zona in cui aveva nascosto lo scooter con il quale era stato visto fuggire.Secondo le ricostruzioni, la signora Scala aveva avuto una relazione con Ferraiuolo, terminata alcune settimane prima dell'omicidio. Il cinquantaseienne, dipendente di una pescheria a Sorrento, aveva cominciato a perseguitarla.‍[5]‍[6] Per questo la donna aveva denunciato due volte l'ex compagno per stalking. La prima denuncia era stata presentata per un episodio relativo al 25 luglio 2022: Anna si trovava a casa dell'amica quando l'uomo l'avrebbe colpita con pugni e schiaffi, provocando ecchimosi e la rottura dei denti.La seconda per un altro episodio violento, accaduto un anno dopo, il 24 luglio 2023, quando Ferraiuolo aveva raggiunto la vittima sulla spiaggia San Montano a Massa Lubrense. In quell'occasione il cinquantaseienne l'avrebbe minacciata con un coltello, poi colpita al volto con un pugno provocandole "contusioni alla faccia, al cuoio capelluto e al collo, un trauma contusivo della punta del naso e del labbro superiore a destra", guaribili in 5 giorni.‍[7] Nelle ultime settimane gli atti persecutori si erano intensificati. Tra questi, l'uomo le avrebbe anche bucato gli pneumatici dell'auto. Per stare al sicuro, la vittima si era trasferita a casa della madre

Dopo essere stato accompagnato nella caserma di Sorrento, il cinquantaseienne ha confessato le proprie responsabilità dinanzi ai militari. Avrebbe pedinato l'ex compagna, armato di coltello, attendendo che si avvicinasse all'auto per poi compiere l'agguato. L'arma da taglio insanguinata è stata trovata dagli investigatori in un'aiuola, non molto distante dal luogo dell'aggressione, gettata dal Ferraiuolo mentre si dava alla fuga. L'indiziato è stato condotto in carcere con l'accusa di omicidio volontario.Nell'interrogatorio di garanzia di fronte al giudice per le indagini preliminari, Ferraiuolo ha ribadito le ammissioni già rese nei giorni precedenti ai militari, aggiungendo però che "non era in sé" quando si è verificato l'evento delittuoso.‍[10] Nei suoi confronti è stato convalidato il fermo ed è stata disposta la custodia cautelare in carcere. I capi d'imputazione contestati sono omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dall'aver agito contro un congiunto, maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, porto abusivo di armi e occultamento di cadavere (all'interno del bagagliaio dell'auto della donna)

Il femminicidio di Vera Schiopu a Ramacca

Vittima:Vera Schiopu Presunti killer:Gheorghe Ciprian Apetrei e Costel BalanLocalità:Ramacca Data:19 agosto 2023

Vera Schiopu, 25 anni, originaria della Moldavia, sarebbe stata trovata impiccata nella corso del pomeriggio del 19 agosto 2023 all'interno dell'abitazione dove risiedeva nelle compagne della periferia di Ramacca in provincia di Catania, vicino contrada Sferro, frazione di Paternò. A segnalare l'accaduto è stato il compagno della giovane, Gheorghe Ciprian Apetrei, 33 anni, secondo cui la vittima si sarebbe suicidata. Tale versione però non ha convinto i Carabinieri, giunti sul posto dopo la chiamata dei soccorsi.La Procura di Caltagirone, nelle prime ore del mattino del giorno successivo, ha disposto il fermo nei confronti di Apetrei e di un suo conoscente, Costel Balan, 31 anni, entrambi originari della Romania. Secondo gli inquirenti, i due uomini avrebbero delle responsabilità nell'ambito della morte della venticinquenne: avrebbero simulato un suicidio.Apetrei avrebbe raccontato che la giovane si era impiccata nel casolare dove la coppia risiedeva. Tuttavia, il cadavere presentava diverse ferite, incompatibili con la morte per impiccagione. La corda sarebbe stata troppo fine per reggere il peso del corpo. La vittima non era appesa a una trave, ma a un punto più basso, con i piedi che sfioravano il pavimento. Le ricostruzioni fornite dai due indagati non combaciavano con quelle degli investigatori, che avrebbero inoltre trovato evidenti tracce di sangue, ritenute anch'esse incompatibili con la versione del suicidio.I due indiziati, di fronte alle accuse, hanno respinto qualsiasi addebito. Per entrambi è stato contestato il reato di omicidio aggravato dalla simulazione di reato.‍[2]‍[3] Vera Schiopu era una bracciante agricola e lavorava nei campi come stagionale. Il compagno invece era un operaio edile. Balan aveva concesso alla coppia di risiedere in un casolare del proprio fondo per potere svolgere il ruolo di custodi, dato che in passato aveva subito dei furti.La vicenda avrebbe molte analogie con il femminicidio di Valentina Salamone, la diciannovenne siciliana, originaria di Biancavilla, trovata morta impiccata il 24 luglio 2010 ad Adrano in provincia di Catania. In un primo momento si ipotizzò il suicidio, poi una nuova inchiesta accusò l'amante della giovane di aver inscenato l'impiccagione. Nel 2021 arrivò per lui la condanna definitiva all'ergastolo per omicidio.Il successivo 22 agosto 2023, nell'udienza di convalida del fermo presieduta dal giudice per le indagini preliminari, Apetrei si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Costel Balan, invece, ha riferito la sua versione dei fatti, precisando che l'amico e Vera erano spesso ubriachi e lo sarebbero stati anche nel corso del pomeriggio del 19 agosto 2023 quando, durante un litigio all'aperto, la giovane sarebbe caduta a terra e avrebbe battuto la testa, perdendo del sangue.Balan, conoscendo la ritrosia della venticinquenne a parlare del rapporto con il fidanzato, si era allontanato dal posto. Il trentunenne era poi ritornato nell'abitazione nelle ore successive e avrebbe visto Apetrei ubriaco mentre cercava la sua convivente. In quel frangente, avrebbe poi sentito un forte urlo provenire dal casolare della coppia. Balan si è recato all'interno e avrebbe trovato il corpo della vittima con una corda intorno al collo. Di seguito l'allerta dei soccorsi che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di Vera Schiopu.‍[4]Al termine dell'udienza di convalida del fermo, il giudice per le indagini preliminari ha disposto la custodia cautelare per entrambi gli indiziati.‍

L'educazione per prevenire i femminicidi è un processo complesso che richiede l'impegno di tutta la società, compresi genitori, educatori, istituzioni, media e individui stessi. Insegnare ai bambini sin da piccoli il rispetto reciproco, la tolleranza e l'uguaglianza di genere.