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Erodoto di Alicarnasso

p. 591 volume 1 manuale

PARTECIPAZIONE ALLA FONDAZIONE DI TURII (dove morì)

SOGGIORNO AD ATENE(Sofocle, Pericle)

VIAGGI PRIVATI:- SAMO (ESILIO)- SPARTA, DELFI, BEOZIA- EGITTO, FENICIA, MESOPOTAMIA

- 9 libri (Muse; Alessandrini)- 2 BLOCCHI TEMATICI:1) 1-5 => dedicati ai popoli barbari; approccio geo-etnograficoricostruzione mitica delle ostilità tra Grecia e Asia (Argonauti, guerra di Troia)λόγοι: lidio, egizio, scitico e libico => concepiti originariamente come esposizioni orali con finalità di intrattenimentola rivolta ionica, Sparta e Atene 2) 6-9 => la prima guerra persiana; la seconda guerra persiana: le Termopili, Salamina, Platea e Micale

LE STORIE (Ἱστορίαι)

a) METODO DI LAVORO:1) OBIETTIVO (conservazione di fatti significativi)2) MEZZI (ricerca del vero\verosimile\attendibile)3) PRINCIPI OPERATIVI:- ὅψις- fonti scritte- ἀκοή- γνώμη- indugio su dettagli apparentemente inutilib) PUBBLICOc) LINGUA

COSA DISTINGUE ERODOTO DA UN LOGOGRAFO?

AUTORETRIPLICE SCOPO1) OBLIO2) IMMORTALITÀ3) CAUSAOGGETTO DELL'INDAGINE

Ἡροδότου Θουρίου ἱστορίης ἀπόδεξις ἥδε, ὡς μήτε τὰ γενόμενα ἐξ ἀνθρώπων τῷ χρόνῳ ἐξίτηλα γένηται, μήτε ἔργα μεγάλα τε καὶ θωμαστά, τὰ μὲν Ἕλλησι, τὰ δὲ βαρβάροισι ἀποδεχθέντα, ἀκλέα γένηται, τά τε ἄλλα καὶ δι' ἣν αἰτίην ἐπολέμησαν ἀλλήλοισι.

PROEMIO (MANUALE P. 612 VOL. 1)

λόγιοι ἄνδρες

1) epigrafi (documenti d'archivio)2) opere di logografi e esploratori3) testimonianze poetiche

LIMITI: inutile per1) ricostruzione del passato2) descrizione di luoghi remoti

METODO STORIOGRAFICO

ἀκοή

FONTI SCRITTE

ὅψις

cfr. concetto di ''verosimiglianza'' di Erodoto: NON crede agli uomini dal piede caprino, alla licantropia, ai monocoli, ...MA crede ai serpenti alati, alle formiche giganti, ...

1) VEROSIMIGLIANZA2) PIÙ VERSIONI (anche discrepanti fra loro; anche quella che ritiene falsa)

METODO STORIOGRAFICO

γνώμη

ἱστορίη si gioca sulla precisione del dato(''fissa'' della mentalità arcaica; cfr. ''cataloghi della navi'')

METODO STORIOGRAFICO

DETTAGLI FUTILI

verbo essere sottinteso; ὅδε, ἥδε, τόδεpro. sub. finale in correlazionepoliptotoμέγας, μεγάλη, μέγακλέος (cfr. Demodoco κλέα ἀνδρῶν)

(Ἡροδότου Θουρίου) (ἱστορίης) ἀπόδεξις ἥδε, ὡς μήτε τὰ γενόμενα (ἐξ ἀνθρώπων) (τῷ χρόνῳ) ἐξίτηλα γένηται, μήτε ἔργα μεγάλα τε καὶ θωμαστά, (τὰ μὲν Ἕλλησι), (τὰ δὲ βαρβάροισι)ἀποδεχθέντα, ἀκλέα γένηται, (τά τε ἄλλα καὶ) δι' ἣν αἰτίην ἐπολέμησαν ἀλλήλοισι.

PROEMIO (MANUALE P. 612 VOL. 1)

STUDIARE BENISSIMO ''GUIDA ALLA LATTURA'' p. 614

1) ἔπος2) tragedia

I modelli:

p. 602-603 volume 1 manuale

1) viaggio2) guerra cfr. descrizione di Maratona, Salamina, Termopili e Platea3) elemento esotico e mostruoso4) ''personalità iliadiche''Leonida e Pausania5) ''personalità odissiache''Milziade e Temistocle

1) MODELLO EPICO

1) ''saga di Serse'' (Eschilo, ''Persiani'')2) Gige e Candaule3) ''ammonitori tragici''

2) MODELLO TRAGICO

Testo T2, studiare benissimo:1) ''Contesto e contenuto''2) Traduzione3) ''Dentro le parole'' p. 617, 618, 6194) ''Dentro il testo'' p. 6205) ''Guida alla lettura'' p. 621

1) Fenici: dal mar Rosso ad Argo per commerciare => Io => Egittocfr. inizio vicenda Fenici e cfr. conclusione ''I Persiani narrano che così Io giunse in Egitto...'' => ring composition (oralità)2) 1^ torto: alcuni Greci (? cretesi) => Tiro (Fenicia) => Europa3) 2^ torto: Giasone (Tessaglia) => Colchide => Medea

''I dotti Persiani sostengono...''

a) MITOb) RAPIMENTI DI DONNE

T2: ANTEFATTO MITOLOGICO (p. 623 manuale)

1) ORIGINE DELLE OSTILITÀ TRA GRECI E PERSIANI2) FONTE3) ἀδικήματα

Dov'è la Colchide?

tono:- androcratico- misoginonon ha senso preoccuparsi di donne rapite: se esse avessero voluto non sarebbero state rapite!!

4) conclusione

4) Paride Alessandro => Elena (la guerra di Troia è la causa originaria del conflitto Greci\Barbari)

T2: ANTEFATTO MITOLOGICO (p. 623 manuale)

3) ἀδικήματα

dopo il prologo e l'antefatto mitologicoCandaule (l'ultimo Eraclide), re della LidiaGige [primo dei Mèrmnadi; Ardys, Sadiatte, Aliatte e da ultimo Creso che fu vinto da Ciro il Vecchio (546 a. C.) => la Lidia passò allora sotto il dominio persiano], οἱ τῶν αἰχμοφόρων Γύγης1) eziologico2) exemplum di ὔβρις punita (di cui anche Creso sarà oggetto)

T3: CANDAULE E GIGE (p. 623 manuale)

1) POSIZIONE2) PERSONAGGI3) 2 SCOPI

dopo il λόγος su Cambise(figlio di Ciro il Grande, fu re di Persia dal 529 al 522 a. C.: il suo nome è legato alla conquista persiana dell'Egitto, iniziata nel 525)(da 38) relativismo etnografico(cfr. Pindaro, νόμος πάντων βασιλεύς)

T7: IL PRIMATO DEI νόμοι (p. 637 manuale)

1) POSIZIONE2) PRINCIPIO TEORIZZATO

cfr. 37, Cambise:1) viola sepolture e ne esamina i cadaveri (Menfi)2) entra nel santuario di Efesto (Ptah) e ne deride la statua3) entro nel santuario dei Càbiri (figli di Efesto), in cui era lecito al solo sacerdote entrare, e ne brucia le statue dopo averle derise

ὦν: ionico per οὖνἐμάνη: aor. pass. di μαίνω = ''essere pazzo''ἂν + ind. di tempo storico (impf., aor., ppf.) = potenzialità nel passato

Πανταχῇ ὦν μοι δῆλά ἐστι ὅτι ἐμάνη μεγάλως ὁ Καμβύσης· οὐ γὰρ ἂν (ἱροῖσί τε καὶ νομαίοισι) ἐπεχείρησε καταγελᾶν.

τις, τι ≠ τίς, τίἐκλέξασθαι < ἐκλέγω = scegliere (retto da κελεύων)periodo ipotetico dell'eventualità (II tipo): protasi: εἰ + ott.apodosi: ἂν + ott. ἢ = a meno che \ se non

Εἰ γάρ τις προθείη (πᾶσι ἀνθρώποισι) ἐκλέξασθαι κελεύων (νόμους τοὺς καλλίστους) (ἐκ τῶν πάντων νόμων), διασκεψάμενοι ἂν ἑλοίατο ἕκαστοι (τοὺς ἑωυτῶν)· οὕτω νομίζουσι πολλόν τι καλλίστους (τοὺς ἑωυτῶν νόμους) ἕκαστοι εἶναι. Οὐκ ὦν οἰκός ἐστι ἄλλον γε ἢ μαινόμενον ἄνδρα (γέλωτα) (τὰ τοιαῦτα) τίθεσθαι.

