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L'Africa è uno dei 6 continenti della Terra. E' bagnata dall' oceano Atlantico a ovest,dall' oceano Indiano e dal Mar Rosso a est, dal Mediterraneo a nord . E' costituita da un grande tavolato dal quale si innalzano poche catene montuose e cime isolate. Inoltre l'Africa è attraversata dall' equatore e dai tropici del Cancro e del Capricorno, per questo l' Africa ha una grande varietà di climi e ambienti.

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Il Coltan Il coltan è la concentrazione di columbite-tantalite e viene utilizzato per la fabbricazione di telecamere, cellulari e molti altri apparecchi elettronici. La sua estrazione causa lo sfruttamento dei lavoratori, vere e proprie guerre civili e notevoli danni ambientali. La zona più ricca di coltan è la regione del Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo. La Repubblica Democratica del Congo è uno dei paesi più ricchi di risorse minerarie e geologiche , ma è anche un paese con le peggiori condizioni di vita. La mancanza di un regolamento , il mancato controllo e la distanza del Kivu dalla capitale hanno fatto si che si è sviluppato un mercato clandestino. Per estrarre il coltan si scavano tunnel , spesso crollano o si allargano uccidendo ci c'è dentro. Uomini, donne e anche bambini lavorano dall' alba fino al tramonto guadagnano pochissimo e vivendo in tendopoli, senza diritti, protezione e assistenza medica. I signori della guerra si arricchiscono sfruttando i minori e di fanno guerra tra loro per assicurarsi il controllo delle miniere, usando i bambini come soldati. Il coltan serve ad ottimizzare il consumo di energia nei chip di nuova generazione, portando un notevole risparmio energetico e a ottimizzare, quindi, la durata della batteria. Il prezzo del coltan varia a seconda della percentuale di tantalite, ma è anche un mercato molto instabile: nel 1998 costava 2 dollari al chilogrammo, oggi vale tra i 100 e 150 dollari al chilogrammo. Il prezzo varia, anche, in base alla possibilità di estrarlo. L' estrazione del coltan causa anche danni ambientali come la deforestazione e la perdita degli habitat. Per riciclare questo materiale basta portare i dispositivi elettronici in disuso nei centri di smaltimento che li manderanno a ditte internazionali per lo smaltimento e il recupero di questo materiale. Così facendo si può salvare l' ambiente e la vita ad un bambino.

Il Cubismo II Cubismo nasce nel nord della Francia agli inizi del 900, in un quartiere chiamato Monte Martre. Nel 1907 si tiene a Parigi una mostra dedicata a Paul Cézanne e qui Pablo Picasso e Georges Braque rimangono affascinati dalle opere del maestro scomparso. Il Cubismo si distingue in analitico e sintetico. Il cubismo ANALITICO La prima fase del Cubismo è detta Analitica e nasce dalla collaborazione artistica tra Picasso e Braque. La loro ricerca mira alla rappresentazione delle figure secondo un processo di scomposizione e ricostruzione in base a schemi geometrici semplici. Gli oggetti vengono osservati e ricomposti da più punti di vista contemporaneamente. I colori sono spenti e senza alcun valore descrittivo, a volte basati su un unico tono cromatico. Il cubismo SINTETICO La seconda fase del Cubismo è detta sintetica. I due artisti decidono di recuperare il valore cromatico che era scomparso nella prima fase e ricostruiscono un legame con il reale inserendo sulle superfici dei dipinti degli oggetti, come frammenti di giornali, carte da gioco, segni alfabetici e numeri PABLO PICASSO Picasso nasce a