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I paesaggi della Valmarecchia e Valconca
Federica Fanti
Created on September 27, 2021
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Transcript
Guida all'evoluzione del paesaggio rurale delle Valli Marecchi e Conca
Indice
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CAPITOLO 1Elementi base per imparare a leggere il paesaggio
CAPITOLO 4 L'evoluzione del paesaggio raccontata attraverso le fotografie
CAPITOLO 5 I paesaggi candidabili nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici
CAPITOLO 2L'analisi paesaggistica del territorio
CAPITOLO 6 Manifesto delle buone regole per la conservazione del paesaggio
CAPITOLO 3L'evoluzione del paesaggio:la lettura dei risultati
CAPITOLO 1
Che cos'è il paesaggio?
L’art. 1 della Convenzione Europea del Paesaggio (2000) lo definisce:"Paesaggio" designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni.
La FAO adotta la definizione del Landascapes for People, Food and Nature (2016):"Un paesaggio è un sistema socio-ecologico che consiste in un mosaico di ecosistemi naturali e/o modificati dall'uomo, spesso con una configurazione caratteristica di topografia, vegetazione, uso del suolo e insediamenti che è influenzata dai processi e dalle attività ecologiche, storiche, economiche e culturali del territorio"
In altre parole il paesaggio è...
... l’aspetto di un luogo modellato dalla natura e dall’uomo, per come viene percepito dagli abitanti o dai visitatori.I paesaggi mutano con il tempo sia per l’effetto di forze naturali sia a causa delle azioni antropiche.
I paesaggi
Il video creato da Edizioni Atlas illustra:che cos'è il paesaggio, la sua classificazione, quali fattori influiscono su di esso, e le forze che lo modificano. Per saperne di più www.edatlas.it
In sintesi, il paesaggio si può dividere in:
Umanizzato
Naturale
Pesaggio originario, non modificato dall'uomo
Costruito artificialmente dall'uomo
classificato per attività economiche
- Agricolo
- Industriale
classificato per morfologia
- Montuoso
- Collinare
- di Pianura
- Costiero
classificato per insediamenti
- Rurale
- Urbano
classificato per vegetazione
- Deserti
- Foreste
- Praterie
Proviamo a dare una prima lettura del paesaggio in Valmarecchia:
Prevalentemente naturale
Montuoso e collinare
Rurale e agricolo
Le aree boschive sono la maggioranza
Proviamo a dare una prima lettura del paesaggio in Valconca:
Maggiormente variegato rispetto alla Valmarecchia
Collinare e di pianura
In prevalenza rurale e agricolo nella parta alta
Urbano e industriale nel fondovalle
Maggiore presenza di coltivazioni e minore di boschi
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CAPITOLO 2
L'analisi paesaggistica del territorio
L’Università di Firenze, su incaricato del GAL Valli Marecchia e Conca, ha condotto uno studio dell’evoluzione del paesaggio rurale delle due Valli, volto all'individuazione dei morfotipi rurali presenti, degli elementi caratteristici e della loro trasformazione.
Obiettivi principali:
- Individuazione e analisi dei morfotipi paesaggistici
- Rappresentazione dell'evoluzione del paesaggio negli ultimi 50 anni
- Individuazione di aree candidabili al Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici
Tra le attività svolte dall'Università ricordiamo:
- Analisi del catasto agrario del 1929
- Comparazione del territorio del 1976 e del 2019
- Realizzazione di tavole illustrative
- Valutazione delle dinamiche di trasformazione
- Realizzazione Carta del patrimonio del paesaggio rurale
Scopri QUI la ricerca completa
I primi dati emersi: i cinque elementi distintivi della Valmarecchia:
1. Numerose rupi e roccie affioranti
2. Estese aree calanchive
3. Fiume Marecchia
4. Pendenze lievi e morbide
5. Parco Naturale Interregionale Sasso Simone e Simoncello
Foto di Alessia Ghirardi, Guida Ambientale Escursionistica
I primi dati emersi: i cinque elementi distintivi della Valconca:
1. Rilievi non elevati e poco scoscesi
2. Piccole aree calanchive
3. Fiume Conca
4. Morbide colline
5. Riserva Naturale Orientata di Onferno
INDICE
La lettura del territorio attraverso l'analisi dei morfotipi rurali
Sono tipologie paesaggistiche omogenee basate sugli elementi caratteristici e identitari del paesaggio rurale e sulla morfologia del territorio.
