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La dinastia dei Flavi

Sara Aschelter

Created on April 19, 2021

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Prof.ssa Sara Aschelter

La dinastia dei Flavi

vespasiano - tito - domiziano

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Indice

01. il 69 d.c.

05. lex de imperio vespasiani

09. Mappa 96 d.c.

02. 4 imperatori

06. TITO

10. persecuzione cristiani

03. MAPPA 69 d.c.

07. vesuvio e pompei

11. video

04. vespasiano

08. domiziano

12. contatti

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L'anno dei quattro imperatori

Mentre Nerone ricorre al suicidio per scappare dalla morte per mano dei congiurati, le legioni di stanza in Spagna si ammutinano e proclamano imperatore Servio Sulpicio GALBA, un anziano senatore e generale. È lui, dunque, a dover reggere Roma dopo la morte dell’ultimo princeps della dinastia Giulio-Claudia.L’anno 69 d.C. è passato alla storia come «l’anno dei quatto imperatori». Infatti, dopo la nomina di Galba avvenuta per opera delle legioni spagnole, questi viene ucciso dai pretoriani, che acclamano subito dopo Marco Salvia OTONE, governatore della Lusitania (in Spagna). Nello stesso anno, però, le legioni di stanza sul Reno acclamano il proprio comandante Aulo VITELLIO, che sconfigge Otone a Cremona. Sempre nel 69 d.C., le truppe d’Oriente rifiutano la nomina di Vitellio e proclamano Tito Flavio VESPASIANO, che provvede immediatamente a far fuori il rivale. Con Vespasiano ha inizio la dinastia dei Flavi.

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L'anno dei quattro imperatori

Vitellio

Otone

Galba

Proclamato dalle legioni sul Reno, che sconfiggono Otone a Cremona.

Acclamato dai pretoriani che uccidono Galba.

Proclamato dalle legioni spagnole.

Come risulta evidente dal rapido avvicendarsi dei quattro imperatori nello stesso anno, sono ora gli eserciti e i pretoriani a decidere le sorti di Roma. Legioni spagnole contro i pretoriani, legioni sul Reno contro legioni d’Oriente, tutti combattono perché prevalga il proprio comandante. Tacito disse: «EVULGATO IMPERII ARCANO» (fu svelato il segreto dell’impero), si può diventare princeps anche se si è lontani da Roma.

QUATTRO IMPERATORI

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«Imperatorem stantem mori oportet» (Un imperatore deve morire in piedi)Vespasiano

69 d.C. - 79 d.c.

Tito Flavio VESPASIANO

Dopo essersi distinto sotto Nerone per aver sedato sommosse antiromane in Giudea, il Senato accetta la nomina di Tito Flavio Vespasiano, della famiglia dei Flavi. Vespasiano non proveniva da una famiglia di origine senatoria, bensì da una famiglia equestre originaria di Rieti. Fu un generale dell’esercito e il primo imperatore non nato a Roma. Vespasiano ebbe due figli che diverranno rispettivamente imperatori: prima toccherà a Tito, poi a Domiziano governare sull’Impero di Roma.

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Lex de Imperio Vespasiani

La prima legge che promulga Vespasiano riguarda i poteri del princeps: la dinastia Giulio-Claudia non si era preoccupata di definire i doveri e i diritti dell’imperatore. Vespasiano è dunque il primo a sistemare le prerogative del princeps: - Poteva concludere trattati internazionali in autonomia, senza appoggio del Senato; - Poteva intervenire in maniera decisiva nell’elezione dei magistrati; - Non era vincolato da alcuna legge. Era al di sopra della legge stessa. Tuttavia, il primo dei Flavi fu molto rispettoso nei confronti del Senato.

