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Transcript

VITA

plinio il vecchio

NATURALIS HISTORIA

STIMOLO1

"All'uomo la maggior parte dei mali è causata da un altro uomo" (Plinio il vecchio; Naturalis Historia; cf. T2)

ITALIANO

STORIA

FILOSOFIA

Leopardi

Svevo

Seconda Guerra Mondiale

Nietzsche

This paragraph is ready to hold stunning creativity, experiences and stories.

Libro 7 della “Naturalis historia” di Plinio il Vecchio, libro dedicato all’antropologia.

  • Considerazioni sulla natura e sull’uomo, che è succube e vittima di essa, abbandonando il suo solito entusiasmo di matrice stoica per usare un tono più pessimistico (echi lucreziani).
  • Natura matrigna = dopo averlo generato, abbandona l'uomo nudo e in lacrime sulla terra, costringendolo vivere turbato da angosce e piaceri.
  • L’uomo nasce privo di tutto, l’unica cosa che ha è la propria angoscia => giustificazione della cattiveria umana = l’uomo non ha nulla, deve prendersi ciò che non ha. È fonte del suo stesso male perché, a differenza degli altri esseri viventi, ha passioni, istinti, desideri, ambizioni che non riescono a coesistere con quelle degli altri uomini.

  • Natura matrigna avversa all’uomo
  • Pessimismo cosmico : uomo condannato al dolore
  • “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”
  • “La Ginestra”
  • “Dialogo della Natura e di un Islandese”

  • Il finale della “Coscienza di Zeno”
  • L’uomo è la malattia del mondo, è lui stesso la causa del suo male
  • L’uomo inventa ordigni per compensare le sue mancanze, ma alla fine creerà l’ordigno che lo ucciderà
  • Scritta allo scoppio della prima guerra mondiale
  • Pagina quasi profetica degli orrori delle future bombe nucleari

Gli orrori che l’uomo causa all’umanità nella seconda guerra mondiale: la devastazione, l’olocausto e le bombe atomiche

  • "Morte di Dio"
  • Sono gli uomini stessi che hanno ucciso Dio, che hanno distrutto tutti i valori che erano stati i fondamenti della loro civiltà per secoli => nichilismo = perdita di tutti i valori

  • Nasce a Como 23/24 d.C.-> ceto equestre
  • Carriera militare
  • Sotto Vespasiano-> incarichi amministrativi
  • 76 d.C. Consigliere del princeps; prefetto della flotta imperiale a Miseno
  • Muore a causa dell'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.
  • Grande numero di opere di vario genere

Enciclopedia di scienza naturale Mira ad un'educazione di quelle persone che come lui aspirano a una carriera politica= educazione dei funzionari Approccio scientifico-> tratta di natura, ma anche di altri settori Vuole divulgare qualcosa che esiste già-> sintetizza delle fonti greche Inserisce nell'opera anche dicerie/miti/leggende= è giusto conoscerle anche se false Dedicata all'imperatore Tito ENKINLIOS (=cerchio/circolare) PAIDEIA(=educazione ) = educazione a 360°

Cuore, De Amicis

Hard times, DICKENS

Quintiliano

INSTITUTIO ORATORIA

STIMOLO3

STIMOLO2

VITA

Manuale

Scuola

INSTITUTIO ORATORIA 2,cf. T7

"Nihil sit publicis privatisque rebus perniciosius eloquentia"

Bauhaus

ITALIANO

GABRIELE D'ANNUNZIO --> IL CULTO DELLA PAROLA "il verso è tutto" è importante la scelta di ogni singola parola parola=materia da elaborare Per d'Annunzio è sia un mezzo artistico che un mezzo di guadagno

STORIA

Mussolini e l'uso della parola come mezzo di persuasione e propaganda Continue campagne pubblicitarie, con cartelloni e proclami radiofonici Annuncio dell'entrata in guerra il 10 giugno 1940 con il discorso dal balcone di Palazzo Venezia a Roma

INGLESE

1984, GEORGE ORWELL Romanzo di fantascienza distopica scritto da George Orwell ambientato in un ipotetico mondo futuro, nella Londra del 1984 Il linguaggio impiegato dai vari personaggi aderisce al tenore sociale di chi parla Si parla la “Neolingua”, linguaggio in cui tutto è ridotto all’essenziale, a cui sono state tolte tutte le parole che possono creare sentimenti rivoluzionari, perché se viene abolita ogni parola che ricorda la libertà, nessuno potrà mai pensare a un concetto che le corrisponde, non avendo i mezzi per esprimerlo. “L’ignoranza è forza”

- Nacque in Spagna fra il 35 e il 40 dc - si trasferì a Roma dove ebbe - successo come avvocato e come insegnate - Nel 78 dc Vespasiano gli concesse la prima cattedra di eloquenza retribuita dallo stato - morì nel 100 dc

Per quanto riguarda la pedagogia Quintiliano preferisce:

