La strategia del circle time
alessandracalcabrini
Created on November 25, 2020
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Transcript
La strategia del
CircleTime
Descrizione
Abstract
Approfondimenti
Esempio 1
Proposta
Sitografia
Esempio 2
a cura di Alessandra Calcabrini e Serena Gregorini
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Come nasce
Abstract
Tanti sono gli esempi di collegamento fra la figura del cerchio e il miglioramento della coesione del gruppo. In varie etnie e culture l’importanza attribuita al cerchio è simbolo di unione, concordia e armonia degli opposti. Gli indiani Sioux, ad esempio, affidavano alla danza del cerchio i loro auspici e valori ideali ispirati a ideali di pace.
Il circle time è un metodo di lavoro, ideato dalla Psicologia Umanistica (Carl Rogers) negli anni ’70, con lo scopo di proporre uno strumento efficace per aumentare la vicinanza emotiva e per risolvere i conflitti, sia per le classi che per i gruppi che abbiano uno scopo comune.Nella scuola è un metodo, pensato per facilitare la comunicazione e la conoscenza reciproca nei gruppi : consente agli alunni di esprimersi e conoscersi meglio, valorizzando le differenze; facilita l’inclusione; permette agli insegnanti di conoscere meglio i propri studenti e la classe; può essere uno strumento di prevenzione e gestione della conflittualità.
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Elementi caratteristici del circle time a scuola
Descrizione
- Spazio--> via la cattedra e sedie in cerchio: bisogna potersi guradare negli occhi
- Argomenti --> ogni tema può essere affrontato: in particolare quelli che riguardano il gruppo
- Conduzione--> il docente è il conduttore ma in un ruolo di facilitatore (non c'è posizione di dominio)
- Regole--> si rispettano i turni di parola; tutti devono poter intervenire; non si giudicano gli altri
- Durata -->Almeno una volta a settimana per un'ora o un'ora e mezza
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Argomenti
Educazione emotiva
Gestione dei conflitti
Approfondimenti
Educazione alla cittadinanza
Grazie al Circle Time si possono svolgere attività cha aiutano i bambini a riconoscere ed esprimere in maniera efficace i propri vissuti emotivi
Quando nel gruppo classe si crea una situazione conflittuale,l'utilizzo del circle time permette di interrompere relazioni inadeguate per valutare i propri e altrui bisogni e punti di vista.
Il circle time si mostra un valido momento di democrazia che permette di discutere in maniera paritaria i grandi temi della costituzione, dello sviluppo sostenibile e della cittadinanza digitale, ma anche le regole di convivenza civile del gruppo classe e il rispetto dell'ambiente scolastico.
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Oggi è proprio la neuroscienza che sostiene la necessità di prendere molto seriamente le emozioni. Le nuove scoperte scientifiche sono molto incoraggianti. Ci assicurano che se cercheremo di aumentare l’autoconsapevolezza, di controllare più efficiacemente i nostri sentimenti negativi, di conservare il nostro ottimismo, di essere perseveranti nonostante le frustrazioni, di aumentare la nostra capacità di essere empatici e di curarci degli altri, di cooperare e di stabilire legami sociali -in altre parole, sepresteremo attenzione in modo più sistematico all’intelligenza emotiva – potremo sperare in un futuro più sereno. S. Goleman, Intelligenza emotiva
Il conflitto vi dà l’opportunità di approfondire il vostro grado di empatia e intimità nei confronti dei vostri avversari. La vostra rabbia trasforma “l’altro” in un demone o un furfante stereotipato. Un atteggiamento difensivo, parimenti, vi impedirà di comunicare apertamente con il vostro oppositore o di ascoltare attentamente ciò che dice. D’altro canto, una volta che comincerete a dialogare con quella persona, farete rinascere il lato umano della sua personalità e riuscirete, di rimando, a esprimere il vostro. Inoltre, se gestirete i conflitti con integrità essi vi porteranno ad una crescita della consapevolezza ed a un miglioramento di voi stessi. K. Clocke – J. Goldsmith, Resolving conflicts at work
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Tradizionalmente le regole che gli studenti sono tenuti a seguire in classe sono determinate esclusivamente dagli insegnanti. E altrettanto tradizionalmente molti studenti infrangono queste regole. (…) Una alternativa a questa situazione deprimente è l’applicazione del Metodo III (ascolto attivo, ndr) per coinvolgere sia l’insegnante che gli studenti a collaborare per definire e decidere quali regole sono necessarie in classe. T. Gordon, Insegnanti efficaci
Scuola dell'infanzia
Esempio 1
Attività di circle time svolta in una scuola dell'infanziaIL CORAGGIO DI DIRE NO
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CIRCLE TIME: il coraggio di dire NO ORIGINE DELLA DISCUSSIONE Quanto manca a Natale? Conto alla rovescia. Creiamo insieme un semplice sistema per annullare i giorni Oggi tocca a Matteo . scopro che ha cancellato 3 giorni anziché 1. MAESTRA: perché ne hai cancellati tre invece di uno? Matteo: ma io sapevo che dovevo cancellarne solo uno … MAESTRA: però non l’hai fatto. Come mai? Matteo ( quasi piangendo): Diego mi ha detto che ne dovevo cancellare tre. Ma io non ero d’accordo. MAESTRA: e allora perché l’hai ascoltato? Diego ti ha costretto? Matteo: No. Però lui ha detto che dovevo fare così … MAESTRA. Insomma, non hai osato andare contro quello che diceva Diego. E hai fatto come lui ti ha indicato anche se non eri convinto. Matteo annuisce. Allora fermo tutto e … si discute. Argomento: il coraggio di dire di NO. MAESTRA: secondo voi, come mai Matteo ha ascoltato Diego pur sapendo che avrebbe sbagliato?