Malaga nel 1881, il padre insegnante di una scuola d'arte perciò lo avvicina sin da piccolo all'arte. Egli attraversa vari stili, avvicinandosi all'impressionismo ed espressionismo. Pablo Picasso ebbe due periodi il primo va dal 1900 al 1904 è definito periodo blu per l'uso prevalente tonalità di questo colore, i soggetti rappresentati sono malinconici, emarginati e vagabondi. Le figure sono spesso allungate e bordate da una linea di contorno. Mentre il periodo che va dal 1905 al 1907 è il periodo rosa dove le tonalità di colore virano sui rosa e i soggetti sono in prevalenza i personaggi del circo acrobati ed arlecchini. Le tinte sono ora vive e luminose e consentono di usare chiaroscuro e di costruire forme più solide. Sulla fine del 1906 Picasso sperimenta un nuovo stile artistico, influenzato dall’arte orientale e dall’arte africana, chiamato per l’appunto “Periodo Africano” o “Epoca Negra”. Durante le visite ai musei di Parigi, venne colpito dall’unità plastica della forma delle maschere africane e dalla loro capacità di far percepire all’osservatore sentimenti immediati come il terrore, l’ilarità, la paura o la forza. L’arte primitiva di civiltà remote e primordiali provenienti dal continente africano, racchiudevano per il pittore un’atmosfera di spontaneità, freschezza e imperfezione degna di venire ripresa e applicata in nuove composizioni artistiche. Un' esempio di dipinto ispirato a questa nuovo periodo fu il famoso dipinto “Les Demoiselles D’Avignon”. Les Demoiselles d’Avignon è considerato il primo dipinto cubista di Picasso del periodo africano che segue al periodo rosa. Les Demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso sono cinque ragazze che si propongono alla vista dell’osservatore. Sono disposte frontalmente e mostrano in modo sfacciato la loro nudità. Si pongono inoltre come modelle e la loro posizione prende direttamente in considerazione l’esistenza di qualcuno che le sta osservando. Lo sfondo infine è rappresentato da zone frammentate di diversi colori che si integrano con quelle dei corpi delle ragazze.

I corridori Africani Secondo molti, i corridori kenioti, etiopi e marocchini superano sportivamente gli avversari perché hanno caratteristiche fisiologiche distintive generatesi dal particolare ambiente naturale nel quale vivono. Questi atleti brillerebbero perché originari di regioni situate in altitudine, anche i nepalesi, i boliviani o i peruviani, vivono nelle stesse condizioni, ma hanno dei risultati molto più modesti. Secondo molti i neri sono dotati di una grande velocità, ma di poca resistenza : sarebbero portatori di peculiari caratteristiche biologiche, e per questo motivo sono avvantaggiati nelle prove esplosive, ma svantaggiati per le prove di resistenza. Un' altra teoria è quella della diversa composizione delle fibre muscolari tra le popolazioni dell’Africa occidentale rispetto a quelle del resto del mondo. In particolare, nell’Africa occidentale ci sarebbe una maggior percentuale di fibre muscolari a contrazione veloce, o fibre bianche. Le fibre bianche si contraggono rapidamente, ma sono poco resistenti alla fatica, al contrario invece delle fibre rosse che sono quindi i muscoli più “utili” per le gare di velocità. Altre ricerche hanno provato a dimostrare la presenza di caratteristiche particolari nelle popolazioni dell’Africa orientale: più enzimi produttori di energia nei muscoli o un processo di ossigenazione del sangue più efficiente, una maggior percentuale di fibre rosse nei muscoli e gambe più lunghe e una maggiore capacità polmonare.

