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Barocco forme e generi

Sara Aschelter

Created on September 22, 2021

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Prof.ssa Sara Aschelter

storia della lingua

start

la lingua 500

forme generi

dramma

commedia arte

la lingua 600

lirica

video: lingua

romanzo

melodramma

contesto

scientifica

contatti

Prof.ssa Sara Aschelter

la questione della lingua

dibattito sulla lingua nel cinquecento

Prof.ssa Sara Aschelter

fiorentino trecentesco

lingua delle corti

fiorentino attuale

Trissino e Castiglione proponevano di accettare le parlate regionali limitate all'uso nelle corti, centro di convergenza dei letterati.

Un'altra corrente di pensiero (con Salviati) vedeva nella parlata fiorentina contemporanea il giusto modello per la lingua letteraria.

Pietro Bembo affermava la necessità di seguire il modello dei grandi scrittori fiorentini del Trecento.

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il dibattito nel seicento

Partendo dalle posizioni già espresse nel secolo precedente, il dibattito sulla lingua nel Seicento si amplia, anche grazie alla nascita di accademie, come quella della Crusca, che si interessano propriamente di questioni di lingua. In particolare, si afferma una corrente purista, rappresentata proprio dall'Accademia della Crusca, che vuole stabilire un canone di lingua pura sulla base della tradizione fiorentina trecentesca. Il primo risultato di questa ricerca è la pubblicazione nel 1612 del Vocabolario degli Accademici della Crusca, edito ancora nel Novecento. Nel primo vocabolario erano indicati tutti i termini dell'uso fiorentino del Trecento, sia dei grandi scrittori, sia dei minori. Dall'altro, tuttavia, si contrappone a questa corrente quella dei sostenitori di una lingua italiana più aperta a vari apporti, soprattutto aperta al modello del fiorentino vivo. Questa posizione è definita degli anticruscanti, proprio perché opposta alla linea della Crusca.

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l'italiano parlato

Le riflessioni sulla lingua di questi secoli interessano SOLO l'italiano letterario, ovvero utilizzato per fini artistici. Dell'unità dell'italiano parlato, invece, parla in questo video Pier Paolo Pasolini.

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contesto

CHIESA cattolica

chiesa protestante

La Chiesa della Controriforma aveva favorito il rafforzamento del latino, lingua della liturgia e dell'insegnamento. Ciò non agevolò la formazione di un idioma italiano unitario.

In Germania, al contrario, un potente impulso all'unificazione linguistica e culturale era stato dato dalla traduzione in volgare da parte di Lutero della Bibbia.

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forme e generi

della letteratura del seicento

la lirica in italia

Il napoletano Giovan Battista Marino (1569-1625) è il miglior rappresentante del passaggio all'età barocca. La sua poesia fortemente innovatrice supera l'imitazione dell'equilibrio petrarchesco e è espressione di uno stile più artificioso. Attraverso l'uso di metafore e concetti, della musicalità del verso Marino punta a meravigliare i lettori. La ricerca dello stupore e lo stile elaborato saranno ripresi da molti seguaci in Italia e in Europa, tanto da essere definiti marinisti.

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dal poema al romanzo

Nel corso del Cinquecento, nell'ambiente delle corti, avevano trovato grande fortuna il poema epico cavalleresco. Gli ideali che lo sorreggevano era tuttavia esauriti, spodestati dalle novità dell'età barocca. Nel Seicento, dunque, gli autori che si cimentano nel genere immettono nelle loro opere le trasformazioni culturali del periodo: contenuti e valori non più identificabili con quelli aristocratici di un passato eroico e cavalleresco. La nuova forza è la borghesia.

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galileo e la prosa scientifica

Il Seicento è il secolo della meraviglia e dello stupore. Se i poeti ricercavano tali effetti nella forma (Marino e i marinisti), attraverso l'uso di complicate figure retoriche, per Galileo è piuttosto il contenuto delle stesse scoperte a essere meraviglioso. Per Galileo, i risultati della ricerca scientifica devono essere comunicati e condivisi e tale principio sarà sposato anche dai suoi seguaci, che infatti fonderanno l'Accademia del Cimento, con l'intento di comunicare con chiarezza e semplicità i nuovi risultati della ricerca scientifica.

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la letteratura drammatica

Nell'Inghilterra di Elisabetta I (1558-1603) e di Giacomo I (1603-1625) si assiste alla fioritura del cosiddetto teatro elisabettiano. Christopher Marlowe e William Shakespeare ne furono i principali esponenti. Shakespeare su tutti attraversa vari generi: commedia, tragedia, dramma storico con situazioni attinte dal passato o dal presente, dal reale o dal fantastico, sondando tutti i toni, dal riso nella commedia al delitto, al male, agli orrori nelle tragedie. Sebbene siano sempre numerosi i personaggi delle sue opere, ognuno di loro riceve una potente rappresentazione individuale.

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la festa di corte e altre esperienze teatrali

Se da un lato il "teatro dei gesuiti" si proponeva scopi propagandistici e devozionali, il vero gusto barocco si rivolge alle parate, allo spettacolo, al gioco scenico e prospettico. Tutto ciò è brillantemente espresso nello sfarzo delle feste di corte, al cui allestimento collaborano le diverse arti (letteratura, musica, danza, pittura). Viene dunque abbandonata la commedia cinquecentesca e al suo posto si afferma un nuovo genere, la "Commedia dell'Arte", resa celebre dalle compagnie teatrali itineranti. Prevedeva l'uso delle maschere, attinte da tradizioni regionali (Arlecchino, Pantalone, Pulcinella), che danno luogo a tipi fissi e all'abbandono del testo scritto. Alle battute dei dialoghi è sostituito un canovaccio (trama essenziale) che consentiva una più libera interpretazione e improvvisazione (stupore).

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il melodramma

Il melodramma nasce in Italia e avrà grande fortuna in tutta Europa. Inizialmente conosciuto come "opera in musica", oggi viene comunemente chiamato "opera lirica". Si tratta di un genere in cui si intrecciano tragedia e commedia, danza, musica e poesia. Le sue origini si devono alla Compagnia de' Bardi (di cui faceva parte anche Vincenzo Galilei, il padre di Galileo) che partiva dal presupposto che il testo poetico dovesse essere valorizzato dal canto di un solista e dalla musica. Si tratta del "recitar cantando" in cui la musica ha il compito di accrescere le potenzialità espressive della poesia. Tale genere sarà reso celebre da Claudio Monteverdi.

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buono studio!