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Finale Ligure

La Pietra

by Rawan Shaaban

di Finale

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Sono, inoltre costituite da materiali detritici e altre sostanze, disposti a strati gli uni sopra gli altri, presentando una struttura più o meno vacuolare, con tonalità che vanno dal bianco al bruno chiaro e al rosa.

Nel Finale Ligure, comune italiano della provincia di Savona in Liguria, l’ambiente naturale, ma anche quello antropizzato, sono stati fortemente caratterizzati dalla presenza della Pietra di Finale. Queste rocce contengono una grande quantità di fossili, riconducibili alle forme viventi che popolavano il mare miocenico: gusci di conchiglie, coralli, molluschi bivalvi, alghe, ricci, ma anche pesci, inclusi cetacei e squali di grandi dimensioni.

Descrizione dettagliata della Pietra di Finale

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A seconda di colore e qualità della roccia esistono quattro differenti tipi di Pietra del Finale: Finale chiaro o Bianca Doria (di colore bianco-avorio), Rosa Gavone (rosato pallido), Finale Antico (biancastro) e Rossa Verezzi (di colore rosso fulvo).

La pietra di Finale è una roccia sedimentaria, in particolare è un calcare bioclastico organogeno a frazione parzialmente detritica. È una roccia sedimentaria perché formatasi attraverso l’accumulo di sedimenti di diversa provenienza per opera di agenti esogeni; è un calcare, e quindi una roccia carbonatica, perché costituita da almeno il 50% di calcite (CaCO3), un minerale carbonato; è bioclastica e organogena perché costituita anche da detriti e resti di organismi viventi.

Classificazione in base alle caratteristiche individuate

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si depositarono ulteriori sedimenti, formando così la Pietra di Finale vera e propria costituita da rocce calcaree ricche di fossili. Le parti centrali di questo ambiente marino, con acque calme e calde, erano ricche di alghe verdi e coralli, cementati da carbonato di calcio, che generarono la Pietra di Finale chiara. Ai margini del bacino, sotto costa, predominavano invece molluschi bivalvi, che caratterizzano la Pietra di Finale rosa. Infine, tra 11 e 10 milioni di anni fa, l’area si sollevò gradualmente, il mare si ritirò e le formazioni emerse subirono un intenso processo di modellamento ed erosione legata a fenomeni di carsismo, con la formazione di numerose caverne.

Queste rocce sedimentarie calcaree si depositarono 20 milioni di anni fa (nel Miocene, quarta epoca dell’era cenozoica) in una laguna costiera, il cui sottosuolo era costituito da rocce antiche deformate dall’orogenesi alpina. La genesi di queste rocce può essere schematizzata in tre grandi fasi geologiche. Tra 28 e 23 milioni di anni fa, nell’antico Mare ligure-balearico, si formò un golfo con alte coste, sul cui fondale ai piedi delle falesie, tra Oligocene superiore e Miocene, si depositarono sedimenti più o meno fini, che costituirono il “complesso di base della Pietra di Finale”. Tra 23 e 11 milioni di anni fa, nel Miocene inferiore e medio, in un periodo di clima subtropicale,

Periodo geologico e processo che l'ha generata

le vicende dell’uomo e del suo rapporto con l’ambiente naturale che lo circonda. È, infatti, da alcuni anni, diventato un’importante attrattiva per “climbers” e altri cultori di “outdoor” provenienti da tutto il mondo.

La Pietra di Finale, dalle chiare e calde tonalità, è stata impiegata nella costruzione non solo di grandi monumenti come castelli e chiese, ma anche in quei contesti rurali fatti di antiche case in pietra. La peculiarità e le grandi suggestioni del paesaggio finalese nascono quindi da questa stretta interrelazione tra aspetti naturali ed antropici. D’altro canto, il territorio è un grande archivio che racconta

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Agli inizi degli anni ‘90 del secolo scorso, motivi economici e di tutela ambientale portarono alla definitiva chiusura delle cave dove veniva estratta la Pietra di Finale. Le vecchie cave, con gli scenari legati alle diverse tecniche estrattive, sono considerate esempi di un’archeologia industriale testimone di una storia millenaria.

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Le rocce calcaree delle Alpi liguri sono percorse da numerose grotte e cunicoli, luoghi adatti al riparo per gli uomini primitivi. Nelle grotte di Toirano e nei dintorni di Finale Ligure sono state ritrovate numerose tracce della loro presenza: utensili rozzi costruiti più di 100000 anni fa e numerosi resti dell’uomo di Neanderthal (40000 anni fa), la prima specie a praticare il rito della sepoltura.

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Ci sono diverse curiosità riguardanti la Pietra di Finale e l’ambiente del Finale Ligure; eccone 3.

Curiosità