νενόμισται < νομίζω; pf. m/p ''essere in uso''

τεκμήρια al suo ragionamento:

  • aneddoto su Dario\ Greci\ Indiani Callati (cibarsi o bruciare i morti?)
  • conclusione con riferimento a Pindaro
Οὕτω μέν νυν ταῦτα νενόμισται, καὶ ὀρθῶς μοι δοκέει Πίνδαρος ποιῆσαι, "νόμον πάντων βασιλέα" φήσας εἶναι.

libro IV (dedicato alla spedizione di Dario contro la Scizia)rievocazione storica interrotta da excursus etnograficirelativismo culturale:1) usanze funerarie degli Issedòni (popolo a nord della Scizia) + notizia dei monocoli Arimaspi [26 e 27]2) clima [28, 1, 2, 3]3) animali [28, 4; 29, 30]4) neve [31]5) morfologia della Scizia [101]6) Scizia cerca alleati per fronteggiare Dario [102]7) costumi dei Tauri (attuale Crimea) [103]8) costumi degli Agatirsi (attuale Transilvania) [104]

T8: IL RELATIVISMO CULTURALE (p. 638 manuale)

1) POSIZIONE2) PRINCIPIO TEORIZZATO

libro III (successione al trono di Cambise, morto senza eredi)Gaumàta, usurpatore del trono di Persia, della casta sacerdotale dei Magi; approfittò dell'assenza di Cambise, impegnato nella campagna di conquista dell'Egitto (iniziata nel 525 a. C.), per farsi passare per Smerdi, il fratello e luogotenente del re fatto uccidere in segreto da Cambise stesso. Morto Cambise durante il ritorno, l'inganno di G. fu scoperto da sette nobili congiurati, fra i quali Dario, e l'usurpatore fu ucciso (522)

T9: IL λόγος τριπολιτικός (p. 645 manuale)

1) POSIZIONE

ACHEMÈNIDI:- CIRO IL GRANDE (558-530)- CAMBISE (530-522; conquista dell'Egitto)- DARIO 1^ (ramo cadetto; 522-485; spedizione contro gli Sciti; 499 rivolta ionica; 490 Maratona)- SERSE 1^ (485-465; 480 Salamina; 479 Platea)- ARTASERSE 1^ (465-424; 449 pace di Callia)- DARIO 3^ (ultimo degli A.; ucciso da A. M.)

T9: IL λόγος τριπολιτικός (p. 645 manuale)

2) LINEA DINASTICA PERSIANA

OTANE [80]:proposta di abbandonare la monarchia e affidarsi alla democraziaMEGABIZO [81]:rifugge la democrazia e propone di abbracciare l'oligarchia (intesa come aristocrazia)DARIO [82]:rifiuta entrambe le proposte e propone di mantenere la monarchiaargomentazione vincente: πάτριοι νόμοι (nell'ottica di E. mancato rispetto = ὕβρις)

T9: IL λόγος τριπολιτικός (p. 645 manuale)

2) 3 DEI 7 NOBILI CONGIURATI

nella ἱστορίη di E. => regimi politici indagati nel loro iter storico (ossia nella loro applicazione presso le diverse popolazioni)MA contestazione della storicità del dibattito (cfr. Persia ha conosciuto solo la forma monarchica)(?) E. influsso del dibattito sofistico (Protagora)critica: ''dibattito greco su idee greche'', che risponde alle attese del pubblico di Erodoto (Asheri)Qual è la posizione di E.?

T9: IL λόγος τριπολιτικός (p. 645 manuale)

3) MOTIVAZIONE

Tucidide

p. 410 volume 2 manuale

MilziadePisistrato

424 a.C. BRASIDA

''guardare'' il conflitto da un altro p.d.v.

ESILIO- Tracia- ''anche presso i Peloponnesiaci''

GUERRA DEL PELOPONNESO430-404 ὅδε ὁ πόλεμοςufficiale dell'esercito ateniese => testimonianza diretta

PESTE 430/429 (guarisce)

TUCIDIDE

ERODOTO

MONOGRAFIA (< selezione)- finalità:istruire (ciclicità della storia)

- tempi remoti\attualità- Greci + Barbari- finalità:tramandare il ricordo di fatti illustri (cfr. prologo)

'800-'900

contrapposizione fra:- Erodoto ''romanzesco''- Tucidide ''scientifico''MAT. => volontà di inserirsi in una tradizioneinizio trattazione con la presa di Sesto (479), dove si era interrotto Erodoto

In cosa pecca la modernità di T.?

- sensibilità per: il ''fatto'' politicomotivazioni psicologiche (antropocentrismo)MA MANCA pari attenzione a fattori:economici finanziari amministrativi

ricavabili per:1) autopsia2) testimonianze orali3) documenti scritti

RINUNCIA

METODO STORIOGRAFICO

τεκμήριον

ἀκρίβεια

μυθῶδες

scrupolo e precisionecfr. pace fra Ateniesi e Argo, Mantinea ed Elea (V, 47)

sintesigiudizio (≠Erodoto)

METODO STORIOGRAFICO

documenti scritti

testimonianze orali contrastanti

- 40- rielaborazioni letterarie di discorsi effettivamente pronunciatiγνώμηdialogo dei Melii e degli Ateniesi (sticommitia tragica)

λόγοι

cfr. prologo- mettere in luce delle costanti- tendenza all'astrazione (sia per la G. del P. sia per singoli eventi, cfr. peste)- λόγοι

1) αἰτίαι (> 435)2) ἀληθεστάτη πρόφασις (2 potenze all'ἀκμὴ politico-militare => scontro)

METODO STORIOGRAFICO

G. del P. vicenda paradigmatica

riflessione sull'eziologia di un evento storico

4) τὸν πόλεμον: cfr. Er. ἐπολέμησαν ἀλλήλοισιMA cfr. Er. τὰ γενόμενα ἐξ ἀνθρώπωνT. è interessato all'evento che muove la storia5) cambiamento dei contendenti:T.: τῶν Πελοποννησίων καὶ ἈθηναίωνE.: τὰ μὲν Ἕλλησι, τὰ δὲ βαρβάροισι ἀποδεχθέντα

1) nomin. in Tuc. ≠ gen. in ErodotoἩροδότου Θουρίου ἱστορίης ἀπόδεξις ἥδε2) rif. alla città d'origine ≠ città di adozione3) ξυνέγραψε: - ξύν è variante dialettale dell'attico equivalente a σύν- verbo tecnico: ''mettere per iscritto''

Θουκυδίδης Ἀθηναῖος ξυνέγραψε (τὸν πόλεμον) (τῶν Πελοποννησίων καὶ Ἀθηναίων),

T1: IL PROEMIO (p. 420 manuale)

ὡς introduce una sub. dichiarativa ''come''conclusione della σφραγίς:1) nome autore2) patria3) contenuto

ὡς ἐπολέμησαν (πρὸς ἀλλήλους),

T1: IL PROEMIO (p. 420 manuale)

καθισταμένου: gen. ass. - sottintende il soggetto τοῦ πολέμου (valore temporale)ἐλπίσας: qui il significato non è quello solito di ''sperare'', ma di ''prevedere''

ἀρξάμενος εὐθὺς καθισταμένου καὶ ἐλπίσας μέγαν τε ἔσεσθαι καὶ ἀξιολογώτατον (τῶν προγεγενημένων)

T1: IL PROEMIO (p. 420 manuale)

καθισταμένου: gen. ass. - sottintende il soggetto τοῦ πολέμου (valore temporale)ἐλπίσας: qui il significato non è quello solito di ''sperare'', ma di ''prevedere''

ἀρξάμενος εὐθὺς καθισταμένου καὶ ἐλπίσας μέγαν τε ἔσεσθαι καὶ ἀξιολογώτατον (τῶν προγεγενημένων)

T1: IL PROEMIO (p. 420 manuale)

ᾖσαν: impf. di εἶμιξυνιστάμενον: part. pred. retto da ὁρῶν

τεκμαιρόμενος ὅτι ἀκμάζοντές τε ᾖσαν (ἐς αὐτὸν) ἀμφότεροι (παρασκευῇ τῇ πάσῃ) καὶ (τὸ ἄλλο Ἑλληνικὸν) ὁρῶν ξυνιστάμενον πρὸς ἑκατέρους, τὸ μὲν εὐθύς, τὸ δὲ καὶ διανοούμενον.

T1: IL PROEMIO (p. 420 manuale)

Persiani(si schierano dalla parte degli Spartani)

''variatio'' + climax per indicare il progressivo allargamento del confltto

οὗτος, αὕτη, τοῦτομέγας, μεγάλη, μέγαcfr. compl. con sfumatura di svantaggio:- τοῖς Ἕλλησιν (dat. semplice)- μέρει τινὶ (dat. accomp. da indefinito) + complem. partitivo- ἐπὶ πλεῖστον + ἀνθρώπων senza art.

κίνησις γὰρ αὕτη μεγίστη δὴ (τοῖς Ἕλλησιν) ἐγένετο καὶ (μέρει τινὶ) (τῶν βαρβάρων), ὡς δὲ εἰπεῖν καὶ ἐπὶ πλεῖστον ἀνθρώπων.

T1: IL PROEMIO (p. 420 manuale)

  • I, 22 ''capitolo sul metodo''
  • POSIZIONE:
    • in coda a 2 excursus
      • ἀρχαιολογία
      • πεντηκονταετία (480-431 a.C.)
    • dopo 2 capitoli polemici:
      • 20: importanza del vaglio delle fonti (critico e verificato)
      • 21: polemica con i poeti (''abbellitori''); polemica con i logografi (''cercano il diletto non il vero'')

T2: κτῆμα ἐς αἰεί (p. 425 manuale)

  • 22, 1
    • λόγοι non si possono ricordare a memoria (διαμιμνῄσκω) per:
      • 1) lungo lasso di tempo
      • 2) complessità degli eventi storici
    • vengono riportati secondo 2 criteri:
      • 1) δέον
      • 2) γνώμη
    • ciò che un personaggio avrebbe potuto o dovuto dire (= rielaborazione di T., sebbene basata su criteri saldi e rigorosi)

T2: κτῆμα ἐς αἰεί (p. 425 manuale)

  • 22, 2
    • τὰ ἔργα, esposti per:
      • 1) autopsia (αὐτός παρῆν)
      • 2) quanto appreso da altri (παρὰ τῶν ἄλλων), vagliando (ἐπέρχομαι) ogni fatto con la massima cura possibile
        • ἐπέρχομαι:
          • significato militare ''fare una sortita''
          • significato giurido ''perseguire''
          • ''percorrere da un capo all'altro'' => in senso figurato ''esaminare nel dettaglio''

