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Transcript

L'Italia delle rivoluzioni(click on "+" to see more)

il Quarantotto

La prima guerra d'indipendenza

La situazione dopo i moti del '48

Dalla guerra di Crimea alla Seconda Guerra d'Indipendenza

La spedizione dei Mille e la formazione del Regno d'Italia

Gli inizi del regno d'Italia

Il Quarantotto

La Restaurazione si dimostra fallimentare e le aspirazioni costituzionaliste e patriottiche sfociano nei moti rivoluzionari del ‘48, causati essenzialmente dalla crisi economica scatenata dalla scarsità dei raccolti in Europa e la conseguente inflazione coniugata ad altri fattori di tensione sociale e aspirazioni politiche di stampo sia liberale che democratico.

Francia

Germania

Impero Asburgico

Italia

24 febbraio 1848

Re Luigi abdica e gli viene impedito di nominare il nipote suo successore.

Aprile 1848

I francesi, chiamati alle urne, consegnano il Paese nelle mani delle frange più moderate, che imprimono al governo una svolta conservatrice.

2 dicembre 1851

Con un colpo di Stato, fonda il Secondo Impero raggiungendo gli obiettivi prefissati.

23 febbraio 1848

La Guardia Nazionale offre supporto ai manifestanti, il re interviene nominando un primo ministro loro più congeniale, ma allo stesso tempo schiera l'esercito che apre il fuoco sui rivoltosi.

25 febbraio 1848

Viene proclamata la Repubblica ed instaurato un governo provvisorio, che proclama il suffragio universale maschile, riduce da 12 a 11/10 ore la giornata lavorativa e istituisce gli ateliers nationaux per la collocazione lavorativa dei disoccupati.

Giugno 1848

Scoppiano le proteste, prontamente e duramente represse.

10 dicembre 1848

Trionfa alle elezioni Carlo Luigi, nipote di Napoleone Bonaparte, motivato a rendere la sua carica vitalizia.

22 febbraio 1848

Il governo vieta il "banchetto" (in realtà riunione politica) organizzato dall'opposizione. Dei manifestanti, del tutto spontaneamente, organizzano cortei di protesta.

avvicina il cursore alla data per scoprire l'evento corrispondente, ;-)

Novembre 1848

viene proclamata la nuova Costituzione , che prevede un presidente, il quale non può essere rieletto dopo un mandato di 4 anni, affiancato da un'Assemblea Legislativa.

2 dicembre 1848

Ferdinando I abdica a favore del nipote Francesco Giuseppe.

agosto 1849

i patrioti ungheresi sono costretti alla resa dinanzi all'alleanza fra truppe austriache e russe.

marzo 1849

L'imperatore proclama una nuova Costituzione e indice un Parlamento a suffragio ristretto.

13 marzo 1848

Scoppiano le proteste a Vienna, dove viene congedato il ministro Metternich, artefice della Restaurazione. Nel frattempo il governo cieco e l'Ungheria proclamano la propria indipendenza, sotto la guida di Lajos Kossuth.

avvicina il cursore alla data per scoprire l'evento corrispondente, ;-)

estate 1848 - ottobre 1848

Gradualmente l'esercito austriaco riporta l'ordine in un po' tutti i territori insorti.

24 febbraio 1848

Re Luigi abdica e gli viene impedito di nominare il nipote suo successore.

Aprile 1848

I francesi, chiamati alle urne, consegnano il Paese nelle mani delle frange più moderate, che imprimono al governo una svolta conservatrice.

2 dicembre 1851

Con un colpo di Stato, fonda il Secondo Impero raggiungendo gli obiettivi prefissati.

23 febbraio 1848

La Guardia Nazionale offre supporto ai manifestanti, il re interviene nominando un primo ministro loro più congeniale, ma allo stesso tempo schiera l'esercito che apre il fuoco sui rivoltosi.