Il Verismo Il verismo è una corrente letteraria che si è affermata nel corso dell'800 in Italia e si basava su una concezione pessimistica del progresso, inteso come una continua lotta per la vita in cui i poveri sono destinati a soccombere. In Italia gli scrittori veristi privilegiarono le plebi meridionali, i contadini i pescatori del sud. Sullo sfondo dei romanzi veristi si colloca così la questione Meridionale . Il romanzo verista ha particolari tecniche narrative: è di tipo sociale, è ambientato nel presente, le discriminazioni minuziose e realistiche di luoghi e personaggi, lo stile vicino al parlato. Il principale esponente di questo movimento fu Giovanni Verga. Giovanni Verga Giovanni Verga nacque a Catania nel 1840. Nel 1875 si stabilì a Milano, intorno al 1880 maturò la sua "conversione al Verismo" in seguito scrisse le sue opere migliori. Morì nel 1922. La produzione letteraria di Verga può essere divisa in 2 fasi: quella dei romanzi "mondani" e quella del "Verismo". Con i suoi romanzi "mondani " Verga raccontava storie di amore. L'ambientazione siciliana diventa una scelta definitiva nei romanzi e racconti " veristi". Verga creò il ciclo I Vinti, ma il progetto non fu mai portato a termine. Nelle sue opere Verga rappresenta la realtà sociale della Sicilia. I soggetti sono gli "umili", gli oppressi, i deboli e gli emarginati che prima o poi saranno travolti dal progresso tecnico e industriale. Sfuggire dal progresso non è possibile; è possibile resistere se si segue "l'ideale dell'ostrica", cioè se si rimane legati alle proprie radici, alla propria condizione sociale, così come l'ostrica rimane attaccata allo scoglio. Chi invece abbandona le proprie origini per tentare la scalata al successo, va incontro ad un tragico destino di solitudine e sconfitta. Rosso Malpelo La novella viene pubblicata per la prima volta tra il 2 e il 5 agosto del 1878 nella rivista «Fanfulla della domenica» e in seguito venne inserita in Vita dei campi (1880), la prima grande raccolta di novelle di Verga. La versione definitiva risale al 1897. E' il primo esempio del Verismo di Verga. Con una tecnica narrativa lucida e apparentemente distaccata, Verga denuncia la miseria delle classe povere siciliane del periodo successivo all'Unità d'Italia. Al tempo stesso, l'autore crea un personaggio di straordinario realismo psicologico: un bambino costretto a crescere troppo in fretta, che, privo dell'affetto della famiglia e di veri amici, accetta con orgogliosa rassegnazione il suo destino di "vinto". Verga utilizza la tecnica narrativa impersonale tipica del Verismo. L'autore, per esempio, non descrive mai il carattere dei suoi personaggi, ma che si definisce attraverso le loro azioni o attraverso i pareri degli altri personaggi. Verga, non fa un'esplicita denuncia sociale, non afferma che le condizioni di lavoro degli operai della cava sono disumane e che i rapporti sociali sono ingiusti, ma è la conclusione a cui i lettori spontaneamente arrivano.

Nelson Mandela Today South Africa is called a 'rainbow nation' because people of African, Asian and European origin all live there together . When it was a part of the British Empire, South Africa was governed by its white population. This system continued after the country became independent from Britain in 1934. In 1948, the government created system that legally separated white people and black people. It was called 'apartheid'. Black and white people had to live separately and could not get married or use the same transport, schools, libraries or other public buildings, The apartheid system was a form of racial discrimination, but it continued until 1994. Nelson Mandela was born South Africa in 1918. He studied Law at university and he became a lawyer in Johannesburg. In 1944. he joined the African National Congress (ANC), a protest movement that wanted black South Africans to have the same rights as the white people. In 1960, the government banned the ANC. Mandela criticised the government and he organised protests. In 1962, at the age of 46, he was arrested and in 1964 he was sent to prison on Robben Island for life. In the 1960s, other countries began to oppose the apartheid system in South Africa. In the 1980s, the South African government finally began to make changes. The new President, F.W. de Klerk, started to free political prisoners, and he removed the ban on protest movements. In 1990, after 27 years. Mandela was finally released from prison. In the 1994 elections, black South Africans could vote for the first time. They chose Nelson Mandela as their country's first black president. In 1993 he won the Nobel Peace Prize with de Klerk Nelson Mandela died in 2013 aged 95. Fun fact about Nelson Mandela

  • The President's real name was Rolihlahla, which means "troublemaker".