T2: κτῆμα ἐς αἰεί (p. 425 manuale)

inficiano il vero storico

  • 22, 3
    • complessità del lavoro dello storico (ἐπιπόνως)
      • versioni diverse fornite dai testimoni oculari:
        • simpatia
        • fragilità del ricordo

T2: κτῆμα ἐς αἰεί (p. 425 manuale)

  • 22, 4
    • definizione consapovole dei possibili limiti della sua opera (ἴσως):
      • mancanza del favoloso (μυθῶδες; di chiara matrice erodotea)
      • pubblico ristretto (δὲ):
        • chi vorrà una conoscenza esatta degli eventi passati e futuri (ἔξει ἀρκούντως )
      • fine della sua opera: κτῆμα ἐς αἰεί
        • non un pezzo di bravura finalizzato al diletto
        • non una performance destinata all'immediato
        • MA κτάομαι = ''acquistare'' + ἐς αἰεί (forma ionica di ἀεί)

T2: κτῆμα ἐς αἰεί (p. 425 manuale)

GdP:1) lunghezza del conflitto (431-404 a.C.)2) apice delle sofferenze per la Greciaπαθήματα < πάσχω

GP:1) rapidità della risoluzione del conflitto (2 battaglie navali + 2 terrestri: Artemisio e Salamina 480 + Termopoli e Platea 480 e 479)

  • 23, 1
    • differenza fra GP e GdP

T3: dalle guerre persiane alla guerra del Peloponneso (p. 432 manuale)

di cui mette in luce la straordinarietà rispetto al passato

  • 23, 2
    • ''sofferenze di ordine militare''
      • conquista di città
      • esili
      • stragi di uomini

T3: dalle guerre persiane alla guerra del Peloponneso (p. 432 manuale)

di cui mette in luce la straordinarietà rispetto al passato

  • 23, 3
    • ''sofferenze legate a catastrofi o fenomeni naturali''
      • terremoti
      • eclissi di sole
      • siccità => carestie
      • peste (λοίμος)

T3: dalle guerre persiane alla guerra del Peloponneso (p. 432 manuale)

  • 23, 4-5
    • scioglimento dei patti trentennali (446-5 a.C.) fra Atene e Sparta

T3: dalle guerre persiane alla guerra del Peloponneso (p. 432 manuale)

  • 23, 6
    • causa più vera (fondante) che nessuno esprime a parole (= imperialismo ateniese)
      • causa = πρόφασις
      • ἀληθεστάτη < α + λανθάνω
      • ἀφανεστάτη < α + φαίνω
      • φόβος degli Spartani (τόπος in T.)
      • ἀνάγκη (necessità come motore dell'azione storica)
    • causa scatenanti (casus belli) apertamente dette
      • αἱ δ'ἐς τὸ φανερὸν λεγόμεναι αἰτίαι
        • ingerenza di Atene nel mondo spartano:
          • scontri fra Corinto (alleata di Sparta) e Atene => esasperazione del clima\tensione
          • Corcira (alleata di Corinto) chiede e ottiene l'aiuto di Atene
          • occupazione di Potidea (antica colonia di Corinto) da parte di Atene dopo la ribellione alla Lega delio-attica

T3: dalle guerre persiane alla guerra del Peloponneso (p. 432 manuale)

  • λόγος ἐπί + τάφιος = celebrazione dei caduti nel 1^ anno di guerra (431 a.C.)
  • Pericle: da epitafio a epinicio
  • originalità: ''collegamento'' non è con il passato ma con il presente
  • Musti ''1^ manifesto del pensiero democratico''
  • II, 40 => ''supremazia'' culturale di Atene

T7: epitafio di Pericle: Atene, scuola dell'Ellade

C. di ESCLUSIONE

C. di UNIONE\MODO

II, 40, 1Amiamo infatti il bello con semplicità (= non viene superata la misura), amiamo il sapere senza mollezza (= non si toccano mai gli eccessi tali da rendere molle la società);Φιλοκαλοῦμέν τε γὰρ (μετ' εὐτελείας) καὶ φιλοσοφοῦμεν (ἄνευ μαλακίας)· - φιλοκαλέω = 1^ attestazione di questo verbo- φιλοσοφέω- omeoarcto (o omeoarco)- φιλοκαλοῦμέν- φιλοσοφοῦμεν- omoteleuto

T7 (p. 455 manuale)

BINOMIO ἔργον\λόγοςammissione della povertà senza vergognaMA necessità di riscattarsi da essa

II, 40, 1 Ci serviamo della ricchezza più per l'opportunità dell'azione che per il vanto della parola, e l'essere poveri non è vergognoso per nessuno da dichiarare; ma è più vergognoso non scacciarla con un'attività.

T7 (p. 455 manuale)

μόνοι (altre volte αὐτοί) => CPS (a sottolineare l'unicità degli Ateniesi)ἀχρεῖον < ἀ + χρεία

II, 40, 1 conosciamo bene la politicanoi solil'uomo che non se ne occupi è inutile

T7 (p. 455 manuale)

BINOMIO ἔργον\λόγος:- per gli altri (allusione agli Spartani) => parola è ostacolo all'azione- ad Atene => in perfetto connubiola democrazia greca era diretta (non rappresentativa)

II, 40, 2le parole non sono un danno alle azioniquanto il non essere informati prima di arrivare all'azione da compiere

T7 (p. 455 manuale)

verbi antitetici => per gli Ateniesi BINOMIO INSCINDIBILEcfr. avv. διαφερόντως < διαφέρω (implicita idea di superiorita)

II, 40, 3Ateniesi:osiamo moltissimoriflettiamo a fondogli altri:ignoranza genera temerarietàriflessione genera esitazione

T7 (p. 455 manuale)

II, 40, 4amicizia è fondata non sul vantaggio ma sul beneficio:chi fa il favore => creditorechi riceve il favore => debitore

T7 (p. 455 manuale)

II, 41, 1-2definizione di Atene come scuola dell'ElladeMA παίδευσιςnon per vanteria ma per verità dei fatti ἔργων ἀλήθειαprocurata\acquisita\posseduta dal\grazie al nostro ''modus vivendi'' κτάομαι (< κτῆμα ἐς αἰει)

T7 (p. 455 manuale)

Melo:- fa parte della Lega delio-attica- legata a Sparta da vincoli di stirpe- neutrale416 Atene chiede di schierarsi:- botta e risposta (''unicum'')- ≈andamento drammatico- ottica dominatore vs. ottica del più debole

T12 (p. 478 manuale)

Cfr. immagine che Tucidide tratteggia di Atene (soprattutto dopo epitafio di Pericle):una potenza imperialista violenta e brutalePrincipali interpretazioni che i critici hanno dato al dialogo:1- condanna di T. volesse condannare la politica ateniese (mostrandone tutta la brutalità e gli eccessi di aggressività)2- T. non vuole condannare Atene, ma vuole mostrare la logica dell’impero (intrinseca ad ogni potenza che voglia conservare il suo dominio e perciò inevitabile e non condannabile)

T12 (p. 478 manuale)

- la presentazione dei Melii come neutrali e la vaghezza nel delineare i rapporti di Melo con Atene:
  • T. tace l’adesione di Melo alla lega Delio-attica
  • T. non menziona i doveri che i Melii avevano nei confronti di A. (supporto militare + tributo)
T. è intenzionalmente così vago ed evasivo per far apparire la repressione condotta da Atene ingiustificata e ancora più brutale?Cfr. inserzione del dialogo poco prima di narrare della disfatta in Sicilia obiettivo di connettere i due episodi e raffigurare una sorta di nemesi?

Condanna

- la presentazione dei Melii come neutrali e la vaghezza nel delineare i rapporti di Melo con Atene:
  • non gli interessa il caso particolare, bensì la riflessione filosofica-politica sulla logica imperiale
  • ''tipizzazione'' della vicenda di Melo
T. narri eventi quasi contemporanei a lui e al suo pubblico
  • l’imprecisione dello storico non sia intenzionale ma sia dovuta al fatto che le vicende raccontate erano già abbastanza note

Non Condanna

Età EllenisticaPolibio

p. 133 volume 3 manuale

espansione geografica della cultura e soprattutto della lingua greca fuori dalle regioni abitate dai Greci (dal Mediterraneo ai confini orientali dell’ex impero persiano)greco: - al suo prestigioso statuto di lingua di cultura, aggiunge quello di lingua veicolare di gruppi alloglotti - κοινὴ διάλεκτος

Cosa si intende con Ellenismo?

  • lingua ufficiale dell'impero di A.M.
  • NON corrisponde a nessun dialetto locale
  • base: lingua attica (cfr. prestigio culturale di Atene)
  • κοιναὶ διάλεκτοι:
    • lingua della popolazione
    • lingua letteraria
    • lingua amministrazione

κοινὴ διάλεκτος

  • in particolare ad opera dei Tolomei:
    • Museo
      • centro di ricerca
      • discipline scientifiche e umanistiche
    • Biblioteca
      • 500.000 volumi
      • filologia
      • traduzione in greco dell'AT (''Bibbia dei Settanta'')

Mecenatismo

REGNO D'EGITTO (TOLOMEI):

  • con la sconfitta di Cleopatra e Antonio ad Azio, l’Egitto passa sotto il dominio di Roma (31 a.C.)

REGNO DI SIRIA (SELEUCIDI):

  • annessione ai possedimenti romani a opera di Pompeo (64 a.C.)

REGNO DI PERGAMO (ATTALIDI):

  • nasce da una ''costola'' del Regno di Siria
  • attraverso un atto testamentario Attalo III lascia il regno di Pergamo in eredità ai Romani (133 a.C.)

