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Speranza Giorgia

CARLO MAGNO

Queste parole furono scritte da un uomo che passò gran parte della propria vita presso la corte di Aquisgrana; Eginardo è una testimonianza preziosa, perché è più o meno tutto ciò che sappiamo dell’aspetto fisico e del carattere del re. A confermare in qualche modo l’immagine di un uomo vigoroso e attaccato alla vita c’è il fatto che Carlo Magno ebbe cinque mogli, svariate concubine ed innumerevoli figli.

Di Carlo Magno non sono stati conservati ritratti, ma la descrizione che ne fece Eginardo ci ha restituito l’immagine di un uomo altissimo, robusto, eloquente e carismatico. Sempre stando ad Eginardo, Carlo Magno era un uomo leale, che amava la propria famiglia, dotato di un ottimo carattere e di una volontà forte, per giunta con un fisico atletico ed imponente.

Carlo Magno era il figlio primogenito di Pipino III, detto il Breve, e di Bertrada di Laon. Molto di ciò che sappiamo di Carlomagno proviene da una biografia scritta dal cronista franco Eginardo, storico di corte dal 796, che ebbe modo di conoscerlo molto bene.

Biografia di Carlo Magno

Carlo Magno consolidò i domini dei Franchi e li aumentò considerevolmente attraverso l’uso delle armi. Nel 773 valicò le Alpi e conquistò, occupando Pavia, tutta l’Italia settentrionale (774), assumendo il titolo di Re dei Franchi e dei Longobardi.

Alla morte di Carlomanno i suoi partigiani si rifugiarono presso Desiderio, re dei Longobardi e suocero di Carlo Magno. Desiderio occupava alcuni territori del papato: per questo motivo papa Adriano III spinse per questo Carlo Magno a prendere la sua parte contro i Longobardi.

Tra i due fratelli iniziò un’aspra rivalità, che tuttavia Bertrada, la loro madre, seppe tenere a bada fino al 771, anno in cui Carlomanno morì di malattia dopo poco più di due anni di regno.

Carlo Magno re dei Franchi

Dopo la morte di Pipino III (768), il regno venne ereditato in parti più o meno uguali dai due figli maschi. A Carlo Magno toccò la parte occidentale, mentre suo fratello minore, Carlomanno, ereditò la parte interiore, più sicura ed avanzata.

L'incoronazione di Carlo Magno a imperatore fu innanzitutto una questione di convenienza tra lui e papa Leone III

L'incoronazione di Carlo Magno a imperatore fu innanzitutto una questione di convenienza tra lui e papa Leone III, al quale aveva offerto protezione dopo che era sfuggito a un attentato e si era rifugiato alla sua corte. Carlo Magno, che all'epoca aveva ampliato enormemente il regno franco con la forza delle armi, aveva bisogno dell'autorità morale che solo il papa poteva concedergli per mantenerne il controllo. Da parte sua, Leone III aveva bisogno di un potente protettore che garantisse il suo posto a capo della Chiesa e la sua stessa vita. Inoltre, Carlo Magno era l'uomo di cui aveva bisogno per restaurare la leadership della cristianità occidentale di fronte al potere di Costantinopoli.

La sua incoronazione divenne così la rottura definitiva tra le ultime vestigia della tarda antichità e l'Europa propriamente medievale. Un momento chiave nella storia del vecchio continente che avvenne a Roma la vigilia di Natale dell'800 d.C.

L'incoronazione di Carlo Magno a imperatore

Carlo Magno è spesso considerato il padre dell'Europa medievale, per diversi motivi: creò la prima potenza imperiale che l'Europa avesse visto dalla deposizione dell'ultimo imperatore romano, assorbì le popolazioni germaniche nella società e – cosa probabilmente più importante –, governando su un territorio troppo vasto per essere controllato direttamente, gettò le basi del sistema feudale basato sul vassallaggio.

Il 25 dicembre 800 il re franco Carlo Magno fu incoronato imperatore dei romani nella basilica di San Pietro a Roma. Con questo gesto, il papa cercò di ripristinare l'autorità della cristianità occidentale nella figura di un nuovo leader, trasferendo nuovamente a Roma il potere effettivo e simbolico che aveva perso a favore di Costantinopoli.

L'incoronazione di Carlo Magno a imperatore