  • During his years of fight for the rights of black people, he had to be very careful, so he hid during the day, and went out at night. When he went out, he always dressed up so he pretended to be somebody else. Orice he wore a chef's uniform! This talent was use- ful when he appeared in a film by Spike Lee, Malcolm X.
  • He had three wives, when he married for the third time - he was eighty-one!

La Francophonie La Francophonie est l'ensemble des personnes et institutions qui utilisent la langue française. -La francophonie (avec un f minuscule) désigne l'ensemble des personnes qui utilisent le français quotidiennement -La Francophonie (avec un F majuscule) désigne l'ensemble des gouvernements et institutions qui utilisent la langue française. Le français est parlé sur les 5 continents: l'Europe, l'Afrique, l'Asie, l'Amérique et l'Océanie. Les pays où l'on trouve le plus de francophones sont : le Congo, l'Algérie, le Maroc, le Canada , le Cameroun, la Belgique , la Côte d'Ivoire, la Tunisie et la Suisse, sans compter tous les autres. Contrairement à la métropole , en Europe, la France d'Outre-mer (les DROM et les COM) désigne l'ensemble des territoires français qui se situent au-delà d'une mer ou d'un océan. Ce sont souvent d'anciennes colonies françaises. -Les DROM sont les Régions d'Outre-Mer. -Les COM sont les Collectivités d'Outre-Mer.

L'Unicef L’11 dicembre del 1946, subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, l’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, creò l’unicef (United Nations international children’s emergency fund «Fondo internazionale delle Nazioni Unite per i problemi dei bambini»), il cui scopo consiste nel tutelare e salvaguardare i diritti dell’infanzia nel mondo. L'UNICEF inizialmente era stata creata come fondazione per migliorare le condizioni di vita dei bambini, dato il passato recente, ma nel 1953 l’ONU decise che i problemi dei bambini meritavano un’attenzione costante da parte di tutta la comunità internazionale e istituì così il UNICEF. Il compito dell’UNICEF è quello di creare le condizioni affinché i bambini possano svilupparsi «fisicamente, mentalmente, moralmente, spiritualmente e socialmente in modo sano e normale e in condizioni di libertà e dignità». A capo dell’UNICEF c’è un irettore esecutivo, nominato dal Segretario generale dell’ONU e da un Consiglio esecutivo composto da 36 membri, eletti annualmente. Provvede inoltre alla lotta contro le gravi malattie che colpiscono milioni di neonati e cerca di soddisfare i bisogni alimentari delle popolazioni che vivono nei paesi poco. Oggi l’UNICEF aiuta l’infanzia di ben 160 paesi soprattutto in tre modi. Innanzitutto collabora con i governi nella creazione di progetti concreti per soddisfare i bisogni essenziali dell’infanzia. In secondo luogo acquista attrezzature e materiali da inviare ai paesi che hanno bisogno di costruire ospedali e centri di cura, insieme a ingenti quantitativi di medicinali e di generi alimentari di base; provvede anche a istituire servizi per le famiglie, a costruire scuole, a inviare insegnanti per i programmi di alfabetizzazione, educazione e formazione professionale. Nei casi di calamità naturali, inoltre, si occupa attivamente degli interventi di soccorso.

Il lavoro Il lavoro aiuta a crescere e a realizzarsi. L'art. 4 della Costituzione italiana riconosce che il lavoro è un diritto di ogni persona, così che ogni persona si può realizzare e avere una dignità. Chi non lavora è povero non solo perchè non può guadagnarsi da vivere ma soprattutto perchè non gli viene riconosciuto il diritto alla propria realizzazione. I Cristiani (anche ai tempi delle comunità Apostoliche) si sono sempre impegnati a costruire un mondo nuovo, ancora oggi i cristiani si impegnano a costruire una nuova forma di vita comune. Il valore del lavoro per i cristiani ha un grande valore, infatti Gesù a 30 anni ha lavorato con il padre facendo il "carpentiere", nei suoi ultimi anni di vita, Gesù si è impegnato a diffondere il Vangelo. Anche gli apostoli avevano un lavoro . Così da invogliare le persone a lavorare e di potersi mantenere. L'uomo ottiene dal lavoro:

  • Dio ha donato il lavoro in modo che l'uomo sfruttasse le proprie capacità.