Cosa sono i morfotipi rurali?
Il territorio della Valmarecchia e della Valconca si può suddividere in 10 morfotipi, raggruppabili in 4 macrogruppi.
La percentuale indica la superficie occupata da ciascun macrogruppo
21%
MONTANO
71 %
COLLINARE
OLIVICOLTURA
2%
6%
SEMINATIVI SEMPLICI
I 5 "morfotipi collinari"
La collina è la tipologia paesaggistica più vasta nelle due Valli, essa si distingue in 5 morfotipi diversi.
3. seminativi e prati pascoli con diffusi fenomeni di rinaturalizzazione (25%)
La percentuale indica la superficie occupata da ciascun morfotipo.
1. bassa collina delle colture legnose intensive con seminativi (30 %)
4. seminativi in aree a bassa pressione insediativa (12%)
5. altenanza bosco, olivieti e seminativi (5%)
2. seminativo a campi chiusi (28 %)
Quali elementi caratterizzano i morfotipi collinari?
Alberature a filare di confine
Alberi sparsi all'interno delle aree agricole
Mosaico di colture a campi chiusi
Poste ai margini dei campi sono utilizzate come demarcazione delle proprietà. Nell'economia della famiglia contadina costituivano anche legna da ardere, integrazione per l'alimentazione del bestiame, un'efficace riparo per le colture e, un rifugio dalla calura, durante il lavoro.
Gli appezzamenti sono delimitati da filari di alberi, siepi o arbusti utilizzati per segnare il confine. Il susseguirsi di campi delimitati dalla vegetazione creano un ampio mosaico di colture differenti.
La presenza di alberi sparsi all'interno di aree agro-pastorali e prati è molto diffusa. Essi si ergono monumetali e solitari all'interno di terreni coltivati. Un tempo costituivano importanti punti di riferimento e rifugi dalla calura durante il lavoro.
I 3 "morfotipi montani"
La zona montana è presente esclusivamente in Valmarecchia, si estende soprattutto nella zona appenninica e in prossimità di essa. L'area montana si distingue in 3 morfotipi diversi.
2. caratterizzato da prati, pascoli seminativi con abbondande presenza forestale (35 % )
La percentuale indica la superficie occupata da ciascun morfotipo.
3. a prevalenza di boschi di latifoglie a copertura continua (24%)
1. a prevalenza di boschi di latifoglie con presenza sparsa di prati, pascoli e seminativi (41 %)
Morfotipo dei "seminativi semplici di bassa collina a maglia medio-ampia"
Morfotipo "olivicoltura di medio versante"
E' il morfotipo più piccolo, la maggioranza dei terreni è dedicata all'olivicoltura. Sono presenti sia vecchi che nuovi impianti, non intensivi.Si alternano oliveti, case sparse e lingue di bosco.
E' una vasta area agricola, coltivata con seminativi a formare un mosaico a maglia medio ampia con inserimenti di vigneti, oliveti e frutteti, mentre le aree boscate sono poche.
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CAPITOLO 3
L'evoluzione del paesaggio:la lettura dei dati
S. Agata Feltria 26 gennaio 1923 Biroccio con carico di paglia lungo il tragitto. Dietro un cumulo di fieno - Fondo fotografico Paul Scheuermeier. Si ringrazia il MET - Museo degli Usi e dei Costumi della Gente di Romagna di Santarcangelo.
