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S T A R T

RIPOLOFLIX

FONDATORE CHIESA ANGLICANA

ENRICO VIII D'INGHILTERRA

BLOODY MARY

MARIA I D'INGHILTERRA

LA REGINA VERGINE

ELISABETTA I TUDOR

LA STREGA

ANNA BOLENA

+ I N F O

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ricordata anche come "la regina vergine". Elisabetta 1 Tudor é stata colei che ha governato più a lungo della sua famiglia. Figlia di Anna Bolena e Enrico VIII, regnò dal 17 novembre 1558 fino al 24 marzo 1603. Ancora oggi viene ritenuta una delle donne più importanti e valorose della storia.

1533-1603

L'ULTIMA MONARCA TUDOR

ELISABETTA I

ANNA BOLENA ENRICO VIII

Inghilterra, 1553

MAP

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ELISABETTA I

Nel 1533 nasce dal secondo matrimonio di Enrico VIII con Anna Bolena, Elisabetta I Tudor. Andò al tono dopo la sorellastra Maria I, ricordata come "Bloody Mary" essendo che, durante il suo trono, perseguitò ed uccise migliaia di Anglicani. Qunado salì al potere, Elisabetta ristabilì ill Book Of Common Prayer, il testo base della chiesa anglicana, introdotto precedentemente dal fratellastro Edoardo VI. Ripristinò l'atto di supremazia, ribadendo l'autorità della Corona sulla Chiesa. Grazie a lei, ancora oggi in Inghilterra si professa l'anglicanesimo. MA PERCHE' VIENE RICORDATA ANCORA OGGI?

Elisabetta viene ricordata con il nome di "la regina vergine", datole dal popolo a causa del fatto che lei non si sposò mai. Si vocifera che ebbe molti amanti, ma non prese mai la decisione di giungere a nozze: ella decise di dedicarsi totalmente alla cura del suo regno, respingendo qualsiasi pretendente. Aveva inoltre paura che il regno potesse essere governato da uno straniero. Come già detto, lei non si privò però di avere qualvhe storia amorosa: la più famosa. e anche quella più importante, è sicuramente quella con Robert Dudley: lui apparteneva ad una famiglia poco rispettabile, in quanto padre e nonno erano stati giustiziati come traditori. La regina voleva che l’uomo, soprannominato “lo zingaro” dai suoi denigratori, le stesse sempre vicino durante ogni spostamento e a lui concesse, oltre diversi beni immobili, anche una licenza per l’esportazione di manufatti esenti da dogana e la luogotenenza del castello e della tenuta di Windsor. Verso di lui la regina nutriva un attaccamento quasi morboso, non voleva perderlo mai di vista anche perché l’uomo poteva sfoggiare un fisico prestante ed era molto apprezzato dalle donne di ogni rango ed età.

ELISABETTA I, LA REGINA VERGINE

Ay Robsart

A corte però c’era un problema che doveva essere risolto relativamente in fretta: la regina doveva sposarsi per dare alla nazione un erede al trono. La regina voleva uno sposo inglese e la sua attenzione non poté che finire su Robert Dudley. Tutti i propositi di matrimonio con Dudley però dovevano affrontare un ostacolo: il cavaliere era già sposato. Circa nove anni prima, quando Dudley non aveva ancora compiuto 17 anni, l’uomo si era unito in matrimonio con Amy Robsart. Al matrimonio aveva presenziato anche Elisabetta, allora principessa e lontana dalla possibilità di sedere al trono della nazione. Si iniziò a mormorare riguardo la possibilità che Dudley non avesse solo impegni istituzionali a corte ma che fosse l’amante della regina, dicerie che finirono per turbare Amy. Nel settembre del 1560, una domenica, la casa di Amy Robsart era in subbuglio in vista dei preparativi per una fiera che si sarebbe tenuta nel vicino villaggio di Abingdon. Amy, per l’occasione, concesse ai domestici una giornata di libertà per poter restare sola, in casa, con i propri pensieri. La sera, quando la servitù rientrò si trovò di fronte una scena raccapricciante: la donna giaceva a terra, ai piedi delle scale che dal piano superiore conducevano all’ingresso, con il collo spezzato. Il primo sospettato della morte di Amy Robsart fu immediatamente Robert Dudley. Nella mente di tutti, l’idea era che l’uomo volesse sbarazzarsi dell’ingombrante presenza della moglie per poter sposare la regina. Elisabetta I, inizialmente, fu costretta ad allontanare il preferito dalla corte in attesa che emergessero maggiori dettagli sulla macabra vicenda. L’inchiesta dell’epoca tende a scagionare Robert Dudley da ogni colpa anzi, sembra – ma si tratta di ipotesi – che la moglie soffrisse di un tumore al seno e amici e conoscenti l’avessero spesso sentita pregare Dio perché ponesse fine alla sua sofferenza. Nella fase avanzata, questa malattia coinvolge anche la spina dorsale rendendola molto più debole, tanto che anche un minimo colpo potrebbe spezzare il collo. In questo caso la donna potrebbe essere caduta dalle scale e, una caduta che non sarebbe stata pericolosa per lei fu fatale.