25 febbraio 1848

Viene proclamata la Repubblica ed instaurato un governo provvisorio, che proclama il suffragio universale maschile, riduce da 12 a 11/10 ore la giornata lavorativa e istituisce gli ateliers nationaux per la collocazione lavorativa dei disoccupati.

Giugno 1848

Scoppiano le proteste, prontamente e duramente represse.

10 dicembre 1848

Trionfa alle elezioni Carlo Luigi, nipote di Napoleone Bonaparte, motivato a rendere la sua carica vitalizia.

22 febbraio 1848

Il governo vieta il "banchetto" (in realtà riunione politica) organizzato dall'opposizione. Dei manifestanti, del tutto spontaneamente, organizzano cortei di protesta.

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Novembre 1848

viene proclamata la nuova Costituzione , che prevede un presidente, il quale non può essere rieletto dopo un mandato di 4 anni, affiancato da un'Assemblea Legislativa.

Ottobre 1847

Carlo Alberto, re di Torino, rende elettivi i consigli comunali e provinciali.

febbraio-marzo 1848

Leopoldo II, Carlo Alberto e Pio IX cominciano a lavorare al proprio Statuto.

22 marzo 1848

Le truppe austriache si ritirano nel Quadrilatero.

Settembre 1847

Leopoldo II, granduca di Toscana, emula il pontefice istituendo a sua volta una consulta di Stato.

4 marzo1848

Il re di Sardegna promulga lo statuto albertino. Esso prevede un sistema bicamerale (Camera dei deputati eletta con suffragio censitario che coinvolge circa il 2% della popolazione e Senato composto da membri over 40 laici o religiosi eletti dal sovrano. Lo statuto garantisce l'uguaglianza giuridica e le libertà fondamentali e si presenta come una Costituzione flessibile. Viene adottato come Costituzione nel 1861 e rimane in vigore fino al 1948.

18 marzo 1848

Prendono il via le cosiddette "cinque giornate di Milano" con il consiglio di guerra capeggiato da Carlo Cattaneo e l'istituzione del governo provvisorio.

Giugno 1846

Viene eletto il pontefice riformista Pio IX, che istituisce una consulta di Stato, formata da membri laici.

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17 marzo1848

Il popolo ottiene, dopo le rivolte, la liberazione di Daniele Manin e Niccolò Tommaseo.

Novembre1847

Piemonte, Toscana e Stato Pontificio avviano la trattativa per la formazione della Lega Doganale Italiana.

Gennaio1848

Piemonte, Toscana e Stato pontificio avviano le trattative per la formazione della Lega doganale italiana. Tutti gli strati sociali della Sicilia, sotto la guida di Salvatore La Masa e Rosolino Pio insorgono contro il sovrano Ferdinando III di Borbone.

11 febbraio 1848

Ferdinando II promulga la Costituzione.

23 marzo1848

Il Veneto si autoproclama Repubblica indipendente.

30 maggio 1848

vittoria piemontese a Goito, in seguito alla quale i territori liberati vengono ammessi al regno sabaudo, mentre lo Stato pontificio decide di ritirarsi per non trovarsi in conflitto con una potenza cattolica quale è l'Austria.

gennaio 1849

Leopoldo II rifiuta le proposte dei democratici e pertanto rassegna le dimissioni, mentre a Venezia viene proclamata la Seconda Repubblica.

4 luglio1849

Le truppe romane guidate da Mazzini e Garibaldi sono costrette alla resa.

15 maggio1848

Ferdinando II annulla la Costituzione e riprende il controllo di Napoli.

febbraio 1849

Viene istituita la Repubblica Romana, guidata da un triumvirato (Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini), che propongono la cessione delle proprietà del clero ai contadini.

23 marzo-1 aprile1849

Annientamento delle truppe bresciane durante le fatidiche "dieci giornate".