Introduzione alla lettura dei dati
Il paesaggio si evolve nel tempo e, per valutarne gli eventuali cambiamenti, sono stati confrontati i dati di una stessa area ma in epoche diverse. L'uso del suolo (UDS) classifica il territorio in base alla dimensione e alla destinazione delle aree, indica come il suolo è impiegato per attività antropiche. Con l’analisi delle dinamiche di trasformazione vengono evidenziati i cambiamenti avvenuti nel territorio delle due Valli tra il 1976 e il 2019.
INFO
Confronto tra gli usi del suolo nel 1976 e nel 2019
2019
1976
uso del suolo agricolo
48%
64%
1976
2019
- Il bosco si espande perché le campagne sono state abbandonate: nei terreni incolti e nei prati e pascoli crescono arbusti i quali evolvono poi in bosco;
- Produzione intensiva e meccanizzazione;
- Aumento della dimensione media delle tessere agricole, per consentire l'utilizzo di macchinari per una produzione intensiva;
- In Valconca si assiste alla scomparsa delle colture promiscue a favore di coltivazioni specializzate;
- Attività agro-pastorali:
- Il tessuto urbano è sviluppato principalmente lungo i corsi d'acqua e in pianura, mentre nei rilievi interni è presente in modo discontinuo
- Dopo la Seconda Guerra Mondiale si riducono le superfici agricole, a causa dall'avanzare del settore industriale con conseguente abbandono delle aree marginali;
- Orientamento verso colture specializzate;
- La dimensione media delle tessere agricole è di 3 ha la quale indica una gestione familiare e non intensiva;
- Dopo il 1929 declino delle colture promiscue a favore di seminativi semplici e coltivazioni specializzate;
- Attività agro-pastorali:
- Il tessuto urbano è sviluppato principalmente lungo i corsi d'acqua e in pianura
Analisi delle dinamiche di trasformazione: cosa e quanto è cambiato tra il 1976 e il 2019
3%
7%
7%
9%
espansione del bosco è dovuta in maggioranza all'abbandono della campagna
60%
14%
unico agrario in espansione OLIVETI + 921 ha
+3378 ha
boschi
+1295 ha
cespuglieti e arbusteti
+2292 ha
aree urbane
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CAPITOLO 4
L'evoluzione del paesaggio: le fotografie raccontano
Sant'Agata Feltria panorama 1926 - Si ringrazia la Biblioteca Malatestiana, Fondo Francesco Dellamore
Quali elementi caratterizzavano il paesaggio di 100 anni fa?
Vediamoli insieme nelle prossime immagini
Seminativo vitato
La frammentazione
Le viti maritate
Il seminativo semplice ha sostituito il seminativo vitato, come conseguenza dell'introduzione del trattore che obbligava i contadini a coltivare appezzamenti sempre più estesi per essere competitivi sul mercato.
Antichissima tecnica colturale che prevede l'utilizzo di alberi vivi come tutori della vite. Sui filari degli alberi sono presenti dei piloni che sorreggono i fili metallici per accompagnare le viti ai rami di un albero tutore vicino.
Le tessere agricole erano di dimensioni minori rispetto alle odierne, questo perché erano colture non intensive e a gestione famigliare.
Morciano 2020 - 1954
Si evidenzia:
- la diminuzione della frammentazione
- l'aumento della dimensione delle
- l'accrescimento del tessuto urbano.
Morciano di Romagna panorama, anni '50
Immagine tratta dal sito www.paesi.altervista.org
Mondaino 2020 - 1954
Si evidenzia:
- la contrazione della superficie agricola;
- l'aumento della superficie boschiva e incolta;
- l'accrescimento del tessuto urbano.
Mondaino panorama, anni '50
Immagine tratta dal sito www.paesi.altervista.org
Veduta su Saludecio ieri e oggi
Immagine tratta dal sito www.paesi.altervista.org
By Diego Baglieri - Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=94063780
Veduta del borgo di Montefiore Conca 1950 circa - 2009
Immagine tratta dal sito www.paesi.altervista.org
Di Toni Pecoraro - Opera propria, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6869575
Verucchio 2020 - 1954
Si evidenzia: - la diminuzione della frammentazione delle colture agrarie; - l'aumento della dimensione delle tessere agricole; - l'accrescimento del tessuto urbano.
