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Transcript

dopo bergson: il tempo della coscienza nell'arte e il nuovo tempo della scienza

L'influenza di bergson suLL'ARTE

flusso disordinato di pensieri, emozioni, ricordi

commistione tra passato, presente e futuro

mancanza di ordine cronologico

Italo Svevo, La coscienza di Zeno

«Tutto ciò giaceva nella mia coscienza a portata di mano. Risorge solo ora perché non sapevo prima che potesse avere importanza»

«Quel sorriso mi rimase tanto impresso che lo ricordai subito ritrovandolo un giorno sulle labbra di mia moglie»

coesistenza e unità di passato e presente

preciso avanzare dell'orologio VS continuo ritornare al passato per libere associazioni

Tradition and the Individual Talent

«Tradition involves the historical sense, […] which involves a perception, not only of the pastness of the past, but of its presence; the historical sense compels a man to write not merely with his own generation in his bones, but with a feeling that the whole of the literature of Europe from Homer and within it the whole of the literature of his own country has a simultaneous existence and composes a simultaneous order»

T. S. Eliot

The Waste Land:The Burial of the Dead

Rhapsody on a Windy Night

Twelve o'clock. [...]Dissolve the floors of memory And all its clear relations, Its divisions and precisions, Every street lamp that I pass Beats like a fatalistic drum, And through the spaces of the dark Midnight shakes the memory As a madman shakes a dead geranium. Half-past one, The street lamp sputtered, The street lamp muttered, The street lamp said, 'Regard that woman Who hesitates towards you in the light of the door [...]The memory throws up high and dry A crowd of twisted things
Flowed up the hill and down King William Street,To where Saint Mary Woolnoth kept the hours With a dead sound on the final stroke of nine. There I saw one I knew, and stopped him, crying: ‘Stetson! ‘You who were with me in the ships at Mylae!

fluidità del tempo nella memoria e tempo oggettivo che corrode

tempo immobile dell'orologio e tempo "crepuscolare" della vita

Salvador Dalí, la persistenza della memoria

Giorgio de Chirico, L'enigma dell'ora

bergson e eInstein: simultaneità e relatività

storia di un fraintendimento?

La pubblicazione di Durata e simultaneità: a proposito della teoria di Einstein (1922) accese un dibattito sulla relatività ristretta (teorizzata nel 1905) a cui presero parte fisici e filosofi.Alcuni sostengono che Bergson, così influente nella cultura europea, incise sulla decisione di conferire ad Einstein il Nobel per l'effetto fotoelettrico e non per la relatività.Il 6 aprile 1922, poco dopo l'arrivo delle verifiche sperimentali della relatività generale del 1916, Einstein e Bergson si incontraronò per la prima volta alla Sociéte française de Philosophie di Parigi. Nel loro dibattito quasi tutti si schierarono con Einstein, così che a quest'ultimo bastarono poche parole per liquidare le argomentazioni dell'avversario: «non esiste un tempo dei filosofi: esiste solo un tempo psicologico diverso da quello del fisico».Molti, tra cui lo stesso Einstein, ritennero che la polemica di Bergson derivasse da una sua interpretazione sbagliata della teoria. Viceversa, come sostenne Edouard Le Roy, era possibile che ad Einstein non fosse chiara la posizione di Bergson.Bergson, pur non rinnegando mai il suo pensiero, dal 1931 abbandonò il dibattito e decise di non ristampare Durata e simultaneità, affermando di ritenersi in difetto di conoscenze matematiche per poter comprendere appieno la teoria e le sue implicazioni, anche se probabilmente non era questa la vera ragione della sua scelta.

per Bergson la simultaneità non esiste sul piano fisico ma solo su quello psicologico ed Einstein è "colpevole" di aver ignorato la durata e gli aspetti più intuitivi del tempo e di averlo spazializzato nel continuum quadridimensionale; inoltre per il filosofo la definizione einsteiniana di simultaneità non può essere sperimentata in modo diretto e immediato dalla coscienza di un solo individuo, perché dovrebbe trovarsi contemporaneamente in due luoghi diversi, in due sistemi di riferimento in moto uno rispetto all’altro

Einstein conclude che la simultaneità o meno di due eventi in due punti diversi dello spazio è relativa allo stato di modo dell’osservatore