REGNO DI MACEDONIA (ANTIGONIDI):

  • Filippo V è l’ultimo monarca ellenistico che tenta di opporsi a Roma
  • dopo la sua sconfitta a Pidna nel 168 a opera di Lucio Emilio Paolo:
    • la Macedonia viene smembrata in quattro regni controllati da Roma

va annoverato al pari di Erodoto e Tucidideunica fonte (consistente) della storiografia ellenistica:- una parte delle ''Storie'' di Polibio- una parte della ''Biblioteca storica'' di Diodoro Siculogran parte della sua opera scritta in una condizione di ‘’semilibertà’’

Perchè studiamo Polibio?

MEGALOPOLI (Arcadia)fra 205-198 a.C.< famiglia aristocratica (cfr. Licorta, stratego della Lega Achea)educazione accurata20 anni => Lega Achea:- missioni diplomatiche- imprese militari169, ipparco Lega Achea

BIOGRAFIA ESSENZIALE:

Come comportarsi di fronte all'espansionismo di Roma? Polibio => partito indipendentista (cautela e neutralità)168 a.C. L. E. Paolo vince a Pidna Perseo re di MacedoniaLega => fazione filoromana + ne approfitta per colpire gli avversari politici => un migliaio di ostaggi greci a Roma (fra cui P.; 166-150)

MOMENTO STORICO DIFFICILE:

- ospite di L. E. Paolo (affascinato dalla cultura greca) => Circolo degli Scipioni- precettore dei figli (Cornelio Scipione Emiliano)viaggi

POLIBIO A ROMA

- 150 a.C. P. + 300 ostaggi (ancora in vita) => Grecia (MA l'amicizia con S. continua)- 146, distruzione di Cartagine e Corintoriduzione della Grecia a provincia romanaP. ruolo di mediatore fra vinti e vincitori- 120, morte (dopo una caduta da cavallo)

RITORNO IN GRECIA

- argomento:264 (1^ G. Punica) - 144 (fine 3^ G. Punica)Timeo, ''Storie siciliane'' (vicende relative alle città della Magna Grecia, della Sicilia e di Roma dalla fondazione sino allo scoppio della prima guerra punica)

- 40 libri- integrali solo i primi 5- resto: estratti, frammenti, epitomi, citazioni- libri 17 e 40 perduti

LE STORIE

''linee'' metodologiche (= come P. intende la storia) + discontinuità con gran parte degli storici ellenistici

  • CRITERIO ANNALISTICO
  • ma DIGRESSIONI (anche estese)
  • 2 PROEMI:
    • inizio 1^ libro
    • inizio 3^ libro
  • 1^ 2 libri => prologo (προκατασκευή) ≈ ''Archeologia'' di Tucidide
    • esposizione sintetica dei fatti dal 264 al 221 (necessaria per capire il resto della narrazione)
  • dal 3^ libro in poi:
    • dagli antefatti della 2^ Guerra punica alla distruzione di Cartagine (sottomissione della Grecia)

LE STORIE

- nota 1- nota 2τύχη in P. assume tratti ambigui:1) forza irrazionale e casuale2) principio provvidenziale (cfr. stoicismo)3) fattore ostile all'agire umano- nota 4

T1 (p. 426)

STUDIARE BENE:

- nota 5- nota 6- nota 7- nota 8- nota 9- nota 10

T1 (p. 426)

STUDIARE BENE:

basata su:1) ἀλήθεια2) πραγματικὸς τρόπος (analisi degli avvenimenti) 3) πράξεις (di ordine politico e militare)storia pragmatica MA dell'età contemporanea (vs. Ecateo ed Erodoto)

T1 (p. 426)

STORIOGRAFIA PRAGMATICA

P. ha in mente un interlocutore PRECISO: uomo politico

scopo:- NON dilettare- MA FINALITÀ PRATICA MA VALORE FORMATIVO MA CARATTERE UTILITARISTICO

T1 (p. 426)

STORIOGRAFIA PRAGMATICA

SAPERE BENISSIMO NOTE:- 11- 12- 13- 14- 15

T1 (p. 426)

STORIOGRAFIA PRAGMATICA

1^ e 2^ libro: 264-221 (proemio; 264 Timeo)3^ libro: dal 220 (140^ Olimpiade)

SAPERE BENISSIMO NOTE:- 16- 17

T1 (p. 426)

modo con cui viene presentato lo scopo dell'opera

T1 (p. 426)

SAPERE BENISSIMO NOTA:- 18

T1 (p. 426)

SAPERE BENISSIMO NOTA:- 19

T1 (p. 426)

ANALISI delle forme di governo storicamente attestate

- inizio VI LIBRO- P. => individuare le cause (politiche e sociali) della STABILITÀ dei Romani

T6: p. 441 manuale

- CONVINZIONE CHE I FIGLI ABBIANO UNA CONDOTTA SIMILE AI PADRI- NEI PASSAGGI GENERAZIONALI C'È LO SCARTO INVOLUTIVO
ARISTOCRAZIA (migliori + popolo)
reazione dei migliori(non disposti a subire ingiustizia)
TIRANNIDE
privilegi + abusi
''NUOVA GENERAZIONE'' NON ha più necessità:- difensive- di conquista- di sussistenza del popolo volontà di distinzione (cibi, vesti e comportamento sessuale)invidia, ostilità, odio
''VECCHIA GENERAZIONE'' governa a fini:- difensivi- di conquista- di sussistenza del popolo NON ama distinguersi (≈omologazione con il popolo)NO calunnie e invidie
DEMOCRAZIA
''NUOVA GENERAZIONE'' (allevata nei privilegi)si dedica a vizi e piaceri:- avidità di ricchezze- gola- lussuriaOLIGARCHIA (= pochi e dissoluti)necessità dell'abbattimento (cfr. tiranni)
''VECCHIA GENERAZIONE'' (= iniziatori della rivolta contro la tirannide)governa per:- l'utile comune
> ὄχλος = massa indifferenziata, irrazionale e passionale ( => corruzione e avidità di doni)
''NUOVA GENERAZIONE'' (assuefatta a ἰ. e π.)NON avendo meriti nè virtù proprie''seduce'' il popolo con lo sperpero oclocraziamonarchia
''VECCHIA GENERAZIONE'' (= iniziatori della rivolta contro l'oligarchia)è custode di:- ἰσηγορία (uguaglianza di diritti)- παρρησία (libertà di parola)cfr. democrazia ateniese di epoca classica
[10] ''rotazione delle forme di governo'' (ciclo delle costituzioni)- κύκλος:cerchioἀνακύκλωσις
[11] applicazione di un modello biologico a un concetto politico:- γένεσις- αὔξησις- ἀκμή- μεταβολή- τέλοςNON è un'idea nuova di P.- prima di Empedocle e dei Sofisti (protagora)- poi Platone e Aristotele
ANTICIPAZIONE DELLA TRATTAZIONE SUCCESSIVA:- applicazione della teoria dell'ἀ. allo stato romano- preannuncia la futura decadenza
Platone, ''Repubblica'' => 5 forme costituzionali:1) timocrazia2) oligarchia3) democrazia (≈ anarchia)4) tirannide5) monarchia\aristocraziaPlatone, ''Politico'': 3 forme ''sane'' + 3 forme ''degenerate''1) monarchia : tirannide2) aristocrazia : oligarchia3) democrazia : democrazia degenerata

RIESCE A EVITARE CHE UN SOGGETTO ISTITUZIONALE POSSA DIVENTARE TRACOTANTE E PREPOTENTE SUGLI ALTRI

- VI LIBRO- P. sta ''fotografando'' la situazione istituzionale romana ai tempi della disfatta di Canne (216 a.C.)- costituzione romana è ''mista'' (ποικίλη)- P. crede che l'eccezionalità di questa costituzione abbia permesso la reazione alla disfatta di Canne- controparte pratica rispetto alla trattazione teorica sull'ἀνακύκλωσις- fonte importante sulla Roma di età arcaica

T7: p. 447 manuale

SENATO ASSEMBLEE CONSOLI

PERFETTO EQUILIBRIO, FUSIONE E ARMONIA FRA I 3 ELEMENTI

TERMINE GRECO => ''CONSOLI'' => ὕπατος:- originariamente è un aggettivo con valore di superlativo ''altissimo''- cfr. nell'epica è epiteto di Zeus - ≈ lat. ''consul'' < ''consùlere''- carica apicale:1) potere militare2) potere di convocazione del Senato3) presiedere i comizi4) controllo di tutte le attività pubbliche (ad eccezione di quelle religiose)limiti:- collegialità (diritto di veto)- scadenza

TERMINE GRECO => ''SENATO'' => σύγκλητος (sc. βουλή):- originariamente è un aggettivo: σύν + radice *κλη (< καλέω)- in un 1^ momento formato da ex magistrati (ex consoli ed ex pretori; col tempo anche altre cariche ''minori'')- a decidere chi entrava in Senato: prima consoli, dal 312 a.C. i censori- unicità: carica vitalizia- funzione consultiva in politica interna ed estera (''senatus consultum'')

AUTORITÀ DEL POPOLO => COMIZI CENTURIATI- tradizionalmente attribuiti a Servio Tullio- V-VI sec. a.C.- eleggono consoli, pretori e censori- approvano e respingono le proposte di legge dei magistrati

COOPERAZIONE (soprattutto di fronte alla minaccia di un pericolo esterno)- συνεργεῖν (collaborazione di azioni)- συνφρονεῖν (collaborazione di intenti)

Storiografia latina

Gli inizi della storiografia

p. 124 volume 1 manuale (Colores)

- compilazione annuale- di tipo cronachistico:andamento annata agricolaeclissicalamità naturaliprodigiavvenimenti politici e militari- redatta dal capo del collegio sacerdotale dei pontefici- all'inizio di ogni anno:tabula dealbata fuori dalla regia - fine dell'anno:ritirata e archiviata- fino al III a.C.: tendenziosità (carica di pontefice massimo => patrizi)