Veduta di Montescudo, inizio anni '70 e 2021
Si ringrazia la Fototeca del Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
Scorticata vista da Montebello, 14 agosto 1931
Guarda la successione dei campi scandita dai filari di vite
Si ringrazia l'Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
Torre Acquaviva, Montescudo, inizio anni '70 e oggi
Si ringrazia la Fototeca del Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
Torre Acquaviva, Montescudo, inizio anni '70 e oggi
Si ringrazia la Fototeca del Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna
Quali differenze si notano?
- Scomparsa delle colture promiscue (filari di viti e alberi da frutto);
- al loro posto subentrano colture specializzate e intensive;
- conseguentemente l'edificio ha perso la sua funzione di casa poderale diventando una semplice abitazione.
Sant'Agata Feltria, 1981 e oggi. Quali differenze si notano?
Espansione del bosco
Espansione urbanistica
By Paolo Monti -CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=48068445
indice
Poggio Berni, 1926
Si ringrazia la Biblioteca Malatestiana, Fondo Francesco Dellamore
Valle del Marecchia, 1927 e oggi
Si ringrazia la Biblioteca Malatestiana, Fondo Francesco Dellamore
Valle del Marecchia, 1927 e oggi
Si ringrazia la Biblioteca Malatestiana, Fondo Francesco Dellamore
Quali differenze si notano?
- Scomparsa delle colture promiscue (filari di vite);
- contrazione delle superfici agricole;
- incremento delle superfici boscate;
- aumento dell'urbanizzazione a fondo valle.
Il Monte Carpegna visto da Pennabilli, 22 luglio 1946
Si ringrazia l'Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
Talamello, 1926-27
Si ringrazia la Biblioteca Malatestiana, Fondo Francesco Dellamore
Video confronto tra i paesaggi del 1931-37 e del 2017
Attraverso una serie di immagini, tratte dal geoportale della Regione Emilia-Romagna, vengono confrontati alcuni paesaggi appartenenti al territorio del GAL Valli Marecchia e Conca. A confronto le immagini del volo IGM 1931-1937 e le Ortofoto TeA 2017.
Info
indice
CAPITOLO 5
L'Osservatorio Nazionale del Paesaggio rurale e il Registro nazionale dei paesaggi rurali storici
L'Osservatorio Nazionale del Paesaggio rurale, istituito nel 2012, ha il compito di identificare e catalogare i paesaggi, le pratiche agricole e le conoscenze tradizionali meritevoli di tutela e salvaguardia. Il "Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali" raccoglie le candidature dei paesaggi che rispondono a determinati requisiti di significatività, integrità e vulnerabilità. A seguito dell'iter di verifica dei requisiti di ammissibilità, con decreto a firma del Ministro, i paesaggi vengono iscritti nel Registro Nazionale.
Per approfondimenti visita il sito Rete rurale
Cos'è un Paesaggio Rurale di Interesse Storico?
E' un paesaggio presente in un determinato territorio da molto tempo, il quale risulta stabilizzato o evolve molto lentamente.E' caratterizzato dall'uso di pratiche e tecniche antiche le quali producono cibi d'eccellenza. Modellando questo territorio da secoli, l'uomo ha creato un equilibrio tra ecosistema naturale e sopravvivienza.
Alcuni esempi di paesaggi già iscritti al Registro
Le colline terrazzate della Valpolicella
Limoneti, vigneti e boschi nel territorio del comune di Amalfi
Fascia pedemontana olivata Assisi-Spoleto
Paesaggio della pietra a secco dell'isola di Pantelleria
Individuazione di aree potenziali per l'iscrizione al Registro nazionale dei paesaggi rurali storici
Sono state individuate 5 aree idonee ad una potenziale iscrizione al Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici:4 in Valmarecchia e 1 in Valconca. Attualmente è in corso la valutazione delle candidature proposte.