  • l'uomo si realizzasse.
  • L'uomo si renda al servizio degli altri.
Secondo i cristiani, i frutti del lavoro non devono servire solo a chi lavora, ma per essere condivisi anche con i poveri.

La genetica Mendel studia gli incroci tra le piante e cerca di comprendere l'ereditarietà dei caratteri. Per i suoi esperimenti sceglie la pianta di pisello, perchè: -è semplice da coltivare ed è presente in numerose varietà. -si riproduce velocemente e ha una prole numerosa. -i suoi organi riproduttori sono ben protetti e quindi è facile controllare la fecondazione. -presenta due forme per esempio il colore dei fiori (viole o bianco), il colore dei semi (verde o giallo) e il rivestimento dei semi (liscio o rugoso). Le leggi di Mendel Dagli esperimenti condotti da Gregor Mendel sulle piante di pisello vengono formulate tre leggi. La legge della dominanza dei caratteri, o prima legge di Mendel afferma che dall'incrocio di due piante di linea pura, che differiscono per un carattere, si ottengono individui in cui compare solo il carattere dominante. La legge dellla segregazione dei carattteri, o seconda legge di Mendel, afferma he nelle seconde generazioni (generazione F2) il caratttere dominante e quello recessivo si presentano sempre nel rapporto 3:1 La legge dell'indipendenza dei caratteri, o terza delle di Mendel, afferma che incrociando due individui che differiscono tra loro per due o più caratteri, questi sono tramessi alla discendenza in modo indipendente gli uni dagli altri. Geni e Alleli I caratteri si trasmettono dai genitori ai figli attraverso i geni. Oggi è noto che questi geni sono presenti nei cromosomi, sappiamo anche che ogni cromosoma può contenere molti geni. Un gene è una porzione di DNA localizzata in una posizione precisa del cromosoma. Ogni gene contiene le informazioni necessarie per produrre una proteina, la quale è responsabile di un determinato carattere. In tutte le cellule, tranne i gameti, ogni gene è presente in due copie, una per ciascuno dei due cromosomi omologhi. Ogni variante di uno stesso gene viene detta Allele. I diversi alleli sono responsabili delle varianti di uno stesso carattere. Per esempio, una coppia di cromosomi omologhi cpntiene alleli diversi dei geni che determinano la posizione del fiore, la lunghezza dello stelo, la forma del baccello. Il meccanismo dell'ereditarietà Dato che che durante la meiosi i cromosomi omologhi vengono separati in gameti diversi, ogni gamete possiede un solo allele di ciascun gene. Se un individuo possiede due alleli uguali per uno stesso gene (per esempio GG oppure gg) si definisce omozigote, mentre se i due alleli sono diversi (Gg) si definisce eterozigote. Le malattie genetiche Sono dovute alla presenza di alleli alterati. alcuni di essi sono dominanti, altri sono recessivi. Quando sono dominanti è sufficiente una coppia dell'allele alterato perchè si manifesti la malattia. Quando sono recessivi la malattia si manifesta solo in omozigosi (cioè se entrambi gli alleli sono alterati), mentre gli eterozigoti sono detti portatori sani poichè non manifestano la malattia, ma possono trasmetterla ai figli. Emocromatosi ereditaria L'emocromatosi ereditaria è una patologia genetica caratterizzata da eccessivo accumulo di ferro (Fe) che causa danno tissutale. Le manifestazioni possono comprendere sintomi sistemici, disturbi epatici, cardiomiopatia, diabete, disfunzione erettile e artropatia. La diagnosi viene posta in presenza di un elevato livello di ferritina sierica, ferro e saturazione della transferrina e confermata mediante analisi genetica. Il trattamento è generalmente eseguito mediante salassi periodici. Purtroppo questa malattia è tuttora poco considerata e scoperta soltanto nel corso di esami periodici o in conseguenza di una delle sue complicanze. È spesso sottostimata per diverse ragioni:  Da segni di sé solo negli stati avanzati;  I sintomi qualora presenti sono aspecifici  La malattia e gli esami necessari per la diagnosi sono poco specifici  È frequentemente confusa con l’epatopatia alcolica. L’eccessivo accumulo di ferro all’interno dell’organismo, può essere la conseguenza di due principali fattori scatenanti: -Aumentato assorbimento a