Annales maximi (p. 42, ''Colores'', I)

FABIO PITTORE (260-190 a.C.)- < ''Fabii'' (famiglia di antichissima nobiltà)- 216 a.C. => Delfi (dopo questa missione: fonti ''tacciono'')''ANNALES''- NON conosciamo data di composizione e pubblicazione- annalistica- dalla preistoria leggendaria di Roma alla 2^ guerra punica (219-201 a.C.)- racconto più dettagliato: origini e avvenimenti recenti- racconto più sommario: parte intermedia- tradizione indiretta- posizione filoromana (criticata da Polibio)- scritta in greco

Storiografia romana

Catone il Censore(234-149 a.C.)

p. 124-129 volume 1 manuale (Colores)

combatte al seguito di S. (2^ GP)
195 a.C.
= 1^ membro avviato al CH di una famiglia che MAI prima aveva dato magistrati allo stato
184 a.C.
- 155 a.C.- ambasceria ateniese a Roma (3 filosofi)- esibizione di Carneade => molto successo (soprattutto fra i giovani):oratio in utramque partem (esistenza o meno del diritto naturale)- intervento di Catone in Senato => relativismo di C. = minaccia all'educazione e all'etica tradizionali

La cacciata dei filosofi greci (p. 27, ''Colores'', I)

cfr. titolo opera ORIGINES
Cosa intende Catone con ''storiografia''?
cfr. Fabio Pittore
- opera della vecchiaia (170 a.C.)- 7 libri- frammenti per tradizione indiretta (Cornelio Nepote)- dalle origini fino al 151 a.C.dettagli per origini e fatti più vicini nel tempotrattazione sommaria per i secoli intermedi- in latino (≠ Fabio Pittore)- approccio geo-etnografico di dimensione italica (primi 3 libri; Liguri, Etruschi, Veneti, ...)

Le ''Origines'' (p. 125, ''Colores'', I)

protoganisti di quanto da lui narrato
- rovesciamento della impostazione prosopografica della storia (gr. πρόσωπον ''faccia; maschera; persona'')popolo romanosforzo complessivoimpegno coralepp. 130-132

Le ''Origines'' (p. 125, ''Colores'', I)

Sallustio(86-35 a.C.)

p. 502 volume 1 manuale (Colores)

Sabina
ex regno indipendente di Numidia
''horti sallustiani'' per dedicarsi all'attività storiografica
accusa di ''probrum'' => espulsione dal Senato49 a.C. => reintegro in Senato ad opera di Cesare44 a.C. accusa di concussione => salvato dal processo per intervento di Cesare

De coniuratione Catilinae

avvenuta 20 anni prima
1^ opera storica di S.
1) eccezionalità del pericolo2) cospirazione = crisi della res publica

Struttura dell'opera

cap. 5: ritratto di Catilina
- modello: ''Archeologia'' di Tucidide- sintesi della precedente storia di Roma - NON storica- MA moralistica (mores) idealizzazione del passato

Primo excursus (p. 508, ''Colores'', I)

seconda fase della congiura
prima fase della congiura
- individuazione del punto di partenza della decadenza morale di Roma:- distruzione di Cartagine (146 a.C.):- cessazione del metus hostilis- potenza e prosperità- avaritia e ambitio

Secondo excursus (p. 508, ''Colores'', I)

p. 520, ''Colores'', I

De coniuratione Catilinae:proemio

SUBLIMAZIONE DELL'IMMAGINE DELLO STORICO
utilità della storia:- cfr. mentalità romana: - primaria la partecipazione alla vita politica- sospetto per le attività intellettuali che comportavano l'allontanamento dalla res publica- MA a Roma trionfa la corruzione => attività politica NON è più praticabilestoriografia è un'occupazione:- dignitosa- utile (per i suoi riflessi sulla società => spinge all'emulazione)

Proemio

parallelismo
idea che l'anima deve essere guida del corpoanimi ≠ corporisimperio ≠ servitio
paragone fra le bestie e le persone che si impegnano a soddisfare solo gli istinti primarihomines ≠ pecora
per legittimare l'attività dello storico:- tradizione filosofica greca (Platone, ''Fedone'' e ''Repubblica''):

Proemio

ingenium ≠ vis dipende la fama presso i posterigloria ≠ virtusaeterna ≠ fragilis
intervento diretto di Sallustio

Proemio

virtus animi (momento decisionale) + vis corporis (momento dell'azione)
conclusione del ragionamento

Proemio

p. 525, ''Colores'', I (in lingua originale)

Il ritratto di Catilina

- digressione sui fatti passati entro cui collocare la congiura- cupo pessimismo sull'evoluzione di Roma:- prosperità e potenza => progressivo declino morale- pecca in idealizzazione (''laudator temporis acti'') archeologia di Tucidide: ricostruzione dei primordi della storia greca fino all'età di T. (libro I; segue ''premessa metodologica) ≠''pentecontetìa''
p. 532, ''Colores'', I (in traduzione)

L' ''archeologia'' di Sallustio

- digressione sui fatti passati entro cui collocare la congiura- cupo pessimismo sull'evoluzione di Roma:- prosperità e potenza => progressivo declino morale- pecca in idealizzazione (''laudator temporis acti'') archeologia di Tucidide: ricostruzione dei primordi della storia greca fino all'età di T. (libro I; segue ''premessa metodologica) ≠''pentecontetìa''

2 ''SFUMATURE'' DI ''GIUSTO'':1) SANCITO DALLA LEGGE2) BASATO SULLA PERCEZIONE NATURALE DI CIÒ CHE È BENE

1) DOPPIA ANTITESI2) ALLITTERAZIONE3) CHIASMO4) ARCAISMI

Igitur (domi militiaeque) boni mores colebantur; concordia maxuma, minuma avaritia erat; ius bonumque (apud eos) (non legibus magis quam natura) valebat.

3 COLA IN PARZIALE PARALLELISMO

CFR. MOS MAIORUM

C. OGG. IN ASINDETO

POLIPTOTO

Iurgia discordias simultates (cum hostibus) exercebant, cives (cum civibus) (de virtute) certabant.In suppliciis deorum magnifici, domi parci, in amicos fideles erant.

CONDOTTA PRIVATA E PUBBLICA

CHIASMO + VARIATIO:1) C. DI TEMPO2) PROP. TEMPORALE

(Duabus his artibus audacia in bello \ ubi pax evenerat aequitate) (seque remque publicam) curabant.

2 ESEMPI DI COMPORTAMENTI DEPLOREVOLI IN BATTAGLIA:1) ABBANDONARE LE INSEGNE (''RELINQUERE SIGNA'')2) LASCIARE IL POSTO DI COMBATTIMENTO QUANDO IL NEMICO HA LA MEGLIO (''PULSI LOCO CEDERE'')

DICHIARATIVO

2 ESEMPI DI ECCESSO DI ZELO PUNITI

NESSO RELATIVO

(Quarum rerum) ego (maxuma documenta haec) habeo quod (in bello) saepius vindicatum est (in eos) qui (contra imperium) (in hostem) pugnaverant quique tardius revocati proelio excesserant quam qui signa relinquere aut pulsi loco cedere ausi erant;

DOPPIA ANTITESI:1) sostantivi 2) infiniti

MALO, MAVIS, MALUI, MALLE

ABL. ASS.

DICHIARATIVO

(in pace) vero quod (beneficiis) magis quam (metu) (imperium) agitabant et (accepta iniuria) ignoscere quam persequi malebant.

p. 530, ''Colores'', I (in lingua originale)

L' ''archeologia'' di Sallustio

metus hostilis: (cfr. «archeologia») S. aveva messo in relazione la sconfitta di Cartagine con la decadenza della repubblica: se in tempo di espansionismo e di conquiste il contrasto con Cartagine rappresentava una sorta di palestra per tenere in esercizio la virtus, in tempo di pace lo spirito ‘agonistico’ si riversa sul tessuto sociale

GALLI CARTAGINE E LE POLEIS GRECHE

MONARCHIE (MACEDONIA)

146, conquista di Cartagine

Quando però lo stato crebbe a prezzo di giuste fatiche, re potenti furono vinti in guerra, popolazioni selvagge e grandi popoli furono sottomessi con la forza, Cartagine rivale della potenza romana, fu distrutta sin dalle fondamenta, tutti i mari e le terre erano accessibili, la sorte cominciò a sconvolgere e mescolare ogni cosa.

CUPIDO PECUNIAE ET IMPERII

Coloro che avevano sopportato con facilità fatiche, pericoli, situazioni incerte e dolorose, per costoro la pace e le ricchezze, desiderabili in altre occasioni, furono di peso e di sventura.Pertanto dapprima crebbe la brama di dominio, poi di denaro; quelle furono per così dire l’origine di tutti i mali.

''AVARITIA'' ALIMENTA TUTTI GLI ALTRI VIZI''omnia venalia''

L’avidità infatti distrusse la lealtà, l’onestà e tutte la altre buone qualità; al loro posto insegnò l’arroganza, la crudeltà, a non tener conto degli dei, a considerare ogni cosa come in vendita. L’ambizione costrinse molti uomini a diventare falsi, ad avere unacosa chiusa in petto, e un’altra pronta sulla lingua, a valutare amicizie ed inimicizie non in base alla situazione reale, ma in base all’interesse e ad avere onesta più l’apparenza che l’indole.