1. Il paesaggio a campi chiusi tra Pennabilli e San Leo
Mosaico policolturale scandito da appezzamenti di diverse dimensioni
Dove: Pennabilli, Maiolo e San Leo
Integrità dell'area: elevata, 65-80% V classe (su VI)
Caratteristica: mosaico policolturale composto da filari e alberature di confine; seminativi; prati e pascoli; boschi
Uso del suolo1. seminativi 39.8%2. boschi 28.8% 3. vegetazione arbustiva e arborea 11.4% Area prettamente agricola
1. Il paesaggio a campi chiusi tra Pennabilli e San Leo
Mosaico policolturale scandito da appezzamenti di diverse dimensioni
2. Il paesaggio del Parco Sasso Simone e Simoncello
Persistenza e utilizzo di boschi e pascoli
Dove: Pennabilli
Integrità dell'area: molto elevata, 80-100% VI classe (su VI)
Caratteristica: secolare uso di boschi e pascoli, boschi di faggio e specie quercine, presenza di calanchi e affioramenti rocciosi
Uso del suolo 1. boschi 58% 2. seminativi 15% 3. vegetazione arbustiva e arborea 14% 4. prati e pascoli 8%
2. Il paesaggio del Parco Sasso Simone e Simoncello
Persistenza e utilizzo di boschi e pascoli
Foto di Alessia Ghirardi, Guida Ambietale Escursionistica
3. Il paesaggio tradizionale di Casteldelci
Mosaico paesaggistico scandito da boschi, seminativi e pascoli
Dove: Casteldelci
Integrità dell'area: molto elevata, 80-100% VI classe (su VI)
Caratteristica: mosaico paesaggistico composto da boschi, seminativi, prati e pascoli; presenza di seminativi arborati alternati al bosco; nella parte nord presenza di calanchi
Uso del suolo 1. boschi 57.6% 2. prati e pascoli 9.7% 3. seminativi 9.6%
3. Il paesaggio tradizionale di Casteldelci
Mosaico paesaggistico scandito da boschi, seminativi e pascoli
Presenza di seminativi arborati alternati al bosco
Nella parte nord presenza di calanchi
Uso del suolo1. boschi 57.6% 2. prati e pascoli 9.7% 3. seminativi 9.6%
Mosaico paesaggistico composto da: boschi; seminativi; prati e pascoli
Integrità dell'area: molto elevata VI classe
Di Gianluigi Brizzi - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=74892085
4. Il paesaggio dei campi chiusi e calanchi tra il torrente Mazzocco e San Marino
Mosaico policolturale scandito da seminativi, boschi e da piccole borgate
Dove: San Leo, Verucchio
Integrità dell'area: elevata, 65-80% V classe (su VI)
Caratteristica: mosaico policolturale composto da seminativi, filari e alberature di confine, boschi, edificato sparso; presenza di calanchi, falesie e affioramenti rocciosi
Uso del suolo 1. seminativi 52% 2. vegetazione arbustiva e arborea 18% 3. boschi 12% Area prettamente agricola
4. Il paesaggio dei campi chiusi e calanchi tra il torrente Mazzocco e San Marino
Mosaico policolturale scandito da seminativi, boschi e da piccole borgate
5. Il paesaggio a campi aperti delle colline della Valconca
Presenza storica di campi aperti, un utilizzo differente dei terreni
Dove: Mondaino, Saludecio, Montefiore e Gemmano
Integrità dell'area: elevata, 65-80% V classe (su VI)
Caratteristica: le dolci colline sono caratterizzate da campi non interotti da alberature di confine; diffuse aree calanchive e dalla Riserva Naturale di Onferno; presenza di oliveti, prati e pascoli
Uso del suolo1. seminativi 61% 2. vegetazione arbustiva e arborea 12% 3. boschi 11%Area prettamente agricola
5. Il paesaggio a campi aperti delle colline della Valconca
Presenza storica di campi aperti, un utilizzo differente dei terreni
CAPITOLO 6
La ricerca ha permesso di individuare 9 regole per la conservazione del paesaggio, riassunte nel seguente manifesto
Buone pratiche per la conservazione del paesaggio
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