livello intestinale (emocromatosi genetica o ereditaria) -Anemie sideroblastiche, talassemia, epatopatia alcolica, eccessiva assunzione di ferro e vitamina C (emocromatosi secondaria) Uno dei principali sintomi dell' emocromatosi è che la pelle si colora di una tonalità simile al bronzo. Dal 1996, anno della scoperta del primo gene (HFE) che causa la forma più comune della malattia, sono stati identificati molti altri geni coinvolti nella regolazione del metabolismo del ferro. Si riconoscono cinque forme geneticamente distinte di emocromatosi, con frequenza e gravità variabile: emocromatosi tipo 1: dovuta a mutazione del gene HFE; è la forma più comune. Si trasmette con modalità autosomica recessiva (cioè il malato eredita dai due genitori, portatori sani, la malattia). emocromatosi tipo 2: più rara della precedente, si distingue in due forme, entrambe trasmesse in modo autosomico recessivo: tipo 2a emocromatosi giovanile: dovuta a mutazioni del gene dell’emojuvelina; tipo 2b: dovuta a mutazioni del gene dell’epcidina (HAMP). emocromatosi tipo 3: determinata da mutazioni del gene del recettore della transferrina; presenta quadri clinici simili alla forma di tipo 1. emocromatosi tipo 4: dovuta a mutazioni del gene della ferroportina. Si trasmette in modo autosomico dominante (cioè il malato eredita a sua volta la malattia da un genitore malato). La conferma diagnostica può essere ricercata anche attraverso l’esecuzione di una biopsia epatica o si possono inoltre adottare test genetici. La terapia, necessaria nelle forme moderate/gravi della malattia, consiste nel rimuovere il ferro in eccesso fino alla normalizzazione dei depositi. Prevede: la salasso-terapia: modo semplice e efficace per liminare il ferro accumulato attraverso la periodica rimozione di sangue. terapia ferrochelante: prevede l’uso di farmaci assunti per via orale per eliminare il ferro in eccesso dall’organismo. Anche la dieta è importante, in quanto gli alimenti integrali e verdure, riducono l’assorbimento del ferro a livello intestinale.

La nascita del Jazz Il genere musicale del Jazz ha origini legate dal fenomeno della deportazione degli schiavi in America. Questi ultimi venivano catturati dal Continente africano e impiegati spesso come manodopera nelle piantagioni americane. La musica, veniva utilizzata per sopportare le fatiche a cui erano costretti i lavoratori. Questa musica fu chiamata jazz e nacque nel 900 dalla fusione d'elementi musicali africani con quelli del nuovo ambiente in cui i neri si trovarono a vivere. Una prima fonte di jazz furono i canti di lavoro detti work- songs, i canti religiosi detti spirituals e i gospel-songs d'ispirazione cristiana. Un'altra fonte del jazz fu il blues. Il jazz è dapprima vocale, poi interessa piccole formazioni orchestrali , quindi dà vita anche ad una musica pianistica di tipo popolare, caratterizzata da un sincopato. Il musicista cui è attribuito il titolo di "padre del jazz", Buddy Bolden attivo a New Orleans nel 1904. Ci sono vari tipi di jazz: 1. Hot jazz, ossia il jazz originario tipico di Luis Amstrong, basato sull'improvvisazione solistica. 2. Sweet Jazz, più vicino alla melodia dei modelli occidentali. 3. Free jazz, si rifà all'improvvisazione collettiva simultanea. 4. Cool jazz, il cui leader fu il sassofonista Lester Young. Il jazz, noto originariamente come espressione musicale spontanea e improvvisata, ha finito con l'entrare nelle sale da concerto e con l'influenzare lo stile di numerosi compositori. La melodia risente della scala "blue", in cui alcuni semitoni risultano in posizione diversa rispetto alla nostra scala maggiore: la scala blue hai semitoni fra il secondo e il terzo e fra il sesto e il settimo grado, anziché fra il terzo e quarto ed il settimo ed ottavo grado. Il ritmo, sempre marcato, è di solito binario. Si ha la sovrapposizione di ritmi diversi; Spesso l'andamento è sincopato. Gli strumenti dell'orchestra jazz: sono derivati dalle bands, sono: 1. ottoni 2. Sassofoni, in particolare clarinetti. 3. Percussioni varie riunite nella batteria. In un secondo tempo entrano nell'orchestra il contrabbasso (pizzicato), il banjo, la chitarra, il pianoforte e qualche volta il violino.