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La politica di Vespasiano

  • Riassesta le finanze provate da Nerone e dalle guerre civili nell’anno dei quattro imperatori;
  • Intraprende grandi opere pubbliche (vedi immagine: Anfiteatro Flavio, che sarà completato dal figlio Tito);
  • Apre il Senato ai provinciali di tutta la Gallia e della Spagna;
  • Per mezzo di Tito, soffoca una nuova rivolta degli ebrei in Giudea.

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«Amor ac deliciae generis humani» (Amore e delizia del genere umano)Svetonio

79 d.C. - 81 d.c.

TITO Flavio Vespasiano

«Amore e delizia del genere umano», così lo definì Svetonio nelle sue Vite dei Cesari, giudicando il suo governo generoso e clemente. In effetti, sotto Tito non vi furono pubbliche condanne a morte. Omonimo del padre, Tito cominciò a distinguersi sotto il governo di Vespasiano. In particolar modo, soffoca la rivolta degli ebrei in Giudea e distrugge il tempio di Gerusalemme nel 70 a.C., recando molti schiavi a Roma.

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L'eruzione del Vesuvio

Il governo di Tito fu funestato da due terribili accadimenti: nel 79 d.C. il vulcano Vesuvio, situato vicino Napoli, erutta e distrugge le città e le popolazioni di Pompei, Stabia ed Ercolano. Nella foto, alcune delle vittime dell’eruzione che non riuscirono a fuggire in tempo per evitare la lava incandescente. L’anno successivo, nell’80 d.C., un nuovo incendio dall’origine incerta bruciò buona parte di Roma. Tito, tuttavia, si impegnò nella ricostruzione utilizzando i soldi del fiscus, sue finanze personali.

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Gli scavi a Pompei

Paragonabile alle nostre tavole calde, il thermopolium offriva una veloce pasto con bevande e cibi caldi agli antichi romani indaffarati nelle loro attività. C'è un bancone affacciato sulla strada dove sono state murate delle grandi giare (dolia) in cui si conservavano i cibi da servire, in alcuni casi è presente anche una sala adiacente dove era possibile consumare dei cibi caldi. A Pompei ne sono presenti molti, alcuni venuti alla luce solo di recente.

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«Dominus et deus» (Padrone e signore)Domiziano

81 d.C. - 96 d.c.

Tito Flavio DOMIZIANO

Domiziano salì al potere alla morte improvvisa di Tito nell’81 d.C. e si dimostrò da subito molto diverso dal fratello: dove Tito era stato generoso e clemente, soprattutto col Senato, Domiziano invece appare crudele e spietato. Lo scontro con il Senato si fa aperto e violento: persecuzioni e processi contro l’aristocrazia erano all’ordine del giorno e gli intellettuali, come Tacito, vennero messi a tacere. Il suo stile di governo può essere definito assolutistico. A riprova di ciò, pretese di essere chiamato «DOMINUS ET DEUS». Figlio di militari, fu lui stesso un valoroso comandante: Domiziano, infatti, è tra i pochi imperatori a guidare personalmente gli eserciti.

96 d.C.

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POLITICA ESTERA: Domiziano guidò le sue truppe in molte spedizioni militari: occupò alcune regioni in Germania creando le province della Germania Superiore e Inferiore; completò la conquista della Britannia, iniziata da Claudio; provò a sottomettere la Dacia (Romania) ma dopo numerosi scontri stipulò una pace con il re Decebalo nell’89 d.C.

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Persecuzione dei cristiani

La politica a Roma era inscindibile dalla religione e Domiziano, che pretendeva di essere chiamato Dio, non poteva accettare l’insubordinazione dei cristiani che riconoscevano invece un unico Dio, incarnatosi in suo figlio, Gesù Cristo.Sotto Domiziano iniziano così vere e proprie persecuzioni sistematiche dei cristiani.

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Video riassunto FlippedProf

La dinastia dei Flavi riassunta e animata da FlippedProf.

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Video riassunto sui Flavi

La dinastia dei Flavi i un quarto d'ora :)

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Buono studio!