«una continuazione di ciò che precede in ciò che segue e la transizione ininterrotta, molteplicità senza divisibilità e successione senza separazione [...] Questa è la durata immediatamente percepita, senza la quale non avremmo alcuna idea del tempo. Come passiamo da questo tempo interiore al tempo delle cose? Noi percepiamo il mondo materiale, e questa percezione ci sembra, a torto o a ragione, essere allo stesso tempo in noi e fuori di noi: da un lato, è uno stato di coscienza; dall’altro, è una pellicola superficiale di materia dove coincidono il senziente e ciò che è sentito. Ad ogni momento della nostra vita interiore corrisponde, cosí, un momento del nostro corpo, e di tutta la materia circostante, che gli sarebbe «simultanea»: questa materia sembra allora partecipare della nostra durata cosciente»- Durata e simultaneità: a proposito della teoria di Einstein -

conflitto o conciliazione?

Bergson e Einstein sembrano avere due visioni del tempo incompatibili, ottenute tra l'altro con metodi molto diversi: uno con l'immediatezza dell'intuizione e con il senso comune, l'altro con la matematica e il ragionamento logico a partire dal postulato sull’invariabilità della velocità della luce e altre leggi fisiche. Per Bergson esiste solo ciò che esiste per la coscienza, per Einstein il tempo è una struttura fondamentale dell'universo, a prescindere dall'esistenza di qualsiasi coscienza umana. Il dibattito tra i due finisce per rappresentare il conflitto tra i due mondi apparentemente inconciliabili di filosofia e scienza.Nonostante ciò, è noto che i due studiosi fossero amici e stimassero reciprocamente il lavoro dell'altro. Secondo l'interpretazione del filosofo Deleuze, Bergson non aveva intenzione di confutare la teoria della relatività, ma di elaborare una metafisica che si accordasse con le nuove teorie fisiche. In sostanza un tentativo di evitare proprio quello scontro tra filosofia a scienza. In quest'ottica la relatività non contraddice l'intuizione bergsoniana della durata, ma la conferma, infatti una molteplicità di tempi relativi presuppone un tempo unico, una coscienza universale, da cui essi derivino.

tempo e relatività in whitehead

Whitehead è considerato il fondatore della filosofia del processo. Il tempo continuo è un elemento fondamentale in una concezione organicistica dell' universo che si concentra sul mutamento.

«The more special aspect of the importance of relativity in philosophy is its treatment of space and time, particularly time. [...] The relational treatment of space is a well established principle, and I doubt whether relativity has made much difference here, so far as philosophers are concerned. But it has made an immense difference to the treatment of time. The unique serial character of time has gone by the board; also a thoroughgoing relational treatment of time is now necessitated and made possible. I am told that there are phrases in Aristotle which look that way. Am I right in recollecting that he defines time as an ordering or disposition of events in respect to each other? Furthermore, the fusion of time with space and the dropping of the unique seriality involves the necessity, of looking on ultimate fact as essentially a process. Accordingly wherever the idea of "process" has been lost, we are dealing with a very advanced type of abstraction.»- The Philosophical Aspects of the Principle of Relativity -

«The doctrine that I am maintaining is that neither physical Nature nor life can be understood unless we fuse them together as essential factors in the composition of "really real" things whose interconnections and individual characters constitute the universe.»- Nature and Life -

«We are continuous with [our immediate past], we are the same as it, prolonging its affective tone, enjoying its data. And yet we are modifying it, deflecting it, changing its purposes, altering its tone, reconditioning its data with new elements. [...] the mystery of the immanence of the past in the present, the mystery of transcience.»- Adventures of Ideas -

carlo rovelli:il tempo nella fisica di oggi

Carlo Rovelli, Sette brevi lezioni di fisica

«Possibile che il fluire del tempo [...] sia assente dalla descrizione del mondo? Alcuni filosofi [...] ne concludono che la fisica non è capace di descrivere gli aspetti più fondamentali del reale, e la squalificano come un modo di conoscenza fuorviante. Ma troppe volte in passato ci siamo resi conto che sono le nostre intuizioni immediate a essere imprecise [...]. Le intuizioni si sono evolute sulla base della nostra limitata esperienza. Quando guardiamo un po' più lontano, scopriamo che il mondo non è come ci appare [...]. Fidarsi delle intuizioni immediate, più che dei risultati di una disamina collettiva razionale, attenta e intelligente, non è saggezza: è la presunzione del vecchietto che si rifiuta di credere che il grande mondo fuori dal paesino dove vive possa essere diverso da quello che lui ha sempre visto»