''AVARITIA'' ALIMENTA TUTTI GLI ALTRI VIZI''omnia venalia''

L’avidità infatti distrusse la lealtà, l’onestà e tutte la altre buone qualità; al loro posto insegnò l’arroganza, la crudeltà, a non tener conto degli dei, a considerare ogni cosa come in vendita. L’ambizione costrinse molti uomini a diventare falsi, ad avere unacosa chiusa in petto, e un’altra pronta sulla lingua, a valutare amicizie ed inimicizie non in base alla situazione reale, ma in base all’interesse e ad avere onesta più l’apparenza che l’indole.

in questo contesto moralmente degradato, C. NON ha difficoltà a trovare seguaci

CONCLUSIONE CARATTERIZZATA DA BREVITAS ED EFFICACIA:nel contesto descritto si devono inquadrare anche gli eventi del 63 a. C., effetti di una crisi etico-politica che ha lontane origini e che dipende in gran parte dall'inquinamento dei valori antichi

Sulle prime, questi vizi aumentarono lentamente, a volte furono anche puniti. Ma poi il contagio si diffuse a guisa di pestilenza; la città mutò volto e quel governo che era il più giusto, il migliore divenne crudele e intollerabile.

p. 534, ''Colores'', I (in traduzione)

I seguaci di Catilina

- 2 parti:1) 14, 1-4: presentazione generale del seguito di Catilina2) 14, 5-7 e 16, 1-3: modalità con cui C. attrae i giovani
p. 536, ''Colores'', I (in traduzione)

Il discorso di Catilina

  • inserzione di discorsi diretti
    • procedimento tipico della storiografia per:
      • 1) drammatizzare la narrazione
      • 2) contribuire alla caratterizzazione del personaggio
      • 3) mutare la prospettiva
  • ricostruzione dalla finalità artistica più che documentaria
  • pronunciato nel 64 a.C. (competizione al consolato nel 63 a.C.)
  • appello alla libertà e al ''risveglio''
p. 384, ''Colores'', I

Tappe dell'ascesa di Catilina

Roma, 108 a.C. (gens Sergia)Silla (persecuzione dei proscritti)68 a.C. pretore67 a.C. propretore in Africa 66 a.C. rientro a Roma (per tentare candidatura al consolato), MA accusa di de repetundis64 a.C. nuova candidatura al consolato con programma ''popolare'':- cancellazione dei debiti- distribuzione di terre ai nullatenentiMA avversato da:1) aristocrazia senatoria2) cavalieri
comincia a pianificare il colpo di statosenatus consultum ultimumsecondo la ricostruzione di Cicerone:- alcuni congiurati definiscono i dettagli del piano- altri fanno scorribande (C. avrebbe approfittato della confusione)- uccisione di Cicerone (MA Fulvia)Cicerone convoca d'urgenza il Senato e denuncia la congiura => C. scappa da Roma (Etruria)senatus consultum ultimum: Catilina hostiscongiurati rimasti a Roma => contatti con i Galli Allòbrogi => doppio gioco
arresto dei catilinari presenti a Roma e condannati a morte SENZA appello al popolo (=> esilio di Cicerone)62 a.C. Pistoia: morte di Catilina
p. 537, ''Colores'', I

Cesare e Catone a confronto

5 dicembre del 63 a.C. riunione in senato per deliberare sulla pena da infliggere ai congiurati => si fronteggiano:1) una ''linea dura'' (immediata condanna a morte per gli imputati; Catone)2) una ''linea moderata'' (confino e confisca dei beni; Cesare)- discorso piuttosto pacato: appello al buon senso (condanna a morte = una inaccettabile violazione delle leggi, ma anche delle tradizioni romane)stile: inconfondibilmente sallustiano (ricco di elementi come asindeto, antitesi, variatio, allitterazione ecc.) => NON vuole riprodurre fedelmente l’oratoria di CesareDopo i discorsi:- confronto fra le personalità dei due uomini

CARATTERISTICHE COMUNI ESTERIORI E CULTURALI

GENS IULIAGENS PORCIA

CATONE HA 5 ANNI IN MENO DI CESARE

GENS IULIAGENS PORCIA

DATIVO DI POSSESSO

Igitur eis genus, aetas, eloquentia prope aequalia fuere, magnitudo animi par, item gloria, sed alia alii.

RELATIVA IMPROPRIA CON VALORE FINALE

INIZIO TRATTAZIONE DELLE VIRTÙ CONTRAPPOSTE

TRATTI SALIENTI DELL'INDOLE E CONSEGUENZA SUL PIANO PUBBLICO

''LARGIUNDO'' ARCAISMO PER ''LARGIENDO''

CHIASMO CON PICCOLA VARIATIO: SOGGETTO + GERUNDI

CHIASMO CON PICCOLA VARIATIO: SOGGETTO + ABLATIVO DI CAUSA

Caesar (beneficiis ac munificentia) (magnus) habebatur, (integritate vitae) Cato.Ille (mansuetudine et misericordia) (clarus) factus, (huic) severitas (dignitatem) addiderat.Caesar (dando, sublevando, ignoscendo), Cato (nihil largiundo) (gloriam) adeptus est.(sibi) (magnum imperium, exercitum, bellum novom) exoptabat, ubi virtus enitescere posset.

BRUSCO CAMBIO DI SOGGETTO

NEGAZIONE + FIGURA ETIMOLOGICA + CHIASMO

DATIVO DI POSSESSO

At (Catoni) studium (modestiae, decoris), sed maxime (severitatis) erat; non (divitiis cum divite) neque (factione cum factioso), sed cum strenuo virtute, cum modesto pudore, cum innocente abstinentia certabat;esse quam videri bonus malebat: ita, quo minus petebat gloriam, eo magis illum assequebatur.

''LARGIUNDO'' ARCAISMO PER ''LARGIENDO''

CHIASMO CON PICCOLA VARIATIO: SOGGETTO + GERUNDI

CHIASMO CON PICCOLA VARIATIO: SOGGETTO + ABLATIVO DI CAUSA

Caesar (beneficiis ac munificentia) (magnus) habebatur, (integritate vitae) Cato.Ille (mansuetudine et misericordia) (clarus) factus, (huic) severitas (dignitatem) addiderat.Caesar (dando, sublevando, ignoscendo), Cato (nihil largiundo) (gloriam) adeptus est.

''LARGIUNDO'' ARCAISMO PER ''LARGIENDO''

CHIASMO CON PICCOLA VARIATIO: SOGGETTO + GERUNDI

PARALLELISMOANAFORAANTITESI

(In altero) (miseris) perfugium erat, (in altero) (malis) pernicies.(Illius) facilitas, (huius) constantia laudabatur.Postremo Caesar (in animum) induxerat laborare, vigilare; negotiis amicorum intentus sua neglegere, nihil denegare quod dono dignum esset;

p. 384, ''Colores'', I

L'esecuzione dei congiuratiIl campo dopo la battaglia

Età augustea (27 a.C.-14 a.C.)Livio

- cooperazione degli intellettuali- NON celebrazione della sua persona e delle sue imprese- MA di appoggiare i suoi programmi:- PACE- ESALTAZIONE del PRINCIPATO- MISSIONE CIVILIZZATRICE di Roma nel mondo- OMAGGIO ai grandi Romani dell'età repubblicana- CELEBRAZIONE della VITA RURALE- necessità di RESTAURARE gli antichi costumi- CULTO della PATRIA, degli DEI, della FAMIGLIA

Caratteristiche età augustea:

eredità del movimento neoterico (anche raffinata forma letteraria)
1) poesia (Orazio e Properzio)- amore- dolore- senso della vita e della morte2) nessuno accoglie invito di Augusto => rinascita del genere teatrale3) poema epico-storico: solo Virgilio (''Eneide'')- Orazio e Properzio => ''recusationes'' (inadeguatezza)

Generi letterari:

  • < famiglia etrusca
  • vita mondana, dedito ai piaceri
    • epicureo (cfr. Orazio e Virgilio)
  • nessuna carica (semplice cavaliere)
    • collaboratore di Augusto
    • ''intermediario'' fra princeps e letterati
      • patronus (Virgilio, Orazio e Properzio)
        • patronato letterario (aspetto particolare del costume della ''clientela'')
    • eccezionalità: numero e valore degli scrittori

Circolo di Mecenate (70-8 a.C.)

Livio(59 a.C.-17 d.C.)

  • 59 a.C., Padova (centro ricco ma conservatore)
  • Quintiliano: Asinio Pollione ''patavinitas'':
    • (?) patina linguistica
    • (?) accentuato moralismo
  • NON si dedica alla carriera politica
  • < famiglia agiata => NO protettori
  • 29 o 30 a.C. => Roma
    • attività di ricerca per la sua opera
    • amicizia di Augusto (nonostante le divergenze politiche)
    • (?) A. gli affida il nipote Claudio
  • 17 d.C., Padova

Livio in breve

  • avversione vs. Cesare
    • cfr. Tacito: NO latrones e parricidae a Bruto e Cassio, ma uomini insigni
  • giudizio di Livio sul principato => difficile da valutare dall'opera
    • ma cfr. pessimismo della praefatio
      • (?) principato non soluzione per la crisi della repubblica

Livio: posizione politica

  • storiografia a Roma => elité senatoria
    • L. < estrazione provinciale
    • no carriera politica
grandioso impianto narrativo cfr. Cicerone, ''De legibus'':stile ampio, vario e colorito opus oratorium maxime
  • venerazione per Roma prevale sul rigore della ricerca
    • finalità parenetica
    • predilizione per aspetti drammatici e patetici degli eventi

Livio: premessa al suo modo di fare storia (I)

  • conservatorismo religioso
    • difensore della religio
    • introduzione dei culti stranieri => fonte di corruzione
  • razionalismo nel trattare la materia leggendaria
    • cfr. lupa = Acca Larenzia
  • visione pessimistica del presente
    • cfr. praefatio (ma scritta tra 29 e 25 a.C.)
    • ''via di fuga'' => passato glorioso (cfr. programma di A.)