Il colonialismo, il triangolo della schiavitù e l'inizio delle discriminazioni razziali Il colonialismo è definito come l'espansione politico-economica di uno Stato su altri territori spesso lontani al fine di creare delle colonie, per sfruttarne le risorse naturali e espandere il proprio dominio politico ed economico anche per poter rivaleggiare con altri stati. Il termine indica anche, il dominio coloniale mantenuto da molti Stati europei su altri territori extraeuropei, assumendo nel XIX secolo il termine di imperialismo. Negli ultimi decenni dell'800 i Paesi industrializzati ripresero con grande forza la corsa alla conquista di nuovi territori da colonizzare. Questo fenomeno, chiamato dagli storici "imperialismo", si basava non solo sullo sfruttamento economico dei Paesi conquistati, ma anche sul loro dominio militare e politico. Le conquiste coloniali furono possibili grazie alla superiorità tecnologica dei Paesi europei. Quasi tutti gli Stati europei parteciparono alle conquiste coloniali. Per stabilire principi e modalità delle politiche coloniali, il cancelliere tedesco Otto von Bismarck convocò un'apposita Conferenza a Berlino (1884-1885), durante la quale fu stabilito il principio secondo cui spettava ai "Paesi civili" il diritto- dovere di occupare e colonizzare territori e popoli che ancora non conoscevano una vera e propria forma di Stato. In pratica, si trattava della quasi totalità del continente africano, che infatti fu rapidamente spartito tra i Paesi europei: eccetto l'Abissinia (attuale Etiopia) e la Liberia, tutta l'Africa fu sottoposta al controllo politico ed economico delle potenze europee e fu divisa in Stati senza tener conto delle tradizionali diversità linguistiche, storiche, culturali dei popoli che la abitavano. Le politiche protezionistiche adottate dalla gran parte degli Stati limitarono la libera circolazione delle merci, e di conseguenza spinsero Paesi industrializzati alla ricerca di nuovi mercati per i propri prodotti. C'era inoltre il desiderio di impossessarsi di materie prime a basso costo: con le conquiste coloniali i Paesi industrializzati si garantirono il petrolio dal Medio Oriente, il caucciù per gli pneumatici dalle foreste tropicali del Congo e dell'Amazzonia, lo stagno per l'industria metallurgica dall'Asia e dal Sud America, il rame per l'industria elettrica e automobilistica dal Cile e dall'Africa centrale, l'oro dal Sudafrica. I Paesi colonizzatori usarono inoltre le loro colonie per procurarsi prodotti agricoli tropicali sempre più apprezzati dai consumi di massa: gli Inglesi importavano tè dall'India e dal Kenya, gli Statunitensi e i Tedeschi facevano lo stesso con il caffè dall'America Latina e dall'Africa centrale. Con le conquiste coloniali nazioni puntavano ad acquisire maggiore prestigio internazionale e a non lasciare alle potenze rivali aree di influenza più ampia. Con le politiche imperialiste inoltre, i governi si garantivano l'appoggio degli elettori celebrando la potenza nazionale e prospettando alle classi povere l' illusione di terre lavoro nelle nuove colonie. L'imperialismo fu sostenuto anche da una ragione di tipo culturale: la convinzione che "i bianchi" fossero i soli popoli civili e avessero il diritto-dovere di "civilizzare gli altri popoli, ritenuti selvaggi e inferiori. L'imperialismo veniva quindi presentato