30 aprile1848

vittoria dei piemontesi a Pastrengo.

vabbe', arrivati a questo punto avrete di certo capito come si fa, ;-)

23 marzo1849

Gli austriaci infliggono una pesante sconfitta ai piemontesi nella battaglia di Novara. Carlo Alberto abdica, fuggendo in Portogallo, a favore del figlio Vittorio Emanuele II, il quale sottoscrive un armistizio per cui parte del Piemonte viene momentaneamente occupata dagli austriaci.

27 luglio1848

I piemontesi vengono sconfitti dagli Austriaci a Custoza.

9 agosto1848

Carlo Alberto firma l'armistizio con cui gli austriaci affidano a Carlo Ludovico di Borbone il ducato di Parma e Piacenza.

novembre1848

Papa Pio IX, cui i rivoluzionari hanno sottratto il potere temporale, si rifugia nella fortezza di Gaeta e da qui invoca il sostengo delle altre potenze europee.

23 agosto1849

Anche la Repubblica Veneta si arrende.

In breve, i moti del '48 vengono repressi, in quanto l'Austria preserva il proprio dominio sulla quasi totalità dell'Italia settentrionale, mentre il regno sabaudo resta la realtà più aperta alle nuove istanze, non completamente sedate, anzi, alimentate dalle sconfitte di questo biennio.

ottobre1850

Camillo Benso conte di Cavour viene nominato ministro dell'Agricoltura, del Commercio, della Marina e successivamente delle Finanze. Sostiene politiche economiche liberiste ed è convinto che l'aumento della produttività debba portare alle riforme sociali, approdando ad una posizione deliziosamente centrista - non a caso gli viene attribuita l'espressione "politica del giusto mezzo".

1852-1853

Uccisione dei nove martiri di Belfiore.

1850

Vengono approvate le leggi Siccardi - dall'omonimo sinistro - per mezzo delle quali viene attuato un processo di laicizzazione del Piemonte.

novembre 1852

Cavour prende il posto di D'Azeglio.

novembre1849

Con il proclama di Moncalieri, re Vittorio Emanuele II, in opposizione ai Parlamentari contrari all'armistizio, invita gli elettori a scegliere i propri rappresentanti tra le fila dei moderati ed infatti si forma un governo di quest'orientamento capeggiato da Massimo d'Azeglio.

Quella di Cavour è una politica economica volta alla liberalizzazione dei mercati e al funzionamento di infrastrutture pubbliche ad opera dello Stato (reti ferroviarie e stradali, canali e porto di Genova). Per quanto riguarda la religione, con la "legge sui conventi" propone la soppressione degli ordini religiosi contemplativi, ma è costretto a modificarla in seguito alla crisi Calabiana (mossa dalle critiche dal vescovo di Casale Luigi Nazari). Cavour allora si dimette per poi essere richiamato dopo pochi giorni. A livello di politica estera, Cavour cerca di intrattenere rapporti diplomatici con la Francia di Napoleone III allo scopo di espandere i domini piemontesi nell'Italia settentrionale ai danni degli austriaci.

1856

Il Regno di Sardegna, in qualità di alleato dei vincitori, prende parte al congresso di Parigi, dove, pur non ricevendo alcuna compensazione territoriale porta all'attenzione dell'Europa intera la questione italiana.

gennaio1858

Il mazziniano Felice Orsini organizza un attentato, scampato, all'imperatore Napoleone III e questo episodio sembrerebbe complicare le relazioni tra Piemonte e Francia.

16 agosto1855

Vittoria importante dei piemontesi sul fiume Cernaia.