«Ma allora da dove nasce la vivida esperienza dello scorrere del tempo? L'indicazione per rispondere viene dallo stretto legame fra il tempo e il calore, il fatto che solo quando ci sia flusso di calore il passato e il futuro sono diversi, e dal fatto che il calore sia legato alle probabilità in fisica, e queste a loro volta al fatto che le nostre interazioni con il resto del mondo non distinguono i dettagli fini della realtà. Il fluire del tempo emerge sì dalla fisica, ma non nell'ambito della descrizione esatta dello stato delle cose. Piuttosto, emerge dall'ambito della statistica e della termodinamica [...]. Per un'ipotetica vista acutissima che vedesse tutto non ci sarebbe tempo "che scorre" e l'universo sarebbe un blocco di passato presente e futuro. Ma noi esseri coscienti abitiamo il tempo perché vediamo solo un'immagine sbiadita del mondo»

solo in un caso è possibile sapere che il video non è al contrario

«[...] che cos'è dunque il fluire del tempo? [...] Un altro modo di porre il problema è chiedersi cosa sia il "presente". Diciamo che le cose che esistono sono quelle nel presente: il passato non esiste (più) e il futuro non esiste (ancora). Ma nella fisica non c'è niente che corrisponde alla nozione di "adesso". Confrontate "adesso" con "qui" [...]. "qui" è una parola il cui significato dipende da dove viene pronunciata [...]. Anche "adesso" designa l'istante in cui la parola viene detta [...]. Nessuno si sognerebbe di dire che le cose "qui" esistono, mentre le cose che non sono "qui" non esistono. Ma allora perché diciamo che le cose che sono "adesso" esistono e le altre no? [...] la relatività ristretta ha mostrato che la nozione di "presente" è anch'essa soggettiva. Fisici e filosofi sono arrivati alla conclusione che l'idea di un presente comune a tutto l'universo sia un'illusione, e lo "scorrere" universale del tempo sia una generalizzazione che non funziona [...]. Il "presente" non esiste in modo oggettivo più di quanto non esista un "qui" oggettivo»

per la seconda legge della termodinamica, l'entropia può solo aumentare o rimanere uguale

«A far girare il mondo non sono le sorgenti di energia, sono le sorgenti di bassa entropia. Senza bassa entropia, l'energia si diluirebbe in calore uniforme e il mondo andrebbe al suo stato di equilibrio termico, dove non c'è più distinzione fra passato e futuro, e nulla avviene [...]. Esistono tracce del passato e non tracce del futuro solo perché l'entropia era bassa nel passato. Per nessun'altra ragione. L'unica sorgente della differenza fra passato e futuro è la bassa entropia passata, quindi non ci possono essere altre ragioni. Per lasciare una traccia, è necessario che qualcosa si arresti, smetta di muoversi, e questo può avvenire solo con un processo irreversibile, cioè degradando energia in calore [...]. Nella nostra esperienza [...] la causa precede l'effetto [...]. Ma questo non accade perché esiste una magica forza di "causazione" dal passato verso il futuro. Accade perché l'improbabilità di una correlazione fra due eventi richiede qualcosa di improbabile, ed è solo la bassa entropia del passato a fornire questa improbabilità. Che altro potrebbe? [...] In uno stato di equilibrio termico, o in un sistema puramente meccanico, non c'è una direzione del tempo individuata dalla causazione»

Carlo Rovelli, L'ordine del tempo

«Se nella dinamica elementare del mondo tutte le variabili sono equivalenti, cos'è quella cosa che noi umani chiamiamo "tempo"? [...] Ci sono tante cose che non fanno parte della grammatica elementare del mondo, e semplicemente "emergono" in qualche modo [...]. Il tempo emerge da un mondo senza tempo»