come uno strumento necessario alla crescita materiale e spirituale di tutta la società. In molte colonie i contadini indigeni, furono obbligati dai colonizzatori a coltivare prodotti di esportazione (arachidi, cacao, zucchero, caffè ecc. ) e a venderli alle grandi società commerciali europee a prezzi molto bassi. I prodotti alimentari tradizionali furono in gran parte sostituiti dalle colture da esportazione, e come conseguenza, causavano ricorrenti carestie. Agli abitanti delle colonie non fu inoltre riconosciuto nessun tipo di diritto. Il principio dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, fondamentale nei Paesi europei, non venne applicato alle colonie. Anzi: in molte situazioni le autorità coloniali furono libere di imporre punizioni alla popolazione locale. L'istruzione fu riservata solo ai figli delle classi dirigenti locali e la lingua ufficiale fu, in genere, quella imposta dai colonizzatori. A partire dal '500 ebbe inizio il triste fenomeno della schiavizzazione e sfruttamento delle popolazioni soprattutto africane. I mercanti privati Inglesi erano quelli più abili nel traffico di schiavi: questi venivano acquistati in cambio di manufatti (armi, prodotti di ferro e tessuti); dall’Africa poi venivano portati in America, destinati a lavorare o nelle grandi piantagioni o nelle miniere. Il denaro ricavato dalla vendita degli schiavi serviva per comprare prodotti tropicali da importare in Europa. Si sviluppò quello che viene chiamato “commercio triangolare”. Il commercio triangolare, detto anche tratta atlantica si riferisce alla compra-vendita di schiavi neri comprati in Africa dai capi tribù a opera dei portoghesi e spagnoli, che poi li rivendevano in America per lavorare nelle piantagioni di mais e cotone. Si chiama triangolare appunto perché questo mercato interessava i paesi europei, l'Africa e l'America latina. Dopo che gli spagnoli conquistarono il sud America, uccidendo molti i nativi che ci abitavano prima, iniziarono a sfruttare quelli vivi per lavorare nei campi in condizioni di schiavitù, ma essi essendo deboli e pensando che i loro déi li avessero abbandonati, si estinsero tutti e da qui nacque un immediato bisogno di lavoratori a basso prezzo. I portoghesi puntarono allora sugli Africani, dato che i capi tribù erano disposti a vendergli i loro giovani migliori in cambio di cianfrusaglie come vetri, specchi, e altre cose luccicanti. Molti di questi giovani morivano durante la traversata dell'Atlantico, dato che erano tenuti in condizioni disumane. Arrivati a destinazione, venivano venduti come schiavi al miglior offerente per andare a lavorare nelle piantagioni, e le donne andavano a fare le domestiche e venivano utilizzate come oggetto di desiderio dai loro padroni. Negli anni '20 iniziarono delle discriminazioni razziali perchè nelle le città giungono anche gli immigrati stranieri e gli afroamericani (provenienti dagli Stati del Sud in cerca ci un futuro migliore), ma l'immigrazione viene percepita come una minaccia alla stabilità e al benessere del Paese. Allora aumentano i pregiudizi razziali nei confronti di tutti gli stranieri che non hanno origine anglosassone e si verificano gravi manifestazioni di intolleranza e odio razzia e che coinvolgono la popolazione e afroamericana, bersaglio delle azioni violente dell'associazione razzista del Ku Klux Klan.