  • un’educazione scolastica => rispetto a quella unicamente familiare
  • i docenti devono essere moralmente integri per svolgere una funzione per così dire paterna nei confronti dei loro alunni
  • evitare punizioni corporali
  • dare al gioco il giusto valore poiché è proprio durante questa fase che il maestro capisce la psicologia e gli atteggiamenti di ogni allievo

SISTEMA SCOLASTICO ROMANO:

  • ludus litteraris: sotto la guida del ludi magister apprendevano i rudimenti della lingua latina
  • schola grammatici: istruzione media dove grazie al grammaticus gli allievi si avvicinavano ai più importanti testi letterari
  • schola rhetoris: tenuta dal rhetor portava gli allievi a sapersi esprimere compiutamente attraverso esercizi e simulazioni di situazioni reali che gli alunni avrebbero potuto trovare in ambiente extra scolastico

  • "De causis corruptae eloquentie" => opera perduta => cause della decadenza della retorica
  • "Declamationes" => si dividono in maiores e minore
  • "Istitutio oratoria"

"SUMAT (PRAECEPTOR) IGITUR ANTE OMNIA PARENTIS ERGA DISCIPULOS SUOS ANIMUM; AC SUCCEDERE SE IN EORUM LOCUM A QUIBUS SIBI LIBERI TRADANTUR EXISTIMET" = che il maestro assuma prima di tutto l’indole di genitore verso i suoi discepoli; e che lui stimi di subentrare al posto di coloro da cui i figli sono portati a lui libro 2-> descrizione dei compiti e doveri dell' insegnante

  1. rispettabilità , moralmente integro (SANCTITAS)
  2. severità nei periodi di eccessiva libertà (GRAVITAS)
  3. no vizi
  4. alternarsi con un atteggiamento d'amicizia -> confini
CONCINNITAS CICERONIANA

EDMONDO DE AMICIS - CUORE (1886) ROMANZO DIARISTICO EPISTOLARE E NOVELLISTICO DESCRIZIONE DELL'ANNO SCOLASTICO DI UN BAMBINO DI TERZA ELEMENTARE ->ENRICO BOTTINI azione educativa -> "manuale di formazione" del buon italiano post Unità d'Italia Maestro Perboni : "Io non ho famiglia. La mia famiglia siete voi.Avevo ancora mia madre l'anno scorso:mi è morta. Son rimasto solo. Non ho più che voi al mondo, non ho altro affetto, altro pensiero che voi. Voi dovete essere i miei figlioli."

CHARLES DICKENS - HARD TIMES (1854) protagonista : Mr. Gradgrind educatore che vuole trasmettere agli alunni solo fatti e statistiche, mozioni e nessuna emozione (alunni-vasi) TRAMA: Mr. Gradgrind educa i suoi figli secondo la sua filosofia , fa sposare la figlia ad un ricco banchiere (matrimonio infelice) e il figlio diventa un ladro venendo scoperto Denuncia che il 19* secolo stia trasformando gli uomini in macchine

“Nulla sarebbe più dannoso per il bene pubblico e per il bene dei singoli cittadini dell’eloquenza” Institutio Oratoria, libro 12 Vuole far notare come l’eloquenza sia un’arma letale se nelle mani sbagliate Afferma che "se uno non è un uomo per bene non potrà nemmeno diventare un oratore" Recupera la concezione catoniana dell’oratore come "vir bonus dicendi peritus", ovvero uomo perbene esperto del parlare Vincola la figura dell’oratore a una dimensione prettamente etica

scuola superiore di istruzione artistica fondata nel 1919 da WALTER GROPIUS A WEIMAR (poi spostata a Dessau) basata sui principi del modernismo architettonico termine bauhaus da bauhutte nel medioevo la loggia dei muratori INSEGNANTI-ARTISTI aperti a una democrazia interna che permette l’insegnamento a chiunque (Kandiskij, che ispirandosi ai corsi scrisse il saggio “Punto, Linea, Superficie”) -> hanno determinato grazie alle loro qualità un insegnamento creativo che univa teoria e pratico, grazie a numerosi corsi e tirocini che permettevano il contatto tra realtà e lavoro NUMEROSI CORSI SOCIALI EXTRASCOLASTICI propedeutici all’insegnamento scuola sciolta nel 1933 con l’avvento del nazismo

Trattato di 12 libri, dedicatario Vitorio Marcello, uso di un tono adulatorio nei confronti di Domiziano. Manuale per chi era impegnato nell’educazione, soprattutto l’educazione superiore della schola rhetoris. Quintiliano pensa ad una scuola che debba formare un futuro oratore, cioè un uomo pubblico. Opera di ‘regime’ poiché riecheggia alcune idee care all’età Flavia come un certo moralismo sul recupero dei modelli passati (mos maiorum)=> infatti le opere da cui prendere esempio per Quintiliano sono le opere di Virgilio, Orazio e soprattutto Cicerone. Contro lo stile delle sententiae di Seneca e contro i toni oratori di lucano, si ispira alla concinnitas ciceroniana