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Transcript

Ali Ayesha, Colucci Marika, La Kien Alessia, Micheletti Marta

Penelope

La condizione e lo status sociale della donna nell'antica Grecia è variabile da polis a polis. Generalmente le donne erano libere, ma di certo non godevano di diritti politici. La principale funzione della donna era quella di garantire la continuazione della famiglia e della comunità, e sebbene avesse diritto ad un suo patrimonio, questo era gestito di fatto da kyriòs, ovvero il capo-famiglia. Inoltre la donna non aveva alcun diritto ad ereditare beni paterni.

Le donne nell'antica grecia

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la donna ad atene

La donna a sparta

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Dunque un esempio di paragone alle divinità è quello di Nausicaa, figlia del re Alcinoo, che viene appunto paragonata da Odisseo ad Artemide, dea della caccia, nell’atto di cacciare un cervo.
Nell’antica Grecia la figura della donna doveva sempre rispettare un certo canone attribuitole dalla società, tipicamente maschilista. Questo concetto è frequentemente ripreso nei poemi omerici: le donne infatti dovevano essere sempre belle, leggiadre, curate anche nell’abbigliamento e dovevano eccellere nei lavori domestici. Questo si può notare da Omero quando si appresta a descrivere l’aspetto fisico delle donne evidenziando soprattutto la bellezza e la grazia; inoltre, qualche volta, alcune vengono paragonate alle dee, analizzandone in particolare le gesta.

il ruolo delle donne nei poemi omerici

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Oltre alla bellezza e all’aspetto, le donne greche erano anche caratterizzate dalla loro completa sottomissione all’uomo. Ed anche qui Omero propone questa immagine di donna inferiore in diversi modi, soffermandosi soprattutto sul tema della fedeltà verso il marito e della fiducia. Per questo concetto di fedeltà, ci si ritrova l’esempio di Penelope: sposa di Odisseo, è l’incarnazione perfetta della donna fedele, che da tanto tempo aspetta il ritorno del marito, senza mai dubitare di lui e del suo amore.
Odisseo racconta ad Alcinoo le sue avventure per il Mediterraneo. Inizia parlando di come ha sconfitto i Ciconi, della terra dei Lotofagi, dell’incontro col ciclope Polifemo. Continua raccontando dell’isola di Eolo,in cui i suoi compagni scatenano una tempesta aprendo l’otre contenente tutti i venti del mondo; dell’approdo sull’isola della maga Circe, che ha trasformato i suoi compagni in maiali ma che Odisseo è riuscita a farsi amica, della sua discesa nell’Ade per incontrare Tiresia, che gli profetizza le tre prove che dovrà affrontare. Durante la terza i compagni di Odisseo uccidono i buoi del Dio Sole, e per queso vengono puniti da Zeus con un fulmine che gli uccide tutti tranne Odisseo, che approda sull’isola di Ogigia, dove regnava la ninfa Calipso.
L’Odissea è uno dei due poemi riguardanti il ciclo troiano attribuiti ad Omero e narra il ritorno di Odisseo (Ulisse per i Romani) ad Itaca, la sua patria, in cui sua moglie Penelope lo aspetta restandogli sempre fedele.

L'Odissea

Quindi Odisseo affronta questa prova contro i proci, che falliscono e vengono uccisi dall’eroe con l’aiuto di Atena. Penelope quindi, per scoprire la vera identità del mendicante, gli chiede di spostare il loro letto nuziale, ma Odisseo sa di non poterlo fare e rispnde che è impossibile poiché è costruito su un tronco di ulivo, allora Penelope capisce che l’uomo è veramente suo marito.
Una volta ritornato ad Itaca come mendicante nasconde la sua vera identità a tutti. Telemaco, suo figlio, e Euriclea lo riconoscono ma giurano di non rivelarlo a nessuno. Penelope, la moglie di Odisseo, che era contesa tra i proci, decide che chi riuscirà ad utilizzare l’arco di Odisseo diventerà suo marito.
Penelope è figlia di Icario, re dell’Attica, e della naiade Peribea, cugina di Elena e discendente di Perseo, è soprattutto conosciuta come moglie di Odisseo, l'eroe dell'Odissea.Penelope è considerata da sempre simbolo di una fedeltà incrollabile, che la porta ad aspettare il marito che tutti credevano morto per vent’anni, sola nella conservazione dell’unità della famiglia.Penelope personifica inoltre le radici ideali dell’uomo: la casa, il luogo di ritorno ciclico alle origini e la patria stessa.

Identità di Penelope

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Infatti durante i 20 anni di lontananza di Odisseo la mano di Penelope fu richiesta da molti uomini: i Proci.Lei avrebbe deciso chi di loro sposare solo dopo aver terminato di tessere una tela. per cui ogni volta in cui finiva di tessere smontava il suo lavoro e ricominciava, prendendo tempo e aspettando un ritorno da parte di Odisseo.
Finalmente riusciamo a vedere in un ruolo femminile non solo una caratterizzazione fisica o puramente maschilista, ma anche una caratterizzazione psicologica, in cui viene apprezzata anche la sua intelligenza.Di Penelope viene infatti fatta risaltare la sua astuzia, tanto da poterla considerare l'equivalente femminile di Odisseo.

Conclusione

Penelope

L'Odissea

Donne nei poemi

Donne nell'antica Grecia

grazie per l'attenzione