- Forse ha fatto così perché Diego dice sempre cose giuste
- Secondo me non voleva dare un dispiacere a Diego
- Matteo è timido e magari non osava dire quello che pensava.
- Già. Era meglio se faceva di testa sua. Matteo sa benissimo tutte le cose
- Però anche se se sbagliava ma almeno lo faceva col suo pensiero
- E non con il pensiero di un altro
- Secondo me sì perché non doveva dire a Matteo quello che doveva fare
- Secondo me no perché non l’ha obbligato a fare niente. Diego è un bambino gentile
- Matteo poteva scrivere quello che voleva. Solo che è timido e non voleva fare delle cose diverse da quello che diceva Diego
- Ma così ha sbagliato
- E’ stato un po’ debole di forza
- Sì, giusto. Il coraggio di fare quello che aveva nella mente
- Doveva dire i suoi pensieri, anche se erano diversi da quelli di Diego
- Anche se sei un po’ timido devi lo stesso farti coraggio
- Infatti. Perché altrimenti puoi anche fare cose che magari sono sbagliate
- Tipo da grandi se ti dicono “vuoi fumare” tu devi dire NO anche se è un tuo amico
- O se ti dicono se vai con lui a rubare tu devi dire di NO
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Scuola Primariaesempi di attività in circle time
Esempio 2
Una goccia nel secchio
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Una goccia nel secchio Obiettivi: Riconoscere la ripercussione degli atti e delle nostre parole sui sentimenti degli altri. Riconoscere l’impatto degli avvenimenti esterni sull’immagine di se stessi. Fronteggiare l’atteggiamento negativo delle altre persone. Prendere coscienza dell’influenza del proprio comportamento sui sentimenti altrui e viceversa. Procedimento: Attraverso il racconto della giornata di un ragazzo, dimostrare agli allievi come avvenimenti e influenze possono determinare l’immagine che una persona ha di se stessa. Materiali: Due sacchetti od altri 2 recipienti (i “secchi”), 28 sassolini, palle da tennis o altri piccoli oggetti da mettere nei “secchi”, bandierine dello stesso colore dei secchi (o con numero corrispondente) usate per votare, ogni allievo deve avere 2 bandierine, quella per esprimere il voto positivo (quando l’emozione provata è positiva) e quella per esprimere il voto negativo (quando l’emozione provata è negativa). Attività: Iniziare l’attività mostrando i due recipienti, indicare loro che uno rappresenta il “secchio positivo” e l’altro il “secchio negativo”. Ogni volta che ci dicono o fanno qualche cosa di positivo, una goccia si aggiunge al secchio positivo (mostrare lasciando cadere un sassolino nel secchio positivo) e viceversa. Noi pendiamo dunque verso sentimenti positivi o negativi a seconda del secchio che sembra più pieno. L’immagine che abbiamo di noi stessi, la nostra fiducia, sono direttamente legate a ciò che portiamo nei secchi Lettura: La giornata di Tommaso. (Gli asterischi (*) durante la lettura rappresentano le pause da fare per permettere a tutti di votare e di esprimere le loro emozioni) Tommaso è sprofondato in un sogno piacevole, quando viene svegliato all’improvviso dal suono della sveglia. Sono le 6 del mattino. Suo fratello, che dormiva nel letto accanto al suo, urla: “ferma quel coso, imbecille, voglio dormire!” (*). Tommaso cerca di riaddormentarsi ma non ci riesce. Decide di alzarsi e di fare degli esercizi di matematica. Cercando nella sua cartella, si accorge di aver dimenticato il libro a scuola. “Non è possibile essere così stupidi!” mormora. (*) Si corica di nuovo e si mette a leggere uno dei suoi fumetti preferiti (*) aspettando l’ora di alzarsi. Poco dopo, sente suo padre che grida: “In piedi, banda di poltroni, come al solito siete in ritardo!” (*). Si precipita in bagno ma sua sorella è più rapida di lui e gli sbatte la porta in faccia (*). Dopo essersi lavato, cerca nell’armadio la sua maglia per la partita da calcio, ma la mamma gli dice che ha dimenticato di lavarla (*), ma gli ha preparato la sua colazione preferita (*). Infila il giubbino, saluta la mamma ed eccolo sulla strada verso la scuola. A metà strada si accorge di aver messo due calze di colore differente (*). Poco dopo incontra un gruppo di ragazzini di un’altra scuola che incominciano a prendere in giro la sua squadra, contro la quale giocheranno quel pomeriggio, trattando lui e i suoi compagni di squadra come delle “nullità” (*). Cerca di ignorare la provocazione ma finisce per battersi con uno di loro e arriva in ritardo a scuola (*). Poiché non è la prima volta, il professore lo manda in presidenza. Egli