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promessi sposi

capitolo XXVII

"come un turbine vasto"

Donna Prassede e don Ferrante

il corteggio tra Renzo e Agnese

Don Gonzalo fa cercare Renzo

la successione al ducato di monferrato e di mantova

da dicembre 1628 all'autunno del 1629

si divide i l 5 momenti

Info

È in corso la guerra del Monferrato tra Francia e Spagna, scoppiata per motivi di successione dinastica: è morto, infatti, il duca di Mantova e del Monferrato. Si fa avanti allora, Carlo Gonzaga, duca di Nevers. La Spagna, però, ostacola i tentativi del duca di Nevers, contrapponendogli Ferrante, principe di Guastalla.Intanto, il governatore di Milano, don Gonzalo Fernandez, ha posto l’assedio alla città di Casale, capitale del Monferrato, che Carlo Emanuele (alleato di Fernandez) sta invadendo con le proprie truppe.

La successione

Info

durante l'assedio al casale, giungono a don Gonzalo lenotizie sui tumulti a Milano. Allora, Fernandez rientra precipitosamente in città e viene messo al corrente, fra l’altro, della fuga di Renzo in territorio bergamasco. Pertanto, all’ambasciatore veneziano venuto a fargli visita per spiare la situazione del ducato di Milano, don Gonzalo reclama l’immediata consegna del fuggitivo. Però Venezia, che protegge i filatori di seta e provvede anche a tutelare il giovane Renzo, elude le pretese di don Gonzalo.

Don Gonzalo e Renzo

Renzo strugge dal desiderio di dare notizie di sé a Lucia e di riceverne da lei. Deve perciò trovare una persona di fiducia e discreta che scriva la lettera e poi occorre affidare lo scritto a qualcuno che lo recapiti. finalmente Renzo riesce a far pervenire una lettera ad Agnese, in cui confusamente racconta le sue vicende. Agnese, riesce a rispondere con la collaborazione del cugino Alessio di Maggianico, nella lettera spiega a Renzo del Voto di Lucia e gli dice di mettersi l'anima in pace.E qui Manzoni apre una digressione, in cui illustra, con garbato umorismo, le difficoltà che incontrano nel Seicento due contadini che vogliono scriversi

Agnese e Renzo

Lucia viene a sapere che Renzo è in salvo. Ora si tratta di dimenticarlo infatti lavora assiduamente prega pur di non pensare a lui. Invece, donna Prassede, per farle dimenticare il promesso sposo, gliene parla assiduamente e in modo talmente sprezzante da sollevare la giusta indignazione della ragazza, acuendone la nostalgia.Suo marito, don Ferrante, «uomo di studio» cui non piace «né di comandare né d’ubbidire», lascia alla moglie il governo della casa e della famiglia, purché lei lo lasci padrone della propria indipendenza e del suo regno: la biblioteca.

Donna Prassede e don Ferrante

Il narratore a questo punto interrompe la digressione su don Ferrante per rimettersi "in strada" e tornare ai suoi personaggi per i quali le cose restano immutate fino all'autunno del 1629, quando grandi avvenimenti storici travolgono tutti.

"come un turbine vasto"