1857

Pisacane e Mazzini tentano di coinvolgere i contadini nell'insurrezione di Sapri, ma questi invece li denunciano alle autorità.

maggio 1855

Dopo che l'Austria aveva deciso di rimanere neutrale nel conflitto con la Russia, il Piemonte si allea con Francia e Inghilterra e, a onta delle perplessità, Cavour spedisce in Crimea un corpo militare guidato da Alfonso La Marmora.

luglio 1858

Cavour e Napoleone III si incontrano segretamente a Plombières per combattere l'Austria e trasformare l'Italia in una confederazione di 4 Stati (Regno dell'Alta Italia, Regno delle Due Sicilie, Stato della Chiesa e Regno dell'Italia centrale) sotto il controllo della Francia, che guadagnerebbe anche Nizza e Savoia. Questo accordo viene suggellato da un matrimonio strategico tra Clotilde e Girolamo Bonaparte, figlia del re sabaudo e del nipote del francese.

gennaio1859

Cavour pronuncia un discorso provocatorio nei confronti di Vienna, in quanto la Francia aveva offerto il proprio intervento solo per scopi difensivi, mentre Garibaldi costituisce il Corpo dei Cacciatori delle Alpi.

23 aprile1859

Con un ultimatum, l'Austria invita il Piemonte a ritirare le truppe schierate e il mancato rispetto di quest'ordine scatena lo scoppio della Seconda Guerra d'Indipendenza.

giugno1859

Importanti conquiste dei franco piemontesi a Magenta.

24giugno1859

Importanti vittorie nella battaglia di Solferino e a San Martino. Da qui anche l'Italia centrale si associa alla causa patriottica instaurando diversi governi provvisori; solo Marche e Umbria restano inespugnabili reazionarie.

11 luglio1859

La Francia, perplessa dinanzi all'espansione del Piemonte, stipula l'armistizio di Villafranca con cui la Lombardia viene ceduta alla Francia e quindi anche al Piemonte, mentre gli Stati dell'Italia centrale vengono affidati alle cure del papa. Cavour, deluso, si dimette.

gennaio1860

Dal momento che ora c'è anche l'Inghilterra a sostenere il Piemonte, Cavour torna al governo.

11-12 marzo1860

Due plebisciti a suffragio universale maschile deliberano l'annessione di Toscana ed Emilia al Piemonte, che a sua volta cede i territori promessi alla Francia, mentre il papa, vagamente "preso male", se così vogliamo dire, scomunica chiunque gli capiti a tiro.

11 maggio1860

i Mille sbarcano a Marsala.

15 maggio 1860

Vittoria dei Mille a Calatafimi.

5-6 maggio1860

Garibaldi e i Mille partono da Quarto (località nei pressi di Genova) a bordo di due piroscafi.

14maggio1860

A Salemi Garibaldi proclama la dittatura in nome di Vittorio Emanuele II.

aprile 1860

Cominciano a scoppiare importanti insurrezioni in Sicilia a causa del malcontento di popolo e mafia nei confronti della dinastia Borbone, fortemente reazionaria. In particolar modo, sono Rosolino Pilo e Francesco Crispi a indurre Garibaldi ad organizzare una spedizione armata. Lui accetta, prevedendo l'eventualità della necessità di instaurare una dittatura temporanea, e il Piemonte, vigile, per il momento fermo a guardare, si tiene a distanza, fornendo segretamente il proprio sostegno militare.

17-24luglio1860

Vittoria dei Mille a Milazzo.

27 luglio1860

Arrivo a Messina. Il popolo ripone fortissime speranze in Garibaldi, il quale però pone in secondo piano la questione sociale e perciò reprime duramente a Bronte, tramite il luogotenente Nino Brixio, i contadini insorti contro i Baroni.

19 agosto1860

Garibaldi approda in Calabria, mentre a Napoli il re prova a riconquistare la fiducia del popolo ripristinando la Costituzione, invano. Infatti è costretto a rifugiarsi a Gaeta.

7 settembre1860

Garibaldi fa il suo ingresso a Napoli, mentre in Sicilia scoppiano nuove sommosse contro i latifondisti.

18 settembre1860

Indispettito e allarmato per un eventuale presa di posizione di Garibaldi, Cavour sceglie, d'accordo con la Francia, di invadere Umbria e Marche, e dopo aver sconfitto l'esercito pontificio a Castelfidardo, prosegue in direzione Regno di Napoli.