cerca di spiegare quello che è successo ma il preside non lo ascolta e gli comunica che per tre giorni dovrà saltare la ricreazione e stare in classe (*). Uscendo dalla porta incontra la ragazzina che gli piace molto, lei lo saluta con un gran sorriso (*). Dopotutto forse la giornata non andrà così male, si dice lui. Alla lezione di Inglese il professore gli restituisce una verifica letteralmente coperta di segni rossi (*). Durante l’ora di musica scopre di essere stato scelto per suonare nell’orchestra della scuola (*). Ma a pranzo, durante la mensa, si fa cadere il piatto di pasta sui pantaloni e tre ragazzine, sedute lì a fianco, scoppiano a ridere prendendolo in giro (*). Vedendo la sua aria abbattuta, il suo migliore amico gli si avvicina, gli offre una caramelle e gli fa gli auguri per la partita che giocherà nel pomeriggio (*). Vestendosi per la partita prende in prestito una maglia con un taglia troppo grande per lui (*). Entrando in campo, scorge la ragazzina che gli ha sorriso quella mattina in prima fila tra gli spettatori, lo sta guardando (*). L’allenatore gli annuncia che giocherà come attaccante perché il titolare è ammalato (*). Durante il primo tempo segna un gol (*), ma ne sbaglia altri due facili (*). Durante l’intervallo scorge i suoi genitori seduti nelle tribune. Non pensava sarebbero venuti a vederlo (*). Quando la squadra sta vincendo per 2 a 1 viene travolto da un avversario e viene leggermente ferito. L’allenatore lo fa uscire (*). Dei compagni vengono a confortarlo e a dirgli che ha giocato bene (*). Sulla strada del ritorno il padre gli racconta alcune barzellette (*). Un po' più tardi il suo migliore amico gli telefona e gli chiede se vuole andare con lui e la sua famiglia in campeggio il prossimo weekend (*). Tutto contento torna in camera e trova sul letto una lettera di un suo caro amico che si era trasferito lo scorso anno in un’altra città (*). Dopo averla letta, scivola sotto le coperte e si addormenta sognando la ragazzina che gli ha sorriso (*). Discussione: Questa storia vi sembra vicina alla vita reale? Avete trovato simpatico il protagonista della storia? Da quale parte penderà il suo secchio alla fine di questa giornata? Se la giornata è negativa, cosa può fare per modificare i sentimenti che ha verso di sé? Chiedere al gruppo di raccontare degli episodi personali in cui i loro “secchi” si sono inclinati da una parte o dell’altra. Segnalare che a volte le gocce che si aggiungono nel nostro “secchio negativo” possono essere delle occasioni per imparare anche qualche cosa di positivo e che non sono necessariamente delle catastrofi. Sintesi e valutazione: - Che cosa avete imparato sugli effetti delle nostre parole ed azioni sugli altri? - Che cosa potete fare ora in modo diverso? - Come potete meglio equilibrare i vostri secchi e aggiungere gocce nel “secchio positivo”? - Che cosa potete fare per aiutare gli altri a equilibrare i loro secchi?
Una discussione in cerchio su...
Proposta
Il libro offre uno spunto di riflessione sull'importanza del rispetto dell'altro. Si può fare la lettura animata del testo, finalizzata alla scoperta della PAROLE MAGICHE che modificano le relazioni nel paese di Belgarbo e la discussione collettiva.
Il libro offre uno spunto di riflessione sul concetto di democrazia. Ad esempio la lettura del primo capitolo aiuta ad aprire una discussione sul senso della giustizia. Il capitolo 28 suggerisce delle tracce per un confronto sull'importanza delle regole e della legge.
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Sibliografia
Bibliografia
Sitografia
Sitografia
https://www.savethechildren.it/blog-notizie/attivita-per-inclusione-il-circle-time-a-scuola
https://www.youreduaction.it/circle-time-metodologia-efficace-per-gestione-della-classe/
https://didatticapersuasiva.com/comunicazione/circle-time
https://www.tecnicadellascuola.it/circle-time-metodologia-educativa-e-didattica-che-stimola-linclusione#:~:text=Il%20circle%2Dtime%20%C3%A8%20una,avere%20l'attenzione%20di%20tutti.
http://www.artcounseling.it/bambini/socio_affettiva.html
https://asnor.it/it-schede-145-il_valore_della_strategia_del_circle_time_in_classe
Goleman, Intelligenza Emotiva, 2015 BEST BURT. Gordon, Insegnanti efficaci, 1991, GIUNTIK. Clocke – J. Goldsmith, Resolving conflicts at work, 2011
http://socratikon.over-blog.com/2017/05/la-pedagogia-vista-dal-cerchio.principi-funzioni-e-utilita-del-circle-time.html
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