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la pace

rosa buanne

Created on September 25, 2025

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PRESentazione rosa buanne

la pace

Le guerre

Negli ultimi giorni l'attenzione si è concentrata principalmente sul conflitto tra Israele e Palestina, così come sulla guerra in corso tra Russia e Ucraina. Tuttavia, spesso ci dimentichiamo degli innumerevoli altri scontri in corso in tutto il mondo. Secondo il gruppo di crisi dell’Onu (l’organizzazione delle nazioni unite) sono 10 le guerre in tutto il mondo da tenere d’occhio nel 2023. Ma, soprattutto, dobbiamo sapere che il mondo sta affrontando il maggior numero di conflitti violenti dalla Seconda Guerra Mondiale e 2 miliardi di persone vive in aree interessate da scontri armati

Cos'è un conflitto?

Nella quotidianità i conflitti spesso scaturiscono da incomprensioni o da una mancanza di empatia verso le emozioni e i punti di vista altrui. Il primo passo per risolvere in modo costruttivo le divergenze e mantenere relazioni sane, consiste nel riconoscere questa distinzione. La chiave per evitare conflitti dannosi e promuovere la comprensione reciproca risiede nella capacità di comunicare efficacemente e manifestare sensibilità verso gli altri.

Cos'è un conflitto?

Durante i periodi di guerra, spesso, le persone sono costrette a seguire norme imposte da uno o pochi leader politici, e chi non le rispetta può essere punito o messo in prigione. Ad esempio, in Ucraina, in seguito all'invasione russa, è stato obbligatorio il servizio militare e il diritto all'obiezione è stato sospeso. Allo stesso modo, in Russia, chi desidera evitare l’arruolamento deve nascondersi o fuggire, nonostante l’articolo 59 della Costituzione russa affermi il diritto a svolgere un servizio civile alternativo, legge che nella realtà non viene rispettata.

E il conflitto tra stati?

A livello mondiale i conflitti possono scaturire quando gruppi di nazioni non riescono a risolvere le divergenze attraverso il dialogo. E una disputa per il controllo di un territorio tra Stati, può precipitare in una guerra. Allo stesso modo per divergenze legate a questioni culturali come la religione, possono alimentare tensioni, oppure quando alcune nazioni cercano di imporre le proprie idee con la forza

Ma cosa significa pace?

La pace non è un dato scontato, ma un obiettivo che richiede un percorso verso il ritorno alla normalità e al rispetto di regole condivise. Tornare alla normalità significa consentire alle persone di riprendere il lavoro, ai bambini di tornare a scuola, assicurare l'accesso alle medicine e all’assistenza sanitaria, ai materiali per la ricostruzione e al ripristino delle infrastrutture. Durante i periodi di guerra, spesso, le persone sono costrette a seguire norme imposte da uno o pochi leader politici, e chi non le rispetta può essere punito o messo in prigione

Il valore e il rispetto della diversità

Un modo per prevenire i conflitti è cercare di migliorare la comprensione reciproca e rispettare le culture diverse dalla nostra. Le differenze culturali possono, a volte, suscitare timori. Spesso ci sono aspetti di altre culture che non condividiamo o non ci piacciono. È del tutto normale che le persone abbiano preferenze diverse, come ad esempio per i cibi. Ciò che conta è sforzarsi di comprendere le ragioni che spingono le persone a agire in determinati modi. Interagire con individui di culture diverse e leggere libri che raccontano stili di vita differenti, rappresenta un ottimo modo per cercare di comprendere realtà diverse dalla propria. Così viaggiare. Capire gli altri permette di vivere insieme in pace.

Il ruolo dell'ONU

I leader delle Nazioni Unite e della comunità internazionale lavorano instancabilmente per facilitare il dialogo tra le parti coinvolte in conflitti bellici. Il loro obiettivo principale è guidare i vari gruppi verso una soluzione pacifica che eviti ulteriori sofferenze e danni. La via preferenziale è la "diplomazia," cioè la risoluzione dei problemi attraverso il dialogo anziché il ricorso alle armi. L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la "Giornata Internazionale della Pace" il 30 novembre 1981, mediante la Risoluzione 36/67. Questa giornata, celebrata il 21 settembre di ogni anno, rappresenta un appello a tutte le nazioni per il cessate il fuoco e la fine delle ostilità.

Articolo 11 della nostra costituzione

“L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”. Chi ha scritto la Costituzione all’indomani della Seconda guerra mondiale ha stabilito una rottura netta col passato recente, mettendo il verbo “ripudia” anziché “rinuncia”. Tra l’altro questo articolo fa parte dei primi dodici che sono ritenuti i “fondamentali”.

Il discorso sulla pace

Sul finire di un discorso di grande importanza l'insigne statista esitando su una bella frase assolutamente vuota ci cade dentro e impacciato la bocca spalancata affannato mostra i denti e la carie dentaria dei suoi paciosi ragionamenti scopre il nervo della guerra il cruciale problema del denaro.

Jacques Prévert

Palestina-Israele

Nella prima metà del 2023 non sono mancati gli episodi di guerra Israele Palestina, in particolare dal 9 al 13 maggio durante i quali i raid aerei israeliani hanno colpito i centri abitati della Striscia, compresa una scuola e varie strutture sanitarie, uccidendo 12 civili, 6 dei quali bambini.La guerra di Gaza è stata spesso innescata da eventi legati a Gerusalemme, come le controversie sulla custodia dei luoghi sacri, le demolizioni di case palestinesi nella città, i piani di espansione degli insediamenti israeliani nella zona orientale di Gerusalemme, e le proteste palestinesi contro queste azioni.

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