26 settembre - 2 ottobre 1860

Garibaldi sconfigge definitivamente i borbonici nella battaglia del Volturno.

21 ottobre1860

Plebiscito nell'ex Regno di Napoli per l'annessione al Piemonte.

26ottobre1860

Garibaldi e Cavour si incontrano a Teano.

4 novembre1860

Plebiscito nell'Umbria e nelle Marche per l'annessione al Piemonte.

gennaio1861

Nella capitale Torino viene eletto il primo Parlamento.

7 novembre1860

Cavour arriva a Napoli e scioglie il corpo dei garibaldini, che non vengono dunque inquadrati nell'esercito italiano.

17marzo1861

Vittorio Emanuele II diventa il primo re d'Italia.

L'Italia post-unificazione è un Paese contadino, in cui la maggior parte della popolazione è povera, vive in condizioni igieniche precarie e non gode di un'alimentazione abbondante e variegata. Il tasso di analfabetismo è parecchio alto e manca un'unione culturale e soprattutto linguistica. <<L'Italia è fatta, adesso bisogna fare gli Italiani>>. Le infrastrutture sono quasi totalmente assenti, mentre il sistema produttivo è ancora di stampo latifondista, caratterizzato da contratti di mezzadria e dall'orientamento verso l'autoconsumo, mentre l'industria è ancora nelle sue prime fasi di sviluppo. Il quadro è chiaramente nel complesso più grave al Sud che al Nord.Il Regno si presenta, dal punto di vista politico, come un'estensione del Regno di Sardegna: la costituzione coincide con lo statuto albertino e il suffragio è censitario.Gli esponenti del Parlamento fanno parte della Destra storica e dunque delle frange più liberali. Il governo opta per un rigido centralismo. Lo Stato viene diviso in 59 province e a capo di ognuna viene posto un prefetto piemontese.Per quanto riguarda l'istruzione, viene estesa a tutto il territorio la legge Carati, che prevedeva l'obbligatorietà e la gratuità dei primi due anni di scuola elementare. Viene introdotto l'obbligo di leva militare e in generale si assiste ad un processo di "piemontesizzazione" del Paese. La lira italiana diviene la moneta nazionale; i forti investimenti nella costruzione di infrastrutture impoveriscono le già deboli casse statali e portano all'inasprimento fiscale, tramite una pesante tassazione indiretta, come nel caso della discussa imposta sul macinato. Queste politiche non fanno altro che accentuare il divario sussistente fra Nord e Sud, che resta legato ad istituzioni latifondiste antiquate e non è favorito dalle dottrine liberiste, in quanto incapace di competere con il Nord, più avanzato. Questo profondo malcontento sfocia nel fenomeno del brigantaggio, su cui indaga una commissione d'inchiesta portata avanti da Giuseppe Massari, che pone all'attenzione come queste insurrezioni denuncino un malessere collettivo profondo diverso dalla mera criminalità. Il governo centrale sceglie di reprimere queste sommosse schierando l'esercito.

vai avanti

1864

Il nuovo capo del governo Marco Minghetti sottoscrive la Convenzione di settembre con cui si impegna a non invadere lo Stato pontificio per liberarsi dai francesi e a tal proposito la capitale viene fissata a Firenze.

ottobre1866

Con un plebiscito viene votata l'annessione al Veneto, ceduto dall'Austria alla Francia e poi da questa all'Italia, al Regno.

febbraio1871

Roma diventa capitale.

fine agosto1862

L'esercito garibaldino, riunito dal successore di Ricasoli, Urbano Rattazzi, è costretto a ritirarsi dall'Aspromonte per evitare la controffensiva francese.

3 novembre1867

I garibaldini vengono organizzati in una nuova spedizione su Roma e vengono sconfitti a Mentana dalle truppe pontificie.