Livio: premessa al suo modo di fare storia (II)

  • narrazione della storia di Roma dalle origini (cfr. titolo) al 9 a.C.
  • andamento annalistico (tratto conservatore)
  • decadi
  • 35 libri conservati su 142:
    • 1^ 10 1^, 3^, 4^ e 5^ (prima parte)
    • blocca dal 21 al 45
  • mole dell'opera => ostacolo alla conservazione:
    • compendi e sommari
    • in età medievale: riassunti brevi (fondamentali per conoscere contenuto complessivo dell'opera)

Livio: Ab urbe condita

Livio: Ab urbe condita

  • Polibio => 3^ decade
  • Polibio + Catone (''Origines'') => 4^ e 5^ decade
  • segue una sola fonte
    • accenna brevemente alle altre in caso di disaccordo
    • per sottolineare al lettore che non garantisce veridicità:
      • traditum est, ut ferunt, proditum memoriae
  • originalità del suo apporto:
    • elaborazione letteraria del materiale a disposizione
    • impostazione didascalica, morale e patriottica

Livio: fonti e metodo storiografico

  • si può incorrere in:
    • versioni contrastanti del medesimo fatto
    • fraintendimenti delle fonti:
      • mancanza di esperienza militare
      • imprecise conoscenze geografiche

Livio: fonti e metodo storiografico

  • Quintiliano:
    • brevitas di Sallustio vs. lactea ubertas di Livio
    • makrologhìa
  • parti artisticamente più elaborate:
    • stile ciceroniano
      • periodi ampi
      • ipotassi (costrutti participiali)
  • 1^ decade: coloritura arcaica e poetica (cfr. contenuto)
    • più moderata nei libri successivi

Livio: stile

1-5

Ab urbe conditaPraefatio

#1
inizio di un esametro:
  1. intonazione poetica (tipica dei proemi)
  2. elevare lo stile
#3
#2
ricorda il gusto del lettore a lui contemporaneo
ricorda la difficoltà dell'impresa
#4
rivendicazione topica di veridicità
- scrivere di storia = rifugio dal presente- ''mali'' (guerre civili) sembrano conclusi (? giudizio positivo sul principato di A.)
#5

L'apologo di Menenio Agrippa

1) 494 a.C. => 1^ secessione della plebe sul monte Sacro2) scopo: - rappresentare i conflitti sociali della 1^ repubblica- proporre un modello di comportamento3) semplificazione del fatto storico:- contrazione dei tempi della vicenda- esclusione atti di violenza4) ampio spazio a:- descrizione del turbamento della cittadinanza- Menenio Agrippa (apologo; Esopo)- visione organicistica dell’ordinamento sociale

Info introduttive:

episodi legati alla cacciata dei re (509 a.C.) e all'instaurazione della repubblica
galleria di personaggi esemplari:- Lucio Giunio Bruto (esempio di iustitia)- matrona Lucrezia (esempio di pudicitia) - Mucio Scevola (esempio di fortitudo e patientia)- Coriolano (esempio di pietas) - Cincinnato (esempio di frugalitas)- Attilio Regolo (esempio di fides)- Clelia (esempio di virtus guerriera)
progressiva dilatazione della materia
  • 21-30 (terza decade)
    • interamente dedicata alla Seconda guerra punica (218-202 a.C.)
      • cfr. prima decade: ~ 2 secoli
      • cfr. seconda decade: ~ 64 anni
    • straordinarietà della Seconda guerra punica
      • scenari multipli
        • Spagna
        • Alpi
        • Italia
        • Africa

Info introduttive al ritratto di Annibale (XXI, 4, 3-9)

''mores'' dei popoli di appartenenza:- sconfitta cartaginese è giusta (arroganti e sleali)- tenacia e spirito di sacrificio dei Romani => imperium sulle altre nazioni è legittimo
    • straordinarietà della 2^ Guerra punica:
      • sconfitte drammatiche
        • Canne (216 a.C.)
      • vittorie esaltanti
        • Zama (202 a.C.)
      • episodi marginali ma di impatto emotivo
        • Sofonisba
      • figure carismatiche
        • Asdrubale
        • Scipione

Info introduttive al ritratto di Annibale (XXI, 4, 3-9)

opposti alle virtù romane
  • cfr. struttura del ritratto:
    • elenco dei pregi (=> ''sentore'' di un grande condottiero)
    • elenco dei vitia
      • stereotipati
      • convenzionali

Info introduttive al ritratto di Annibale (XXI, 4, 3-9)

  • topica => maxime omnium memorabile
    • forze degli schieramenti in campo
    • due nazioni all'apice della loro potenza
    • conoscenza delle reciproche tattiche belliche
    • alternarsi di vittorie e sconfitte

Praefatio alla terza decade

XXI, 4, 3-9

Il ritratto di Annibale

«Mai una stessa indole fu più adatta a due cosediversissime, a obbedire e a comandare»; gli accusativi del gerundioparendum e imperandum sono apposizioni di res, e quindi retti dallastessa preposizione ad (con valorefinale).

Numquam ingenium idem (ad res diversissimas), (parendum atque imperandum),habilius fuit. Itaque haud facile discerneres utrum imperatori an exercitui carioresset;

«E così non avresti potuto distinguere facilmente se fosse più caro al comandante (Asdrubale) che all'esercito»; discerneres: congiuntivo potenzialeutrum...an: interrogativa indiretta disgiuntivaparendum e imperandum

Itaque haud facile discerneres utrum imperatori an exercitui carior esset;

«nè Asdrubale preferiva mettere a capo qualcun altro quando bisognasse compiere qualcosa coraggiosamente e valorosamente nè i soldati sotto la guida di un altro avevano maggior fiducia o osavano di più»; infiniti storici

neque Hasdrubal alium quemquam praeficere malle ubi quid fortiter ac strenue agendum esset, neque milites (alio duce) plus confidere aut audere.

«nè Asdrubale preferiva mettere a capo qualcun altro quando bisognasse compiere qualcosa coraggiosamente e valorosamente nè i soldati sotto la guida di un altro avevano maggior fiducia o osavano di più»; infiniti storici

neque Hasdrubal alium quemquam praeficere malle ubi quid fortiter ac strenue agendum esset, neque milites (alio duce) plus confidere aut audere.

«Aveva moltissima (di) audacia per affrontare i pericoli, moltissima (di) prudenza fra gli stessi pericoli»; dativo di possesso con ei sottinteso«Nè il corpo poteva essere spossato da alcuna fatica nè l'animo essere vinto»

Plurimum audaciae (ad pericula capessenda), plurimum consilii inter ipsa periculaerat. Nullo labore aut corpus fatigari aut animus vinci poterat.

in tutte le frasi è sottintesa la copula erat«Aveva pari capacità di sopportazione del caldo e del freddo; la misuradel mangiare e del bere (lett.: «delcibo e della bevanda») definita daldesiderio naturale, non dal piacere; nè di giorno nè di notte aveva tempi dedicati alla veglia e al sonno»

Caloris ac frigoris patientia par; cibi potionisque desiderio naturali, non voluptate modus finitus; vigiliarum somnique nec die nec nocte discriminata tempora;

datum e accersita sott. eratid = tempus«ciò (il tempo) era concesso al riposo quello che avanzava dalle cose da fare»ea sott. quies «questo (il riposo) era procurato nè da\attraverso un morbido letto nè dal\attraverso il silenzio»«multi spesso lo videro giacere a terra coperto dal mantello militare fra gli avamposti e le postazioni militari»

id quod (gerendis rebus) superesset quieti datum; ea neque (molli strato neque silentio) accersita;multi saepe (militari sagulo) opertum (humi) iacentem (inter custodias stationesquemilitum) conspexerunt.

«L'abbigliamento non era per nulla diverso da quello dei colleghi di pari grado: si distinguevano le armi e i cavalli. Lui stesso era di gran lunga il primo fra cavalieri e fanti; il primo che scendeva in battaglia, l'ultimo che se ne andava, concluso il combattimento»

Vestitus nihil (inter aequales) excellens (erat): arma atque equi conspiciebantur. (Equitum peditumque) idem longe primus erat; princeps (in proelium) ibat, ultimus (conserto proelio) excedebat.

in tutti questi membrideve essere sottinteso ei erat (costruzione del dativo di possesso) «Grandi vizi pareggiavano queste numerose eccezionali virtù, una crudeltà disumana, una slealtà più che cartaginese, nulla del vero e del sacro (= nessun senso del), nessun rispetto dei giuramenti, nessuno scrupolo di coscienza»

(Has tantas viri virtutes) ingentia vitia aequabant, inhumana crudelitas, perfidiaplus quam Punica, nihil veri, nihil sancti, nullus deum metus, nullum ius iurandum,nulla religio.

Sallustio

abbandono dello stile abituale:- periodare ampio adozione di:- scrittura nervosa- brevi e incisivi cola - paratassi- studiati parallelismi e antitesi

Il principato

68 d.C. Nerone => aspri conflitti69 d.C. Vespasiano:- generale- < rango equestre- iniziatore dinastia flavia79-81 d.C. Tito:- guerra giudaica (66-74 d.C.)- espansione impero (nord Britannia)- eruzione Vesuvio81-96 d.C. Domiziano:- carattere assolutista al principato- vittima di congiura senatoria

96-98 d.C. Nerva:- principato per adozione- conciliazione fra criterio dinastico e meritocratico98-117 d.C. Traiano:- origine spagnola- massima estensione territoriale impero (Dacia e Oriente)117-138 d.C. Adriano:- abbondono espansionismo- politica difensiva=> consolidamento del limes (cfr. Vallo)

Tacito

né anno di nascita né città di origine (< Gallia: cognomes Tacitus molto diffuso)? 55-58 d.C.condizione sociale levatacfr. matrimonio con la figlia di Giulio Agricola (77 d.C.)pretore (88 d.C. -Domiziano-)consul suffectus (97 d.C. -Nerva-)proconsole della provincia d'Asia (112 d.C. -Traiano-)~ 120 d.C.

