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È Appadurai che ha coniato vent'anni fa la celebre teoria sociologica dei flussi culturali globali: etnorama, mediorama, ideorama, tecnorama, finanziorama diventarono presto le etichette perfette per indicare i flussi sempre più ampi e imprevedibili di persone, simboli, idee, tecnologie, risorse economiche che si .

Nato in India, ma formato negli Stati Uniti, è considerato uno dei massimi esponenti degli studi postcoloniali. I suoi lavori, incentrati prevalentemente sulle riconfigurazioni culturali tipiche della modernità causate dai processi di globalizzazione e dall'avvento dei nuovi media,

Appadurai

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Sul piano socioculturale: creazione di zone ad alta concentrazione etnica, che si congiungono spesso con fattori di rischio sociale: mancanza o scarsità di collegamenti, di servizi igenico-sanitari, della salute e dell'educazione; precarietà degli alloggi e alta densità abitativa; marginalità.

La migrazione umana è un movimento di individui da un'area geografica a un'altra, fatto con l'intenzione di alloggiarsi temporaneamente o permanentemente nella nuova area

I flussi migratori
Passage to India scritto da Foster

La trama parla di una cittadina indiana di Chandrapore situata vicino al Gange . l'anziana signora Moore va in India , per rivedere il figlio Ronny funzionario inglese da molti anni in India, e la futura nuora Adela Quested. Mrs Moore durante una visita alla moschea incontra Aziz, giovane medico indiano che ha studiato in Inghilterra. Nasce un rapporto di simpatia che spinge Aziz ad invitare le due donne ad una visita alle grotte Marabar. Con un lungo viaggio in treno e a dorso d'elefante raggiungono il luogo. Adela entra sola in una grotta per ascoltarne l'eco e ne esce in stato di choc . Aziz viene accussato da tuttigli inglesi di averla aggredita essendo indiano l'unico che gli crede e il giovane medico inghlese .alla fine si scoprira che e innocente

Si. e arrivati alla globallizazzione o mondializzazione grazie ad processo storico di lunga durata, che iniziò con lo sviluppo degli imperi coloniali spagnolo e portoghese a partire dai secc. 15°-16° e che e inn atto ancora oggi.

Col termine «globalizzazione» si fa riferimento a flussi ad ampio raggio di persone, merci, informazioni. Non si tratta di una novità assoluta, anzi, secondo molti studiosi (ad esempio il sociologo I. Wallerstein con la sua teoria del sistema-mondo) è una caratteristica propria di tutta la modernità capitalistica.

Antroplogia

, sia la televisione che i social media possono essere accusati di favorire il sensazionalismo e l'intrattenimento a scapito dell'accuratezza e della profondità delle informazioni. Popper riteneva che la televisione tendesse a ridurre il dibattito pubblico a una serie di slogan e immagini superficiali, compromettendo l'abilità degli individui di riflettere criticamente su temi complessi. Allo stesso modo, i social media possono incoraggiare la diffusione di notizie false, teorie complottiste e contenuti polarizzanti, erodendo ulteriormente la qualità del discorso pubblico.

Popper sosteneva che la televisione fosse guidata dalla logica del profitto e della spettacolarizzazione, spesso a detrimento della verità e dell'educazione. Anche i social media sono intrinsecamente legati al profitto, poiché le piattaforme guadagnano attraverso la pubblicità mirata e l'attenzione degli utenti.

Poper Filosofia

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L'esodo giuliano dalmata, noto anche come esodo istriano, è un evento storico consistito nell'emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di nazionalità e di lingua italiana dalla Venezia Giulia (comprendente il Friuli Orientale, l'Istria e il Quarnaro) e dalla Dalmazia, nonché di un consistente numero di cittadini italiani (o che lo erano stati fino poco prima) di nazionalità mista, slovena e croata, che si verificò a partire dalla fine della seconda guerra mondiale (1945) e nel decennio successivo. Si stima che i giuliani (in particolare istriani e fiumani) e i dalmati italiani che emigrarono dalle loro terre di origine ammontino a un numero compreso tra le 250.000 e le 350.000 persone. Il fenomeno, seguente agli eccidi noti come massacri delle foibe, coinvolse in generale tutti coloro che diffidavano del nuovo governo jugoslavo comunista di Josip Broz Tito e fu particolarmente rilevante in Istria e nel Quarnaro, dove si svuotarono dei propri abitanti interi villaggi e cittadine. Nell'esilio furono coinvolti tutti i territori ceduti dall'Italia alla Jugoslavia con il trattato di Parigi e anche la Dalmazia, dove vivevano i dalmati italiani. I massacri delle foibe e l'esodo giuliano-dalmata sono ricordati dal Giorno del ricordo, solennità civile nazionale italiana celebrata il 10 febbraio di ogni anno.

Esodo Giuliano Dalmata

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