ELISABETTA I E ROBERT

Il padre di Elisabetta I, Enrico VIII, cercò fino alla fine del suo trono di unire l’inghilterra con il paese confinante, ovvero la Scozia; purtroppo, lui non riuscirà mai a vedere questo suo sogno realizzarsi. Elisabetta però non si scoraggiò, e trovo la soluzione a questo problema. Nonostante il fatto che Elisabetta uccise la cugina Maria Stuart di Scozia, perchè cercò di ucciderla per salire al potere, la regina, non avendo eredi e volendo portare avanti il sogno del padre, decise di lasciare il suo potere al figlio della cugina Maria, ovvero James I Stuart di Scozia. Nel 1603, con la morte di Elisabetta I la dinastia dei Tudor si estinse, facendo nascere però un’unione tra due paesi ancora oggi presente.

ELISABETTA I E LA SCOZIA

Poiché Elisabetta rifiutò qualsiasi visita medica, forse per paura di avvelenamenti, e poiché non vi fu nessuna autopsia successiva la sua morte, ancora oggi non sono chiari i motivi del suo decesso. Certamente negli ultimi anni, a causa della morte delle persone a lei vicine e più care, soffrì di un forte stato di malinconia irrecuperabile, oggi diremmo depressione. Tra le teorie più accreditate sulla sua morte fisica però spicca quella del tumore sviluppatosi nell’ultimo anno, oppure di una polmonite per gli ambienti umidi e freddi dei palazzi in cui risiedeva e infine, molto plausibile, il lento processo di avvelenamento dovuto al suo make-up. Elisabetta sarebbe morta a causa della tossicità del suo trucco. A distanza di 5 secoli dal suo regno il mondo ha ancora ben chiaro l’immagine della regina inglese con il viso di porcellana e il suo rossetto scarlatto, che contrastava nettamente su quel chiarore. Anche perché era severamente vietato ai pittori di corte ritrarla diversamente. La necessità di truccarsi così pesantemente, anche con un pollice di cerone bianco, Elisabetta la trova nel dover nascondere alla sua corte, alle dame di compagnia con le quali è perennemente in competizione, ma soprattutto ai suoi amanti il suo viso butterato da ciò che restava del vaiolo, contratto nel 1562, nei suoi vent’anni. Ogni mattina per nascondere le sue cicatrici cospargeva il viso e collo con una pasta bianca, chiamata al tempo Venetian Ceruse, ottenuta da polvere di gesso, ricca di piombo, e aceto. Il rossetto rosso, spesso mezzo centimetro, era invece ottenuto dal cinabro, un minerale rosso a base di mercurio. Infine, la sera, per togliere questo spesso strato di materiale tossico utilizzava una miscela, uno struccante diremmo oggi, contenente gusci d’uovo, allume e ancora mercurio. Ad uccidere Elisabetta non fu nessun complotto, nessun nemico da cui tanto bene seppe difendersi, ma un lento avvelenamento da sostanze cancerogene dovute alla sua insicurezza sulla presunta mancanza di avvenenza.

ELISABETTA I E IL TRUCCO MORTALE

Lavoro di Alba Cala

Grazie per l'attenzione!