Agricola

Praefatio:
  • riflessione sulla condizione degli intellettuali durante il principato
  • 1^ scritto (97-98 d.C. dopo morte di Domiziano)
  • biografia del suocero (''De vita Iulii Agricolae'')
  • ordine cronologico:
    • notizie concise (dati familiari)
    • tappe del cursus honorum fino al consolato
    • sezione più ampia: comando in Britannia (78-84 d.C.)
      • excursus sulla geografia e sui popoli della regione
      • elenco dei predecessori
      • dilatazione del racconto al settimo anno (vittoriosa battaglia contro i Calèdoni)
        • discorsi dei rispettivi generali:
          • Càlgaco (tradizionali accuse contro l'imperialismo romano)
          • Agricola
    • morte (93 d.C.; vittima di Domiziano)
      • ''rumor'' => avvelenamento\invidia
    • bilancio della vita (apostrofe commossa)
Il discorso di Càlgaco
  • Càlgaco = capo dei Britanni
    • cfr. ''Agricola'', 29: ''si distingueva fra i numerosi capi per valore e nobiltà''
    • non conosciamo la sua sorte
  • seguirà discorso di Agricola
  • prima dello scontro decisivo tra i due eserciti presso il monte Graupio (odierna Scozia)
  • padronanza della retorica da parte di Tacito
  • capacità di immedesimarsi nelle posizioni del nemico (cfr. durezza + espressioni memorabili contro l’imperialismo romano)
    • tradizione “tucididea” di ricostruzione dei discorsi (criterio della verosimiglianza)
Stile:
  • debito maggiore => Sallustio
    • infiniti storici
    • ellissi (verbi)
  • Livio
    • discorsi
  • Cicerone
    • capitoli finali
      • impianto oratorio
      • periodare ampio e simmetrico (concinnitas)
le ragioni per cui ai B. non resta che combattere:1) hanno riunito le forze2) non conoscono la schiavitù3) non hanno scampo
Cosa enuncia C.?
il nemico comune come elemento di unione (initium libertatis toti Britanniae)
Qual è la speranza di C.?
ineluttabile (necessitatem nostram)
Come presenta lo scontro con i Romani?
attento osservatore delle cause della guerra (causas belli)
Come si presenta C. ai suoi uomini?
30 Tutte le volte che considero le cause della guerra e la nostra situazione difficile, io ho grande fiducia che la giornata di oggi e la vostra unità d'intenti costituirà l'inizio della libertà per tutta la Britannia; infatti sia vi siete riuniti tutti, sia immuni dalla schiavitù, sia nessuna terra c'è oltre, e neppure un mare sicuro, visto che ci sovrasta la flotta romana. Così il combattimento e le armi, che sono motivo d'onore per i coraggiosi, sono pur sempre le difese più sicure anche per i vili.
''aspetti'' diversi per coraggiosi e imbelli (fortibus … ignavis: antitesi)MA per entrambi la via più sicura (tutissima)
Cosa rappresenta la via delle armi?
endiadi
Cfr. latino: proelium atque arma. Di che figura retorica si tratta?
Così il combattimento e le armi, che sono motivo d'onore per i coraggiosi, sono pur sempre le difese più sicure anche per i vili.
antitesi. Cfr latino:superbiam : obsequium ac modestiam
in hunc diem : nunc
antitesi
cfr. latino: nos = c. ogg + sogg. + PV
posizione degli elementi grammaticali
Le precedenti battaglie, in cui si combattè con alterna fortuna contro i Romani, riponevano speranza e aiuto nelle nostre mani, perché noi, i più nobili di tutta la Britannia e perciò collocati proprio nelle zone più inaccessibili e non vedendo alcun litorale abitato da popoli schiavi, avevamo anche gli occhi inviolati dal contatto della dominazione. Noi, ultimi del mondo e della libertà, fino a questo giorno ha difeso l'isolamento stesso e l'oscurità della fama; ora l'estremo confine della Britannia è accessibile, e tutto l'ignoto è guardato con meraviglia: ma ormai oltre non c'è nessuna popolazione, nulla se non flutti e scogli, e più ostili i Romani, la cui arroganza inutilmente cercheresti di evitare con la condiscendenza e la modestia.
cfr. latinoAuferre, trucidare, rapere: serieasindetica di sinonimi, infiniti c. oggettidi appellantauferre => è detto spesso di cose trucidare => è detto di persone rapere => è detto di cose e di personeimperium: CPS (come pacem ) ubi solitudinem faciunt, pacem appellant
pessima fama di cui godono i Romani
Rapinatori del mondo, dopo che a loro che tutto devastano sono venute a mancare le terre, scrutano anche il mare: se il nemico è ricco, avidi, se povero, ambiziosi, loro che non l'Oriente, non l'Occidente ha saziato: loro soli bramano con pari passione le ricchezze e la povertà di tutti. Rubare, trucidare, rapire, con false parole lo chiamano impero, e dove fanno deserto, la chiamano pace.
le conseguenze dell'asservimento a Romaabusi di potere e soprusi sono sullo stesso piano degli obblighi dei provinciali
La natura ha voluto che a ciascuno siano carissimi i propri figli e parenti: questi vengono portati via con l'arruolamento per essere schiavi altrove; mogli e sorelle, anche se sono sfuggite alla libidine dei nemici, vengono disonorate sotto il nome di amici e di ospiti. I beni e gli utili della buona sorte sono consumati per il tributo, il lavoro dei campi e il raccolto dell'annata per le contribuzioni in frumento, gli stessi corpi e le mani sono logorati tra percosse e insulti per bonificare selve e paludi. I figli degli schiavi, nati per la schiavitù, sono venduti una volta sola e vengono nutriti volontariamente dai padroni: la Britannia ogni giorno compra la propria schiavitù, ogni giorno la alimenta. E come in una famiglia di schiavi tutti gli ultimi arrivati tra gli schiavi sono oggetto di scherno anche per i compagni di schiavitù, così in questo inveterato asservimento del mondo noi, nuovi arrivati e di scarso valore, siamo cercati per il massacro; né infatti noi abbiamo campagne o miniere o porti per il cui sfruttamento potremmo essere tenuti in vita.
τόπος: 1) Cesare, ''De bello Gallico'' (discorso di Critognato)2) Sallustio, ''Bellum Iughurthinum'' (Giugurta)3) Sallusio, ''Historiae'' (Mitridate)4) Livio, ''Ab urbe condita'' (Antioco)
Inoltre il coraggio e la fierezza dei sudditi sono qualità sgradite a quelli che comandano; anche la lontananza e l'isolamento stesso (costituiscono condizione) quanto più sicura tanto più sospetta. Così, eliminata la speranza di indulgenza, finalmente prendete coraggio, tanto coloro ai quali è molto cara la sopravvivenza, quanto coloro ai quali (lo è) la gloria.
LA POSIZIONE DI TACITO:- apprezzamento per la fierezza dei Britanni- MA anche esercizio letterario (cfr. gli esercizi nelle scuole di retorica) => capacità di T. di immedesimarsi nel p.d.v. del nemico

Germania

  • 2^ opera (98 d.C.)
  • De origine et situ Germanorum
  • opera etnografica
    • unicum
  • di attualità
  • 2 parti:
    • (1-27): descrizione della Germania
      • confronto tra le abitudini di vita semplici dei Germani e quelle dei Romani corrotti
      • anche le abitudini che i Germani non hanno
    • (28- 46): rassegna delle popolazioni
      • ripugnanza per sistemi di vita rozzi e primitivi
      • discordia
  • fonti:
    • Cesare, ''De bello Gallico'' (espressamente citato)
    • Plinio il Vecchio (opera perduta)
    • tradizione orale

Le opere storiografiche

Annales
Historiae
  • 30 libri (14? + 16?)
  • molti perduti
  • schema annalistico
  • De excessu divi Augusti
  • dinastia giulio-claudia (14-68 d.C.)
  • 1^ opera storica
  • guerra civile del 69 d.C. + dinastia dei Flavi (69-96 d.C.)

Historiae

  • schema annalistico => ordine cronologico MA
    • scenario complesso
      • Roma
      • Germania (rivolta dei Batàvi)
      • Giudea (assedio di Gerusalemme da parte di Tito + excursus etnografico sui Giudei)
  • cfr. praefatio
    • condanna complessiva degli storici del principato => inaffidabilità:
      • servilismo/adulazione
      • ostilità/odio
    • necessità di una storiografia onestà

Annales

PROFESSIONE DI IMPARZIALITÀcfr. ''Historiae'': neque amore quisquam et sine odio dicendus est

  • cfr. praefatio
    • breve
    • stringato sommario di storia della costituzione romana (monarchia - repubblica - principato)
    • giudizio di condanna degli storici dell'età del principato
  • libri 13-16 => Nerone
    • schema interpretativo (≈ Tiberio)
      • progressivo svelamento della natura malvagia
      • degenerazione del tiranno => omicidi
        • Britannico
        • Agrippina (59)
        • Ottavia
      • cambiamento linea politica (62)
        • ritiro di Seneca
        • morte di Burro (Tigellino)
        • fine della collaborazione con il senato
        • eliminazione degli oppositori
        • congiura dei Pisoni (65)
  • metodo storiografico:
    • più interpretazioni di uno stesso fattosenza prendere posizione
    • ''rumores'' (incrudulità e scetticimo)
  • pessimismo sulla natura umana:
    • repubblica non si può ripristinare, solo rimpiangere
    • principato come male necessario (metafora medica ''remedium'')