«È la memoria che salda i processi sparpagliati nel tempo di cui siamo costituiti. In questo senso noi esistiamo nel tempo. [...] la memoria, insieme al nostro continuo esercizio di anticipazione, è la sorgente del nostro sentire il tempo come tempo, e noi come noi [...] il tempo siamo noi»

«L'assenza della quantità "tempo" nelle equazioni fondamentali non significa un mondo congelato e immobile. Al contrario, significa un mondo dove il cambiamento è ubiquo, senza essere ordinato da Padre Tempo: senza che gli innumerevoli accadimenti si dispongano necessariamente in bell'ordine, né lungo la singola linea del tempo newtoniano, né secondo le eleganti geometrie einsteiniane [...]. Le equazioni fondamentali non includono una variabile tempo, ma includono variabili che cambiano le une rispetto alle altre [...]. Il mondo non è un insieme di cose, è un insieme di eventi»

neuroscienze e percezione del tempo

I piccoli animali a metabolismo rapido percepiscono il tempo più lentamente: per avere una reazione rapida per cacciare o difendersi, il loro cervello può processare più "fps" di informazioni.

I ricordi, prodotti grazie all'ippocampo, non sono immagazzinati in uno specifico e limitato spazio nel cervello ma sono costituiti dalla connessione di vari neuroni situati in punti diversi. Il cervello ha anche dei meccanismi di cancellazione dei ricordi.

In situazioni nuove, inusuali, dinamiche o pericolose il cervello rileva più dettagli e, anche se durante l'evento non percepiamo effettivamente il tempo in modo dilatato, a posteriori ne sovrastimiamo la durata.Secondo il neuroscienziato David Eagleman, ci sembrano durare più a lungo i periodi in cui il nostro cervello registra più ricordi e informazioni sensoriali (visive, uditive e olfattive).Questo è il motivo per cui invecchiando sembra che il tempo sia passato più velocemente o per cui una strada percorsa al ritorno sembra più breve della stessa all'andata.

BIBLIOGRAFIA Vivere la letteratura PLUS - Dal secondo Ottocento al primo Novecento, Beatrice Panebianco - Mario Gineprini - Simona Seminara, ZanichelliPerformer Heritage - From the Victorian Age to the Present Age, Marina Spiazzi - Marina Tavella - Margaret Layton, ZanichelliLa fisica di Cutnell e Johnson - Induzione e onde elettromagnetiche - Relatività, atomi e nuclei, John D Cutnell - Kenneth W Johnson - David Young - Shane Stadler, a cura di Carlo Bertoni ed Elisa Targa, ZanichelliLa ricerca del pensiero - Da Schopenhauer a Freud, Nicola Abbagnano - Giovanni Fornero, ParaviaSette brevi lezioni di fisica, Carlo Rovelli, AdelphiL'ordine del tempo, Carlo Rovelli, Adelphi

SITOGRAFIA https://voxnovablog.altervista.org/la-coscienza-di-zeno/https://www.bl.uk/20th-century-literature/articles/modernism-time-and-consciousness-the-influence-of-henri-bergson-and-marcel-prousthttps://www.poetryfoundation.org/poems/44215/rhapsody-on-a-windy-nighthttps://tseliot.com/poetry/the-waste-land/readhttps://www.artesvelata.it/enigma-ora-persistenza-memoria/#Da_Dali_a_Bergson_una_nuova_concezione_del_tempohttps://www.jstor.org/stable/44023378?seq=1https://www.doppiozero.com/6-aprile-1922-einstein-bergson-e-il-tempohttps://www.orthotes.com/durata-e-simultaneita/https://aulalettere.scuola.zanichelli.it/materie-lettere/filosofia-aule/e-tempo-di-capirsi-einstein-e-bergson#leggihttps://www.jstor.org/stable/43153930?read-now=1&seq=1#page_scan_tab_contentshttps://www.jstor.org/stable/4544023?read-now=1&seq=9#page_scan_tab_contentshttps://www.youtube.com/watch?v=wwvkdqDoqdM&list=WL&index=42https://www.youtube.com/watch?v=iB_9vSLiHqo&list=WL&index=51https://www.youtube.com/watch?v=f21ERcDBGeUhttps://www.youtube.com/watch?v=TqFtWwQCzFI&list=WL&index=48https://www.sciencefocus.com/science/animal-time-perception/