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LA MIA AFRICA

Ungaretti ha un forte legame con l'Africa perché è nato in una notte tempestosa e molto spesso nei sui versi e ricordi afferra la memoria nel paesaggio africano.Ricordo d'Africa:in questa poesia che fa parte della raccolta Sentimento del Tempo. Giuseppe Ungaretti ricorda l'infanzia trascorsa nella sua città Alessandria d'Egitto.

Nella prima poesia è facile intuire che il tema principale è il tempo e che col passare del tempo si tende a ricordare meno bene le cose. In questo caso i ricordi sono quelli della sua infanzia trascorsa nella sua città, Alessandria d'Egitto, con la consapevolezza che non potrà più rivivere quei momenti.

GIUSEPPE UNGARETTI E IL SUO LEGAME CON L'AFRICA

Africa è uno dei continenti più incredibili del mondo. Alcuni scienziati ritengono che sia stata in Africa che ha avuto origine la prima vita sulla Terra. L’Africa è sia la più povera che la più ricca del mondo. Dopotutto, è qui che si osserva il tenore di vita quasi più basso. Allo stesso tempo, è possibile individuare terre ricche di flora e fauna, che cattura con la sua improbabilità.

E LE SUE BELLEZZE

L'Africa è il terzo continente della terra per superficie. Ha una forma simile a un triangolo, le coste sono poco articolate. A ovest è bagnata dall'Oceano Atlantico, a sud è bagnata dall'Oceano Indiano e Atlantico, a est è bagnata dall'Oceano indiano e dal Mar Rosso, a nord è bagnata dal Mar Mediterraneo.

AFRIKA

AFRICA

Quasi tutti i Paesi del mondo sono ricchi di risorse, eppure spesso o vengono sfruttate male o si preferisce semplicemente affidarsi all'estrazione di risorse fossili e minerarie molto abbondanti in alcune aree del globo.Una risorsa molto ambita da quasi tutti i Paesi in particolare quelli del nord del mondo è il petrolio, che si trova in abbondanti quantità soprattutto nel Medio Oriente e in Africa.Il continente africano produce circa il doppio del petrolio che consuma: il combustibile estratto viene infatti esportato verso le economie avanzate, rendendo così possibile il loro sviluppo.

IL PETROLIO

L'elefante africano delle foreste rischia di scomparire del tutto così come quello della savana.Un nuovo allarme arriva da un report dell'International Union for Conservation of Nature che ne registra il drammatico declino. L'avorio, ricavato perlopiù dalle zanne dell'elefante, è stato utilizzato dall'uomo fin dall'antichità per la produzione di oggetti d'uso quotidiano, di ornamenti e di manufatti artistici e religiosi. L'avorio più importante per il commercio è quello proveniente dalle zanne del maschio e della femmina dell'elefante africano. La sua preziosità, da cui deriva la nomea oro bianco, lo rendeva adatto alla creazione di oggetti simbolo del potere.

IL BRACCONAGGIO DEGLI ELEFANTI

Dopo la fine della seconda guerra mondiale, il movimento di indipendenza dei popoli coloniali spinse i paesi colonialisti a lasciare l'Africa, spontaneamente o a seguito dei conflitti.L'Italia accettò lo stato dei fatti e abbandonò le proprie colonie. Si formarono così l’Impero di Etiopia, che comprendeva l’Eritrea, e si venne a creare la Repubblica di Libia nel 1975, che già aveva ottenuto l'indipendenza nel 1951. Si venne a creare anche la Repubblica di Somalia nel 1960.Il Sudafrica e la Rhodesia (oggi Zimbabwe) si staccarono completamente dall’Inghilterra nel 1966, instaurando regimi razzisti con le minoranze bianche favorite socialmente e politicamente che tengono emarginate le maggioranze nere e altri gruppi etnici. Si viene a creare l'Apartheid, durato fino al 1992.In poco più di un decennio l’Africa passò dalla condizione coloniale a quella di paese libero. Tuttavia, l'impoverimento delle risorse e la frammentazione politica hanno reso il continente povero ed emarginato, in cui la popolazione soffre condizioni di fame e mortalità altissima, al contrario dei paesi occidentali, ricchi e progrediti.

DECOLONIZZAZIONE AFRICANA

Nelson Rolihlahla Mandela was born on July 18, 1918. The South African activist and politician fought a lifetime against violence and racial segregation. His political commitment is responsible for the end of Apartheid and the birth of the new "rainbow" South Africa, where blacks and whites can enjoy the same rights.

NELSON MANDELA

Négritude identification noire et de reconnaissance de l’Afrique comme berceau des races. Senghor s'en fait le porte-parole du terme negritude. Négritude l’ensemble des valeurs culturelles du monde noir Revaloriser le Noir, sa culture et sa civilisation, revendiquer son droit à l’existence et à la liberté, défendre les valeurs partagées par tous les Noirs. Slogan Être Noir et fier d’être Noir

SENGHOR ET LA NEGRITUDE

LA MUSICA AFRICANA

La musica tribale, che dà inizio alle origini della musica africana, altro non è che la musica suonata, cantata e danzata dalle tribù africane. Questo genere di musica è fortemente legato alle tradizioni sociali e religiose di ogni tribù o etnia africana. La musica tribale è composta dal canto e dalla danza.I strumenti musicali sono spesso prodotti con materiali naturali come zucche,corna,pelli, conchiglie.I strumenti della tradizione africana sono:il bongo,il kalima,il djembe,ecc.
Les Demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso sono cinque ragazze che si propongono alla vista dell’osservatore. Sono disposte frontalmente e mostrano in modo sfacciato la loro nudità. Si pongono inoltre come modelle e la loro posizione prende direttamente in considerazione l’esistenza di qualcuno che le sta osservando. Lo sfondo infine è rappresentato da zone frammentate di diversi colori che si integrano con quelle dei corpi delle ragazze.Les Demoiselles d’Avignon è considerato il primo dipinto cubista di Picasso del periodo africano che segue al periodo rosa.

LE DEMOISELLES D'AVIGNON

L'arte africana è l'arte prodotta nel continente africano, dalla nascita dell'uomo all'età contemporanea.L'arte dell'Africa è spesso accomunata da un forte senso religioso, legato allo spiritualismo delle differenti fedi locali. I colori maggiormente impiegati sono il rosso, simbolo della fecondità e della vita, il bianco ed il nero, rappresentando la vita eterna e l'oscurità.

L'ARTE AFRICANA

L'ATLETICA AFRICANA

Dalla metà degli anni ’80 i corridori podisti Nordafricani e dell’Africa orientale dominano le corse di fondo e mezzofondo. Benché si tratti di una verità indiscutibile, a sollevare delle questioni è il modo in cui se ne spiegano le principali cause. I successi di questi atleti sono infatti attribuiti a un presunto talento innato degli africani nella corsa podistica. Però questa credenza, benché sia molto diffusa, è priva di fondamento.