20 settembre1870

Gli italiani conquistano il Lazio con la breccia di Porta Pia.

giugno1861

All'Italia unita mancano ancora dei territori: Veneto, Trentino e Friuli ma soprattutto Roma, dovrebbe essere la capitale. Cavour muore improvvisamente e con lui termina l'idea di "libera chiesa in libero Stato" e infatti il suo successore Bettino Ricasoli si presenta con un atteggiamento totalmente differente.

2 settembre1870

Napoleone III subisce una pesante sconfitta nel corso della guerra franco-prussiana e perciò esce dalle scene, lasciando il papa indifeso.

1866

Il prussiano Bismark propone un'alleanza con l'Italia in funzione antiaustriaca, promettendo ai nostri il Veneto.

giugno 1866

sconfitta di Custoza

luglio 1866

sconfitta di Lissa

maggio 1871

L'unilaterale legge delle guarentigie riconosce il potere spirituale del papa, l'extraterritorialità del Vaticano e dei funzionamenti.

1874

Il "Non Expedit" papale invita i cattolici a non prendere parte alla vita politica dello Stato italiano.

Torino e poi Firenze e poi Roma

è finita. Per ora. Siamo solo all'inizio.

Diverse fazioni politiche si oppongono al regime di re Luigi Filippo d'Orleans, come i legittimisti (in accordo con la Chiesa cattolica, vorrebbero il ritorno dei Borbone, repubblicani moderati e radicali (a seconda che prediligano rispettivamente il suffragio censitario o universale) e socialisti.

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Anche in Italia le frange patriote moderate iniziano ad organizzarsi, cercando di trarre utili insegnamenti dall'esperimenta fallimentare mazziniana. I neogulfi, ispirandosi al pensiero di Vincenzo Gioberti, credono che tocchi al papa guidare una confederazioni di Stati italiani. I laici moderati, invece, sono guidati da Cesaro Balbo e sostenuti da Massimo D'Azeglio, che spera in una confederazione di Stati italiani sotto la guida del Regno di Sardegna. Queste istanze vengono accolte e successivamente sostenute da Camillo Benso conte di Cavour, che fonda il giornale "Il Risorgimento". Anche l'economista lombardo Carlo Cattaneo, direttore del mensile "il Politecnico" sostiene la realizzazione di una crescita economica e produttiva che faccia da apripista al rinnovamento politico.

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I protagonisti della rivolta non sono altri che i contadini e i liberali.18 marzo 1848: un'insurrezione a Berlino costringe il re a convocare l'Assemblea Costituente prussianaMaggio 1848: l'Assemblea si riunisce e i sostenitori della Grande Germania - cioè dell'unificazione di tutti i territori tedeschi - vengono sconfitti da quelli della piccola Germania a favore di uno Stato che includa solo la Prussia, la cui corona viene offerta a Federico Guglielmo IV, che rifiuta l'incarico per non compromettersi.

I protagonisti della rivolta non sono altri che i contadini e i liberali.18 marzo 1848: un'insurrezione a Berlino costringe il re a convocare l'Assemblea Costituente prussianaMaggio 1848: l'Assemblea si riunisce e i sostenitori della Grande Germania - cioè dell'unificazione di tutti i territori tedeschi - vengono sconfitti da quelli della piccola Germania a favore di uno Stato che includa solo la Prussia, la cui corona viene offerta a Federico Guglielmo IV, che rifiuta l'incarico per non compromettersi.

A questo punto il re sabaudo Carlo Alberto offre il proprio supporto ai rivoluzionari nella speranza di espandere i domini piemontesi e di tenere a bada le componenti più radicali. A lui si uniscono governanti (Pio IX, Ferdinando II di Borbone e Leopoldo II) e neomazziniani. Queste truppe eterogenee approdano in Lombardia, scatenando la Prima Guerra d'Indipendenza.

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In tutti i Paesi, eccetto il Piemonte, vengono restaurati i vecchi regimi, con particolare attenzione alla soppressione di residui di ideali patriottici e rivoluzionari tramite organi di polizia, tribunali speciali e condanne capitali.

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